11/01/2016
Il diritto penale del (per il) nemico - Bologna, 22 gennaio 2016

All’indomani dei drammatici fatti di Parigi si è ritenuto fondamentale, nell’ambito dei lavori della Commissione rapporti avvocatura internazionale UCPI, organizzare un Convegno internazionale sia quale momento di solidarietà verso i Colleghi Francesi, sia per fare il punto sulla situazione politico-giudiziaria europea rilanciando ed allargando la compagine dei penalisti Europei.

Invero la sempre maggior incidenza delle direttive europee concernenti la giustizia penale cui lo Stato italiano deve necessariamente adeguarsi, rischia di condizionare l'intervento dell’Unione in sede legislativa interna, essendo già tracciati dalla singola direttiva europea i criteri entro cui deve svilupparsi la normativa nazionale.

Si è perciò deciso di intensificare i contatti con organismi similari all’Unione eventualmente esistenti negli altri Paesi, ovvero di sollecitare colleghi penalisti di altri Paesi alla creazione di organismi di tal natura onde consentire che l’attività propria posta in essere oggi dall’Unione, nell’ambito della formazione delle leggi interne, possa essere anticipata al momento della formulazione delle proposte di direttive.

Tale lavoro ha già portato alla firma, avvenuta nel maggio del 2014 a Livorno, dello Statuto provvisorio dell’ "Unione Internazionale degli Avvocati Penalisti Europei” firmata dai Rappresentanti  degli Avvocati  Penalisti di Italia, Spagna, Portogallo, Francia, Turchia e San Marino.

Il tema della giornata di studi è il  “Diritto penale del nemico”.

Si tratta di ben nota definizione coniata dalla dottrina e, in particolare, dal penalista tedesco Günther Jakobs.

È stata presentata per la prima volta da Jakobs nel 1985, nella Relazione alle Giornate dei Penalisti tedeschi a Francoforte, per poi essere ripresa con più convinzione, dal medesimo autore, nella Relazione al Congresso di Berlino nel 1999 su "la Scienza del Diritto penale alle soglie del nuovo millennio".

In seguito  ha acquisito nuova importanza nel contesto della lotta al terrorismo di matrice islamico-fondamentalista.

Considerando le misure che gli Stati Uniti adottavano  nei confronti di persone sospettate di essere terroristi, misure che prevedevano una deprivazione totale dei diritti (tortura, detenzione a tempo indeterminato, ecc.), lo studioso tedesco non ravvisava  una violazione del diritto stesso, ma la creazione di un altro diritto penale: il diritto penale del nemico. Jakobs, cioè, con tale formula fa riferimento ad un binario parallelo e separato del diritto penale. I due binari, sul piano dei diritti, esibiscono due diversi livelli di garanzia perché si rivolgono a due differenti categorie di soggetti.

Accanto al diritto penale del cittadino che regola i "normali" rapporti giuridici, si vorrebbe riconoscere l'esistenza di un diritto penale del nemico, separato dal primo, che dovrebbe appunto regolare i rapporti con i nemici, i non-cittadini. Il diritto penale del nemico permetterebbe - si sostiene - di assoggettare completamente un individuo che altrimenti rischierebbe di diventare pericoloso e aprirebbe alla possibilità di contrastarlo e di cautelarsi non già secondo le regole del diritto, ma secondo quelle della 'guerra'. Scrive il giurista: "chiunque sia in grado di promettere almeno in qualche misura fedeltà all'ordinamento, è titolare di una legittima pretesa ad essere trattato come persona in diritto. Chi non offre simile garanzia in modo credibile, tendenzialmente viene trattato da non cittadino" e come tale deve essere neutralizzato.

La riflessione dovrà essere incentrata sul fatto  che il diritto penale del nemico difficilmente può rimanere confinato entro un solo settore ovvero operare in una sola prospettiva.

 La giornata si svilupperà in due distinte sessioni .

La sessione mattutina dal titolo ‘LEGGI PENALI E GARANZIE DELL'IMPUTATO: un diverso diritto penale per il ‘cittadino’ e per il ‘nemico?’  sarà dedicata all’analisi del  Diritto penale del nemico proponendosi di analizzare l’attuale situazione in ambito europeo.

La sessione pomeridiana dal  titolo: ‘L’AZIONE FUTURA DELL’AVVOCATURA PENALISTA EUROPEA: Legislazione, giurisdizione: come intervenire?' che vedrà la partecipazione di tutti i rappresentanti dei penalisti europei, sarà l’occasione per tracciare una via comune da seguire e sarà anche l’occasione per ufficializzare l’inserimento nell'Unione Internazionale dei Colleghi penalisti tedeschi.

 

 La Commissione rapporti con l'avvocatura internazionale dell'UCPI