Milano, 9 giugno 2015 - 12:15

Bravetta, il degrado della Fontana
del Sole, monumento di periferia

Fu costruita nel 1938 per celebrare l’arrivo in zona dell’acquedotto del Peschiera: ora è spaccata, imbrattata e coperta di muffe, ruggine e sporcizia

di Ester Palma

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Una fontana con una lunga storia, abbandonata e in completo degrado. Non è certo «speciale» quanto accade in via di Bravetta, a pochi metri dall’inizio di via della Pisana e di fronte alla costruzione militare di Forte Aurelio. Cioè dove dal 1938 c’è una delle poche fontane monumentali della periferia romana. Fu costruita per celebrare l’arrivo in quella zona dell’acquedotto «Peschiera-Capore», una grande opera civile che aveva risolto i problemi del rifornimento idrico in un quadrante della città allora in via di sviluppo

Ispirata alla Barcaccia

Fu subito battezzata Fontana del Sole per il magnifico fregio ispirato al più famoso Sole scolpito da Bernini per la Fontana della Barcaccia in piazza di Spagna. Ma oggi la fontana non si vede quasi più: è perennemente nascosta ai passanti dalle auto in sosta. Ma forse è meglio così: perchè è in condizioni di totale abbandono: una delle due bocchette è chiusa da anni, il bellissimo mascherone in travertino che rappresenta il sole è stato imbrattato e spaccato nella parte superiore, oltre a essere corroso da ruggine e sporcizia. Il retro mostra segni di cedimento strutturale e il tutto è sommerso di muffe, muschio e immondizia.

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La Fontana del Sole, il degrado di un monumento di periferia

Pippo e i cocchieri

Nonostante la situazione deprimente della fontana, per gli anziani del quartiere è ancora un punto di riferimento. Molti di loro continuano a rifornisi di acqua fresca dall’unica bocchetta funzionante, e ricordano c i cocchieri che fino agli anni ‘50 portavano i prodotti della campagna in città con il carro, si fermassero al Sole per far abbeverare i cavalli e i muli. La città si allargò velocemente e presto abbracciò anche la zona Pisana-Bravetta. Ma la fontana non perse il suo ruolo centrale nel quartiere: negli anni ‘60/70 vi venivano messi in fresco i cocomeri del mitico Pippo, il «cocomeraro» della zona. Poi negli anni, il degrado crescente, nella completa indifferenza del Comune e delle istituzioni. Ora la Fontana rispecchia perfettamente la desolazione e l’abbandono dell’intera città, in centro come in periferia.

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