Cronaca estera
martedì, 10 Giugno 2014

Brasile: Mondiale dei mondiali e torneo delle contraddizioni

di Alessandro Cona
La patria del calcio si prepara a ospitare la rassegna tra le polemiche
BRASILE - In molti l'hanno già definito il Mondiale dei mondiali e Brasile 2014 di certo ha già fatto parlare molto di sè ben prima del suo inizio, previsto il prossimo 12 giugno.

La patria del calcio allo stesso tempo sede della rassegna del pallone più importante del pianeta sarebbero due ingredienti sufficienti a scatenare la fantasia di tutti gli aficionados del soccer, se non fosse che nel Paese carioca ci sono problemi e contraddizioni ben più importanti di una manifestazione sportiva.

Da una parte i lussuosi stadi costruiti appositamente per il Campionato del mondo, dall'altra le famose e famigerate favelas, teatro di più di uno scontro tra le autorità e le persone che le abitavano, che si sono viste sottrarre le loro, seppur fatiscenti, abitazioni, secondo quanto denunciato da Amnesty International, per la costruzione di infrastrutture utili ai Mondiali.

Si dice infatti che Brasil 2014 sarà il mondiale più costoso della storia del calcio, con un aumento vertiginoso della spesa pubblica per costruire stadi, aeroporti, strade, in zone spesso semi disabitate e che quindi non vedranno in futuro un ritorno economico dovuto a queste spese. Lo stadio di Manaus in piena Amazzonia, dove l'Italia debutterà sabato prossimo contro l'Inghilterra, ne è un perfetto esempio, considerando che la città brasiliana è sprovvista persino della squadra di calcio locale.

Il campionato del mondo in Brasile rievoca per i carioca una delle tragedie sportive più famose della storia, vale a dire il mondiale brasiliano del 1950, quando i verdeoro padroni di casa super favoriti si fecero scippare l'allora Coppa Rimet dall'Uruguay.

In molti penseranno a quel ricorso storico, nel tentativo di esorcizzarlo, per altri l'unico pensiero relativo alla Coppa del Mondo sarà quello di boicottarla.