SPESOMETRO E FATTURAZIONE ELETTRONICA: SEMPLIFICAZIONE O COMPLICAZIONE,  QUAL E’ LA TUA OPINIONE ?
Confimi Industria (info@confimi.it; tel. 06 86971894) ha predisposto un sondaggio il cui obiettivo è raccogliere l’opinione degli operatori in merito ai nuovi adempimenti introdotti dalla manovra 2017.  Il questionario si compila ON LINE.  Ai fini della normativa sulla privacy si informa che i dati sono raccolti in modo anonimo e saranno trattati esclusivamente in forma aggregata e statistica.

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SPESOMETRO E COMUNICAZIONE IVA TRIMESTRALE 2017 (art. 4 D.L. 193/2016)
L’introduzione dei nuovi adempimenti trimestrali prevede la trasmissione in forma analitica,  distinta per tipologia di operazione, dei dati contenuti nelle fatture attive e passive (nazionali e con l’estero) nonché dei risultati delle liquidazioni Iva periodiche. Contestualmente sono abrogati (in quanto inglobati nello spesometro “integrato” ) gli Intrastat acquisti (mensili o trimestrali), la comunicazione degli acquisti, senza Iva, da San Marino e  la comunicazione black list e spesometro annuali. L’accelerazione della tempistica è legata all’obiettivo di ridurre il VAT GAP ossia la differenza fra l’Iva dovuta (mensilmente o trimestralmente) e l’Iva tempestivamente versata segnalando immediatamente al contribuente l’inadempienza con possibilità di ravvedimento nonché l’evasione senza consenso (ad esempio l’omessa dichiarazione di ricavi/compensi regolarmente certificati) o frodi.

Secondo l’Agenzia delle Entrate (audizione del 3/11/2016) il nuovo spesometro “integrato” rappresenta la “razionalizzazione e, di fatto,  semplificazione” degli adempimenti e giustifica, quindi, “una frequenza di invio trimestrale in luogo di quella annuale prevista per la ex comunicazione polivalente”.
Ritieni condivisibili tali affermazioni?  
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La tempistica trimestrale:
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TRASMISSIONE ELETTRONICA DELLE FATTURE ATTIVE E PASSIVE (D.Lgs 127/2015)
In alternativa allo spesometro trimestrale (vedi sopra) i contribuenti possono optare, con vincolo di 5 anni, per la trasmissione sempre trimestrale, in formato XML, di tutte le fatture attive e passive.  Oltre all’eliminazione di alcuni adempimenti (spesometro, black list ed Intra acquisti) tale opzione prevede i seguenti vantaggi: (i) rimborso Iva prioritario entro 3 mesi anche in assenza dei requisiti; (ii) riduzione dei termini di accertamento di 2 anni (3 invece di 5) ma a condizione che sia garantita la tracciabilità dei pagamenti ricevuti ed effettuati. Per il quinquennio 2017-2021 l’opzione va eventualmente esercitata entro il 31/3/2017.
Quali fra le seguenti situazioni ritieni possano essere di eventuale ostacolo alla scelta di tale soluzione?  
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Ritieni che la riduzione dei termini di accertamento possa rappresentare un valido incentivo per scegliere l’opzione ?  
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Ritieni che il credito d’imposta di € 100 concesso, per il primo anno, alle imprese con volume d’affari fino a € 50.000 rappresenti un adeguato incentivo per far fronte al nuovo adempimento?
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FATTURAZIONE ELETTRONICA XML VERSO LA PA
Hai avuto occasione di emettere fatture elettroniche per forniture verso la Pubblica amministrazione ?
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Quali soluzioni/procedura hai utilizzato almeno una volta?
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Quale procedura ti è sembrata più agevole?
Quale la più complessa/problematica?
FATTURAZIONE ELETTRONICA XML FRA PRIVATI
L’Agenzia delle Entrate ha reso disponibile la possibilità, per tutti gli operatori, di emettere gratuitamente fatture elettroniche XML anche nel settore privato (B2B e B2C). La procedura prevede anche la trasmissione al cliente tramite il Sistema di Interscambio (SDI) già utilizzato per le fatture PA oppure tramite PEC. Questa procedura (come quella di Unioncamere e Agenzia Italia digitale per la PA) non effettua i calcoli della fattura che vanno quindi digitati manualmente.
Ritiene interessante questa soluzione?  
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Ritiene di adottare nei prossimi anni processi di fatturazione elettronica con relativa conservazione sostitutiva a norma? Attenzione non si intende la mera fattura in pdf trasmessa tramite e-mail.
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 NOVITÀ DICHIARAZIONE D’INTENTO PER LE OPERAZIONI DAL 01/03/2017
Con provvedimento del 2/12/2016 l’Agenzia delle Entrate ha modificato la modulistica della dichiarazione d’intento eliminando la possibilità di manifestare l’intenzione di acquistare in sospensione Iva fino alla fine dell’anno (rimangono valide le altre due opzioni). L’obiettivo è quello di effettuare un più puntuale monitoraggio ed una migliore analisi del rischio delle operazioni in questione, anche al fine di contrastare fenomeni evasivi e fraudolenti connessi all’utilizzo improprio di tale regime.
Come giudichi questa modifica in termini di impatti operativi?
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CONTABILITÀ DI CASSA PER LE IMPRESE MINORI IN SEMPLIFICATA (LEGGE BILANCIO 2017)
Sono imprese minori quelle con volume di ricavi fino a € 400.000 nel caso di servizi e € 700.000 nel caso di vendite. Dal 2017 il principio di cassa sostituirà, come regime naturale, quello di competenza.
Dal punto di vista dell’equità e capacità contributiva (pago le tasse solo sull’incassato/pagato) ritengo la novità:  
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Dal punto di vista operativo ritengo che il monitoraggio anche di cassa/banca (registro cronologico oppure annotazione in negativo sui registri Iva delle fatture non incassate/pagate):
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Come giudicheresti un’eventuale ipotesi alternativa al principio di cassa che, mantenendo fede al principio di competenza, consenta (facoltà) al fornitore che riceve l’insoluto di sospendere la tassazione del relativo ricavo e che, previa attivazione di una procedura di segnalazione telematica all’Agenzia delle Entrate, sospenda il diritto per il cliente inadempiente di dedurre il costo fino ad avvenuto pagamento.
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