Aeroporto di Fiumicino Terminal 5, Odissea verso gli USA


Per chi parte dall'aeroporto di Fiumicino direzione Stati Uniti, dal 3 maggio 2008 è attivo il nuovo Terminal denominato Terminal 5 o più semplicemente T5. Sulla scelta del nome non mi pronuncio. Il Leonardo da Vinci era precedentemente composto da tre Terminal diversi chiamati A, B, C. Sul perchè non si sia continuata una denominazione alfabetica resta il mistero...
Definire il T5 parte dell'aeroporto è impresa ardua. Si trova ad 800 metri dall'aerostazione principale e se non si ha la fortuna di sapere in anticipo dove dover andare o di trovare un tassista che ne sia a conoscenza si rischia di intraprendere un viaggio vero e proprio e per nulla comodo.
Il T5 infatti è collegato con gli altri tre terminal da un servizio di navette che definire scarso è già un premio. Veri e propri autobus di linea (manca solo la macchinetta obliteratrice) che soprattutto nelle ore di massima affluenza (di norma tra le 7 e le 12) si trasformano, in questo periodo dell'anno, in carnai sovraffollati di passeggeri sudati e bagagli ingombranti. L'aria condizionata è un optional, nel senso che manca la quasi totalità delle volte e le attese, nonostante lo schedulato preveda un passaggio ogni 10 minuti, a volte superano i venti.
Arrivati al T5 non è che la situazione migliori. Il Terminal è semplicemente inadatto a ricevere un afflusso massiccio come quello che ogni mattina si registra. Code che escono a volte fuori dalle porte scorrevoli, soprattutto quando partono passeggeri di rientro dalle crociere e che le compagnie di navigazione scaricano praticamente tutti insieme fin dall'alba. L'area è divisa in due parti. la prima, appena entrati comprende i banchi biglietteria ed un primo controllo di sicurezza diviso per compagnie aeree. Si mostra il passaporto, che viene letto da uno scanner per il controllo dei dati e si risponde ad alcune domande circa la composizione del bagaglio e cosa si trasporta al suo interno. Fatto questo primo controllo si accede all'area check-in. La ressa è totale, file ovunque e labirinti di transenne che in teoria dovrebbero regolare l'afflusso dei passeggeri ma che in pratica stordiscono quest'ultimi rendendoli vagabondi senza meta. I nastri bagagli, soprattutto la mattina presto, risentono dei troppi bagagli accettati e spesso può capitare che si blocchino costringendo a lunghe attese prima di poter vedere la propria valigia iniziare il suo viaggio.
Se, terminate le modalità di accettazione, decidete di prendervi una pausa caffè vi potete recare presso l'unico bar (nonchè UNICO esercizio commerciale dell'intero Terminal). Scegliete il momento giusto però, perchè se andate troppo presto farete un'interminabile fila alla cassa, se arrivate troppo tardi non troverete più nulla da mangiare. Sui prezzi preferisco sorvolare per non togliervi del tutto quella poca voglia di partire che oramai vi è rimasta.
Se invece decidete di procedere verso il gate preparatevi ad un altra interminabile fila per un secondo controllo di sicurezza. Questa volta si tratta del più comune metal detector. Non vi sognate che sia un operazione semplice. Prima di poter avere l'ok a procedere probabilmente vi avranno fatto rimanere in mutande e bere tutti i liquidi che avete nel vostro bagaglio a mano...
Odissea terminata? Ma nemmeno per sogno. Avete solo guadagnato l'accesso ad una quarta fila, quella del controllo passaporti. Se siete fortunati troverete 2 o più poliziotti e la vostra fila scorrerà in maniera accettabile, se invece la sfiga ha deciso di accompagnarvi nel vostro viaggio, sarà in servizio un solo agente e potete mettervi l'anima in pace.
Passato anche quest'ultimo controllo potete ritenervi...a metà dell'opera! E si, perchè il T5 non è direttamente collegato con l'area di imbarco, no. Per poter raggiungere il vostro agognato volo dovete prendere un altro autobus! Anche in questo caso una bella fila in attesa che arrivi non ve la toglie nessuno. Ma potete sempre consolarvi pensando che a bordo dell'autobus si sta come in una scatola di sardine sepolta dentro ad un forno...E' questa comunque l'ultima fatica che vi attende prima di raggiungere la zona dei gate dedicati alle compagnie che volano verso gli Stati Uniti.
A questo punto se siete ancora così masochisti da voler per forza recarvi negli USA da Roma non mi resta che augurarvi buon viaggio!

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