Presentata a New York la PlayStation 4. Fra social e alta definizione

La Sony racconta la sua prossima console. Mostrati alcuni servizi cloud e streaming, nuovi giochi in hd, il joypad con superficie tattile e un tasto per condividere video. Ma la macchina non si vede. L'uscita è pervista per Natale 2013

_bmUploads_2013-02-20_1438_Controller_01New York. La nuova PlayStation c'è ma non si vede. Nel senso che non ha ancora una forma o un prezzo, mentre per la data di uscita si parla di Natale. La Sony, all'Hammerstein di Manhattan, mostra quel che per lei è il futuro dei videogame lasciando però fuori il pezzo più importante: la sua prossima console da casa, della quale viene fatto vedere il joypad. Dell'ultima erede di quella PlayStation che nel 1994 ha rivoluzionato il mondo dei giochi elettronici, si accennano le caratteristiche tecniche, si mostrano alcuni servizi chiave, si recita la filosofia di fondo.

Davanti a circa cinquecento giornalisti provenienti da tutto il mondo, si parte con le immagini dei videogame che hanno segnato questi ultimi 20 anni. A ribadire che l'azienda giapponese è molto attaccata alle glorie di un tempo.

La PlayStation 4 permetterà di liberare l'immaginazione e consentirà di proporre nuovi modelli di business”, illustra dal palco Andrew House, a capo della Sony Computer Entertainment. Non è Ken Kutaragi, “padre” visionario delle prime tre console della compagnia di Tokyo, e si vede. Il suo è un discorso che sancisce il reale, elenca i trend in atto e li include nella nuova mcchina. Dalla condivisione di contenuti ai social network, dalla interazione con i dispositivi mobili fino allo streaming. Il tutto tradotto in cinque parole chiave: semplicità, immediatezza, social, integrazione, personalizzazione.

Kill-3

Mark Cerny, sviluppatore di esperienza ora in forza alla Sony, illustra le caratteristiche tecniche della Ps4 senza mai svelarle esplicitamente. Si capisce solo che la console è potente. In seguito le specifiche escono online sotto forma di pdf. Confermato il pocessore Amd e la scheda grafica Ati, la memoria che invece si pensava di 4gb è addirittura di 8gb Gddr5. Insomma, è molto simile a un pc. Il lavoro dei programmatori diventa quindi più facile, sulla carta, e la console ben più economica da costruire rispetto alla Ps3 del 2006.

“Ormai il mondo è connesso”, afferma Cerny. “Ma con la PlayStation 4 abbiamo voluto creare una piattaforma soprattutto per chi gioca e per chi i giochi li fa”. Di concreto si vede il joypad, il DualShock 4, come dicevamo all'inizio. Con la sua superficie tattile e il tasto per condividere immediatamente le proprie prodezze nei videogame con amici e parenti. E si potranno mandare questi video anche su tablet e smartphone. C'è poi un sistema di telecamere stile Kinect della Microsoft, il nuovo Eye Toy, che dovrebbe permettere alla Ps4 di percepire e riconoscere il movimento del giocatore per la stanza. Infine la personalizzazione dei menu e la trasformazione degli avatar in contatti veri con tanto di nome, cognome e foto. Come su Facebook.

camera-web

Il quarto d'ora di gloria di David Perry di Gaikai, il servizio acquisito dalla Sony per giocare in streaming, è forse stato il più interessante della conferenza. Con Gaikai sarà infatti possibile provare i totoli in uscita prima di comprarli e condividere la propria esperienza su Facebook o su Ustream. E questo significa poter trasmettere dal vivo da una console. Non solo: via Ps Vita, si potrà giocare usando il suo schermo come display remoto della Ps4. Idea non troppo distante da quella della Wii U della Nintendo. A proposito: tutti i titoli delle passate generazioni, da quelli per PlayStation fino a quelli per PlayStation 3, saranno accessibili via smartphone, pc, smart tv e iPad sempre grazie a Gaikai. E per questo la Sony sta creando un network abbastanza veloce da consentirlo. Del dove e del quando Perry però non ha parlato.

Le varie anteprime di videogame sono quelle che hanno strappato gli applausi più sinceri. Ha colpito la qualità della grafica di Shadow Fall, ultimo capitolo della saga di fantascienza Killzone. Poi Driverclub, un titolo di corse che combina la guerra fra clan degli “sparatutto” con i giochi di guida, e Second Son, nuovo episodio delle serie di Infamous. Tutti straordinari in fatto di dettaglio delle immagini. La palma, per l'originalità, va invece a The Witness di Jonathan Blow, l'autore di Braid. Una strana avventura onirica fatta di enigmi che non ha nulla a che spartire con le invasoni dei fascisti da Marte e il rombare dei motori.

“Non ci sono più barriere. Con Ps4 l'immaginazione non ha limiti”, insiste David Cage, uno dei game designer di maggior talento, lo stesso di Omikron o Heavy Rain. E fa vedere il volto di un anziano riprodotto in digitale che assomiglia ad una fotografia. E di colpo sembra di esser tornati indietro di dieci anni, quando quel che contava era solo ed esclusivamente la potenza della grafica. Quando una console si misurava unicamente in base al numero di poligoni che poteva gestire nello stesso momento. Il nuovo motore grafico Panta Rhei della Capcom usato in un progetto intitolato Deep Down va nella stessa direzione. Così come il Luminous Engine di Square Enix, già visto a giugno, che sarà alla base del prossimo Final Fantasy.

Sony ha così anticipato la presentazione da parte della Microsoft della sua nuova Xbox. Presentazione che fino a poche settimane fa era data per imminente. Le due macchine sulla carta si somigliano e di fatto si spartiscono lo stesso tipo di pubblico, eppure hanno anime diverse e obbiettivi differenti. Quella di Redmond sarà parte del mondo complesso e per ora un po' claudicante di Windows 8, che va dagli smartphone alle console, quella di Sony invece punta ancora una volta ai giocatori vecchio stile aggiungendo alcuni nuovi servizi forse inevitabili ai tempi di Facebook.

E' presto per dire come andrà a finire. Ma certo lo scatto in avanti della multinazionale di Tokyo è sembrato un voltarsi all'indietro, o quantomeno un puntare a certezze e a modelli del passato che non è detto funzioneranno altrettanto bene in futuro.

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2 commenti

  • Enrico Biancalani 22 febbraio 2013 alle 02:50

    Bello questo articolo. Uno dei pochi articoli Italiani sul genere che non sia completamente ritardato.

  • Come grafica dai trailer non si vede il salto generazionale che c'è stato tra la ps1 e la ps2, e tra ps2 e ps3... A quelli a cui con interessa condividere ed essere cosi "social" tenersi la ps3 non dovrebbe essere un grosso sacrificio