FO - Calcio, Arrigoni: "Forlì, cresciamo insieme"

Forlì Fc: Tutto è andato come vi abbiamo iniziato a raccontare fin da domenica mattina. Daniele Arrigoni (nella foto Sportromagna.blogspot.it) oggi è ufficialmente sbarcato a Forlì. Per lui un ruolo inedito, ovvero quello di direttore tecnico.
Lo stesso Arrigoni, insieme al neotecnico biancorosso Richard Vanigli - promosso da vice a capo allenatore, per lui esordio assoluto - è stato presentato poco fa alla stampa. Insieme a loro il presidente della società di viale Roma, Stefano Fabbri. Il quale ha subito preso la parola. "Abbiamo voluto prendere decisioni inevitabili per il bene della società - ha esordito -. Con Roberto Rossi, in questi miei due mesi da presidente, ho creato un rapporto, ed è una persona vera. Abbiamo dovuto interrompere il rapporto lavorativo per creare serenità nell'ambiente. Dobbiamo mettere una pietra sul passato - prosegue il patron - e per programmare il futuro abbiamo fatto una scelta societaria, ovvero cercare di portare all'interno della società una persona di spessore, di alto livello Con Arrigoni - racconta - ci siamo confrontati ieri e come presidente, con l'avvallo del consiglio di amministrazione abbiamo cercato di far capire a Daniele che noi vogliamo programmare. Lui è l'unica persona nel territorio che ci può aiutare a mettere ordine all'interno della società. Abbiamo bisogno - continua Fabbri - di una persona che ci insegni a programmare il futuro. E' una figura a trecentosessanta gradi per l'organizzazione totale, dal settore giovanile alla prima squadra. Arrigoni - aggiunge - ha una personalità, un carisma che ci può portare conoscenze utili che forse al momento non abbiamo, è una scommessa e per Forlì è un salto di qualità". Due parole anche sul Richard Vanigli che ha ufficialmente preso in mano le redini della prima squadra. "Richard lo conoscete da tempo - dice -, e quella di promuoverlo primo allenatore è stata una scelta condivisa in primis da Arrigoni. E' una persona validissima, Daniele gli sarà da supporto. Cercheremo di dare una svolta societaria e programmatica. Negli ultimi giorni - confessa - abbiamo contattato altre persone, ma avevamo bisogno di una personalità diversa. La tela della trattativa - chiude - è stata tessuta da Lorenzo Pedroni".

Sotto con Daniele Arrigoni. "La società mi ha spiegato - afferma - cosa intendeva per ruolo tecnico, ho precisato che non volevo fare l'allenatore: ho fatto il calciatore, il tecnico e ora mi piace vedere il calcio dal terzo lato.Vanigli secondo me è la scelta giusta. Non entro nelle scelte tecniche - spiega il direttore tecnico biancorosso - , il mio compito è tutelare il mister insieme alla società. Io dovrò mettere a posto un po' tutte le cose che avvengono attorno alla squadra. Ho ricevuto qualche altra richiesta - afferma -, ma Forlì è la realtà che conosco meglio e che seguo da due anni e mezzo. Devo ringraziare la società  per la possibilità che mi ha dato di ricoprire questo ruolo. Cosa farò? Interverrò - svela - con regole vicino alla squadra, il via vai che si vede non mi piace, lo spogliatoio è lo spogliatoio. Secondo me questa squadra può fare tranquillamente la categoria. Il mercato? E' un aspetto dell'allenatore. Con me mio figlio Leonardo - racconta - non parla di calcio, giustamente. Il rapporto tra il Forlì ed il Cesena? Se il Cesena ci dà vantaggi lo deve decidere la società, io mi comporterò di conseguenza. Come allenatore non avrei mai accettato la chiamata del Forlì - dice -, l'anno scorso venni chiamato dai biancorossi proprio per questo ma rifiutai. Il ruolo di direttore tecnico - chiude Arrigoni - per me è il massimo. Senza dimenticare che il Forlì, negli ultimi anni, è un esempio".

Infine, Richard Vanigli. "Lavoravo gomito a gomito con Rossi ed è nata anche un'amicizia. Trovarmi in questa situazione per me è una opportunità - afferma - anche se in questi giorni non nego di avere avuto difficoltà. Credo che possiamo fare  bene come già abbiamo fatto in questa prima parte di campionato. Il supporto di Daniele Arrigoni per me sarà importante - continua Vanigli -, un suo consiglio mi farebbe sempre comodo. A quale degli allenatori che ho avuto mi ispiro? A nessuno, io sono io: prenderò le idee migliori da tutti e poi le farò mie. Il mercato? Al momento è prematuro parlarne, prima mi confronterò con la società. Non ho paura di questo ruolo, ho solo una gran voglia di fare, mi piace - conclude - assumermi responsabilità".

Detto del direttore tecnico e dell'allenatore, c'è da registrare la promozione di Gianluca Stambazzi a direttore sportivo e il rientro del professor Paolo Baffoni nel ruolo di preparatore.