Milano

Milano, Pisapia dà 100 muri ai writers. Il Comune: "Libera espressione per la street art"

E annuncia multe più salate a chi imbratta beni storici della città e proprietà private. L'associazione Antigraffiti: "Solo un'operazione simpatia che non risolve il problema del vandalismo"

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Spazi dove esprimere liberamente il proprio estro. Non in tutta la città, ma in un elenco di luoghi precisi che l’amministrazione compilerà nelle prossime settimane. La giunta Pisapia annuncia l’operazione 'muri liberi', un centinaio di spazi dove i writers milanesi potranno disegnare senza incappare in un reato da codice penale. Una prima apertura alla street art, da avviare entro la fine dell’anno con apposita delibera. Sottopassi pedonali, più che altro, e spazi delle Ferrovie con cui il Comune sta trattando.

Ogni parete una targhetta, 'muro libero', perché sia identificabile dall’artista, più o meno noto. Oltre un centinaio di spazi per cominciare, da moltiplicare nel tempo. Palazzo Marino tende una mano agli artisti della bomboletta, dopo anni di conflitto. Il senso: non siamo la città del proibizionismo. Ma sia chiaro che, se con la sinistra si concedono spazi all’estro, con la destra si sanzionano severamente gli sgarri: l’amministrazione intende inasprire le multe (oggi fino a 450 euro) per chi viene sorpreso a imbrattare i muri.

[[ge:rep-locali:rep-milano:82452147]]"Abbiamo rispetto per la libera espressione e per i giovani che vogliono cimentarsi con la street art - spiega l’assessore ai Lavori pubblici, Carmela Rozza - ma non si tollera il vandalismo sui beni storici della città e dei privati. Siamo impegnati a contrastare il vandalismo graffitaro: non sarà consentita la violazione della legge". Proprio alcuni writers, tra l’altro, il 14 luglio alla Fabbrica del vapore inizieranno a disegnare un murales dedicato a Nelson Mandela. Nell’ultimo anno il nucleo dei vigili antigraffito selvaggio è cresciuto, 14 agenti, il doppio di prima. Anche perché, dice il Comune, si moltiplicano le crew che ricorrono anche a rulli ed estintori per farsi la guerra sui muri.

Cinquanta i vandali identificati dall’inizio del 2014, poi denunciati all’autorità giudiziaria (26 nel 2011). 'Muri liberi' non soddisfa però i volontari che girano la città per ripulirla. Andrea Amato, associazione Antigraffiti, commenta: "Il Comune pensa di risolvere il vandalismo con queste operazioni simpatia, ma l’unico modo è distinguere tra arte e imbrattamento. Come fanno a Como: un patentino del writer da rilasciare a chi fa le cose artistiche e da togliere a chi sporca".

Anche il centrodestra non la reputa una buona idea. Per il consigliere Riccardo De Corato, Fratelli d’Italia, è "solo un incentivo ai vandali". In parallelo, prosegue la pulizia degli edifici pubblici. Venerdì 10 luglio, la presentazione di Palazzina Liberty ripulita. È qui che verrà applicata una pellicola che consentirà la rimozione dei graffiti con una spugna, acqua tiepida e un materiale speciale. Una pellicola che a Barcellona pare abbia avuto grande successo e che verrà testata anche in altre zone, come in piazzetta Capuana a Quarto Oggiaro.
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