Fintech, il boom delle app salvadanaio che gestiscono i tuoi spiccioli

PayPal integra Acorns, l'app per risparmiare arrotondando e investire senza rischi. Da Oval Money a Qapital, tutte le piattaforme per mettere da parte in modo intelligente con le transazioni quotidiane

Il fintech punta anche agli spiccioli. PayPal integrerà nella sua piattaforma le funzionalità di un’altra applicazione, Acorns. A cosa serve? Come diverse altre app viste negli ultimi mesi, a risparmiare in modo intelligente. Dopo i numerosi progetti con Messenger di Facebook, con Skype e con i suoi stessi strumenti, PayPal apre dunque al fronte dei microinvestimenti grazie a una startup su cui d’altronde ha scommesso appena lo scorso anno. Rendendo più semplice gestire l’account di cui si disponga su Acorns all’interno di sito e app. Il conto di quell’account può ora essere rimpolpato dall’arrotondamento delle transazioni effettuate via PayPal – per esempio gli acquisti di eBay – salvando il piccolo extra nel portafoglio di Acorns.

PayPal-Acorns

Oltre la novità di PayPal, l’aspetto interessante ruota intorno a queste applicazioni – Qapital e Oval Money su tutte – che consentono di mettere da parte i soldi in modi più intelligenti e in alcuni casi di investirli seguendo linee piuttosto sicure, che sposano la cosiddetta moderna teoria del portafoglio dell’economista statunitense premio Nobel Harry Markowitz. Consiste nell’individuare una combinazione di titoli su cui mettere i soldi tale da minimizzare il rischio e massimizzare il rendimento complessivo, equilibrando gli andamenti asincroni dei singoli titoli. Insomma, l’esatto contrario di chi scommette su un unico fronte magari sicuro ma dal bassissimo rendimento.

Oval Money

Il funzionamento di queste app in fondo è simile anche se ciascuna sfoggia ovviamente le sue peculiarità. Una volta collegato il proprio conto bancario o le proprie carte si possono sia impostare regole precise (per esempio il già citato arrotondamento delle cifre pagate o incassate nelle transazioni: “se spendo 15,60 per la spesa, arriva a 16 e metti da parte 40 cent”) sia azioni ricorrenti (“ogni volta che compro un biglietto dell’autobus via app versa 20 centesimi” o un banale “ogni sabato metti via 20 euro”) e così via. In alcuni casi questo serve al solo risparmio, come in Qapital. In altri, come in Oval Money, si può anche prendere in considerazione di investire quei risparmi in un marketplace di proposte in cui gli utenti troveranno delle soluzioni finanziarie.

La logica, specialmente per Oval fondata a Londra nel 2015 da Claudio Bedino, Edoardo Benedetto e Benedetta Arese Lucini, ex general manager di Uber Italia, è anzitutto quella salvadanaio digitale educativo. Non a caso tutto il lavoro di “saving”, cioè di risparmio e di analisi delle abitudini, è gratuito. Il guadagno per la società arriva dagli accordi presi con i partner finanziari che offriranno i propri strumenti sul loro marketplace (in partenza in Italia entro l’anno). Un modo per capire in profondità le proprie abitudini di spesa grazie all'analisi degli algoritmi e, nel caso di Qapital, legare il risparmio a obiettivi precisi con una specie di IFTTT del fintech.

Qapital

Fra l’altro, proprio Qapital – che nella sua versione base serve solo a mettere da parte gli spiccioli – ha lanciato anche la versione Invest che è strutturata nello stesso modo del salvadanaio: decidi come e quanto investire, da 10 dollari in su, e puoi farlo automaticamente. Il portafoglio viene cucito su misura, si aggiorna da solo ed è orientato ai propri obiettivi.

Come o simile a questa ci sono Digit, la chatbot Penny, sorta di "finance coach", o, in Gran Bretagna (mercato vivacissimo in questo senso) Moneybox, Plum, Cleo (altro assistente personale) e Piggypots. E adesso anche PayPal. Occhio, in ogni caso, ai costi.