Melissa

Da Gazzetta.it (dove è online da venerdì 26 giugno 2015)

Prima o poi succederà: vedremo donne nei campionati professionistici che siamo abituati a considerare maschili. La questione, non un granché sentita in Europa, torna invece ciclicamente d’attualità negli Stati Uniti. Succede ogni volta che qualche ragazza fa un exploit. Solo che adesso c’è di più. Se nessuna donna è mai stata scelta al draft della Mlb, quindi nemmeno mai inserita nelle Minors, per i giocatori stranieri funziona che anche solo per essere scelti occorre essere inseriti in una lista di eleggibilità.

Ebbene: in quella di quest’anno c’è una ragazza, che dal 2 luglio in avanti potrebbe essere chiamata. E non è tutto: la signorina ha 16 anni, quindi è giovanissima, ed è francese. Non venezuelana, dominicana, giapponese o coreana, e nemmeno, al limite, olandese o italiana, i Paesi europei dove il baseball è più diffuso. E’ di un Paese in cui il baseball è men che di nicchia.

Lei si chiama Melissa Mayeux, gioca nella nazionale Under 18 maschile, grazie a uno speciale permesso della federazione internazionale. E nel club della sua cittadina, Montigny-le-Bretonneux (acronimo Mlb, quando si dice i segnali). Dal 13 al 19 luglio potrebbe anche incontrare i nostri azzurrini agli Europei di Ostrava, in Repubblica Ceca.

Melissa gioca interbase, e certi club americani la seguono già da due anni. In nazionale francese è inserita fin dai tempi dell’Under 15. Ad aprile era a Barcellona, al Torneo della Accademie e ha impressionato per come si è mossa all’interbase e ancor di più per la valida che ha battuto contro un lanciatore dominicano che tirava a 91 miglia all’ora, contro il quale quasi tutti i ragazzi erano in grave difficoltà.

Del resto basta vedere i video che girano sul web, soprattutto quelli in cui è alla battuta, per rendersi conto di come si muove Melissa.

E il bello è che nessun francese maschio è mai arrivato in Mlb. Al momento uno solo è nelle Minors: Andy Paz, con gli A’s Oakland. Sinceramente le chance che Melissa possa arrivare in Mlb sono ben poche. E forse anche solo quelle di essere scelta per cominciare la trafila nelle Minors, ma già il fatto che sia in lista è considerato come un fatto epocale. Che ovviamente fa discutere molto più negli Stati Uniti che in Francia. Il sito SB Nation, per fare un esempio,  ha persino allestito un forum con giornaliste donne che discutono del significato simbolico di Melissa.

E cominciano ad essere tante le pretendenti che spingono. Per tutta l’estate scorsa ha tenuto banco il tormentone di Mo’Ne Davis, la ragazzina protagonista delle Little League World Series, contro i maschi, talmente eccezionale da meritarsi la copertina di Sports Illustrated e da finire in uno spot della Chevrolet diretto da Spike Lee.

In precedenza era stata Eri Yoshida, la giapponese che si era messa in testa di diventare lanciatore. E ce l’aveva fatta, seppure non nelle Minors (il sistema delle serie minori legato alla Mlb). Siccome una donna non riuscirà mai a sparare la palla veloce come gli uomini, aveva imparato a lanciare alla perfezione laknuckleball, una palla impugnata con le nocche, che viaggia senza rotazione e assume quindi effetti imprevedibili. Grazie alla quale era arrivata in una Independent League americana, coi Chico Outlaws.

Del resto ormai da molte stagioni, fino ai 12 anni le ragazzine possono non giocare a softball, ma darsi al baseball coi coetanei maschi. Anche in Italia.

E da noi la cosa passò completamente inosservata, ma in oriente, a Taiwan, in Giappone e in Corea, fece scalpore quel che combinò una ragazzina italiana al Mondiale Ragazzi (under 12, appunto) di due anni fa. L’Italia si presentò a quel Mondiale, a Taiwan, con Tara Melassi . Nessun’altra nazionale aveva ragazze, salvo Brasile e Filippine che come noi ne avevano una per ciascuno. Fu lei a lanciare contro il Giappone, fino a portare gli azzurrini (ai supplementari) vicinissimi a una vittoria che sarebbe stata storica.

E poi vicino a Rimini, nel campionato Allievi, quindi tra ragazzi un po’ più grandi, ci sono le Piranhas di Valmarecchia, quasi tutte ragazzine che sfidano i maschi.

E sempre in zona Romagna, proprio l’altro ieri, nella squadra Allievi del Rimini ’86 ha lanciato Adele, peraltro in batteria con suo gemello Michele e con l’altro fratello Filippo all’interbase.

Insomma Melissa è in lista. Difficilmente sarà scelta da un club Mlb. Ma in ogni caso dietro di lei ci sono tante altre che si stanno preparando.