L’avocado toast è il nuovo hamburger

È finita l’era degli hamburger e dei fast-food, oggi la globalizzazione passa per Instagram. E aggiunge una pagina al ricettario di cucina internazionale
High resolution digital capture of a double cheese cheeseburger with crispy bacon slices American cheese pickles onions...
High resolution, digital capture of a double cheese cheeseburger with crispy bacon slices, American cheese, pickles, onions, tomatoes, lettuce, ketchup, and mustard, on a fresh sesame seed bun, set against a clean, white background sweep. Shot in an aspirational advertising style.TheCrimsonMonkey

Gli hamburger di McDonald’s si mangiano in più di cento Paesi, più di 35 mila ristoranti e sfamano circa 70 milioni di persone ogni giorno. È la più diffusa catena di ristoranti del mondo e ha esportato il lifestyle americano come mai durante la guerra fredda si sarebbe sperato alla Casa Bianca. Dalla Cina al Cile, riproduce il suo menù fatto di BicMac, HappyMeal e patatine tanto da diventare il simbolo delle proteste no-global. Ma non è lui oggi il simbolo della globalizzazione gastronomica.

Omologazione volontaria

I fast food sembrano un lontano ricordo delle cronache degli anni Novanta. Il simbolo della globalizzazione versione Millennials è l’amatissimo avocado toast, innocente ricetta che oggi puoi mangiare in un cafè hipster di Istanbul come in una stazione di servizio del Sud America. Pare sia stato inventato in Australia, ma nonostante la “ricetta” abbia solo qualche anno, si è già persa fra la miriade di big data. La cosa sorprendente è che la diffusione capillare non è il volere di una cattivissima multinazionale, ma una scelta dal basso di clienti e ristoratori indipendenti. Un’omologazione volontaria, non imposta nel nome del denaro e per sottili persuasioni occulte dei signori del marketing.

Un nuovo ricettario globale

Un tempo il cibo viaggiava con i popoli, si spostava e si contaminava in millenni o lungo le vie della seta. Oggi viaggia a suon di kilobyte sul web e di post sui social network. Ecco perchè tutti mangiamo avocado toast, tanto da aver creato fanno impennare i consumi globali - e lo stesso vale per tutto quello che vediamo transitare su Instagram, e poi fino al bar sotto casa: Gold Milk, Unicorn Food, cibo nero di carbone vegetale o verde di tè macha. I fast food ci facevano paura perché pensavamo cancellassero le nostre tradizioni gastronomiche, in realtà erano solo l’ennesimo capitolo nella costruzione di un ricettario mondiale, che è fatto di hamburger e hot dog ma anche di pizza e pasta - e oggi di avocado toast. Si chiama cucina internazionale e non ha confini.