Skip to main content
G. Fazio, D. Malfitana, S. Fricano, A. Mazzaglia, E. Bonacini (a cura di), Digital Cultural Heritage e Serious Game: l’esperienza del progetto AUGUSTUS”, Palermo, 27 giugno 2022, Palermo, UniPaPress Presentazione degli atti del convegno... more
G. Fazio, D. Malfitana, S. Fricano, A. Mazzaglia, E. Bonacini (a cura di), Digital Cultural Heritage e Serious Game: l’esperienza del progetto AUGUSTUS”, Palermo, 27 giugno 2022, Palermo, UniPaPress
Presentazione degli atti del convegno sul lancio di "Augustus" nell'ambito del PO FESR SICILIA 2014-2020
Il museo ha mutato ormai da tempo la sua modalità di comunicazione e dato vita a un processo di trasformazione, puntando sempre di più a creare un rapporto di valore con i visitatori attraverso politiche di sviluppo della audience. Si è... more
Il museo ha mutato ormai da tempo la sua modalità di comunicazione e dato vita a un processo di trasformazione, puntando sempre di più a creare un rapporto di valore con i visitatori attraverso politiche di sviluppo della audience. Si è così trasformato in un laboratorio di inclusione e partecipazione grazie al fondamentale apporto derivato da un uso sapiente dello storytelling. Questo volume è un pratico manuale sull’uso di piattaforme digitali nello storytelling partecipativo. Analizza nel dettaglio diversi esempi nazionali e internazionali di storytelling e storymapping, per poi entrare nel vivo di alcune piattaforme di mobile storytelling, tra cui izi.TRAVEL. Oltre a questa piattaforma, da utilizzare come strumento per la didattica dello storytelling digitale, vengono presentati esempi di progetti attraverso audiotour e audioguide multimediali realizzati in scuole e università. Tutti gli esempi pratici presentati sono replicabili nella comunicazione culturale e turistica digitale, e confluiscono in vere e proprie strategie di marketing digitale territoriale.
The research illustrates multiple experiences and strategies adopted in museums and in the world of cultural heritage in the field of digital storytelling to guide the future design of narrative digital solutions. Its aim is to provide as... more
The research illustrates multiple experiences and strategies adopted in museums and in the world of cultural heritage in the field of digital storytelling to guide the future design of narrative digital solutions. Its aim is to provide as complete a picture as possible of the different solutions set in this specific sector of the field of cultural communication, their uses, and the accessibility of culture. It identifies and analyzes 14 types of digital storytelling: oral, written, video, visual, animated, interactive, Immersive, Social Media Storytelling, Participative, Generative, Geo–Storytelling, Multimedia Mobile Storytelling, Crossmedia and Transmedial storytelling. Finally, a new vision of the museum is proposed in which, beginning with the antiquarian and nineteenth–century vision of museum collections, develops into what should be defined as a connected museum or museum of connected narration.
Quali e quanti sono le definizioni e le forme in cui si declina lo Storytelling digitale? Quale stile e quale linguaggio si devono adottare per una moderna comunicazione? Il volume si presenta come un pratico manuale sullo Storytelling... more
Quali e quanti sono le definizioni e le forme in cui si declina lo Storytelling digitale? Quale stile e quale linguaggio si devono adottare per una moderna comunicazione?
Il volume si presenta come un pratico manuale sullo Storytelling digitale: ne analizza le molteplici definizioni, chiarisce in quali e quante forme si declini, fornisce utili indicazioni di stile e linguaggio per una comunicazione democraticamente accessibile e, infine, presenta alcuni esempi di applicazione nel marketing culturale e turistico.

L’ultima sezione raccoglie 14 testimonianze di autorevoli professionisti dei due settori: Cristiana Barandoni (IU-Uffizi project); Stefania Boiano e Giuliano Gaia (InvisibleStudio); Isabella Borrelli (Latte Creative); Emilio Casalini (Rai); Cinzia Dal Maso (Archeostorie); Sandro Garrubbo (Museo Archeologico Regionale “A. Salinas”, Palermo); Sonia Giaccone (Università di Catania); Marianna Marcucci (Invasioni Digitali); Eva Pietroni (CNR); Francesco Paolo Russo (To Be); Patrizia Schettino (AGID); Gianluigi Tiddia (Insopportabile); Fabio Viola (Gamification); Massimiliano Zane (Progettista culturale).
Su AMAZON: https://www.amazon.it/musei-forme-dello-Storytelling-digitale/dp/8825533691/ref=zg_bs_508769031_14?_encoding=UTF8&psc=1&refRID=68JRVFPG2WMTFC3FTXX1

Questa ricerca intende illustrare le diverse e molteplici esperienze adottate fino ad oggi nei musei e nel mondo culturale nel campo dello storytelling digitale, per orientare la futura progettazione di soluzioni digitali narrative, che siano calibrate sulle specifiche esigenze di valorizzazione delle singole realtà e dei diversi contesti culturali, con lo scopo primario di trovare la migliore soluzione di accessibilità digitale al racconto della cultura, sviluppando così adeguate politiche di audience engagement e di user experience, nell’ottica delle più recenti indicazioni ministeriali in materia. Ovviamente, non si ha la pretesa di aver analizzato tutte le best practices in ogni campo, ma si è voluta fornire una traccia, il più possibile completa, del percorso che lo storytelling digitale ha avviato e delle differenti soluzioni messe in campo in questo specifico settore della comunicazione culturale.
Nello specifico sono individuate e analizzate 14 tipologie in tutto:

1) Lo storytelling orale
2) Lo storytelling scritto
3) Il videostorytelling
4) Lo storytelling visuale
5) Lo storytelling animato
6) Lo storytelling interattivo
7) Lo storytelling immersivo
8) Il social media storytelling
9) Lo storytelling partecipativo
10) Lo storytelling generativo
11) Il geo-storytelling
12) Il multimedia mobile storytelling
13) Lo storytelling crossmediale
14) Lo storytelling transmediale

All’interno di queste macrocategorie nei casi dello storytelling visuale, animato, interattivo e immersivo saranno distinte delle sottocategorie, cercando di restituire un quadro il più possibile completo di come queste forme di storytelling digitale si siano sviluppate e si stiano tuttora sviluppando in molteplici varianti ed espressioni, sulla base dell’evoluzione e della differente applicazione delle nuove tecnologie digitali nella creazione, nella comunicazione, nella visualizzazione e nella fruizione di tali contenuti.
Come avremo modo di discutere nelle conclusioni a questo volume, intitolate “È tempo che..”, si vuole proporre in questa sede una nuova visione di museo, un nuovo modello che, partendo dalla visione antiquaria e francamente ottocentesca del museo di collezione e oltrepassando la trasformazione già in parte in corso di museo di narrazione, giunga a quello che si è voluto definire un museo di connessione o di narrazione connessa.
Il lavoro di ricerca condotto in questa Tesi di Dottorato in Scienze Umanistiche e dei Beni Culturali, XXVI ciclo, si configura come una ampia e multidisciplinare analisi del significato e del ruolo che le nuove tecnologie della... more
Il lavoro di ricerca condotto in questa Tesi di Dottorato in Scienze Umanistiche e dei Beni Culturali, XXVI ciclo, si configura come una ampia e multidisciplinare analisi del significato e del ruolo che le nuove tecnologie della comunicazione hanno nel campo della valorizzazione digitale del patrimonio culturale. Questo lavoro, infatti, spazia dalla sociologia dei media al marketing culturale, passando per studi di statistica e di economica della cultura, con un vasto corredo di immagini.
Nello specifico, il lavoro della candidata si organizza in quattro parti:
Introduzione: Un’ampia introduzione fa il punto sulla rivoluzione digitale e sul suo impatto sulla comunicazione culturale, attraverso gli sviluppi del Web 2.0.
Parte I: In questa prima sezione della ricerca, strutturata in tre capitoli, la candidata affronta il tema della cultura e delle politiche culturali nell’epoca di Internet.
Capitolo Primo: Attraverso un’ampia documentazione la candidata presenta il mondo di Internet e l’impatto delle nuove tecnologie per la comunicazione sulla cultura. Si analizza, nel dettaglio, la diffusione di Internet, con una particolare attenzione al fenomeno del divario digitale in Italia e in Sicilia, e il suo ruolo nell’evoluzione della comunicazione culturale fra reale e virtuale (fino al concetto di Virtual Heritage). Infine, fra i fenomi correlati all’evoluzione del Web 2.0, si analizzano il nuovo ruolo degli utenti, trasformatisi in produttori e consumatori di cultura, e le forme di partecipazione digitale dell’utenza alla produzione di contenuti culturali.
Capitolo Secondo: L’interesse della candidata si focalizza sulle strategie e sulle politiche culturali di valorizzazione digitale del patrimonio culturale europeo, partendo dalla Strategia di Lisbona per arrivare fino alle più recenti decisioni prese dalla Commissione Europea in merito, rivolgendo una particolare attenzione a più significativi progetti sovranazionali realizzati negli ultimi anni, quali ad es. Europeana.
Capitolo Terzo: L’interesse si rivolge, a questo punto, alle politiche culturali digitali, messe in campo dal Governo Italiano. Nei primi paragrafi, attraverso i dati statistici forniti dalle agenzie statistiche nazionali ed europee, la candidata esamina il grado di diffusione e di penetrazione delle ICT nella popolazione (europea, italiana e siciliana), con un’ampia analisi sul significato economico e sociale del digital divide, analizzando sia le cause (di tipo strutturale ma anche legislative) che le azioni promosse per il superamento di un gap che causa una mancata promozione del patrimonio culturale attraverso Internet e le nuove tecnologie. I dati statistici sono anche alla base dell’indagine sulla penetrazione fra gli Italiani dei dispositivi mobili di comunicazione (mobile devices) e del loro utilizzo soprattutto nel consumo di beni e servizi culturali. Ampio spazio, nell’ambito dell’analisi sulla valorizzazione del patrimonio culturale italiano, viene dato anche al ruolo e significato che il motore di ricerca Google ha sviluppato nel corso degli ultimi anni attravero i suoi molteplici progetti (da Google Art Project in poi). Sempre in questa sede si analizza il progetto di #invasionidigitali 2013, cui la candidata ha preso parte come coordinatrice per la Regione Sicilia (ottenendo fra l’altro il patrocinio dell’Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana), presentandolo come modello di nuove forme bottom up di valorizzazione e di co-creazione di contenuti culturali. Il capitolo si conclude con la presentazione dei risultati della ampia indagine, pubblicata nella monografia La visibilit@ sul web del patrimonio culturale siciliano. Criticità e prospettive attraverso un survey on-line, edita da Maimone nel gennaio 2012, in cui si analizzano le forme di comunicazione culturale in Sicilia attraverso il web e che, attraverso l’utilizzo dei Qr Code, consente di accedere direttamente ai siti web museali analizzati.
Parte II: Questa parte della ricerca si apre con una presentazione delle tecnologie digitali variamente utilizzate nel settore della comunicazione mobile e delle possibilità di interazione che le nuove piattaforme digitali offrono nel campo della comunicazione culturale, con un ampio repertorio di esempi di dispositivi ad applicativi per la fruizione in modalità mobile del patrimonio culturale, sia all’estero che, soprattutto, in Italia.
Capitolo Quarto: Dopo una introduzione sull’interesse degli operatori alle tecnologie per la comunicazione culturale in mobilità, si passano in rassegna le varie tecnologie adottate in questo settore, dalle reti wireless al Bluetooth, al Gps, alle tags RFiD, Qr code e NFC. Di seguito si presenta una panoramica sulle forme di appartenenza digitali ad un territorio, attraverso esempi di digital storytelling attraverso il geosocial tagging anche in modalità mobile. La rassegna di dispositivi tecnologi in uso per la comunicazione culturale in mobilità, dai personal digital assistent (PDA) agli iPod, agli smartphone e ai tablet, apre la strada ad una puntuale analisi, ricca di esempi, di guided tour app relative a musei e biblioteche stranieri e, soprattutto italiani, da quelle realizzate dal Ministero dei Beni Culturali a quelle del Touring. Il capitolo si conclude analizzando l’evoluzione delle applicazioni culturali verso il cosiddetto browsing emozionale e l’adozione di software per Augmented Reality e Bubble Viewer già adottate in Italia.
Capitolo Quinto: Nel quinto capitolo si esaminano le soluzioni multimediali di fruizione mobile in presenza adottate in Sicilia, dalle guide in mp3 a quelle con i Qr Code, le tags RFiD e la tecnologia NFC. L’offerta multimediale di app per la Sicilia è scrupolosamente indagata, dalle app realizzate dalle istituzioni regionali centrali e periferiche fino a quelle, sull’intera regione e sulle singole realtà locali, prodotte da vari operatori turistici.
Parte III: Viene qui presentato un progetto sulla fruizione e valorizzazione digitale di quella porzione del patrimonio culturale catanese, costituita dal Museo Diocesano, dal Duomo e dalle Terme Achilleane, naturalmente vocato a costituire una rete culturale e un attrattore turistico.
Capitolo Sesto: Dopo una introduzione su Catania come “Museo Diffuso”, in quest’ultimo capitolo viene delineato un progetto, che è un work in progress in attesa di finanziamento e, quindi, in corso di realizzazione al Museo Diocesano di Catania: il MuDiCtWifi che prevede, in una sua fase successiva, l’integrazione con SantAgataWifi, il circuito multimediale del patrimonio culturale legato alle festività agatine. Il supporto di questo progetto è WiFiGuide, software che viene largamente presentato nel suo più significativo utilizzo alla Valle dei Templi di Agrigento, dove è attualmente in uso dopo una fase di test. Il progetto MuDiCtWifi è un percorso di guida wireless, multimediale e multilingue, per la fruizione e comunicazione multimediale del circuito culturale e artistico formato dal Museo Diocesano con la Terrazza del Seminario dei Chierici e con la Terrazza di Porta Uzeda, collegati con un sistema wireless con il complesso sotterraneo delle Terme Achilleane e con il Duomo di Catania. Il circuito, che consente al visitatore una fruizione dei contenuti culturali in assolutà libertà e secondo le proprie specifiche esigenze di tempo e di approfondimento, si sviluppa per un totale di 58 punti di interesse, variamente interconnessi fra loro, della cui redazione si è occupata personalmente la candidata. Il progetto prevede, inoltre, l’integrazione con due piattaforme multimediali per il controllo degli accessi e dei feedback, posizionati sul medesimo server di WiFiGuide, in modo da fornire dati statistici aggiornati e in tempo reale sia sugli indicatori di performance del tour multimediale che sui visitatori. Questo sistema sarà in grado di fornire i dati quantitativi e qualitativi per poter effettuare adeguate strategie di marketing culturale.
Questo lavoro, che costituisce l’aggiornamento della ricerca della Tesi di Dottorato di Ricerca in Scienze Umanistiche e dei Beni Culturali (intitolato La valorizzazione digitale del ptrimonio culturale in Europa e in Italia. Forme di... more
Questo lavoro, che costituisce l’aggiornamento della ricerca della Tesi di Dottorato di Ricerca in Scienze Umanistiche e dei Beni Culturali (intitolato La valorizzazione digitale del ptrimonio culturale in Europa e in Italia. Forme di fruizione e valorizzazione museale attraverso le nuove tecnologie e i social media. Una proposta di turismo wireless per Catania, A.A. 2011-2013), si organizza in due parti. Nella Parte I, dopo un inquadramento generale su Internet, sulle nuove tecnologie e sul loro impatto nel settore dalla comunicazione e valorizzazione culturale, con una particolare attenzione al fenomeno del divario digitale in Italia e in Sicilia, agli sviluppi del Web 2.0 e alle forme di partecipazione digitale dell’utenza alla produzione di contenuti culturali, l’interesse si focalizza dapprima sulle politiche culturali di valorizzazione digitale del patrimonio culturale europeo, dunque sulle corrispondenti politiche culturali italiane e siciliane, valutando anche i dati statistici sulla penetrazione delle ICT nella popolazione (europea, italiana e siciliana), sull’uso di Internet e dei dispositivi portatili, per il consumo di beni e servizi culturali. La Parte II della ricerca si apre con una presentazione delle tecnologie digitali variamente utilizzate nel settore della comunicazione mobile e delle possibilità di interazione che le nuove piattaforme digitali offrono nel campo della comunicazione culturale, con un ampio repertorio di esempi di dispositivi ad applicativi per la fruizione in modalità mobile del patrimonio culturale, sia all’estero che, soprattutto, in Italia e in Sicilia.



INDICE

INTRODUZIONE
La rivoluzione digitale e il suo impatto sulla comunicazione culturale

PARTE I
La cultura e le politiche culturali nell’epoca di Internet

CAPITOLO PRIMO
Internet e le nuove tecnologie per la comunicazione e la cultura
1.1 La diffusione di Internet, il digital divide e il digibetismo
1.2 Internet e l’accessibilità linguistica alla rete
1.3 Prosumers e social network, netnografia e information on demand nell’era del Web 2.0
1.4 Il settore culturale fra ICT, Virtual heritage e web marketing
1.5 Avatar e consumo d’arte a domicilio: il caso di Second Life
1.6 La comunicazione culturale tra reale e virtuale e le indagini sull’utenza museale remota
1.7 Il museo partecipativo sul web e le forme di partecipazione dell’utente alla produzione culturale e alla creazione di valore culturale

CAPITOLO SECONDO
La valorizzazione digitale del patrimonio culturale in Europa
2.1 Politiche europee di valorizzazione digitale del patrimonio culturale
2.2 Le statistiche culturali europee

CAPITOLO TERZO
La valorizzazione digitale del patrimonio culturale in Italia e in Sicilia fra digital divide, potenzialità economiche inespresse e co-creazione di valore culturale
3.1 Politiche italiane di valorizzazione digitale del patrimonio culturale
3.2 Diffusione di Internet in Italia, fra digital divide e consumo digitale di cultura
3.3 Diffusione di Internet in Sicilia, fra digital divide e consumo digitale di cultura
3.4 Il gap infrastrutturale italiano fra Terzo Mondo digitale e Agenda Digitale Italiana
3.5 Il progetto di un Federalismo Digitale e Free Italia Wi-Fi
3.6 Il potenziale economico (inespresso) di Cultura e Internet in Italia
3.7 Gli italiani e l’adozione di mobile devices
3.8 Google e la comunicazione e valorizzazione del patrimonio culturale italiano
3.9 Il progetto #invasionidigitali 2013 e #siciliainvasa: forme di co-creazione di valore culturale in modalità crowd
3.10 Lo stato dell’arte in Sicilia: la visibilità sul web del patrimonio culturale siciliano

PARTE II
Tecnologie per la comunicazione culturale mobile

CAPITOLO QUARTO
Tecnologie per la comunicazione culturale in mobilità
4.1 L’interesse degli operatori alle tecnologie per la comunicazione culturale in mobilità
4.2 Wi-fi, Bluetooth, GPS, Tag RFId, QR code e tecnologia NFC
4.3 Storie sulle Geografie tra web e mobile: forme digitali di appartenenza territoriale fra geo-blog, geo-social tagging, tagging emozionale e urban digital storytelling
4.4 Soluzioni di visita multimediali su PDA e visitatori wireless
4.5 iPod, smartphone e tablet: la rivoluzione nella comunicazione culturale mobile
4.6 Esempi di guided tour app nei musei e nelle biblioteche internazionali
4.7 Esempi di guided tour app per la fruizione mobile del patrimonio culturale italiano
4.7.1 Le i-MiBAC app
4.7.2 App per cultura e turismo nelle regioni e città italiane
4.7.3 Le app dei musei e delle biblioteche italiane
4.7.4 Le mostre temporanee e le app
4.7.5 Touring e gli altri
4.8 Le ultime frontiere delle guided tour apps fra Augmented reality, Bubble Viewer e emotional browsing
4.8.1 Augmented reality e Bubble Viewer: modalità aumentate di comunicazione culturale mobile del patrimonio culturale italiano
4.8.2 La frontiera emozionale nella comunicazione culturale mobile del patrimonio culturale italiano

CAPITOLO QUINTO
Tecnologie per la comunicazione culturale in mobilità in Sicilia: una panoramica
5.1 Esempi di guided tour per la fruizione mobile del patrimonio culturale siciliano
5.1.1 Guided tour in mp3
5.1.2 Guided tour con i Qr Code
5.1.3 Guide tour multimediali con PDA, smartphone e iPod, tra Qr Code, RFiD e NFC
5.2 Esempi di guided tour app per la fruizione mobile del patrimonio culturale siciliano
5.2.1 Le app istituzionali sulla Sicilia e i beni culturali siciliani
5.2.2 Le app istituzionali dei Comuni siciliani
5.2.3 Le app sulla Sicilia dal Touring agli operatori turistici
5.2.4 App per cultura e turismo nelle città siciliane
5.2.4.1 App per cultura e turismo a Palermo e provincia
5.2.4.2 App per cultura e turismo a Trapani e provincia
5.2.4.3 App per cultura e turismo a Caltanissetta e provincia
5.2.4.4 App per cultura e turismo a Enna e provincia
5.2.4.5 App per cultura e turismo a Agrigento e provincia
5.2.4.6 App per cultura e turismo a Siracusa e provincia
5.2.4.7 App per cultura e turismo a Ragusa e provincia
5.2.4.8 App per cultura e turismo a Messina e provincia
5.2.4.9 App per cultura e turismo a Catania e provincia
5.2.5 Le app dei musei
5.3 Soluzioni tecnologiche per il monitoraggio dell’utenza e la customer satisfaction: il caso di WiFiguide
5.4 Per una breve conclusione

BIBLIOGRAFIA E SITOGRAFIA
"DESCRIZIONE e INDICE: La Sicilia ha lentamente iniziato a dotarsi di websites museali attraverso cui promuovere, comunicare e valorizzare il patrimonio culturale, pur rimanendo radicata una tradizionale tendenza alla 'negazione museale'... more
"DESCRIZIONE e INDICE:
La Sicilia ha lentamente iniziato a dotarsi di websites museali attraverso cui promuovere, comunicare e valorizzare il patrimonio culturale, pur rimanendo radicata una tradizionale tendenza alla 'negazione museale' che sul web diventa una forma di valorizzazione digitale negata. Nel volume si analizza la qualità della comunicazione on-line del patrimonio culturale siciliano, attraverso un survey condotto su 14 portali (turistico-culturali, a tematica museale, istituzionali) che, 'censendo' 442 siti di interesse culturale (per un totale finale di 463), ha evidenziato una grave carenza imprenditoriale e manageriale nelle forme avanzate della comunicazione e valorizzazione in rete (tipo 2.0) del 'sistema' culturale regionale. La Parte III del volume è una Guida multimediale alle schede di 96 websites museali (fra cui 10 musei interamente virtuali realizzati in Sicilia) accessibili direttamente col proprio smartphone tramite appositi QR Codes: il volume diventa così un contributo multimediale che sposa il tradizionale medium cartaceo con la visualizzazione mobile di contenuti culturali. Fanno da corredo quattro tavole sinottiche in Appendice (Tabella I: L'offerta culturale e museale siciliana sul web, con le caratteristiche 'numeriche' dei 14 portali; Tabella II: La visibilità museale siciliana sul web attraverso i portali del survey, in cui è evidenziata la visibilità sui 14 portali dei 442 siti con indicazione dei links in cui trovare le corrispondenti notizie ufficiali; Tabella III: I siti web museali, con l'indicazione delle informazioni e dei servizi presenti sui 96 siti web museali schedati; Tabella IV: Indici di visibilità dei siti web museali).

Indice

Introduzione
La cultura e i musei nell’era digitale: Cultura 2.0, Musei 2.0
e forme di produzione culturale dell’utenza remota

Parte I: La visibilità del patrimonio culturale siciliano on-line
1. La visibilità on-line del patrimonio culturale siciliano
2. La diffusione di Internet in Italia e le forme di digital divide e di consumo culturale in Sicilia
3. La visibilità on-line del patrimonio culturale siciliano: criticità e prospettive
4. Il survey on-line: istruzioni per l’uso
5. Il survey on-line: considerazioni e proposte
6. Il survey on-line e le reti museali


Parte II: I dati del survey on-line
1. L’offerta museale siciliana sui maggiori portali turisticoculturali
1.1 SicilyOnTour.com
1.2. Sicilyweb.com
1.3. Saperviaggiare.it

2. L’offerta museale siciliana sui maggiori portaliaggregatori a tematica museale e culturale (non istituzionali)
2.1 Musei.it
2.2 Museitaliani.org
2.3 Museionline.info
2.4 Siciliamusei.it

3. L’offerta museale siciliana sui portali istituzionali
3.1 Beniculturali.it
3.2 Museionline.it
3.3 CulturaItalia.it
3.4 Italia.it
3.5 Il portale della Regione Siciliana e del Dipartimento Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana
3.6 Sicilia per il Turista
3.7 CulturaSicilia.it


Parte III: Guida multimediale ai musei siciliani sul web
1. I musei siciliani regionali, provinciali e civici on-line
1.1 Parco della Valle dei Templi di Agrigento
1.2 Complesso Minerario Trabia-Tallariti a Riesi (Cl)
1.3 Museo Regionale di Adrano (Ct)
1.4 Museo Archeologico Regionale di Morgantina a Aidone (En)
1.5 Museo Archeologico Regionale Eoliano di Lipari (Me)
1.6 Museo Regionale delle Tradizioni silvo-pastorali “G. Cocchiara” di Mistretta (Me)
1.7 Museo Archeologico Regionale “A. Salinas” a Palermo
1.8 Galleria Regionale della Sicilia Palazzo Abatellis a Palermo
1.9 Museo di Palazzo Mirto a Palermo
1.10 Museo d’Arte Contemporanea della Sicilia di Palazzo Riso a Palermo
1.11 Arsenale – Museo del Mare a Palermo
1.12 Museo Regionale di Storia Naturale e Mostra permanente del Carretto di Palazzo D’Aumale a Terrasini (Pa)
1.13 Galleria Regionale di Palazzo Bellomo a Siracusa
1.14 Casa-Museo “A. Uccello” a Palazzolo Acreide (Sr)
1.15 Museo di Cultura e Musica Popolare dei Peloritani a Villaggio Gesso (Me)
1.16 Museo permanente della Radio a Catania
1.17 Museo Civico della Ceramica di Burgio - MUCEB (Ag)
1.18 Museo Civico di Storia Naturale a Giardini Naxos (Me)
1.19 Civica Galleria d’Arte Moderna “E. Restivo” a Palermo
1.20 Museo Civico “R. Guttuso” e Villa Cattolica a Bagheria (Pa)
1.21 Museo Civico al Castello dei Ventimiglia a Castelbuono (Pa)
1.22 Museo Civico Targa Florio a Collesano (Pa)
1.23 Museo Civico “A. Collisani” di Petralia Sottana (Pa)
1.24 Castello di Donnafugata (Rg)
1.25 Museo Civico “F. L. Belgiorno” di Modica (Rg)
1.26 Museo Civico di Buscemi I luoghi del lavoro contadino (Sr)
1.27 Museo Civico dell’Opera dei Pupi di Sortino (Sr)
1.28 Area archeologica Stretto di Partanna a Partanna (Tp)
1.29 Museo Civico della Preistoria del Basso Belice a Partanna (Tp)

2. I musei di associazioni o altri enti pubblici on-line
2.1 Castello di Sperlinga (En)
2.2 Castello di Brolo (Me)
2.3 Cappella Palatina e Palazzo dei Normanni – Fondazione Federico II a Palermo
2.4 Museo naturalistico “F. Minà Palumbo” di Castelbuono (Pa)
2.5 Museo Ambientalistico Madonita a Polizzi Generosa (Pa)
2.6 Mostra Nazionale di Pittura Contemporanea “Città di Marsala” (Tp)

3. I musei siciliani ecclesiastici on-line
3.1 Museo Diocesano di Catania
3.2 Cattedrale e Tesoro di Messina
3.3 Cattedrale e Tesoro di Palermo
3.4 Museo Diocesano di Palermo
3.5 Catacombe dei Cappuccini a Palermo
3.6 Cattedrale di Monreale (Pa)
3.7 Museo Diocesano di Monreale (Pa)
3.8 Museo Diocesano “V. Ballatore” a Mazara del Vallo (Tp)

4. I musei siciliani universitari on-line
4.1 Il complesso monumentale dell’ex Monastero dei Benedettini – San Nicolò la Rena a Catania
4.2 Orto Botanico a Catania
4.3 Museo di Zoologia e Casa delle Farfalle a Catania
4.4 Palazzo Steri a Palermo
4.5 Museo di Astronomia e della Specola dell’Osservatorio
Astronomico “G. S. Vaiana” a Palermo
4.6 Museo di Zoologia “P. Doderlein” a Palermo
4.7 Museo Geologico “G. G. Gemmellaro” a Palermo
4.8 Museo Storico dei Motori e dei Meccanismi a Palermo
4.9 Orto Botanico a Palermo

5. I musei siciliani privati on-line
5.1 Castello Luna a Sciacca (Ag)
5.2 Castello Incantato di Filippo Bentivegna a Sciacca (Ag)
5.3 Palazzo Biscari a Catania
5.4 Museum & Fashion di Marella Ferrera a Catania
5.5 Museo Multimediale “Musical Art 3M” a Enna
5.6 Museo “E. Cammarata” Villa delle meraviglie a Piazza Armerina (En)
5.7 Museo Epicentro a Barcellona Pozzo di Gotto (Me)
5.8 Museo del Costume “R. Piraino” a Palermo
5.9 Casa-Museo Tre secoli di moda a Palermo
5.10 Palazzo Asmundo a Palermo
5.11 Museo delle Carrozze e dei Calessi di Villa Onorina a Cinisi (Pa)
5.12 Museo della civiltà contadina iblea a Floridia (Sr)
5.13 Casa-Museo dell’Apicoltura Tradizionale A casa do Fascitraru a Sortino (Sr)
5.14 Castello di Castelvetrano - Bellumvider (Tp)
5.15 Museo del Vino della Famiglia Montalto a Marsala (Tp)
5.16 Museo del pane rituale a Salemi (Tp)

6. I musei di associazioni e fondazioni private on-line
6.1 Museo Paleontologico dell’Accademia Federiciana a Catania
6.2 Castello di Calatabiano (Ct)
6.3 La Casa del tè a Raddusa (Ct)
6.4 Paese Museo Villapriolo e Treno Museo dell’Arte mineraria e della civiltà contadina a Villarosa (En)
6.5 ParcoMuseo Jalari a Barcellona Pozzo di Gotto (Me)
6.6 Museo Etno-antropologico di Sorrentini a Patti (Me)
6.7 Museo Internazionale delle Marionette “A. Pasqualino” di Palermo
6.8 Laboratorio Teatrale “Figli d’Arte Cuticchio” a Palermo
6.9 Museo del Giocattolo e della Ceroplastica “P. Piraino” a Bagheria (Pa)
6.10 Museum di Bagheria (Pa)
6.11 Museo della Fondazione Mandralisca a Cefalù (Pa)
6.12 Pinacoteca della Fondazione Grimaldi a Modica (Rg)
6.13 Museo del Papiro di Siracusa
6.14 Museo Del Tessuto – Casa dell’Emigrante a Canicattini Bagni (Sr)
6.15 Museo delle Trame Mediterranee a Gibellina (Tp)

7. I musei siciliani misti on-line
7.1 Museo della Lava e dei Vulcani (MuLA) di Viagrande (Ct)
7.2 Museo dei Viaggiatori in Sicilia a Palazzolo Acreide (Sr)

8. Art-Hotel siciliani on-line
8.1 Albergo-Museo Atelier sul mare a Castel di Tusa (Me)

9. I musei siciliani virtuali on-line
9.1 Museo virtuale Federico II e il Medioevo
9.2 Museo virtuale dell’Antica Strumentazione del Dipartimento di Fisica di Catania
9.3 Museo virtuale dei Beni Musicali di Akragas
9.4 Museo virtuale del Fascicolo Popolare
9.5 Museo virtuale del Ventaglio
9.6 Museo del cinema di Stromboli
9.7 Museo Elettrico Virtuale “La Luce” di Nino Vadalà
9.8 VirtualZisa
9.9 Museo virtuale Arca dei Suoni
9.10 Museo virtuale della Tenuta Fegotto

Conclusioni

Appendice

Tabella I
Tabella II
Tabella III
Tabella IV

Bibliografia"
"Proponendosi come naturale ‘evoluzione’ del precedente lavoro intitolato “Il museo contemporaneo, fra tradizione, marketing e nuove tecnologie” (Aracne, Roma 2011), il volume inquadra inizialmente le problematiche riguardanti le ICT e il... more
"Proponendosi come naturale ‘evoluzione’ del precedente lavoro intitolato “Il museo contemporaneo, fra tradizione, marketing e nuove tecnologie” (Aracne, Roma 2011), il volume inquadra inizialmente le problematiche riguardanti le ICT e il loro utilizzo nella fruizione e valorizzazione culturale. Si esaminano il fenomeno di Internet, le molteplici forme di digital divide ed il ruolo delle tecnologie del Web 2.0 a livello socio-culturale, con una particolare attenzione al sorgere della nuova branca di studi definita netnografia. Dopo un’analisi degli investimenti e dei progetti realizzati dall'Unione Europea e dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali italiano nella valorizzazione della cultura e delle istituzioni museali attraverso le tecnologie digitali, la ricerca si concentra sulle nuove tecnologie e sulle loro potenzialità nel campo dell'offerta culturale e museale. Partendo dalla classificazione delle molteplici definizioni di museo virtuale e di mostra virtuale, sono analizzati numerosi esempi di musei, di siti web museali, di musei e mostre virtuali; si affrontano, poi, il concetto di ‘museo partecipativo’, il ruolo dei social networks nella comunicazione culturale e quello dell’utente (prosumer) nella partecipazione alla produzione culturale. Sono descritti i dispositivi e le tecnologie applicabili nel settore dei beni culturali, utilizzati sia nel campo della fruizione museale remota ed in presenza (dal sito web ai palmari, dalle installazioni multimediali agli effetti speciali), che nella fruizione di tipo mobile. In quest’ultimo caso, si analizzano le tecnologie delle ‘etichette’ intelligenti (dalle tags RFId, ai QR codes, alle Microsoft e Custom tags, per finire con la tecnologia NFC). Sono analizzate, inoltre, le potenzialità, comunicative ed economiche, fornite dai social networks e dai geo-social networks. Il volume si conclude con un’ampia rassegna delle molteplici attività svolte dal motore di ricerca Google nel settore della digitalizzazione del patrimonio culturale, dei suoi softwares e delle loro applicazioni ed interazioni nel settore, da Google Maps a Google Art Project.

This volume is the natural 'evolution' of the previous work entitled "The contemporary museum, between tradition, marketing and new technologies" (Aracne, Rome 2011). The volume initially examines the phenomenon of the Internet, the multiple forms of digital divide and the role of Web 2.0 technologies in social-cultural life, with particular attention to the rise of a new branch of studies called netnografia. The research focuses on new technologies and their potential in field of cultural comunication and valorisation. Starting from the definitions of virtual museum and virtual exhibition, numerous examples of museums, museum websites, virtual museums and exhibitions are analyzed; then, the concept of 'participatory museum', the role of social networks in cultural communications and the user's (prosumer) participation in cultural production. The book describes devices and technologies applicable in the field of cultural heritage, from the website to handhelds, from multimedia installations to special effects. Technologies of 'intelligent labels' (RFID tags, QR codes, MS tags, Custom tags, ending with the NFC) are also analyzed and, in addition, the potential provided by social networks and geo-social networks. The volume concludes with an extensive review of many activities carried out by the Google in digitization of cultural heritage, from Google Maps to Google Art Project."
"La valorizzazione culturale e museale attraverso le nuove tecnologie costituisce un tema innovativo ed in costante evoluzione per chi si occupi, oggi, sia di economia, marketing e gestione museale che di comunicazione, fruizione e... more
"La valorizzazione culturale e museale attraverso le nuove tecnologie costituisce un tema innovativo ed in costante evoluzione per chi si occupi, oggi, sia di economia, marketing e gestione museale che di comunicazione, fruizione e valorizzazione museale, all’interno di una più ampia strategia per il rilancio economico territoriale. Partendo da un inquadramento teorico sulla "Economia della cultura e della comunicazione", il volume pone una particolare attenzione agli investimenti e ai progetti realizzati, in particolare nell’ultimo decennio, dall'Unione Europea e dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali italiano nella valorizzazione della cultura e delle istituzioni museali. Dopo un’analisi dell’evoluzione del "museo" ed un inquadramento sulla sua storia legislativa italiana, con un respiro ampiamente interdisciplinare la ricerca si concentra dapprima sugli aspetti di economia, comunicazione e marketing museale poi sulle nuove tecnologie, di cui si parla diffusamente, e sulle potenzialità espresse (o ancora da esprimere) nel campo dell'offerta museale. Sono analizzati numerosi esempi di musei, di siti web museali, di musei virtuali e vengono evidenziate molte "eccellenze" tecnologiche prodotte in Italia (eccellenze che ricadono essenzialmente nell'ambito dei musei virtuali archeologici), poi, nello specifico, descritte tutte le tecnologie applicabili nel settore dei beni culturali (dai multitouch screen ai dispositivi portatili) e, nello specifico, rivolte sia alla fruizione museale remota, che alla fruizione in mobilità (tra cui i dispositivi legati all'applicazione dell'augmented reality, sfruttata in molti esempi di archeologia virtuale). Vengono analizzate, infine, le grandi potenzialità, comunicative ed economiche, fornite dai siti web e dai social networks, con le più recenti tendenze di comunicazione legate al social-tagging o al geo-social tagging.


Museum and cultural development through new technologies is an innovative and constantly evolving issue. Starting from a theoretical framework on the "Economics of Culture and Communication", this volume pays particular attention to investments and projects, particularly in the last decade, that the European Union and the Ministry of Heritage and Culture Italian has been making for the enhancement of culture and museums. With a widely-ranging interdisciplinary this research focuses on the aspects of economy, marketing, communications and new technologies for museums. There are analyzed numerous examples of museums, museum websites, virtual museums and many "excellent" technologies produced in Italy (expecially within the virtual archaeological museums), then, specifically, are described all the technologies used in the field of cultural heritage (from the multitouch screen to mobile devices, including devices relating to the application of augmented reality, used in many examples of virtual archaeology). Finally the volume analyzes the great potential provided by museum web sites and by social networks, with the latest trends of communication, as social-tagging or geo-social tagging."
Il volume ricostruisce il quadro della fase tardo romana e paleocristiana del vicus di Licodia Eubea, centro sulle propaggini inferiori degli Iblei catanesi, noto quasi esclusivamente per la facies indigena omonima di epoca arcaica e per... more
Il volume ricostruisce il quadro della fase tardo romana e paleocristiana del vicus di Licodia Eubea, centro sulle propaggini inferiori degli Iblei catanesi, noto quasi esclusivamente per la facies indigena omonima di epoca arcaica e per gli insediamenti di epoca greco-classica. Ad una revisione dei dati archeologici ed archivistici in nostro possesso (notizie di V. Cannizzo e P. Orsi agli inizi del 1900), questo studio ha potuto ricostruire un quadro di notevole interesse storico ed archeologico anche per l’epoca tardo romana, ribaltando l’opinione tradizionale che si trattasse di un centro relativamente ‘povero’ e costituito da rozzi contadini. Licodia doveva presentarsi piuttosto come una grossa borgata, intorno alla quale si sviluppava una costellazione di insediamenti minori e presso cui aveva già fortemente attecchito la religione cristiana. L’analisi della viabilità, spesso di ben più antica percorrenza, ha evidenziato lo stretto collegamento fra il centro abitato e le valli ed il collegamento con il mare, verosimilmente attraverso lo scalo di Kaukana. Posta al centro di questa viabilità, su cui uomini e merci circolavano vivacemente, gli abitanti di Licodia erano in grado di intercettare i maggiori flussi commerciali e di approvvigionarsi di manufatti di pregio (specialmente monili), purtroppo andati dispersi ma conservati nella memoria storico-letteraria di chi fece quei rinvenimenti.
Il volume affronta lo studio degli insediamenti umani rurali nell’ambito di quella porzione della Sicilia orientale, definita ‘calatino’, ricadente nel comprensorio della valle del Margi e dei fiumi Gornalunga, Dirillo e Tempio tra la... more
Il volume affronta lo studio degli insediamenti umani rurali nell’ambito di quella porzione della Sicilia orientale, definita ‘calatino’, ricadente nel comprensorio della valle del Margi e dei fiumi Gornalunga, Dirillo e Tempio tra la catena Iblea e quella Erea, per il periodo compreso tra l’età imperiale e quella tardo-romana, approfondendo le dinamiche e le scelte insediative ed il loro collegamento con la viabilità primaria e secondaria fino all’età medievale (il volume è corredato da una serie di tavole I.G.M. in cui è ricostruito tutto il tracciato viario, alla luce delle indagini topografiche ed archeologiche sul terreno, e dell’analisi comparata fra la cartografia tardoromana dell’Itinerarium Antonini, quella militare settecentesca realizzata dal generale S. von Schmettau e le aereofotogrammetrie realizzate da D. Adamesteanu negli anni ‘50). Attraverso questo studio comparato si propone anche la ricostruzione del tratto a Catania-Philosophianis lungo la strada a Catina-Agrigentum, attraverso l’identificazione di Capitoniana (prima statio di sosta che si incontrava con la villa rustica rinvenuta in Contrada Favarotta-Tenuta Grande nella piana del Margi in territorio di Mineo, nei pressi del sito di Rocchicella-Paliké) e di quella di Gela o Gelasium, mutatio nei prediis Philospohianis, identificabile verosimilmente nei resti dell’insediamento di Contrada Maddalena. L'analisi degli insediamenti romani ha rivelato in questa regione un elevato grado di omogeneità, sia a livello geografico che culturale e materiale, ed una stretta connessione tra la continuità abitativa dei siti (spesso sin dalle epoche pre- o protostoriche) e l'uso ininterrotto e regolare delle strade, la cui origine rimanda spesso alle trazzere (di età preistorica e legate alla transumanza delle greggi), in parte ancora tutt’oggi in uso (secondo quella longue durée che caratterizza molti insediamenti rurali e molti percorsi dell’entroterra siciliano). Viene presentata un’ampia documentazione sulle testimonianze materiali (ceramica, metalli, vetri, monete, epigrafi), che contribuisce a portare alla luce un panorama archeologico differente rispetto a quello conosciuto dalla tradizionale letteratura archeologica (esempio ne è il borgo di Licodia Eubea) e ad evidenziare la diffusione e la prima organizzazione della religione cristiana nell’entroterra a livello di sistema sub-diocesale.
ABSTRACT This article deals with the application of serious games to cultural heritage. Through an overview of the growing importance of gamification in promoting cultural sites and museum collections, the research highlights the changing... more
ABSTRACT This article deals with the application of serious games to cultural heritage. Through an overview of the growing importance of gamification in promoting cultural sites and museum collections, the research highlights the changing practices of cultural institutions, which are increasingly involved in producing serious games, considering them as strategic digital marketing tools to promote cultural heritage and tourism in addition to their traditional “learning by playing” function. The article explores a case study, namely Mi Rasna, a game on the Etruscan society realized in partnership with several Italian cultural institutions.
The topic of this paper is about the digital recovery of memories of human tragedies and disasters: it wanted to highlight how new technologies can allow us to save the 'digital memory' of individuals and communities, thanks in particular... more
The topic of this paper is about the digital recovery of memories of human tragedies and disasters: it wanted to highlight how new technologies can allow us to save the 'digital memory' of individuals and communities, thanks in particular to digital storytelling. Starting from a definition and a classification of digital storytelling, the paper focused on some examples of how these tragedies can be told.
Il lavoro di ricerca condotto in questa Tesi di Dottorato in Scienze Umanistiche e dei Beni Culturali, XXVI ciclo, si configura come una ampia e multidisciplinare analisi del significato e del ruolo che le nuove tecnologie della... more
Il lavoro di ricerca condotto in questa Tesi di Dottorato in Scienze Umanistiche e dei Beni Culturali, XXVI ciclo, si configura come una ampia e multidisciplinare analisi del significato e del ruolo che le nuove tecnologie della comunicazione hanno nel campo della valorizzazione digitale del patrimonio culturale. Questo lavoro, infatti, spazia dalla sociologia dei media al marketing culturale, passando per studi di statistica e di economica della cultura, con un vasto corredo di immagini. Nello specifico, il lavoro della candidata si organizza in quattro parti: Introduzione: Un’ampia introduzione fa il punto sulla rivoluzione digitale e sul suo impatto sulla comunicazione culturale, attraverso gli sviluppi del Web 2.0. Parte I: In questa prima sezione della ricerca, strutturata in tre capitoli, la candidata affronta il tema della cultura e delle politiche culturali nell’epoca di Internet. Capitolo Primo: Attraverso un’ampia documentazione la candidata presenta il mondo di Internet e l’impatto delle nuove tecnologie per la comunicazione sulla cultura. Si analizza, nel dettaglio, la diffusione di Internet, con una particolare attenzione al fenomeno del divario digitale in Italia e in Sicilia, e il suo ruolo nell’evoluzione della comunicazione culturale fra reale e virtuale (fino al concetto di Virtual Heritage). Infine, fra i fenomi correlati all’evoluzione del Web 2.0, si analizzano il nuovo ruolo degli utenti, trasformatisi in produttori e consumatori di cultura, e le forme di partecipazione digitale dell’utenza alla produzione di contenuti culturali. Capitolo Secondo: L’interesse della candidata si focalizza sulle strategie e sulle politiche culturali di valorizzazione digitale del patrimonio culturale europeo, partendo dalla Strategia di Lisbona per arrivare fino alle più recenti decisioni prese dalla Commissione Europea in merito, rivolgendo una particolare attenzione a più significativi progetti sovranazionali realizzati negli ultimi anni, quali ad es. Europeana. Capitolo Terzo: L’interesse si rivolge, a questo punto, alle politiche culturali digitali, messe in campo dal Governo Italiano. Nei primi paragrafi, attraverso i dati statistici forniti dalle agenzie statistiche nazionali ed europee, la candidata esamina il grado di diffusione e di penetrazione delle ICT nella popolazione (europea, italiana e siciliana), con un’ampia analisi sul significato economico e sociale del digital divide, analizzando sia le cause (di tipo strutturale ma anche legislative) che le azioni promosse per il superamento di un gap che causa una mancata promozione del patrimonio culturale attraverso Internet e le nuove tecnologie. I dati statistici sono anche alla base dell’indagine sulla penetrazione fra gli Italiani dei dispositivi mobili di comunicazione (mobile devices) e del loro utilizzo soprattutto nel consumo di beni e servizi culturali. Ampio spazio, nell’ambito dell’analisi sulla valorizzazione del patrimonio culturale italiano, viene dato anche al ruolo e significato che il motore di ricerca Google ha sviluppato nel corso degli ultimi anni attravero i suoi molteplici progetti (da Google Art Project in poi). Sempre in questa sede si analizza il progetto di #invasionidigitali 2013, cui la candidata ha preso parte come coordinatrice per la Regione Sicilia (ottenendo fra l’altro il patrocinio dell’Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana), presentandolo come modello di nuove forme bottom up di valorizzazione e di co-creazione di contenuti culturali. Il capitolo si conclude con la presentazione dei risultati della ampia indagine, pubblicata nella monografia La visibilit@ sul web del patrimonio culturale siciliano. Criticità e prospettive attraverso un survey on-line, edita da Maimone nel gennaio 2012, in cui si analizzano le forme di comunicazione culturale in Sicilia attraverso il web e che, attraverso l’utilizzo dei Qr Code, consente di accedere direttamente ai siti web museali analizzati. Parte II: Questa parte della ricerca si apre con una presentazione delle tecnologie digitali variamente utilizzate nel settore della comunicazione mobile e delle possibilità di interazione che le nuove piattaforme digitali offrono nel campo della comunicazione culturale, con un ampio repertorio di esempi di dispositivi ad applicativi per la fruizione in modalità mobile del patrimonio culturale, sia all’estero che, soprattutto, in Italia. Capitolo Quarto: Dopo una introduzione sull’interesse degli operatori alle tecnologie per la comunicazione culturale in mobilità, si passano in rassegna le varie tecnologie adottate in questo settore, dalle reti wireless al Bluetooth, al Gps, alle tags RFiD, Qr code e NFC. Di seguito si presenta una panoramica sulle forme di appartenenza digitali ad un territorio, attraverso esempi di digital storytelling attraverso il geosocial tagging anche in modalità mobile. La rassegna di dispositivi tecnologi in uso per la comunicazione culturale in mobilità, dai personal digital…
Il Museo Archeologico "Antonino Salinas" di Palermo, chiuso per un lungo restauro, da circa un anno ha rilanciato la propria immagine attraverso i social media e l'adesione ad alcune campagne come #invasionidigitali a... more
Il Museo Archeologico "Antonino Salinas" di Palermo, chiuso per un lungo restauro, da circa un anno ha rilanciato la propria immagine attraverso i social media e l'adesione ad alcune campagne come #invasionidigitali a #museumweek, riuscendo a rinnovare la reputazione del museo. Attraverso l'analisi delle strategie di comunicazione del Museo, questo paper mira a individuare alcune soluzioni che possano "ispirare" altre istituzioni nell'adozione di strategie di web marketing culturale. Parole chiave Comunicazione, Sicilia, Musei, Social media Introduzione In questo contributo sono presentati in via preliminare le considerazioni e i risultati raggiunti da oltre un anno di strategie di comunicazione museale sui social media da parte del Museo Archeologico Regionale "Antonino Salinas" di Palermo, oggetto di uno studio approfondito in corso di stampa [1]. Negli ultimi anni il settore museale italiano, complici soprattutto i social media, ha intrap...
According to scholars, the Hackable City model is replacing the Smart City one. The participatory approach in the digital revolution is a fundamental element of this new city and society model, which is much more inclusive than the... more
According to scholars, the Hackable City model is replacing the Smart City one. The participatory approach in the digital revolution is a fundamental element of this new city and society model, which is much more inclusive than the previous one. This model is also perfectly applicable to the co-creative, inclusive and bottom-up participation in culture.Here, presenting the case study project #iziTRAVELSicilia, we can demonstrate how a creative and participatory involvement in co-creation of cultural digital content could have positive impacts on a museum management also in terms of costs of implementation and updating; maintenance; conservation; long-term social and economic revenues; and, finally, quantitative performances. According to the evolution from the smart city model to the kaching one, this project offers insights both to policy makers, on the possibility for defining territorial promotion strategies, and to museums’ and cultural institutions’ staffs, on the possibility o...
The aim of this paper is to offer a preview of the pilot project in progress at the “Paolo Orsi” Regional Archaeological Museum of Syracuse, in Sicily (Italy). Thanks to a free partnership with Google Business Photos/Street View Indoor,... more
The aim of this paper is to offer a preview of the pilot project in progress at the “Paolo Orsi” Regional Archaeological Museum of Syracuse, in Sicily (Italy). Thanks to a free partnership with Google Business Photos/Street View Indoor, we managed to map the entire museum, the only archaeological museum in South Italy that can be visited online on a 360° tour on a Google platform. Also a dozen archaeological finds have been selected which can be clicked as points of interest from the museum windows and explored, taking 360° virtual tours. They are provided with descriptive sheets, and could be also available in audio mode. In this way, the “Paolo Orsi” Museum is also an unicum on Google map with 360° virtual tours with integration of captions and full description of artworks. The aim of the project is, finally, is to begin to bridge the gap of Sicilian Cultural Heritage’s visibility on the web.
800x600 Obiettivo di questo lavoro e un inquadramento sull’uso della Augmented Reality nella comunicazione culturale, soprattutto per la fruizione in mobilita. Dopo un’introduzione sull’uso dell’AR in soluzioni in door e out door , con... more
800x600 Obiettivo di questo lavoro e un inquadramento sull’uso della Augmented Reality nella comunicazione culturale, soprattutto per la fruizione in mobilita. Dopo un’introduzione sull’uso dell’AR in soluzioni in door e out door , con alcune delle piu significative sperimentazioni internazionali, si analizzano brevemente le potenzialita del BlippAR , variante dell’AR gia in uso nel campo del marketing, e dei Google Glass , che promettono di trasformare il mondo in cui viviamo in un mondo “aumentato”. L’analisi si sposta alle applicazioni prodotte in Italia, partendo da i-MiBAC Voyager per approdare ad alcune applicazioni come Tuscany +, PugliaReality + e le app prodotte da Roma Capitale per i giardini storici di Roma. Con la visualizzazione di elementi aggiuntivi a monumenti, luoghi, opere d’arte e manufatti, l’AR contribuisce a affascinare l’utente e a interessarlo al contenuto, in una sorta di allestimento multimediale incentrato sulla filosofia dell’ edutaintment e del learning ...
This paper presents a work in progress carried out by the authors with the students of three high schools of Agrigento (Sicily, Italy) for the promotion of the cultural heritage of the city of Realmonte, near Agrigento. Through the... more
This paper presents a work in progress carried out by the authors with the students of three high schools of Agrigento (Sicily, Italy) for the promotion of the cultural heritage of the city of Realmonte, near Agrigento. Through the combination of 3D imaging, storytelling and video production, the project aims to spread knowledge about the archaeological site of the 1 century AD Roman villa of Durrueli, the Italkali salt mines and the natural site of the Scala dei Turchi.
The aim of this paper is to offer a preview of the pilot project in progress at the Unesco site Agrigento Valley of the Temples (Italy). Thanks to a partnership with Google Business Photos/Street View Indoor, we managed to map the Temple... more
The aim of this paper is to offer a preview of the pilot project in progress at the Unesco site Agrigento Valley of the Temples (Italy). Thanks to a partnership with Google Business Photos/Street View Indoor, we managed to map the Temple of Juno Lacinia, the only temple that can be visited online on a 360° tour on a Google platform, browsable inside. Also some POIs will be selected which can be clicked and explored, taking captions in Italian and in English languages with descriptive sheets of architectural and decorative elements, videos and aerial virtual tours realized with drones.
Il progetto partecipativo #iziTRAVELSicilia e stato lanciato nel maggio 2016, con l'obiettivo principale di colmare il gap della comunicazione e valorizzazione digitale del patrimonio culturale della Sicilia. Questo progetto si e... more
Il progetto partecipativo #iziTRAVELSicilia e stato lanciato nel maggio 2016, con l'obiettivo principale di colmare il gap della comunicazione e valorizzazione digitale del patrimonio culturale della Sicilia. Questo progetto si e presto trasformato in un processo partecipativo, coinvolgendo migliaia di persone, esempio di quelle “comunita di eredita” citate dalla Convenzione di Faro, ed e diventato una best practice nella promozione e valorizzazione digitale attraverso lo storytelling. A partire dal suo lancio sono state prodotte piu di 160 audioguide. #iziTRAVELSicilia e stata subito riconosciuta come una best practice di partecipazione alla co-creazione di valore culturale, in grado di trasformare le persone provenienti da piu parti delle comunita sociali in comunita d’eredita di tipo smart, rivelando cosi il grande impatto sulla societa civile di cui e capace questa piattaforma con le sue tecnologie, perseguendo l’unico obiettivo di valorizzare il patrimonio comune.  The part...
The aim of this paper is to demonstrate how the participatory and crowdsourcing project #iziTRAVELSicilia can be a significant tool in the dissemination of 3D models on cultural heritage. This project has been recognized as a best... more
The aim of this paper is to demonstrate how the participatory and crowdsourcing project #iziTRAVELSicilia can be a significant tool in the dissemination of 3D models on cultural heritage. This project has been recognized as a best practice in the co-creation of cultural value, both in regional digital marketing and digital promotion and valorization through digital storytelling and crowdsourcing the interpretation of cultural heritage. Since its inception, thousands of people produced over 180 audio guides for cultural heritage sites. In this paper we briefly present the project and the case of the Archeological Museum ‘Paolo Orsi’ in Siracusa (Italy), as better practice in dissemination of digitized cultural heritage through platforms such as Google Street View and izi.TRAVEL, which can be used to disseminate 3D models such as those made by USF IDEx for the ‘Paolo Orsi’ Museum.
The aim of this paper is to show how the evolution of ICTs in the field of digital cultural participation has helped turn geo-social tagging into a new form of creation of cultural value through user-generated contents (UGC). In order to... more
The aim of this paper is to show how the evolution of ICTs in the field of digital cultural participation has helped turn geo-social tagging into a new form of creation of cultural value through user-generated contents (UGC). In order to demonstrate the potential of these digital tools, we will base our study on some examples of geotagging and geo-social blogs, in Italy and abroad. Tagging a place is giving that place a story: this means being able to write digital stories on geographies. Tagging a place enables us to rediscover our territory in a new and shared way, creating forms of real social tagging and urban digital storytelling
Euryalos Castle, in Syracuse, is the most important example of a Greek fortress in the Western world. It dates back to the late 5th century BC, connected with the Dionysian walls. Using European funding, the Superintendence of Syracuse... more
Euryalos Castle, in Syracuse, is the most important example of a Greek fortress in the Western world. It dates back to the late 5th century BC, connected with the Dionysian walls. Using European funding, the Superintendence of Syracuse has developed a museological project for the setting up of a little Antiquarium to be used for archaeological finds, according to traditional criteria, and a multimedia project for a modern enhancement of the site. This chapter presents the history of Euryalos Castle and its multimedia project concept. Thanks to the project, this monument lives through images, allowing visitors to grasp the real evolution of the archaeological landscape and its history. Primary objective of the project was to explain a monument such complex as Euryalos Castle according to modern digital storytelling.
In this paper we offer a preview of the pilot project in progress at the "Paolo Orsi", the Syracuse Regional Archaeological Museum (Italy). Thanks to a free partnership with Google Business Photos/Street View Indoor, we managed... more
In this paper we offer a preview of the pilot project in progress at the "Paolo Orsi", the Syracuse Regional Archaeological Museum (Italy). Thanks to a free partnership with Google Business Photos/Street View Indoor, we managed to map the entire museum, the only archaeological museum in South Italy that can be visited online on a 360° tour on a Google platform, an unicum on Google Maps. A dozen archaeological finds have been selected for 360° virtual tours. They are provided with descriptive sheets.
ABSTRACT We present a method how to create locally and globally interesting stories for virtual museums in a relatively short time. The local interestingness is understood in a Koestlerian way (AH, AHA, HAHA bisociation effects). Global... more
ABSTRACT We present a method how to create locally and globally interesting stories for virtual museums in a relatively short time. The local interestingness is understood in a Koestlerian way (AH, AHA, HAHA bisociation effects). Global interestingness is achieved by discovering, within the given unique material, options for relating unrelated contexts, internal poetry and/or change of the narration mode. The craft of storytelling resulted in five short movies, completed during the South-East European Virtual Heritage School: Digital Storytelling for Virtual Museums. These intereStories“ are intentionally aimed at overcoming multiple limitations of backtelling, frequent in virtual museums. The five themes include Bosnian blues Sevdah, fate of Sephardic Jews, existing and nonexisting urban area, and traditional Bosnian coffee. The stories were coauthored by 15 beginners storytellers in groups (24 authors) in 5 days alongside with the 12 lectures on theory and narrative case studies from V-must network good practice. Besides the brainstormings, speed-up focused brainwritting feedback was provided twice: once for preexistent stories, second for betaversions. The final creations were produced in Adobe Premiere Pro and published at YouTube.
"In questo contributo si presenta un censimento degli insediamenti umani rurali nell’ambito di quella porzione del “calatino” ricadente nel comprensorio nord-orientale... more
"In questo contributo si presenta un censimento degli insediamenti umani rurali nell’ambito di quella porzione del “calatino” ricadente nel comprensorio nord-orientale della catena montuosa degli Erei, per il periodo compreso tra l’età imperiale e quella tardo-romana, analizzando le dinamiche insediative ed il collegamento degli insediamenti con la viabilità primaria e secondaria che si prolunga in alcuni casi fino all’età medievale. This paper presents a survey of rural settlements in that part of the "calatino" district (near Caltagirone) falling in the north-eastern part of the Erei mountains, for the period between the Roman Empire and the Late Roman age, analyzing the settlement dynamics and the connection of the settlements with the primary and secondary road which extends in some cases up to the Middle Ages."
"In questo articolo sono presentate tre differenti piattaforme tecnologiche adatte all'innovazione tecnologica nella gestione e nel controllo di flussi turistici nelle... more
"In questo articolo sono presentate tre differenti piattaforme tecnologiche adatte all'innovazione tecnologica nella gestione e nel controllo di flussi turistici nelle strutture ricettive e culturali. La prima, eFlowTourist, per strutture ricettive; le altre due, eFlowAccess (in entrata) eFlowFeedback (in uscita), per musei e siti culturali. Queste piattaforme sono utili per la raccolta di dati statistici in tempo reale (da esportare in grafici, tabelle, report etc.) al fine di approntare strategie mirate. Le piattaforme sono multilingue e si basano su questionari a scelta multipla, a domanda secca, con form da compilare etc. Sono strumenti adatti ad un monitoraggio interno e diretto della propria utenza, al fine di migliorare i servizi e la customer satisfaction. These are three different platforms, the first eFlowTourist for hotels, the last two for museums and cultural sites. They are useful to collect real-time statistical data that will help define appropriate strategies: eFlowAccess to monitor visitors' access at the entrance and eFlowFeedback to monitor their feedback at the exit. These applications use highly customisable templates to generate multilingual feedback forms and multiple-choice questionnaires. The data thus obtained are processed to get statistics and reports (graphs, bar charts, pie charts) for each individual item. With all this information at hand, the museum has a powerful tool to monitor visitors' behaviour based on primary quantitative and qualitative data."
Si analizzano le trasformazioni subite in età romana dal teatro greco di Siracusa attraverso le quali il monumento fu trasformato in un tipico teatro romano, con edificio scenico, sontuosa scaenae frons e galleria colonnata nella parte... more
Si analizzano le trasformazioni subite in età romana dal teatro greco di Siracusa attraverso le quali il monumento fu trasformato in un tipico teatro romano, con edificio scenico, sontuosa scaenae frons e galleria colonnata nella parte più alta della cavea.
Attraverso lo studio della documentazione topografica (Itinerarium Antonini e cartografia militare settecentesca di S. von Schmettau), toponomastica e materiale si propone una nuova identificazione di Capitoniana, prima statio di sosta... more
Attraverso lo studio della documentazione topografica (Itinerarium Antonini e cartografia militare settecentesca di S. von Schmettau), toponomastica e materiale si propone una nuova identificazione di Capitoniana, prima statio di sosta che si incontrava lungo la strada a Catina-Agrigentum (unica strada tardoromana interna, di evidente origine prediale, che conduceva fino a Termini Imerese) con la villa rustica rinvenuta in Contrada Favarotta-Tenuta Grande nella piana del Margi in territorio di Mineo (Ct), presso cui si sono messe in evidenza la presenza di una precoce e già organizzata comunità cristiana e la continuità insediativa dei luoghi fino all’età moderna.
This article deals with the application of serious games to cultural heritage. Through an overview of the growing importance of gamification in promoting cultural sites and museum collections, the research highlights the changing... more
This article deals with the application of serious games to cultural heritage. Through an overview of the growing importance of gamification in promoting cultural sites and museum collections, the research highlights the changing practices of cultural institutions, which are increasingly involved in producing serious games, considering them as strategic digital marketing tools to promote cultural heritage and tourism in addition to their traditional “learning by playing” function. The article explores a case study, namely Mi Rasna, a game on the Etruscan society realized in partnership with several Italian cultural institutions.
This article deals with the topic of SMART tourism and focuses on the role of digital storytelling platforms in cultural heritage promotion and content cocreation. It examines izi.TRAVEL web-based platform and its app, exploring the case... more
This article deals with the topic of SMART tourism and focuses on the role of digital storytelling platforms in cultural heritage promotion and content cocreation. It examines izi.TRAVEL web-based platform and its app, exploring the case of a participatory bottom-up project in Sicily. Launched as #iziTRAVELSicilia, the project aimed at bridging the gap in digital communication and promoting Sicilian cultural heritage and tourist attractions. It involved thousands of local people as "digital Ciceroni," representing the "heritage communities" cited by the Faro Convention, and could be recognized as good practice of cultural content and value cocreation. The article also investigates how a digital participatory platform can develop sustainability and awareness in SMART tourism, by stimulating people's involvement in cultural heritage promotion and participation in cultural content cocreation. This research offers both theoretical and empirical contributions. It ...
The aim of this paper is to demonstrate how the participatory and crowdsourcing project #iziTRAVELSicilia could be a key to the dissemination of 3D models on cultural heritage. This project has been recognized as a best practice both in... more
The aim of this paper is to demonstrate how the participatory and crowdsourcing project #iziTRAVELSicilia could be a key to the dissemination of 3D models on cultural heritage. This project has been recognized as a best practice both in territorial digital marketing and in digital promotion and valorisation through storytelling and crowdsourcing culture. #iziTRAVELSicilia has already involved thousands of people, producing more than 180 museum and tour audio guides. It has become a real model of participation in the co-creation of cultural values. In this paper we briefly present the project and the case of the Archaeological Museum ‘Paolo Orsi’ in Syracuse (Italy), as best practice on digital dissemination through platforms such as Google Street View and izi.TRAVEL itself, revealing how this platform has been already largely used for the dissemination both of existing 3D models and for new 3D models, such as those made by USF IDEx for the ‘Paolo Orsi’ Museum. Specifically, a collec...
The aim of this paper is to offer a preview of the pilot project at the "Paolo Orsi" Regional Archaeological Museum of Syracuse (Italy). Thanks to a free partnership with Google Business Photos/Street View Indoor, we managed to... more
The aim of this paper is to offer a preview of the pilot project at the "Paolo Orsi" Regional Archaeological Museum of Syracuse (Italy). Thanks to a free partnership with Google Business Photos/Street View Indoor, we managed to map the entire museum, the only archaeological museum in South Italy that can be visited online on a 360° tour on a Google platform, with a dozen archaeological finds which can be clicked as POIs from the museum windows and explored, taking 360° virtual tours, provided with descriptive sheets. The aim of the project is is to begin to bridge the gap of Sicilian Cultural Heritage's visibility on the web.
This paper introduces the #InvasioniDigitali project which is an online crowdsourcing initiative started in Italy in 2013 with the aim to promote the value of and engagement with local heritage. The paper focuses on two case studies of... more
This paper introduces the #InvasioniDigitali project which is an online crowdsourcing initiative started in Italy in 2013 with the aim to promote the value of and engagement with local heritage. The paper focuses on two case studies of pilot 'invasions' using 3D data capture by students at museums and heritage sites in Sicily.
Lo storytelling digitale è da qualche anno una delle discipline più in voga nella comunicazione culturale, ma si è rivelato anche uno strumento particolarmente utile nella didattica del patrimonio culturale. In questo paper, dopo una... more
Lo storytelling digitale è da qualche anno una delle discipline più in voga nella comunicazione culturale, ma si è rivelato anche uno strumento particolarmente utile nella didattica del patrimonio culturale. In questo paper, dopo una introduzione sull’impatto che le nuove tecnologie e soprattutto i social media hanno causato sul settore culturale, e dopo un inquadramento sulla storytelling e sullo storytelling digitale, verrà presentato il caso del progetto XXXX, condotto sulla piattaforma per la produzione gratuita di audioguide multimediali izi.TRAVEL, come strumento didattico di divulgazione culturale attraverso un processo partecipativo.
Conducting its majority of business in research and indexing information, for nearly a decade, Google search engine has become an economic system that influences our contemporary world, contributing greatly to the transformation of our... more
Conducting its majority of business in research and indexing information, for nearly a decade, Google search engine has become an economic system that influences our contemporary world, contributing greatly to the transformation of our world into a single virtual globe. In recent years, Google has begun to provide global users with applications or software that are useful for our cultural heritage. This software is highlighted here in its potential, from an economic, cultural and touristic standpoint. Here we try to describe the most important of Google's software (such as Google Maps, Google Street View, Google Earth, Google SketchUp, Google Books and Google Art Project), with the greatest and most evident impact on cultural and touristic sectors. This essay demonstrates Google's digitalization and promotion of Italian cultural heritage through its specific software programs (for eg. Google Street View that has led to the use of remote three-dimensional views of some of the...
Here is briefly pressnted the study conducted for the book "La visibilit@ sul web del patrimonio culturale siciliano. Criticita e prospettive attraverso un survey on-line. Con Guida multimediale ai musei siciliani sul web, Catania... more
Here is briefly pressnted the study conducted for the book "La visibilit@ sul web del patrimonio culturale siciliano. Criticita e prospettive attraverso un survey on-line. Con Guida multimediale ai musei siciliani sul web, Catania 2012" (ed. Giuseppe Maimone Editore)
The aim of this paper is to present the participatory project “Sicilia Beni Culturali” on the izi.TRAVEL platform, launched in May 2016and well known on social media as #iziTRAVELSicilia. Recognized as a facilitator of best practice... more
The aim of this paper is to present the participatory project “Sicilia Beni Culturali” on the izi.TRAVEL platform, launched in May 2016and well known on social media as #iziTRAVELSicilia. Recognized as a facilitator of best practice digital promotion and valorization through storytelling and crowdsourcing culture, it has already involved thousands of people. With over 150 audio guides produced on the platform in just over a year, #iziTRAVELSicilia has become a real model of participation in co-creation of cultural values, by practicing the principles set out by the Faro Convention. In this paper we briefly present the project and the example of the Roman Villa of Durrueli and how this platform was and can be furtherused for the dissemination of existing 3D models and for new 3D models, such as those made by the USF CVAST virtualization project in Sicily.
The paper proposes a model of 'calculation' indicative of the value of museum websites, comparing the data of 16 foreign museum websites and 13 Italians.
The archaeological survey, carried out by the Superintendence of Catania in 2007, has unearthed a Roman farm, characterized by multiple life stages (3rd-7th centuries AD), in the area of a previous Hellenistic settlement (4th-2nd... more
The archaeological survey, carried out by the Superintendence of Catania in 2007, has unearthed a Roman farm, characterized by multiple life stages (3rd-7th centuries AD), in the area of a previous Hellenistic settlement (4th-2nd centuries BC). A basilica with three aisles and a narthex was built, in late-Byzantine ages (8th-first half of 9th century AD), partially destroying the farm’s remains and those one of a later frequentation of the area (8th century AD). The basilica was modified several times, then transformed into an amorphous deposit of stones. The plan (21.90 m E/W x 16.60 m N/S) is framed in a 5x4 squares arithmetic form that includes the narthex and the apse, with a 2:1 ratio for the width of the nave from the aisles, and a metric base dimensioned according to a foot of m. 0.2964, with a base module of m. 4.15 corresponding to 14 ft. This plant is similar to Sicilian religious buildings traditionally dated between 5th and 6th century AD. and thus proves to be anchored ...
Through the study of topographic documentation (Itinerarium Antonini and military cartography of eighteenth-century by S. von Schmettau), toponomasthic and archaeological finds, in this paper we propose the reconstruction of the late... more
Through the study of topographic documentation (Itinerarium Antonini and military cartography of eighteenth-century by S. von Schmettau), toponomasthic and archaeological finds, in this paper we propose the reconstruction of the late roman road Catania-Philosophianis along the road from Catina to Agrigentum, by identifying Capitoniana (first statio, we met with the rustic villa found in Contrada Favarotta-Tenuta Grande, in the plain area of Mineo) and, thanks to a lectio difficilior of Code Escor. of the Itinerarium Antonini, by identifying the mutatio of Gela or Gelasium (mutatio in prediis Philospohianis), probably identifiable in the remains of Contrada Maddalena, already recognized by other scholars as an emporium along the roads to Caltagirone.
The archaeological excavation in Contrada Franchetto, near Castel di Judica (province of Catania) has been conducted in 2011 by the Superintendency of Catania and has unearthed the remains of a rural settlement evident by repeated... more
The archaeological excavation in Contrada Franchetto, near Castel di Judica (province of Catania) has been conducted in 2011 by the Superintendency of Catania and has unearthed the remains of a rural settlement evident by repeated previous surveys in the area. This settlement seems to be in life between 3 rd -2 nd centuries BC and 3 rd century AD, with a higher concentration and homogeneity of findings between 2 nd BC and 2 nd AD. A new phase of life would be around 5 th and 6 th centuries AD. Archaeological investigations come to fill an important gap in the knowledge of settlements’ dynamics in this area in the Republican Age and Roman settlement of Contrada Franchetto confirms, according to the dynamics of agricultural practice and social evolution, the transition from free hellenistic epauleis to the extended fundi dominici that developed during the Imperial age.
Dating back to the late 5th century BC, Euryalos Castle, located near the modern town of Syracuse and connected to the ancient Dionysian walls, is the most important example of a Greek fortress in the Western world. Thanks to European... more
Dating back to the late 5th century BC, Euryalos Castle, located near the modern town of Syracuse and connected to the ancient Dionysian walls, is the most important example of a Greek fortress in the Western world. Thanks to European funding, the Superintendence of Syracuse has developed a multimedia project for a digital enhancement of the site and a traditional museological project for the setting up of a little Antiquarium for archaeological objects, only recently opened. After a brief introduction on the history of Euryalos Castle, aim of this paper is to explain the multimedia project concept, its goals such as to make live this monument according to a modern digital storytelling, both in situ and via a storytelling application on izi.TRAVEL platform, and to find out if and what kind of impact this project had in allowing visitors to grasp the real evolution of the archaeological ruins and landscape and their history.
This paper introduces the #InvasioniDigitali project which is an online crowdsourcing initiative started in Italy in 2013 with the aim to promote the value of and engagement with local heritage. The paper focuses on two case studies of... more
This paper introduces the #InvasioniDigitali project which is an online crowdsourcing initiative started in Italy in 2013 with the aim to promote the value of and engagement with local heritage. The paper focuses on two case studies of pilot ‘invasions’ using 3D data capture by students at museums and heritage sites in Sicily.
Abstract The aim of this article is to present a large‐scale regional project conducted in Sicily, #iziicilia, which consists of an online platform and app. My point of departure is an overview of the literature on the use of digital... more
Abstract The aim of this article is to present a large‐scale regional project conducted in Sicily, #iziicilia, which consists of an online platform and app. My point of departure is an overview of the literature on the use of digital storytelling and Information and Communication Technologies for heritage promotion. I will then delve into the project itself, whose primary purpose was to use digital communication in order to enhance Sicilian cultural heritage, by involving more than 3,000 native Sicilians, forming ‘heritage communities’, and by developing more than 180 audio guides. I will argue that this project is a good example of participation in the co‐creation of cultural values through the digital promotion and valorisation of heritage and territories, as articulated in the Faro Convention. The participatory co‐creation of cultural content provides greater visibility of Sicilian cultural heritage, demonstrating the cultural values of the #iziicilia project itself. Finally, I will delineate izi.'s role in encouraging people to promote their heritage through emotional and creative storytelling.
In questo primo contributo sugli scavi alla Montagna della Ganzaria (sito presso il quale si è lavorato nell’ambito del progetto “POR 2000-2006 Montagna della Ganzaria”), si analizza la documentazione materiale proveniente dallo scavo... more
In questo primo contributo sugli scavi alla Montagna della Ganzaria (sito presso il quale si è lavorato nell’ambito del progetto “POR 2000-2006 Montagna della Ganzaria”), si analizza la documentazione materiale proveniente dallo scavo dell’area della basilica di epoca bizantino-medievale di Piano delle Cannelle. L’analisi, realizzata attraverso un database ha permesso una quantificazione tipologica dei manufatti e si è concentrata su alcune specifiche classi di materiali (come la ceramica acroma e i laterizi, pertinenti alla copertura del tetto dell’edificio cultuale del quale si sono individuate più fasi, documentando un graduale passaggio nella produzione laterizia dalla tradizione tardo romana-bizantina a quella medievale). Il testo è corredato da alcuni grafici quantitativi e da un catalogo dei materiali più significativi, dall’età greco-arcaica (fine VII sec. a.C.) a quella arabo-normanna (XI-XII sec. d.C.).
L’aumento dei canali di contatto e di comunicazione ha, per un museo, effetti anche di natura strettamente commerciale: l’aumento dell’utenza potenziale e, dunque, della domanda potenziale, può rendere il museo un ‘prodotto’... more
L’aumento dei canali di contatto e di comunicazione ha, per un museo, effetti anche di natura strettamente commerciale: l’aumento dell’utenza potenziale e, dunque, della domanda potenziale, può rendere il museo un ‘prodotto’ commercialmente più appetibile dal punto di vista degli investimenti o delle sponsorizzazioni, una ulteriore occasione per i finanziatori di pubblicizzare il proprio marchio o la propria azienda. Attraverso un'analisi 'empirica' dell'utenza remota di alcuni siti web museali italiani e stranieri a confronto, si analizzano criticità e potenzialità dell'uso del web per queste istituzioni museali.

And 80 more

Dopo un inquadramento generale sul potenziale economico inespresso del nostro patrimonio culturale, il contributo approfondisce il ‘peso’ economico di Internet e l’arretratezza digitale dell’Italia, che corre il rischio di entrare a far... more
Dopo un inquadramento generale sul potenziale economico inespresso del nostro patrimonio culturale, il contributo approfondisce il ‘peso’ economico di Internet e l’arretratezza digitale dell’Italia, che corre il rischio di entrare a far parte di un Terzo Mondo Digitale anche a causa di una serie di impedimenti legislativi allo sviluppo. Infine, si anticipano alcuni risultati di una ricerca in c.d.s. (La visibilit@ sul web del patrimonio culturale siciliano: criticità e prospettive attraverso un survey on-line. Con Guida multimediale ai musei siciliani sul web) nella quale si evidenzia come, tranne alcune rare eccezioni, sia ancora scadente la qualità della comunicazione del patrimonio culturale siciliano.
Presentazione di Elisa Bonacini al Webinar di DiCultHer dal titolo “Storytelling digitale“ (titolo esteso “Storytelling digitale per la cultura / Storytelling e ottica di genere”) tenutosi online il giorno 11 dicembre 2020 dalle 15:30... more
Presentazione di Elisa Bonacini al Webinar di DiCultHer dal titolo “Storytelling digitale“ (titolo esteso “Storytelling digitale per la cultura / Storytelling e ottica di genere”) tenutosi online il giorno 11 dicembre 2020 dalle 15:30 alle 18:30.

Nella prima parte Elisa Bonacini, fondatrice e coordinatrice del progetto partecipativo #iziTRAVELSicilia nonché Vicepresidente della neonata Associazione “DiCultHer – Faro Sicilia“) tratta il tema Storytelling digitale per la cultura.

Elisa Bonacini è Docente e Coordinatrice del Modulo “Formazione per l’uso di tecnologie digitali finalizzate allo Storytelling culturale” del nuovo Master universitario di primo livello dal titolo “Progettare e Promuovere l’Educazione all’Eredità Culturale Digitale”.

Sono intervenute, presentando il caso del Museo Civico di Castello Ursino, Valentina Noto, Responsabile Musei Civici di Catania e Stefania Camarda staff del Museo.

Nella seconda parte Laura Moschini (Docente e ricercatrice presso l’Università Roma TRE in ambito etico sociale e studi e politiche di genere, già intervenuta nel Webinar # 3 per presentare la SFIDA 6 di #HackCultura2021) ha trattato il tema Storytelling e ottica di genere.
In questo contributo presentiamo i risultati del progetto pilota #invasionidigitali 3D condotto nell'edizione 2015 a Palermo e a Catania.
Lo scopo di questo lavoro è quello di presentare il progetto pilota al Museo Archeologico Regionale "Paolo Orsi" di Siracusa (Italia). Questo è il primo museo al mondo navigabile attraverso un tour virtuale su Street View "aumentato".... more
Lo scopo di questo lavoro è quello di presentare il progetto pilota al Museo Archeologico Regionale "Paolo Orsi"  di Siracusa (Italia). Questo è il primo museo al mondo navigabile attraverso un tour virtuale su Street View "aumentato".
Grazie ad una collaborazione con Google Business Photos / Street View siamo riusciti a mappare l'intero museo, l'unico museo archeologico nel Sud Italia che può essere visitato on-line in un tour a 360° su una piattaforma di Google, ma soprattutto l'unico al mondo in cui poter visualizzare, durante la "passeggiata" virtuale, una dozzina di reperti archeologici, indicati sulle vetrine del museo come POI, visualizzabili a 360°, corredati di schede descrittive, in italiano e inglese. Il menu e le mappe interattive consentono di entrare direttamente nei diversi settori del museo. Lo scopo del progetto è quello è quello di iniziare a colmare il gap di visibilità del patrimonio culturale siciliano sul web.
Presentazione del volume di Masi Ribaudo (a cura di), Quaderno di Arca dei Suoni, 3, Palermo 2015
Giornata seminariale, Lezione inaugurale del Corso di Specializzazione in Beni Storico-Artistici
Laboratorio didattico universitario (7-8, 14-15, 21-22 maggio 2014)
Presentazione del volume Masi Ribaudo (a cura di), Quaderno di Arca dei Suoni, 2, Palermo 2013
The archaeological excavation conducted by the Soprintendenza di Catania in 2007 brought to light a Roman farm, characterized by multiple phases (from the third to the seventh century A.D. ) in the area of a previous Hellenistic... more
The archaeological excavation conducted by the Soprintendenza di Catania in 2007 brought to light a Roman farm, characterized by multiple phases (from the third to the seventh century A.D. ) in the area of a previous Hellenistic settlement (fourth - third centuries b.C.). In the late Byzantine period (between the eighth and the first half of the ninth century) a three-naved basilica, with a narthex, was built, destroying in part the remains of the farm, as well as those of the late antique settlement. The basilica underwent various modifications before being transformed into a stone dump. The plan is similar to thoe of other Sicilian religious buildings traditionally dated between the fifth and the sixth century A.D. and shows that it was well-rooted in the Late Antique tradition. The centrality of the settlement (not far from the Roman aqueduct that crossed the area, and next to a road in use betwen the Roman and the Late-medieval periods) explains the continuity of the settlement at a junction that was clearly important in this area.
Il contributo vuole presentare alcuni progetti laboratoriali, portati avanti all'interno di corsi professionalizzanti specifici di promozione culturale e turistica dei territori con le nuove tecnologie all'interno di Istituti Tecnici... more
Il contributo vuole presentare alcuni progetti laboratoriali, portati avanti all'interno di corsi professionalizzanti specifici di promozione culturale e turistica dei territori con le nuove tecnologie all'interno di Istituti Tecnici Superiori per il turismo, realizzati in Sicilia a Noto (2020-2021) e in Puglia a Trani (2021-2022), oltre che con il Corso di Marketing del Turismo all'Università di Catania con alcuni tirocinanti.
Gli studenti hanno messo in pratica e acquisito nuove digital skills nell'ambito del digital storytelling culturale applicato al digital tourism, utilizzando piattaforme gratuite di storytelling digitale (izi.TRAVEL), di geopodcasting (Loquis) e di digital travel tourism (Road.Travel) e contribuendo così a una promozione diffusa, digitale e gratuita, dei propri territori.
Questo contributo si inserisce all'interno della presentazione della progettualità del serious game "Augustus".
Digital platforms are digital contexts, where participants exchange services, information, experiences and content. They may become stable ecosystems, which can be considered viable business models in the digital economy, where value can... more
Digital platforms are digital contexts, where participants exchange services, information, experiences and content. They may become stable ecosystems, which can be considered viable business models in the digital economy, where value can be co-created.
Embracing the ecological metaphor, a digital platform can be considered the habitat where an ecosystem rises and expands through interactions among participants. The ecological metaphor has been applied to the field of business research, and platform ecosystems have been considered as a basic unit of analysis for studying digital economy.
In investigating digital platform ecosystems, different perspectives of analysis have been adopted by scholars, i.e. the economic perspective, the organizational perspective, and the technical perspective. 
This paper specifically investigates the formation process of a digital platform ecosystem, exploring in a joint fashion technical features, organizational processes and business development strategies implemented, in order to identify different formation phases.
In particular, regarding business development strategies, we primarily consider actions aimed to expand the population of the ecosystem, i.e. in terms of number and variety of actors. With regard to organizational aspects, we considered the system of rules that allow access and regulate the participation in the ecosystem. In relation to technical aspects, we consider the technical features that allow interaction in the platform.
Coherently with our research focus, we decided to specifically look at a digital platform ecosystem driven by a leading organization (usually the platform owner), since in this type of ecosystem, deliberate strategies from the leading company are crucial to manage ecosystem formation and development.
Digital technologies provide an excellent leverage of innovation in the cultural sector, as they can provide unprecedented opportunities for audience development and engagement. The Covid-19 pandemic emergency has exacerbated these... more
Digital technologies provide an excellent leverage of innovation in the cultural sector, as they can provide unprecedented opportunities for audience development and engagement. The Covid-19 pandemic emergency has exacerbated these opportunities, as digital tools allowed to break down physical, cognitive and economic access barriers, reaching out to isolated communities, and to provide a tailor-made cultural offer for
people with special needs. At the same time, the Covid-19 pandemic has exposed the fragility of the business model of most small and medium-sized museums and cultural organisations (SMMs). Against this background, the present study is aimed at unveiling how digital transformation could act as a strategic shift and profound organisational change for SMMs: rather than focusing on a single digital cultural initiative, it is strategic to assume a broader perspective that includes the organisations but also spreads beyond to include their cultural ecosystem. The study relies on a qualitative approach, and it offers an in-depth case study of the digital participatory storytelling platform #iziTRAVELSicilia and of a selected SMM that initiated a digital storytelling project as a part of a broader digital strategy. Through personal interviews with the stakeholders that compose the ecosystem of #iziTRAVELSicilia and of the International Puppet Museum, the paper reveals how new technologies and global free platforms can help small museums to fill their gap in digital communication by engaging local communities, provided that a proper process of digital transformation is conceived and enacted.
By emotionally engaging people in the co-creation of app content, the #iziTRAVELSicilia project highlights the strategic importance of innovative free tools in promoting cultural heritage and it clearly offers insights to policy makers on the possibility for defining territorial promotion strategies. These results show that, although some museums have been able to invest resources to increase and improve their online activity, small and medium-sized museums have small teams, often with limited knowledge, skills and capacities to use innovative digital tools, and limited financial resources; consequently, they have many difficulties to put in place specific online services and/or activities (e.g. virtual tours, streaming activities or searchable catalogues, AV/VR experiences, or use of social media), unless they are for free and simply to create. Our discussion of the results underlines those digital technologies are an opportunity not only to manage the core activities of museums and cultural organizations in an innovative and more effective way with positive effects on their performance and on the impact generated on society; they can also allow to regenerate and rethink their service / business models and new public engagement proposals.
Experiences of cultural heritage and tourism have been enhanced by the development of digital technologies. In light of this, this paper focuses on the importance of immersive storytelling experiences to encourage visitors’ engagement... more
Experiences of cultural heritage and tourism have been enhanced by the development of digital technologies. In light of this, this paper focuses on the importance of immersive storytelling experiences to encourage visitors’ engagement through VR and the evocative and emotional storytelling of events and contexts.
After an introduction  to the best practices from Italy and abroad in the last years, the paper focuses on the VR immersive storytelling of the 1693 earthquake, which destroyed 70 cities in south-eastern Sicily. The survivors, revealing great resilience, soon rebuilt their cities. The well-known Baroque city of Noto, a UNESCO site since 2002, was rebuilt on another site, so abandoning the destroyed one (Noto Antica).
Through an immersive film in VR (25 min.), commissioned by the Noto Municipality, the last moments of the city are recounted, creating a “digital bridge” between generations to regain awareness of their ancient roots. The VR project stands out for its participatory production process involving a commission  of experts and  3D casting of its modern citizens, and the tragic nature of the event, recounted through the emotional and evocative account of a recent earthquake and the solution adopted following the COVI-19 pandemic (in situ, on YouTube VR and Vimeo).
Si descrive il processo co-creativo di #iziTRAVELSicilia
The aim of this paper is to demonstrate how the participatory and crowdsourcing project #iziTRAVELSicilia can be a significant tool in the dissemination of 3D models on cultural heritage. This project has been recognized as a best... more
The aim of this paper is to demonstrate how the participatory and crowdsourcing project #iziTRAVELSicilia can be a significant tool in the dissemination of 3D models on cultural heritage. This project has been recognized as a best practice in the co-creation of cultural value, both in regional digital marketing and digital promotion and valorization through digital storytelling and crowdsourcing the interpretation of cultural heritage. Since its inception, thousands of people produced over 180 audio guides for cultural heritage sites. In this paper we briefly present the project and the case of the Archeological Museum ‘Paolo Orsi’ in Siracusa (Italy), as better practice in dissemination of digitized cultural heritage through platforms such as Google Street View and izi.TRAVEL, which can be used to disseminate 3D models such as those made by USF IDEx for the ‘Paolo Orsi’ Museum.
Si presenta il progetto di fruizione multimediale, basato sullo storytelling, del sito archeologico del Castello Eurialo
Research Interests:
The aim of this paper is to present the participatory project “Sicilia Beni Culturali” on the izi.TRAVEL platform, launched in May 2016 and well known on social media as #iziTRAVELSicilia. Recognized as a facilitator of best practice... more
The aim of this paper is to present the participatory project “Sicilia Beni Culturali” on the izi.TRAVEL platform, launched in May 2016 and well known on social media as #iziTRAVELSicilia. Recognized as a facilitator of best practice digital promotion and valorization through storytelling and crowdsourcing culture, it has already involved thousands of people. With over 150 audio guides produced on the platform in just over a year, #iziTRAVELSicilia has become a real model of participation in co-creation of cultural values, by practicing the principles set out by the Faro Convention. In this paper we briefly present the project and how this platform was and can be further used for the dissemination of existing 3D models and for new 3D models.
Research Interests:
The aim of this paper is to present the pilot project in progress at the "Paolo Orsi" Archaeological Museum (Syracuse, Italy). Thanks to a free partnership with Google Business Photos, we have managed to map the entire museum for a online... more
The aim of this paper is to present the pilot project in progress at the "Paolo Orsi" Archaeological Museum (Syracuse, Italy). Thanks to a free partnership with Google Business Photos, we have managed to map the entire museum for a online 360° tour on Google Street View. A dozen archaeological finds have been selected for 360° virtual tours, provided with descriptive sheets. Among them the beautiful 'inscription of Nassiane', from the Catacombs of San Gio-vanni in Syracuse, has been selected.
The aim of this paper is to offer a preview of the pilot project in progress at the Unesco site Agrigento Valley of the Temples (Italy). Thanks to a partnership with Google Business Photos/Street View Indoor, we managed to map the Temple... more
The aim of this paper is to offer a preview of the pilot project in progress at the Unesco site Agrigento Valley of the
Temples (Italy). Thanks to a partnership with Google Business Photos/Street View Indoor, we managed to map the
Temple of Juno Lacinia, the only temple that can be visited online on a 360° tour on a Google platform, browsable inside.
Also some POIs will be selected which can be clicked and explored, taking captions in Italian and in English languages
with descriptive sheets of architectural and decorative elements, videos and aerial virtual tours realized with drones.
Research Interests:
Lo storytelling digitale, già rivelatosi una delle discipline più in voga nella comunicazione culturale, ha dimostrato la sua utilità anche nell’ambito della didattica del patrimonio culturale. In questo paper, dopo una introduzione... more
Lo storytelling digitale, già rivelatosi una delle discipline più in voga nella comunicazione culturale, ha dimostrato la sua utilità anche nell’ambito della didattica del patrimonio culturale. In questo paper, dopo una introduzione sull’impatto che le nuove tecnologie e soprattutto i social media hanno causato nell’ambito della democratizzazione culturale, si vogliono inquadrare lo storytelling digitale e le sue funzioni in ambito culturale, come strumento didattico di disseminazione culturale anche attraverso processi partecipativi e co-creativi.
This paper addresses participatory strategies and the co-production of museum and city audio guides through izi.TRAVEL, a free digital storytelling platform and app. This article explores contemporary art audio guides, which have been... more
This paper addresses participatory strategies and the co-production of museum and city audio guides
through izi.TRAVEL, a free digital storytelling platform and app. This article explores contemporary art audio
guides, which have been part of a large-scale regional project launched as #iziTRAVELSicilia in May 2016. The
primary aims for the project were to bridge the digital communication gap, and to enhance Sicilian cultural
heritage. #iziTRAVELSicilia soon transformed into a participatory process, involving about 4,000 native Sicilians.
Since then, more than 240 audio guides have been created, some of which focus on modern and contemporary
art, and some have focused on enhancing the Belice Valley area, destroyed by the 1968 earthquake. As
demonstrated by this pilot program in Sicily, izi.TRAVEL could encourage tourists to enjoy cities, landscapes, and
cultural resources, becoming an innovative tool for stimulating emotional and creative involvement of people in the co-creation of museum and art-based app content.
The aim of this paper is to demonstrate how the participatory and crowdsourcing project #iziTRAVELSicilia could be a key to the dissemination of 3D models on cultural heritage. This project has been recognized as a best practice both in... more
The aim of this paper is to demonstrate how the participatory and crowdsourcing project #iziTRAVELSicilia could be a key to the dissemination of 3D models on cultural heritage. This project has been recognized as a best practice both in territorial digital marketing and in digital promotion and valorisation through storytelling and crowdsourcing culture. #iziTRAVELSicilia has already involved thousands of people, producing more than 180 museum and tour audio guides. It has become a real model of participation in the co-creation of cultural values. In this paper we briefly present the project and the case of the Archaeological Museum ‘Paolo Orsi’ in Syracuse (Italy), as best practice on digital dissemination through platforms such as Google Street View and izi.TRAVEL itself, revealing how this platform has been already largely used for the dissemination both of existing 3D models and for new 3D models, such as those made by USF IDEx for the ‘Paolo Orsi’ Museum. Specifically, a collection of 26 ancient sculptures and artefacts has been virtualized via laser scanning and digital photogrammetry in a participatory experience of measurement science. The global dissemination of those 3D models through izi.TRAVEL’s platform and other alternatives platforms will represent a significant contribute to the digital accessibility of the Museum of Syracuse but also the starting point of a metrological 3D database of ancient Sicilian sculpture generated entirely crowdsourcing.
L'impegno per la valorizzazione del patrimonio monumentale della ‘Aldo Moro’ è stato di recente perseguito in una serie di attività che, da un lato, hanno inteso promuovere la storia delle collezioni, artistiche e scientifiche, acquisite... more
L'impegno per la valorizzazione del patrimonio monumentale della ‘Aldo Moro’ è stato di recente perseguito in una serie di attività che, da un lato, hanno inteso promuovere la storia delle collezioni, artistiche e scientifiche, acquisite nel corso degli anni ed esposte nelle diverse sedi dell’università e, dall’altro, a conservare memoria e valore attraverso il recupero del patrimonio architettonico. In questo senso la mostra del 2020 "Il museo che non c’è. Arte, collezionismo, gusto antiquario nel palazzo degli Studi di Bari (1875-1928)" (Edifir, Firenze, collana “Le voci del museo) ha ricostruito una parte cruciale della storia collezionistica dell’Università. Più di recente, il restauro della cancellata dell’artista Giuseppe Capogrossi, installata nel 1983 a segnare l’accesso del Palazzo “P. Del Prete”, sede del dipartimento di Giurisprudenza, arriva dopo la ristrutturazione del Palazzo Chiaia-Napolitano (opera dell’omonimo studio di progettazione), a riprova di un interesse ampio per le opere artistiche e architettoniche che compongono l’eterogeneo patrimonio diffuso tra le sedi. Un censimento di tale patrimonio annovera anche il palazzo d’Aquino e il convento di San Francesco, a Taranto, il palazzo in Strada Torretta, villa Larocca, il palazzo delle Poste, a Bari. Si tratta quindi di materiali eterogenei - per cronologia e provenienza - che si rivelano spesso di notevole interesse, sia dal punto di vista storico-artistico, sia sotto il profilo storico-archeologico, specie considerandoli nella loro relazione con gli spazi dell’Università e con il territorio su cui l'Istituzione insiste. Anche alla luce dell’esperienza internazionale (European Academic Heritage Network www.universeum.it) e dell'iniziale lavoro sulle singole sedi monumentali, il nostro contributo intende proporre la necessaria istituzione di una potenziale forma museale diffusa che consentirebbe soluzioni innovative di tutela e promozione in una rete inclusiva, orizzontale e transdisciplinare. Tale ipotesi verrà sviluppata, da un lato, attraverso un’indagine sulla consistenza di tale patrimonio e, dall’altro, sottolineando il complesso rapporto Ateneo-Città per via delle frequenti sovrapposizioni tra insediamenti universitari e nodi urbani socialmente sensibili o in via di trasformazione (centro storico di Bari e Polo Universitario Ionico a Taranto). La scelta di contribuire al convegno collettivamente è mossa dalla convinzione che il tema dei “Beni Culturali” trovi nell'Ateneo barese uno spettro ampio di competenze nei campi cruciali della tutela e della valorizzazione. Da ultimo e anche grazie al progetto CHANGES (Cultural Heritage Active Innovation for Nex-Gen Sustainable Society), sono state realizzate già alcune tappe in vista di ulteriori azioni e piattaforme partecipative digitali come soluzione di comunicazione avanzata.