PERCHE’ QUESTA INDAGINE ?
La ricerca che stiamo sviluppando, di cui questa indagine rappresenta un passaggio fondamentale, ha l’obiettivo finale di valutare le ricadute che gli interventi attuati in ambito micro-urbanistico, ed in particolare quelli legati alla mobilità ciclopedonale, hanno sulla salute dei cittadini.
E’ dimostrato infatti come siano moltissimi gli aspetti positivi dell’attività fisica sul benessere dell’uomo e come sia quindi importante promuovere la salute mediante l'adozione di corretti stili di vita.
Da tempo ormai l’attività fisica è considerata un fattore protettivo fondamentale nei confronti di numerose patologie: la sedentarietà è infatti al quarto posto nel mondo tra le cause di morte correlate a malattie cronico-degenerative non trasmissibili, che comportano la maggior parte dei decessi a livello mondiale (92% in Italia).
Le principali patologie che potrebbero essere ridotte grazie ad una maggiore attività fisica spaziano da malattie cardiocircolatorie e respiratorie fino all’obesità; dal diabete alla depressione; dal benessere osseo e muscolare fino a diverse tipologie di tumore (colon, seno, prostata, …).
L’OMS stima che più del 30% della popolazione mondiale non esegua una sufficiente attività fisica cioè, per gli individui adulti, almeno 150 minuti alla settimana (30 minuti al giorno per 5 giorni) di esercizio fisico moderato.
In Europa il 50% degli spostamenti urbani in automobile è su distanze inferiori a 5 km che potrebbero essere percorse in 15/20 minuti utilizzando la bicicletta. Già solo questi tragitti quotidiani soddisferebbero la quantità di attività fisica giornaliera fortemente consigliata per rimanere in salute.
Inoltre un maggior utilizzo della bicicletta per i propri spostamenti ha ricadute benefiche non solo in ambito socio-sanitario: si hanno infatti effetti positivi anche su ambiente e inquinamento, traffico e viabilità, lavoro ed economia.
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