Bologna

Alfano: "Vitto e alloggio dei detenuti immigrati
deve essere pagato dai Paesi di provenienza"

Il ministro dell'Interno al Meeting di Rimini: "Chi va in carcere lede il patto con lo Stato. Ben vengano i richiami dell'Ue, ma l'Europa non può imporci tanto e darci poco". E sulla Giustizia: "L'esempio di Cristo ci ricorda l'esigenza di un giusto processo". Livia Turco: "Proposta strampalata"

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RIMINI - "Gli immigrati che vanno in carcere ledono il patto con lo Stato dove hanno deciso di andare a vivere. Almeno il vitto e l'alloggio dei detenuti immigrati facciamolo pagare agli Stati di provenienza". E' quanto propone al Meeting di Cl il ministro dell'Interno, Angelino Alfano. Che, oltre a parlare della vicenda giudiziaria di Silvio Berlusconi e a lanciare avvertimenti minacciosi al Pd, si concentra sul tema immigrazione, rispendendo al mittente anche le critiche dell'Unione Europea: "Ben vengano i richiami della Ue, ma l'Europa non può imporci tanto e darci poco".

"Siamo un popolo accogliente - ha aggiunto Alfano - accogliamo i migranti vicino a Malta, sostituendoci a Malta, ma l'Italia non può essere dimenticata dall'Europa, e non può essere dimenticato che lo sforzo umanitario può porre un problema di sicurezza".

"L'esempio di Cristo". Poi un'altra frase che ha fatto discutere, perché letta da molti come un riferimento ai problemi giudiziari del Cavaliere. "L'esempio di Cristo ci ricorda l'esigenza di un giusto processo e i limiti della giustizia popolare" ha detto il segretario Pdl durante il dibattito assieme al ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri. "La prima volta che sono andato a visitare un carcere da Guardasigilli - ha raccontato alla platea di Cl - il cappellano mi ha detto di guardare gli occhi dei detenuti perchè vi avrei trovato gli occhi di Cristo"

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L'intervento di Cancellieri. "Per la politica è un momento delicato, capisco che è difficile mettere in cantiere una riforma vera della giustizia oggi. Ma ha ragione il presidente Napolitano: abbiamo il dovere di provarci", ha detto il ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri in un'intervista al "sussidiario.net". Per la Guardasigilli due sarebbero i punti chiave della riforma: "La certezza dei tempi della giustizia e la certezza della pena. Con queste due certezze i cittadini forse comincerebbero a ritrovare più fiducia nella giustizia".

"Sì all'amnistia". "La mia opinione personale - ha continuato Cancellieri - è favorevole all'amnistia, oltre che per motivi umanitari anche perché ci darebbe  l'opportunità di mettere in cantiere una riforma complessiva del sistema penitenziario; ma come ho detto più volte è un provvedimento che tocca al Parlamento. Mi rimetto alle scelte della politica". Infine, la Guardiasigilli ha aggiunto: "La pena ci deve essere per chi ha commesso reati ed è stato giudicato: italiano o straniero che sia. Ma è evidente a tutti che il tema dell'immigrazione, che è globale ed è addirittura biblico, non si governa col carcere".

Livia Turco: "Proposta strampalata". "In un momento in cui la crisi economica morde è giusto porsi il problema di risparmiare in ogni ambito. Tuttavia, la proposta di Alfano è assolutamente strampalata, anche perchè difficilmente praticabile. Se vuole risparmiare nell'ambito delle politiche per l'immigrazione, è meglio che il ministro dell'Interno riveda le strutture dei Cie, centri di identificazione ed espulsione, che oltre ad essere disumani ed inefficaci sono anche molto costosi. Si adoperi per ottenere aiuti concreti dall'Europa e faccia gli accordi bilaterali con i paesi da cui provengono i flussi migratori. I fatti dimostrano che solo così si governa in modo efficace l'immigrazione". Lo afferma in una nota Livia Turco, presidente del Forum Politiche Sociali e Immigrazione del Pd.