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COSÌ LA GERMANIA HA RICORDATO AI ‘SUOI’ TURCHI DI ESSERE TURCHI

La propaganda curda e la demonizzazione di Erdoğan hanno fatto riscoprire agli immigrati di origine turca nella Bundesrepublik e in altri paesi europei le loro radici anatoliche. Intanto di Kurdistan non si parla più.

di Daniele Santoro
Pubblicato il Aggiornato il
Pubblicato in: Musulmani ed europei - n°1 - 2018
<span>Bandiera tedesca con i simboli di quella turca sventolata da sostenitori di </span><span>Erdoğan</span><span><span> </span>a una manifestazione a Colonia il 31 luglio 2016. Foto di Sascha Steinbach/Getty Images.</span>
Bandiera tedesca con i simboli di quella turca sventolata da sostenitori di Erdoğan a una manifestazione a Colonia il 31 luglio 2016. Foto di Sascha Steinbach/Getty Images. 

1. Il 22 aprile 2014 la stampa turca annunciò che l’allora primo ministro Recep Tayyip Erdoğan si sarebbe recato in visita a Colonia un mese più tardi per il decimo anniversario dell’Unione dei turchi democratici europei (Avrupalı Türk Demokratlar Birliği), organizzazione legata a doppio filo al partito di governo Ak Parti 1. Il progetto di Erdoğan apparve immediatamente sospetto. Il primo ministro turco sarebbe infatti andato a Colonia a due mesi dalle prime elezioni dirette del presidente della Repubblica, nelle quali i cittadini turchi residenti al di fuori della Turchia avrebbero potuto votare nei loro paesi di residenza 2.