Da New York a Boston on the road

Un affascinante viaggio on the road lungo il tratto di costa atlantica compresa fra le due grandi città del nord-est americano
Scritto da: marviu
da new york a boston on the road
Partenza il: 25/08/2013
Ritorno il: 08/09/2013
Viaggiatori: 2
Spesa: 3000 €
Questo diario di viaggio si soffermerà prevalentemente sulla parte on the road perché ritengo che su città come New York o Boston si trovi più facilmente materiale rispetto alle zone costiere toccate dal nostro viaggio on the road.

Ecco le info principali sulla preparazione del viaggio:

Volo: preso qualche mese prima a 850 euro a persona andata il 25 agosto Malpensa-New York, ritorno il 7 settembre Boston-Bologna (con scalo ad Amsterdam)

Assicurazione sanitaria stipulata con l’agenzia a 100 euro a persona con massimali piuttosto alti

Macchina noleggiata dall’Italia con la Hertz a circa 200 euro per 5 giorni, consiglio di portarvi da casa il navigatore con le mappe americane aggiornate è utilissimo e noleggiarlo in America costa parecchio

Per dormire abbiamo prenotato dall’Italia solo gli alberghi a New York e Boston con l’agenzia (con la quale abbiamo fatto anche i voli), mentre per la parte on the road abbiamo prenotato tramite internet il giorno prima di spostarci in un posto senza mai avere problemi di alcun tipo.

Per preparare il viaggio abbiamo utilizzato le guide su New York e New England della Mondadori e naturalmente i tanti racconti di viaggio dal sito turisti per caso.

Le tappe del viaggio sono state le seguenti: 25-31 agosto New York, 1 settembre New Haven, 2 settembre Newport, 3-4 settembre Cape Cod, 5-7 settembre Boston

25 agosto-31 agosto – NEW YORK: 10 cose da non perdere

· Central Park: il polmone verde della Grande Mela offre tantissime attrazioni e si rischia anche di passare un giorno intero a girarlo tutto. Sicuramente la maggior parte delle cose da vedere sono localizzate nella parte sud del parco (la zona nord verso Harlem non offre granchè). Consiglio di vedere lo Strawberry Fields Memorial col mosaico dedicato a John Lennon, di rilassarsi sul verde prato di Sheep Meadow e di concedersi un giro in barca a remi su The Lake

· High Line: è un parco lineare di New York realizzato al posto di una ferrovia sopraelevata in disuso. Si estende per circa un chilometro e mezzo tra Gansevoort Street e la 30ª strada e offre suggestivi scorci dei quartieri cittadini e dell’Hudson River

· Metropolitan Museum: a mio avviso il museo più bello di New York. E’ enorme, molto interessanti le sezioni riguardanti l’antico Egitto e l’arte asiatica. Il fatto che si trova praticamente dentro Central Park permette di pranzare al sacco in una delle tante postazioni pic-nic del parco circondati da simpatici scoiattoli (noi abbiamo preso insalata e sandwich da asporto dal vicino Dean & Deluca)

· Roosevelt Island: un’oasi di quiete per avere un’altra prospettiva di Manhattan. Si raggiunge tramite una teleferica all’ingresso del Queensboro Bridge. Sdraiatevi mezz’oretta sul verde prato del parco a riprendere le forze prima di ripartire alla scoperta della città

· Empire State Building: la vista dall’86esimo piano non ha bisogno di commenti, consiglio però di andare sull’Empire di giorno e sul Top of The Rock al tramonto

· Memorial 11/9: molto toccante, consiglio di vedere anche il museo con tantissime fotografie e video di quel terribile giorno. Con il biglietto del museo è possibile poi accedere direttamente al Memoriale, un luogo di surreale silenzio con due grandi vasche con incisi i nomi di tutte le vittime dell’attentato.

· Greenwich Village: quartiere residenziale affascinante culla di una importante scena artistica con teatri alternativi a Broadway e locali alla moda. Una manicure/pedicure presso uno dei numerosi Nail Spa e un pranzo in uno dei diner intorno al Washington Square Park (consigliato il Washington Square Diner) sono d’obbligo. Se vi fermate a cena in questo quartiere da provare l’ottimo lobster roll al Pearl Oyster Bar

· East Village: quartiere ricco di artisti e ristoranti dove si può trovare davvero di tutto!! Negozi assurdi e locali stravaganti fanno da cornice a questo folcloristico quartiere dall’atmosfera rilassata: da non perdere l’Economy Candy in 108 Rivington street con caramelle e dolciumi provenienti da tutto il mondo

· Brooklyn: da dedicarci almeno mezza giornata se non una giornata intera. Per noi è stata una delle giornate più belle: passeggiata sul Brooklyn Bridge, pranzo da Grimaldi’s Pizza (proprio sotto il ponte) e girovagare per il quartiere di Brooklyn. Da vedere la vista su Manhattan dal Brooklyn Bridge Park, la Grand Army Plaza e il giardino botanico.

Naturalmente ci sono altri tantissimi posti da visitare ma ho voluto segnalare i 10 posti a mio avviso da non perdere. Purtroppo non sono riuscito a vedere Ellis Island (chiusa a causa dei danni provocati dall’uragano Sandy) ma sono sicuro che sarebbe rientrata nella lista.

Domenica 1 settembre – New York (NY)-New Haven(CT)

Sveglia presto, lasciamo l’albergo e decidiamo di vedere il Korea District (niente di eccezionale) e qualche negozietto intorno a Washington Square per poi pranzare con un hamburger al volo da Shake Shack al Madison Square Park, un chioschetto dove abbiamo mangiato i migliori hamburger della vacanza.

Oggi inizia il nostro viaggio on the road, siamo emozionati ed eccitati allo stesso tempo. Ci rechiamo alla Hertz dell’aereoporto Jfk e dopo poca attesa ci consegnano una fiammante Chrysler grigio metalizzato. Dopo aver fatto qualche prova col cambio automatico nel parcheggio dell’autonoleggio si parte per la prima tappa del nostro viaggio on the road: New Haven con la sua attrazione di punta, l’università di Yale. Imbocchiamo la I-95 e ci lasciamo non senza nostalgia Manhattan alle spalle. Il tempo non è dei migliori e appena entriamo in Connecticut si abbatte su di noi un violento temporale estivo con abbondante pioggia che ci accompagnerà fino a New Haven lasciandoci per fortuna sprazzi di sole nelle soste intermedie. Decidiamo due tappe intermedie lungo la “Goald Coast” che si snoda a fianco alla I-95 e ci permette di scoprire luoghi poco frequentati dai turisti ma che rispecchiano lo vero spirito americano attraverso villaggi pittoreschi e immersi nel verde. La prima tappa è la cittadina di Greenwich con una costa molto carina che anticipa i meravigliosi paesaggi costieri atlantici che vedremo nei prossimi giorni. Dopo una breve sosta allo Starbucks locale e una visita veloce della cittadina ripartiamo alla volta di New Canaan situato più nell’entroterra. Lungo la strada di campagna verso New Canaan ci inoltriamo in un bucolico paesaggio fatto di boschi, ruscelli e colline e incontriamo le tipiche casette di legno colorate del Connecticut con tanto di tipiche buchette delle lettere di legno e bandiere a stelle e strisce ovunque a rimarcare il patriottismo americano che qui è molto sentito. Immaginiamo cosa deve essere questo posto durante il foliage autunnale… Si sta facendo tardi e ci rimettiamo al volante direzione New Haven dove abbiamo prenotato al New Haven Hotel scelto per le buone recensioni su internet e per la vicinanza al campus universitario di Yale che abbiamo intenzione di visitare la mattina successiva. Arriviamo a New Haven in prima serata, ceniamo in un piccolo ristorantino che presenta molti piatti vegetariani e vegani, il Claire’s Corner Copia e andiamo a nanna presto.

Lunedì 2 settembre-New Haven (CT)-Newport (RI)

Sveglia presto, ci aspetta una lunga giornata di viaggio e di posti da vedere. New Haven non offre molto, la città è un centro industriale di notevoli dimensioni (specializzato nei rami della gomma e della fabbricazione di armi) ed è considerata una delle città più pericolose degli USA (anche se noi non abbiamo assolutamente avuto problemi). Ospita però uno dei campus universitari più storici e famosi dell’intera nazione americana, l’università di Yale. Ed è qui che ci dirigiamo. Oggi è il Labor day e in giro per strada non c’è molta gente, i negozi son tutti chiusi ma per fortuna, complice anche la maratona di New Haven in cui incappiamo, le visite guidate al campus sono aperte. La nostra guida, un ragazzotto americano studente di informatica, ci guida attraverso le varie sezioni del campus (sale studio, biblioteca, cortili interni) in luoghi che altrimenti non sarebbero aperti al pubblico. E la visita è gratuita!

Dopo la visita al campus che dura circa un’ora e mezzo ripartiamo in direzione della graziosa cittadina di Essex situata sul Connecticut River, circondata da una serie di baie riparate e con un grazioso porticciolo e strade alberate. Qui decidiamo di pranzare al Black Seal dove decidiamo di provare la zuppa del giorno accompagnata da toast burro e salmone con patatine fritte… tutto molto buono! Dopo pranzo ci inoltriamo per le caratteristiche viuzze di Essex purtroppo accompagnati da una leggera pioggerellina che rende però l’atmosfera suggestiva.

Ripartiamo alla volta di Mystic, cittadina sul Mystic River e ricca di attrazioni turistiche come il Mystic Seaport e il Mystic Acquarium. Per mancanza di tempo decidiamo di visitare solo la cittadina che ospita la celebre pizzeria Mystic Pizza, in cui sono state girate diverse scene dell’omonimo film con Julia Roberts, e il maestoso ponte di ferro girevole sul fiume Mystic (uno spettacolo vederlo in azione). L’ultima tappa prima di entrare nel Rhode Island è il villaggio di Stonington dove ci rechiamo alla du Bois Beach per ammirare lo sconfinato oceano Atlantico immerso in una leggera nebbia.

Lasciata Stonington siamo pronti ad inoltrarci nello stato più piccolo dei 50 americani, il Rhode Island! Abbiamo deciso di dormire a Newport, famosa per le sue residenze dell’età dell’oro di fine Ottocento, enormi ville in cui le famiglie più ricche del paese come i Vanderbilt e gli Astor trascorrevano le vacanze estive. Soggiorniamo al Yankee Paddler Inn, sistemazione confortevole e non troppo cara (70 dollari a notte). Per cena ci rechiamo in un ristorante messicano, il Diego’s Mexican Restaurant nella zona turistica della città sul molo che offre tanti diversi locali per tutti i gusti dove trascorrere una piacevole serata.

Martedì 3 settembre – Newport (RI) – Hyannis, Cape Cod (MA)

Siamo pronti per scoprire le attrazioni che la città di Newport ha da offrire. Newport ha una forma a stivale; le famose residenze sono situate nella parte sudorientale della città (il tacco dello stivale) ed è lì che ci dirigiamo. Assolutamente da fare è la passeggiata sulla Cliff Walk, un sentiero di 5 km lungo le scogliere che ti permette di osservare tutte le più belle ville affacciate sull’oceano. Per visitare le ville consigliamo di acquistare il pass con l’ingresso a due ville a scelta. Noi abbiamo visto The Breakers (la più famosa, consigliatissima!) e Marble House (fatta quasi interamente di marmo americano e italiano, da rimanere a bocca aperta!). Comunque le residenze estive da visitare sono circa una decina e se le volete vedere tutte bisogna mettere in conto almeno una giornata intera. Prima di rimetterci in marcia decidiamo di fare tutta la Ocean Drive che costeggia l’oceano e offre un panorama mozzafiato fatto di insenature nascoste e abitazioni lussuose.

Il pomeriggio lo dedichiamo al trasferimento per Cape Cod nel Massachussets dove trascorreremo due notti. La città scelta è Hyannis, un buon compromesso per poter girare tutto il capo senza dover stare in macchina troppo tempo. Alloggiamo in un bed & breakfast (Ocean Manor) gestito da un simpaticissimo ed esuberante musicista irlandese e dalle sue due figlie, a due passi dalla spiaggia. Il tempo non è un granchè, piove e quindi ci rechiamo a vedere il museo dedicato a JF Kennedy (che proprio a Hyannis trascorse le sue estati nella residenza estiva della famiglia); una visita qui è d’obbligo se si vuole comprendere al meglio colui che rimane uno fra i presidenti più amati nella storia degli Stati Uniti d’America. Il museo al piano interrato offre anche uno spazio dedicato alla storia della squadra locale di baseball, niente di che, lasciate perdere…

Mercoledì 4 settembre – Cape Cod

Oggi splende il sole e dedichiamo l’intera giornata alla scoperta di Cape Cod. Partiamo da Hyannis di buon’ora per dirigerci verso la cittadina all’estremità settentrionale del capo, la pittoresca e colorata Provincetown dove ci attende la barca per il Whale Watching prenotata il giorno prima tramite internet con la compagnia Dolphin Fleet al costo di 46 dollari a persona.

Durante il tragitto ci fermiamo alla spiaggia di Nantucket che insieme a Marconi Beach rappresenta uno dei più bei tratti costieri del capo. A pochi passi da noi nuotano indisturbate 4-5 foche, fare il bagno è sconsigliato non tanto per la temperatura dell’acqua ma per i numerosi cartelli che indicano la presenza di squali! Arriviamo a Provincetown verso l’ora di pranzo e decidiamo di pranzare con uno squisito lobster roll in un barettino vicino al molo, dopodichè ci imbarchiamo per passare tre ore in mare aperto che ci porteranno ad ammirare delfini, foche e soprattutto 3, 4 balene: una si avvicina tantissimo alla nostra barca e riusciamo a scattare foto stupende di questo mastodontico esemplare! Tornati sulla terraferma ci perdiamo fra i vicoli colorati di Provincetown pieni di negozi davvero particolari e stravaganti. Decidiamo di andare ad ammirare lo spettacolare tramonto da una spiaggia vicina a Provincetown; qui molte famiglie americane sono alle prese con il barbecue e l’atmosfera è davvero magica.

Prima di rientrare a Hyannis ci fermiamo a cena a Wellfleet al Pearl Restaurant & Bar (consigliatissimo!) dove prendiamo un favoloso trancio di salmone e uno di tonno grigliati serviti con patate e verdure e salsa al mango

Giovedì 5 settembre – Cape Cod – Boston

Caricati i bagagli e dopo aver salutato il simpaticissimo Martin ripartiamo, destinazione Boston! L’unico rimpianto di questi 2 fantastici giorni a Cape Cod è rappresentato dal fatto di non essere riusciti a visitare le 2 isole di Nantucket e Martha’s Vineyard a soli tre quarti d’ora di navigazione da Hyannis. Prima di lasciare il capo, su consiglio di Martin, decidiamo di fermarci a vedere al volo la città più antica del capo, Sandwich con il suo laghetto e mulino del 1650 circa che si può visitare. Su consiglio della figlia di Martin ci fermiamo a bere un tè al Dunbar Tea Shop, una tea house in vecchio stile inglese.

Ci rimettiamo in cammino direzione Boston

5-7 settembre, BOSTON: 5 cose da non perdere

· Freedom Trail: è sicuramente un must di Boston che non si può non percorrere almeno in parte anche se si è a Boston solo di passaggio. Consiste in un percorso lungo 2,5 miglia (4 km) che si snoda nel centro cittadino e collega i principali siti storici coloniali

· Quincy Market: l’area commerciale più famosa di Boston con la sua vivacità rispecchia in pieno l’atmosfera che si respira in questa città. E’ un edificio in stile neoclassico con all’interno tantissime bancarelle gastronomiche dove poter mangiare davvero di tutto dalla pizza al pesce alla cucina etnica

· North End: a differenza dalla Little Italy newyorchese che ha perso completamente la propria identità italiana ed è solo un concentrato di ristoranti di pseudocucina italiana attira turisti, questo quartiere mantiene ancora fortemente radicate le proprie radici italiane. Per i suggestivi vicoli si può sentire parlare dialetto siciliano o calabrese e i gestori dei ristoranti italiani sono per la maggior parte italo-americani doc! Per cenare c’è l’imbarazzo della scelta, noi abbiamo provato un piatto unico di carne e pasta al La Famiglia Giorgio’s, niente di speciale ma mangiabile

Beacon Hill: quartiere storico di Boston dove abitano le famiglie più facoltose. Le case sono tutte in mattoncini rossi con la tipica facciata inglese e le vie con pavimentazione a ciottoli e pavé. L’atmosfera qui è completamente rilassata ed è bellissimo perdersi passeggiando tra i tanti suggestivi vicoli di questo quartiere. Da non perdere la Beacon Hill Street (la strada più fotografata d’America) e Louisburg Square dove sembra sia nata la tradizione dei canti di Natale e delle finestre illuminate da candele

· Harvard: una fra le università più prestigiose d’America, è situata a Cambridge a circa 10-15 minuti in metro dal centro di Boston. Purtroppo qui non siamo riusciti a fare la visita guidata con gli studenti ed è forse questo il motivo per cui ci è piaciuta meno rispetto a Yale ma rimane comunque affascinante immergersi per qualche ora nella vita universitaria di questo campus.

Mi raccomando ricordatevi di toccare il piede sinistro della statua del fondatore John Harvard, pare che porti fortuna. Se capitate per l’ora di pranzo dovete assolutamente mangiare un hamburger insieme a tutti gli studenti universitari da Mr Bartley’s Gourmet Burgers: qui gli hamburger hanno i nomi di personaggi famosi e sono davvero buoni così come le onion rings, Attenzione però il locale non ha il bagno e si paga solo in contanti…



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