La presidente Damiano interviene al 2° convegno sulla sceneggiatura nell'ambito della rassegna “I dialoghi Mattador”

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Damiano e mamma di Matteo Caenazzo
 

La presidente Damiano interviene al 2° convegno sulla sceneggiatura nell'ambito della rassegna “I dialoghi Mattador”

14/11/2018

Happy end, finali aperti, esplicativi, riassuntivi, con dissolvenza o fuoricampo. Il cinema ci ha abituati a una molteplicità di chiusure delle storie raccontate che precedono la fatidica frase “The End”. E proprio ai finali del film è stato dedicato questa mattina nell'aula Baratto di Ca' Foscari il 2° convegno sulla sceneggiatura intitolato “Dopotutto domani è un altro giorno” nell'ambito della rassegna “I dialoghi Mattador”. L'incontro, molto partecipato, ha chiuso il fitto programma di iniziative della decima edizione del premio internazionale per la sceneggiatura Mattador, dedicato a Matteo Caenazzo, studente di cinema all'Università ca' Foscari prematuramente scomparso.

Nel corso dell'appuntamento sono stati approfonditi gli aspetti teorico-critici e pratico professionali delle modalità di scrittura e di rappresentazione delle conclusioni dei film. A discuterne studiosi e professionisti del settore come Fabrizio Borin e Marco Dalla Gassa, docenti di Storia del cinema, Paolo Puppa, docente di Storia del Teatro e dello spettacolo, Maurizio Careddu, story editor e sceneggiatore, Alberto Fasulo, regista e sceneggiatore, Roberto Ellero, critico cinematografico e giornalista.

A portare i saluti dell'Amministrazione comunale è intervenuta la presidente del Consiglio comunale, Ermelinda Damiano, che ha dichiarato: “Sono particolarmente affezionata al premio Mattador, che seguo sempre con molto interesse ed emozione. L’impegno dell’Associazione è meritevole e ritengo doveroso che le Istituzioni pubbliche sostengano con forza questo tipo di progetti, che promuovono la formazione dei giovani e il loro lavoro creativo, che danno loro la possibilità d'indagare dentro il proprio animo, di trovare quella dimensione nel mondo per far emergere con gli strumenti dell'arte il proprio talento, il proprio carisma, la propria individualità. Realizzare iniziative e occasioni per rilanciare la formazione, la cultura e l'innovazione – ha aggiunto Damiano -  è un obiettivo a cui la città di Venezia, insieme a tutte le istituzioni e alle nostre eccellenti Università, tra le quali Ca' Foscari è un esempio virtuoso, sta lavorando quotidianamente con grande passione e dedizione. Lo scopo è di promuovere un grande progetto educativo che punti allo sviluppo dei talenti, dei saperi e delle conoscenze di cui le nuove generazioni devono sentirsi davvero protagoniste”.

 

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