NewsCinema Magazine - Agosto 2015

Page 1

1


NewsCinema.it

Testata Giornalistica di Cinema e Serie Tv Mensile Agosto 2015 ANNO II - N. 8 Registrazione Tribunale di Roma n.203/11 del 17 Giugno 2011 redazione@newscinema.it www.newscinema.it

Direttore Responsabile Giuseppe Rogolino

Capo Redattore/Capo Servizio Letizia Rogolino

Redattore/Responsabile Serie Tv Carlo Andriani

Hanno collaborato a questo numero: Carlo Andriani Letizia Rogolino Francesca Coppola Rosa Maiuccaro Danilo Belmonte Alexia Altieri

Editore ASTUS s.r.l. Tel +39 0692918588 - Fax 0692911910 Roma - Italia

PubblicitĂ A.P.S. Advertising Srl info@apsadvertising.it Via Tor de' Schiavi, 355 - 00171 Roma Tel: 06.89015166

2


VISITA IL NOSTRO PORTALE ONLINE

WWW.NEWSCINEMA.IT

3


SEGUICI SU TWITTER https://twitter.com/NewsCinemaIt

4


Dove Eravamo Rimasti

meryl streep è una cassiera dal cuore pop rock di Carlo Andriani

5


Tradurre la musica in immagini è l’obiettivo che si è preposto Jonathan Demme nel realizzare Dove eravamo rimasti, l’atteso nuovo capolavoro che riporta Meryl Streep al film musicale dopo il successo di opere comeRadio America, Mamma Mia! ed Into the Woods. Scritto da Diablo Cody, premio Oscar per l’apprezzatissimo Junodi Jason Reitman, il film racconta la storia di Ricki (Meryl Streep), cassiera di giorno e rockstar di notte per i Ricki and the Flash, una band seguita solo dai pochi clienti di uno squallido pub californiano. Nonostante la fama non sia mai arrivata, Ricki continua imperterrita ad esibirsi, affrontando mille difficoltà per arrivare a fine mese e respingendo le avances di un bassista follemente innamorato di lei. Ma l’improvvisa fine del matrimonio della figlia la costringerà a tornare a casa per indossare una volta per tutte le inedite vesti di moglie e madre sacrificate per seguire il suo sogno.La classe di Jonathan Demme, il talento di Meryl Streep, l’originalità di Diablo Cody ed una colonna sonora da urlo sono gli ingredienti fondamentali di Dove eravamo rimasti, uno di quei pochi film che, ancor prima di vederlo, sapevamo benissimo non avrebbe deluso le aspettative. E così è stato. Il film infatti ci regala con intelligenza e ironia uno spaccato veritiero dell’altro lato della medaglia del sogno americano. Se solitamente le opere musicali ci mostrano i rispettivi protagonisti coronare il sogno di

6


essere delle star, questo Dove eravamo rimasti va controcorrente, evidenziando i dolori e i rimpianti di una donna che ha probabilmente fatto delle scelte sbagliate. Scelte che ovviamente si vanno a ripercuotere sulla sua vita quando si accorge che la sua presenza nella famiglia è solo motivo di sdegno e preoccupazione. Un tema forte che Diablo Cody ha già trattato nel brillante e pessimista Young Adult di Jason Reitman. Tornano infatti una protagonista sui generis ed un “ritorno a casa” dalle conseguenze disastrose. L’unica differenza con la pellicola interpretata dall’altrettanto brava Charlize Theron è che Ricki, nonostante rimanga coerente con il suo essere sopra le righe, la sua passione per la musica ed il suo spirito repubblicano, ha voglia di cambiare per la sua famiglia. Aspetti che la rendono un anti-eroina che è impossibile non amare. E chi se non la sola ed unica Meryl Streep poteva darle voce, espressioni e carisma trasformandosi in una irresistibile rockstar fallita? Se per The Iron Lady la Streep ha infatti studiato a fondo l’accento e la tonalità di Margaret Thatcher, per Dove eravamo rimasti si è destreggiata con indiscutibile talento e credibilità sulle note di classici rock di Bruce Springsteen e dei Rolling Stones e su brani pop di Lady Gaga e Pink. Il risultato è Dove eravamo rimasti, un film dal sapore indipendente che intrattiene, diverte ed emoziona regalando 100 minuti di splendide interpretazioni, dialoghi intelligenti ed incredibili performances musicali. Dove eravamo rimasti verrà distribuito dalla Warner Bros in tutti i cinema italiani il 10 settembre 2015.

7


8


Operazione U.N.C.L.E.

9


NEWSCINEMA

La nuova spy story di Guy Ritchie ispirata alla celebre serie tv degli anni ’60 di Letizia Rogolino

Se uno pensa all’accento incomprensibile di Brad omaggio alla serie tv. Abbiamo voluto cogliere Pitt in Snatch – Lo Strappo o all’acuto umorismo l’essenza e l’unicità di quel periodo perchè fosse degli ultimi film di Sherlock Holmes con Robert immediatamente accessibile al pubblico di oggi con Downey Jr., non può non amare il cinema di Guy la massima freschezza e originalità. Il tono è allo Ritchie. Infatti, la peculiarità di questo regista stesso tempo storico e attuale e l’ho sentito un inglese, ex marito della cantante Madonna, è la processo molto naturale” ha detto il regista. Siamo capacità di adattare un genere classico in modo del negli anni più critici della Guerra Fredda. L’agente tutto innovativo ed originale, per coinvolgere il della CIA Napoleon Solo (Henry Cavill) e l’agente pubblico del grande schermo in un mix di azione e del KGB Illya Kuryakin (Armie Hammer) devono divertimento. Il suo ultimo film, Operazione collaborare, nonostante il loro rapporto conflittuale, U.N.C.L.E., nelle sale italiane dal 2 Settembre, è per fermare una misteriosa organizzazione che ispirato ad una celebre serie tv degli anni ’60, The minaccia il mondo con le armi e le tecnologie Man From U.N.C.L.E., e ritrova nei panni dei nucleari. Alicia Vikander, che abbiamo visto protagonisti Henry Cavill ed Armie Hammer, due recentemente nel film di fantascienza Ex Machina, delle star più in vista del momento che tornano al interpreta la figlia di uno scienziato tedesco che i due 1963 tra la Germania, l’Austria e l’Italia per una spy agenti dovranno utilizzare per infiltrarsi tra i nemici e story in linea con il più classico James Bond. “E’ un lottare contro il tempo per trovare la mente criminale

10


NEWSCINEMA

“Un equilibrio di pericolo reale, dramma e azione con un tocco di leggerezza”

e prevenire la catastrofe. La competizione e la rivalità spiegato Guy Ritchie parlando di questo suo ultimo tra Solo e Kuryakin rende il film dinamico e frizzante, film, che riesce a mantenere le caratteristiche ma soprattutto divertente.

vincenti del suo cinema, con richiami al primo Lock

L’azione e l’avventura sono gli ingredienti principali & Stock e il più recente Rocknrolla. La sceneggiatura per un film di spionaggio che sembra a tratti retrò e a è lineare e asciutta, e il montaggio veloce e serrato tratti legato al XXI secolo, sullo sfondo degli anni ’60 coinvolge lo spettatore nell’avventura, mentre gli vissuti dal punto di vista più cool, tra arte, moda, occhi sono rapiti da un’estetica fatta di colori vivaci, musica e diverse ideologie politiche e sociali. Sulle costumi eleganti vintage e location affascinanti. note di una musica che passa da ritmi swing a Risulta tuttavia difficile spogliare Henry Cavill della melodie di natura western, si susseguono scontri a tuta rossa e blu che ha indossato negli ultimi anni fuoco, serrati inseguimenti, scenografiche esplosioni per interpretare il nuovo Superman. L’attore non anche se i due protagonisti sembrano impassibili, riesce a lasciarsi andare all’ironia e risulta più rigido e sfoggiando un coraggio e una spavalderia che poco espressivo rispetto ad Armie Hammer e il resto diverte lo spettatore dalla prima all’ultima scena. del cast. La regia e le scelte di produzione riescono “Equilibrio di pericolo reale, dramma e azione, con un però a creare nel complesso un film da vedere, tocco di leggerezza. Trovo stimolante la carismatico, divertente e spassoso, per un pubblico contrapposizione di diversi stati d’animo” ha eterogeneo.

11


Armie HAMMER “il mio illya? tutti amiamo spiare” di Rosa Maiuccaro

12


NEWSCINEMA Armie Hammer è talmente alto che sul red carpet newyorkese di Operazione U.N.C.L.E. riesce a far sfigurare perfino la sua co-star Henry Cavill. Solare e spigliato, risponde alle mie numerose domande alla velocità della luce consapevole che il pubblico (specie quello femminile) freme per applaudirlo in sala. Dovranno tuttavia accontentarsi solo della sua presenza perché Armie di anni ne ha soli 29, ma è sposato già da cinque con la giornalista televisiva Elisabeth Chambers che lo scorso anno ha dato alla luce la loro primogenita, Harper. Ma anche al cinema Armie non scherza perché, oltre ad aver interpretato il principe azzurro in Biancaneve, il bell’attore californiano è stato già diretto da maestri del calibro di Clint Eastwood (J. Edgar), David Fincher (The Social Network) e non ha sfigurato neanche al fianco di Johnny Depp in The Lone Ranger. Ma vediamo come se l’è cavata nei panni di una spia russa nel nuovo attesissimo film di Guy Ritchie. Che tipo di spia è Illya? E’ una classica spia del KGB, freddo e calcolatore. E’ cresciuto nell’Unione Sovietica. E ora che deve affrontare questa missione ha come l’impressione che questa sia la sua grande occasione per dimostrare tutte le sue capacità. Per questo Napoleon Solo (interpretato da Henry Cavill, n.d.r.) gli fa quasi orrore perché non segue le regole, anzi non sembra proprio che sappia cosa siano. Eppure proprio le loro differenze li rendono un team perfetto. Avevi mai sentito parlare della serie originale The Man from U.N.C.L.E.? A dire il vero no. Quando ho saputo che avrei fatto parte del film di Guy Ritchie non ci vedevo più dalla gioia. Poi mi sono ripreso dall’entusiasmo e ho pensato che avrei subito dovuto documentarmi sulla serie perché qualcuno come te oggi me l’avrebbe chiesto alla premiere del film. Ho guardato tutti i dvd e devo dire che era grandiosa anche la serie.

13


E quali sono le differenze con il film? Noi abbiamo preso quei personaggi, quel periodo storico e li abbiamo attualizzati attraverso lo stile unico di Guy Ritchie. Che tipo di regista è sul set? Dà l’idea di essere piuttosto esigente… No, anzi una persona molto flessibile e disponibile. Ha un’idea ben precisa di tutti gli ingredienti che vuole siano presenti nel film: humour, stile, divertimento. Tutti elementi che conosce alla perfezione e che sono riscontrabili nella sua intera filmografia. Questo però non gli impedisce di accogliere con piacere anche le idee di noi attori e di inserirle nel film. E avete trascorso molto tempo in Italia… Abbiamo girato in alcune delle più belle località del mondo: da Napoli a Roma, da Viterbo alla Costiera Amalfitana. Ad onore del vero per me è stata più una vacanza che un lavoro. Come ti sei preparato perché il tuo accento russo risultasse minimamente credibile? YouTube è stata la mia fonte primaria. Ho guardato principalmente video di russi madrelingua che parlano inglese. Mi concentravo a capire il modo in cui emettevano le vocali, l’inflessione e la loro pronuncia dei nostri vocaboli. Spesso è perfino molto diverso da quello che immaginiamo. E di Hugh Grant che ci dici? Credo che lui possa considerarsi il valore aggiunto del film perché restituisce esattamente il brio della serie originale condendolo della sua simpatia e apportando una novità assoluta. Perché credi che le spie, al cinema così come nella letteratura, siano sempre di moda? Perché le persone non fanno altro che spiare gli altri e questo avviene forse da quando i nostri antenati hanno scoperto che c’erano altri villaggi nelle loro vicinanze. Anche tu spii, credi che non lo sappia? Fa parte della natura umana.

14


15


Guy RITCHIE un cinema irresistibile di azione e humour di Francesca Coppola

16


NEWSCINEMA

Operazione U.N.C.L.E. Questo il titolo della nuova pellicola nata dalla penna e dal genio di un regista che riesce brillantemente a mescolare classica

apre – da solo e giovanissimo – la strada

azione all’americana al proverbiale humor

naturale per il genere crime conduce

britannico. La pellicola avrà come

Ritchie a cimentarsi nella sua prima regia

protagonisti Henry Cavill e Armie

con il cortometraggio The Hard Case, del

Hammer nel ruolo di due agenti segreti in

1995. Due anni più tardi giunge la

rivalità che, durante il periodo della

notorietà con Lock & Stock – Pazzi

Guerra Fredda, sono costretti a mettere

scatenati, un successo indipendente

da parte i diverbi per collaborare ad un

prodotto dalla Ska Films, che narra le

caso che sta mettendo in serio pericolo la sopravvivenza del pianeta mediante

vicende di un quartetto di criminali dell’East End londinese invischiati in

l’ideazione di armi e tecnologie nucleari.

insolite trame che vanno a discapito di un

Cosa c’è da aspettarsi? Il meglio, se si

boss della malavita locale. Snatch – Lo

ripercorre per un istante la carriera del

strappo è la pellicola che lo consacra al

cineasta in questione. Guy Ritchie, classe 1968, un’infanzia che non si direbbe

nuovo millennio: in essa, un Brad Pitt

per il successo. Un’attrazione quasi

regolare. Sopravvissuto al divorzio dei

dedito alla boxe clandestina impregnato di vena comica, riscuote ottimi incassi al

genitori, a un fratellastro dato in adozione,

botteghino e si impone tra la critica

al nuovo matrimonio della madre, alla

contemporanea, valendo al regista

dislessia incombente, all’espulsione dal liceo Stanbridge Earls a soli sedici anni

persino una nomination ai celebri BAFTA

dopo esservi stato sorpreso a fare uso di

17

droghe leggere: un ragazzino che gioca a fare il bullo, e che grazie alla sua grinta si

Awards. E’ in questo periodo che Guy imprime un sigillo importante sulla propria


18


notorietà convolando a nozze con la pop star Madonna, intrecciando così il successo alla sua vita privata: di questo periodo sono infatti lo spot per la BMW che vede Miss Ciccone e Clive Owen come star protagoniste, e il videoclip del terzo e ultimo singolo di “MUSIC”, album della cantante sua moglie che appare alla guida ribelle di un’auto in fuga in What it feels like for a girl. Ma si sa che la dea della sorte è bendata, e nel 2002 non si volge a favore del regista, che dirige la consorte su di un’isola deserta insieme ad Adriano Giannini in Travolti dal destino, un remake del cult Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto, datato 1974 e diretto dalla nostrana Lina Wertmuller. Per nulla all’altezza del suo predecessore, il film si rivela un flop totale guadagnandosi persino cinque Razzie Awards e una dichiarazione della Wertmuller, addirittura pentita di aver ceduto i diritti alla Ciccone. Nel 2005, in ogni caso, Ritchie si rifà con l’action d’azzardo Revolver, sceneggiato in collaborazione con Luc Besson, che ottiene un discreto successo di pubblico ma delude la critica, soprattutto in occasione del Toronto Film Festival di quell’anno. Il 2007 lo vede tutto preso nella realizzazione di un’icona fumettistica per la Virgin Comics, un supereroe dal nome “Gamekeeper”, per il quale il cineasta si impegna a realizzare anche una riduzione cinematografica. L’anno dopo, è la volta di RocknRolla, tra il malvivente Gerard Butler e il ganster Tom Wilkinson: un eventuale ritorno allo stile poliziesco delle origini accolto molto favorevolmente dalla stampa accreditata. Finalmente, nel 2009 giunge il riscatto vero e proprio, alla regia di Sherlock Holmes, ispirato alle avventure dell’omonimo e leggendario personaggio nato dalla penna di Sir Arthur Conan Doyle ma stavolta impregnato del genio fumettistico di Lionel Wigram. Non c’è che da attenderne l’altrettanto soddisfacente sequel, Sherlock Holmes – Gioco di ombre, che vede come coprotagonisti i soliti Robert Downey Jr. nelle vesti dell’affascinante investigatore e il suo connazionale Jude Law a interpretare il ruolo del fido dottor Watson, distribuito nelle sale nel 2011. Tre anni più tardi, è la volta di questa nuova pellicola che si spera non deluda le aspettative; resta il fatto che Guy Ritchie è ormai sinonimo di un cinema d’autore, con un proprio verso e un proprio tocco personale che lo rende altresì inconfondibile.

19


fantastici 4 notizie e curiositĂ sul cinecomic difficile da portare sul grande schermo di C.A.

20


21


Tra i tanti spettacolari cinecomics tratti dai fumetti della Marvel nel corso degli anni sicuramente non

(Michael B. Jordan) che li aiutano a mettere a punto un dispositivo per rendere possibile l’impossibile. Il

possiamo annoverare i film dedicati a I Fantastici

team parte così per un viaggio inter-dimensionale

Quattro. Escludendo il tragico e mai uscito

che avrà delle conseguenze incredibili sulle loro vite.

esperimento del 1994, i due film diretti da Tim

In seguito all’ esposizione a delle energie

Story tra il 2005 ed il 2007 ed interpretati da grandi

sconosciute, i quattro assumeranno delle doti straordinarie: Reed diventerà incredibilmente

star come Jessica Alba, Ioan Gruffud, Chris Evans e Michael Chiklis furono un tale buco nell’acqua da costringere la 20th Century Fox a mettere in pausa la saga per oltre dieci anni. Così, arruolati Josh Trank, l’apprezzato regista di Chronicle ed alcuni dei più lanciati attori degli ultimi anni come Miles Teller, Michael B. Jordan, Kate

“elastico”, Sue potrà rendersi invisibile a suo piacimento, Johnny sarà in grado di “accendersi” come una torcia e Ben assumerà la forma e la consistenza di una roccia. Ma i quattro non sono gli unici ad aver ottenuto dei super-poteri durante la spedizione, così sarà loro compito utilizzare la maledizione che li ha colpiti come un dono per

Mara e Jamie Bell, la Fox ha deciso di ripartire da

proteggere l’umanità.

zero con I Fantastici Quattro, un nuovo film

Nonostante sulla carta I Fantastici Quattro abbia

dedicato allo spettacolare fumetto creato da Stan

tutte le carte in regola per essere un vero e proprio

Lee nel lontano 1961. Reed Richards (Miles Teller)

capolavoro dei cinecomics, il pubblico e la critica americana non hanno apprezzato il reboot di Trank.

e Ben Grimm (Jamie Bell) sono due amici che, lavorando sin dall’infanzia ad un prototipo di teletrasporto, catturano l’attenzione del Professore

L’Hollywood Reporter lo ha definito “un trailer di 100

Franklin Storm (Reg E. Cathey), direttore della

ha cinguettato su Twitter la sua delusione per la

Baxter Foundation, un dipartimento di ricerca per

versione finale dell’opera: “Un anno fa avevo una

giovani prodigi. Lì incontrano la scienziata Sue

versione fantastica di questo film. Una versione che

Storm (Kate Mara) ed il tecnico Johnny Storm

avrebbe ricevuto grandi recensioni. Probabilmente

22

minuti, un film che non inizia mai” e lo stesso Trank


NEWSCINEMA non la vedrete mai”. Questa purtroppo è la realtà. Il delle debolezze del film siano da imputare alla Fox budget ha subito infatti notevoli riduzioni ed il che ha cambiato la sceneggiatura originale per produttore Simon Kinberg è stato chiamato per renderla più appetibile per il grande pubblico. La girare alcune riprese aggiuntive per rendere il realtà probabilmente non verrà mai a galla, ma le prodotto finale più action e godibile per tutti. cose non sembrano mettersi bene per il sequel, la Eppure, secondo le prime indiscrezioni, il pubblico cui uscita rimane però confermata per il 9 giugno non ha accolto positivamente il film portando I 2017. Nel frattempo l’atmosfera cupa e dark alla Fantastici Quattro ad incassare 104 milioni di dollari Christopher Nolan, la regia originale di Josh worldwide contro i 108 di budget, un risultato che, Trank, alcuni interpreti di straordinaria bravura visti i miliardi di dollari incassati da film Marvel come come Miles Teller e Jamie Bell e le musiche di The Avengers, X-Men e tanti altri, non è Marco Beltrami ci sembrano ottimi ingredienti per sicuramente dei migliori. Qualcuno ha dato la colpa vedere un cinecomic da urlo. Quindi non ci resta del “flop” al comportamento aggressivo di Trank sul che aspettare il 10 settembre per correre al cinema set, mentre altri hanno sostenuto che gran parte e rivedere finalmente in azione i Fantastici Quattro.

23


Michael B. JORDAN “rappresento i giovani che lottano ogni giorno per i propri diritti� di Rosa Maiuccaro

24


NEWSCINEMA

INTERVISTA

Contrariamente al nostro Paese i figli delle grandi star hanno sempre molta difficoltà negli States a ricevere la fiducia degli addetti ai lavori. Non è questo il caso di Michael B Jordan, secondogenito di Michael A. Jordan, leggenda del basket americano, che da qualche tempo si è imposto non solo alle attenzioni degli studios hollywoodiani ma perfino dei produttori indipendenti. Il grande pubblico lo ha infatti principalmente conosciuto per il suo ruolo in Chronicle e, soprattutto, per quello in Prossima stazione Fruitvale Station in cui interpreta Oscar Grant, ventiduenne afroamericano ucciso a sangue freddo da un poliziotto nel 2009. Mentre le riviste di moda lo corteggiano per ottenere un suo servizio fotografico esclusivo, il bel ventottenne (fisico muscoloso e sorriso abbagliante) è impegnato sul set di Creed, lo spin-off di Rocky in cui lo vedremo recitare al fianco del leggendario Sylvester Stallone. Intanto dal 10 settembre vi aspetta nelle sale italiane con I Fantastici 4, che lo vede protagonista insieme a Kate Mara, Miles Teller e Jamie Bell. Ecco cosa ci ha raccontato in occasione di un affollatissimo incontro con i fan a New York. Che cosa rende questa versione dei Fantastici 4 diversa dall’originale? Credo che il film sia contraddistinto dal punto di vista di quattro teenager piuttosto che di quattro adulti. Ho trovato molto entusiasmante l’idea di questo piccolo gruppo di giovani pronti a salvare il mondo. Poi credo che tutti i ragazzi possano identificarsi con i loro problemi e sentirsi spronati a lottare per venirne a capo. Il film è sostanzialmente un racconto di formazione che segue i quattro protagonisti, il loro viaggio e la loro crescita fino alla trasformazione nei Fantastici 4.

25


NEWSCINEMA Quali sono invece le somiglianze? Miravamo a realizzare un film volto a conquistare il pubblico più giovane senza distaccarci troppo dall’idea dell’originale. L’obiettivo era non tradire le aspettative del pubblico che è cresciuto con questi personaggi. Senza rivelare alcun spoiler, qual è stata la scena più difficile da girare per te? E’ stato tutto sommato un film abbastanza impegnativo dal punto di vista fisico. Per me la cosa più difficile è sempre quella di fidarmi del regista e dello sceneggiatore durante le riprese senza avere ancora una chiara percezione del mondo che stiamo creando insieme. Hai appena 28 anni. A cosa devi il tuo successo? Io credo sinceramente di dovere tutto ai miei genitori. Mia madre e mio madre mi hanno sempre imposto un modello di vita basato sul lavoro e sul sacrificio, come base per raggiungere i miei obiettivi. Inoltre crescere in una comunità multietnica come quella del New Jersey è stato veramente molto arricchente da un punto di vista culturale. Che cosa consiglieresti ad un giovane spettatore dei Fantastici 4 ansioso di realizzare i propri sogni? Bisogna essere bravi a mantenere alta la concentrazioni sui propri obiettivi. Poi, so che può sembrare banale, ma ai più giovani suggerisco di fare esattamente ciò che i loro genitori gli ripetono fino all’esaurimento: andate a scuola, studiate, impegnatevi e ascoltate i consigli delle persone con più esperienza. L’America è purtroppo ancora alle prese con problemi legati alla razza e al colore della pelle. Gli attori afro-americani protagonisti in grandi produzioni hollywoodiani sono ancora pochissimi. Come ti senti ad essere uno di questi? Ovviamente avverto una grandissima responsabilità ma mi sento onorato di poter rappresentare una minoranza di giovani che ogni giorno lottano per vedere riconosciuti i propri diritti.

26


Com’è andata sul set di Creed? Mi sono dovuto preparare per Creed e I Fantastici 4 più o meno nello stesso momento e, dovendo interpretare un pugile, ho dovuto affrontare delle sessioni di allenamento molto dure per avere il fisico adatto. Com’è stato lavorare con una leggenda come Sylvester Stallone? E’ stato incredibile. Ero sicuramente ansioso prima di cominciare le riprese perché l’idea di lavorare con un attore che ha alle spalle quarant’anni di carriera mi intimidiva. Sul set invece abbiamo subito rotto il ghiaccio e lui si è dimostrato molto più collaborativo di quanto avessi mai potuto immaginare. Ero anche preoccupato di subentrare ad un personaggio così amato come Rocky, ma credo che il regista sia stato molto bravo a rendere la mia transizione più facile e indolore.

27


Jamie BELL “mai fatto scelte in base ai soldi!” di Rosa Maiuccaro

28


NEWSCINEMA A soli 14 anni ha interpretato Billy Elliot e da quel momento in poi per Jamie Bell si sono spalancate le porte del paradiso. Ce lo racconta nel corso di un emozionante incontro con i fan a New York che gli fanno notare quanto quel personaggio abbia ancora un ruolo da protagonista nell’immaginario collettivo. Oggi quel ragazzino che volteggiava e si ostinava a perseguire i propri sogni nonostante la povertà e i pregiudizi del padre ne ha 29 anni e ha recitato in più di 20 ruoli diversi. Dopo quale incursione nel cinema indipendente (Undertow di David Gordon Green) e nel folle universo di Lars Von Trier che l’ha scelto per interpretare il ruolo del sadico in Nymphomaniac, Bell è l’unico attore britannico nel cast dei Fantastici 4. Con il suo solito carattere schivo e riservato ci ha raccontato che cosa ha rappresentato questa nuova esperienza per la sua carriera non senza fare riferimento ai suoi esordi e all’importanza della sua famiglia. Qual è stata la sfida principale nell’interpretazione di Cosa? La cosa che mi piace di più del mio lavoro è non sapere mai che tipo di personaggio interpreterò e quali sfide dovrò affrontare. In questo caso mi sono divertito perché ho avuto la possibilità di usufruire del CGI ma anche di lavorare con il corpo. Generalmente sono un attore molto fisico e questa è stata davvero una performance a tutto tondo perché dovevo riuscire a far trasparire l’essenza umana del personaggio dopo la sua trasformazione in supereroe. Cosa dobbiamo aspettarci dal film e dal tuo personaggio? Il film è incentrato sulle origini dei Fantastici 4 e credo che i fan del franchise siano stati colti un po’ alla sprovvista nell’apprendere la notizia che io fossi stato scelto per questo ruolo. Per questo mi sento ancor più lusingato dal fatto di far parte di questa fantastica avventura. Come ti sei trovato con gli altri tre attori protagonisti, Michael B. Jordan, Kate Mara e Miles Teller? Come siete riusciti a legare in modo tale da trasmettere al pubblico il vostro legame? Direi che già girare il film in Louisiana ci ha aiutati a rendere tutto più facile (ride, n.d.r.). Diciamo che ci conoscevamo quasi tutti da prima ed è stato molto facile fare amicizia ed entrare in sintonia. Poi abbiamo trascorso talmente tanto tempo insieme che sarebbe stato veramente difficile il contrario.

29


Da giovanissimo hai interpretato Billy Elliot. Come hai vissuto quell’esperienza? Sono perfettamente consapevole di quanto quel film rappresenti per moltissime persone. E’ un film al quale rimango profondamente legato, è stato molto formativo per me sia come giovane attore che come ragazzo. Credo che il suo successo sia principalmente dovuto ai temi universali che tratta. Billy Elliot rimane uno dei punti di riferimento di una generazione e non solo per i ragazzi che sognano di fare i ballerini. Parlo ogni giorno con decine di persone che mi ringraziano per aver interpretato un ruolo così iconico che ha motivato il pubblico a perseguire i propri sogni e a tentare di riconciliarsi con i propri genitori nonostante talvolta i rapporti possano essere impediti dall’incomunicabilità. Oggi quel film è diventato un musical esportato in tutto il mondo e io non posso che sentirmi orgoglioso di aver interpretato Billy. E tu che rapporto hai con i tuoi? Il lavoro che faccio mi porta a viaggiare molto in giro per il mondo e a stare ovviamente lontano dalla mia famiglia. Devo dire che in questo senso la tecnologia è un toccasana perché grazie a Facetime e Skype riusciamo sempre a rimanere in contatto. Poi avendo cominciato a recitare molto giovane i miei hanno avuto modo di abituarsi alla mia routine e a comprendere i tempi del mio lavoro. In base a quale criterio hai effettuato le scelte successive della tua carriera? Non saprei dirtelo di preciso. Di sicuro non riguarda i soldi, né le tempistiche. Miles Teller per esempio ha girato Whiplash in 19 giorni e stiamo parlando di un gran film. Lo stesso vale per Fruivale Station, un film che mi lasciato veramente molto scosso. La verità è che né la sceneggiatura né il regista possono garantirti che si tratterà di un bel film o di un super successo commerciale. La nostra carriera è un continuo azzardo.

30


mission: impossible 5

tom cruise torna nei panni di ethan hunt sempre pi첫 action! di C.A.

31


NEWSCINEMA Sono passati quasi venti anni da quando Brian

Ilsa Faust (Rebecca Ferguson) e gli storici amici e

De Palma decise di portare sul grande schermo

colleghi Benji Dunn (Simon Pegg), Luther

l’omonima serie televisiva degli anni ’60 di Bruce

Stickell (Ving Rhames) e William Brandt (Jeremy

Geller. All’epoca Tom Cruise aveva poco più di

Renner). Lo abbiamo visto lanciarsi su un treno in

trent’ anni e il brillante film scritto da David Koepp

corsa, scalare le altissime montagne dello Utah,

e musicato da Danny Elfman fu l’inizio di una

scappare da un missile a guida infrarossa,

delle saghe action più coinvolgenti ed iconiche

arrampicarsi sul Burj Khalifa e tanto altro ancora.

della storia del cinema. Due decadi e tre registi

Lui è Ethan Hunt, l’agente segreto per

dopo (John Woo, J.J. Abrams e Brad Bird)

antonomasia, l’unico in grado di oscurare il ben più

Ethan Hunt affronta missioni sempre più

storico e leggendario James Bond e l’unico in

impossibili e non in un reboot della saga, bensì in

grado di sorprendere lo spettatore con alcune

un quarto sequel che, incredibile ma vero, riporta

delle migliori sequenze d’azione del cinema di

Mission Impossible ad essere lo spettacolare

genere. Ed è proprio con l’attesa scena che vede Cruise aggrappato al portellone di un aereo in volo

franchise creato dal regista di Scarface. Ma in questo nuovo capitolo scritto e diretto da Christopher McQuarrie, la stessa penna che creò nel 1995 un cult del cinema come I soliti sospetti, l’IMF non esiste più e Hunt è un fuorilegge ricercato dalla CIA. Questo però non lo ferma dal cercare di eliminare il Sindacato, una organizzazione criminale di ex agenti passati al lato oscuro. Ma Hunt non è solo, ad aiutarlo nella impresa ci saranno la doppiogiochista britannica

32

che si apre Mission: Impossible – Rogue Nation, un breve ma intenso antipasto di quello che poi vedremo negli ulteriori 125 minuti di film. Perché se pensate che l’iconica scena anticipata nel trailer sia il momento clou del film vi sbagliate di grosso. Nel corso del film infatti ci sono altre sequenze di gran lunga migliori. La prima è quella che vede Hunt alle prese con oltre venti minuti di pura e coreografica azione durante una rappresentazione


teatrale austriaca. L’attenzione al dettaglio di McQuarrie è straordinaria e la messa in scena è talmente perfetta da rendere Mission Impossible 5 quasi Hitchcockiano. La seconda è invece una complicata operazione subacquea in cui Hunt deve cambiare una scheda video evitando al contempo terribili ostacoli. La sensazione è quella di giocare ad un videogame come Dead Space, in cui la vita del protagonista è nelle nostre mani: il tempo passa, l’ossigeno diminuisce, il senso di claustrofobia aumenta e lo spettatore non aspetta altro che l’eroe compia la sua missione. Ma gli anni passano e Hunt, un po’ come l’ultimo Indiana Jones di Harrison Ford, è sempre più umano e vulnerabile. Come è vulnerabile nella divertente scena successiva, quando si trova in Marocco appena defibrillato a guidare spericolato tra le scalinate di Rabat. O poco dopo quando, come tradizione vuole, si trova a cavalcare una moto a 200 km orari. Sequenze accompagnate dalla giusta dose di ironia e supportate da una Hunt Girl finalmente degna di nota e da una spalla comica del calibro di Simon Pegg che alleggerisce la pellicola nonostante l’eccessiva durata. Il risultato è così un Mission Impossible ricco di azione, divertimento, eleganza e classe che apre le danze per un già annunciato sesto capitolo e che conferma Tom Cruise come il solo ed indiscusso re del genere action.

33


le avventure di ethan hunt

venti anni di successi per la saga di Tom cruise di Francesca Coppola

34


Impossible? Che sia stata coniata sotto

abbandonare la divisione speciale dei servizi segreti statunitensi e per questo continua ad

ispirazione del famoso franchise cinematografico

agire tra corse e salti inverosimili, ma che fanno la

o meno, le due iconiche parole sono certamente

sostanza dell’opera. Il bello e apprezzato Tom

emblema di un maestoso gruppetto di pellicole impresse nella memoria collettiva sin dal 1996.

Cruise torna a interpretare il protagonista sotto la

Non è tuttavia una missione impossibile ricordarsi che il nuovo capitolo della saga si è ormai diffuso

prolifico sceneggiatore stavolta anche dietro la macchina da presa, che iperbolizza il discorso

sui grandi schermi del globo: Mission: Impossible

conducendolo decisamente fuori dalle righe, tra

- Rogue Nation è il quinto prodotto giunto a

adrenalina a mille e sottili rimandi romantico-

rinforzare le fila di un colossal del genere action

sentimentali. Rebecca Ferguson, volto nuovo

thriller nel rinnovato tentativo di sbancare incassi

dell saga, si misura nel ruolo di alter-ego

al botteghino. Le rocambolesche avventure di

femminile di Hunt, riuscendo con incredibile

Ethan Hunt continuano dunque sulla scia di

disinvoltura nell’intento. Ma cos’è cambiato realmente nel corso degli anni? Sembra ieri che il

Quante volte avrete sentito l’espressione Mission

spionaggio e suspense, in un concentrato di

regia dello stagionato Christopher McQuarrie,

azione impregnata di sensibilità più che contemporanea. Il Sindacato è un’organizzazione

notissimo Brian De Palma dirigeva la sua

terroristica che aspira a ritorcersi contro la

dal genio di Bruce Geller. L’avvio della saga è

nazione che l’ha creata, espandendosi in rami di

piacevole ed inaspettato, l’accoglienza al

cui si serve per raggiungere i propri obiettivi:

botteghino è certamente delle migliori, tanto da

niente di più appetibile per l’ormai ex agente dell’Impossible Mission Force, che si rifiuta di

far sperare in un sequel imminente. Eppure

35

pellicola ispirata all’ omonima serie televisiva nata

passano ben quattro anni, e la regia passa nelle


36


mani dell’eccentrico John Woo, che si tra ironia ben piazzata e continui rimandi destreggia tra trucchi e orpelli per buona parte emozionali. In Mission: Impossible – Protocollo del film prima di ispirarsi finalmente a grandi titoli Fantasma, l’apparentemente invincibile Hunt della storia del cinema quali Notorius e Intrigo subisce un ulteriore processo di umanizzazione Internazionale: biochimica e minacce epidemiche nel tentativo di avvicinarne la figura al grande si intrecciano con la delicata trama sentimentale pubblico in un crescendo di emozioni che vanno tra il nostro agente segreto e una ladra oltre la pura escalation adrenalinica. Ormai al professionista. Superando il suo predecessore di quarto episodio di Mission Impossible è possibile ben 89 milioni di dollari quanto ad incassi, confermare una solida unità narrativa che si Mission: Impossible II conduce immediatamente dipana lungo un’incessante quanto fruttuosa al terzo episodio, diretto dall’esordiente J.J. variazione di stile. L’esordio di De Palma, in cui il Abrams. Una vera e propria rivelazione

regista non rinuncia alla raffinata ricerca stilistica, passa per l’eccentrica esasperazione del singolo

proveniente dal mondo delle serie tv (non dimentichiamoci di Lost), il regista combina dettaglio di Woo e l’interessante costruzione sapientemente l’elemento attivo con quello narrativa in cui il prediletto strumento del emotivo rendendo Mission: Impossible III una

flashback adduce un’emozione che non

produzione squisitamente telegenica e calando i scaturisce soltanto dalla pura e semplice azione di Abrams, fino a raggiungere un livello di personaggi in una realtà temibile e inconsistente. contemporaneità che garantisce la presa Il novello Brad Bird, responsabile di quella che è sull’audience più o meno appassionata. La stata l’ultima pellicola della saga fino ai giorni pentalogia si chiude per il momento con un nostri, abbandonati i vezzi del cinema degno erede dei tratti più attuali della serie, in cui d’animazione nelle sue mani sempre ben riusciti la storia continua a dispetto della chiusura (basti pensare a Ratatouille o a Gli Incredibili), si dell’IMF. E dunque sorge spontaneo domandarsi: cimenta finalmente con attori in carne ed ossa ce ne saranno altri?

37


SELFLESS 38


NEWSCINEMA

La fantascienza spirituale del regista indiano Tarsem Singh di Letizia Rogolino

Dopo aver diretto Jennifer Lopez nel rapporto con lui. Quando si ammala di thriller The Cell – La Cellula e aver cancro, decide di sottoporsi ad una terapia conquistato critica e pubblico con il suo medica radicale che elimina il virus grazie Biancaneve visionario, in cui Julia Roberts ad una nuova tecnologia alquanto costosa. interpreta una imperdibile strega cattiva, il Si tratta dello “shedding”, un mezzo che lo regista indiano Tarsem Singh torna sul aiuterà a guadagnare tempo e vivere ancora, ma con un altro corpo, un altro grande schermo con una storia di viso e un’altra identità, con la quale dovrà fantascienza, Selfless. Nelle sale italiane dal presto fare i conti. Se vi proponessero di 10 Settembre, il film scritto da Alex e David vivere in eterno dicendo addio a voi stessi Pastor riflette sul tema della vita e la morte e ai vostri cari legati alla vita precedente, in un futuro prossimo in cui potrebbero accettereste? esistere nuove possibilità per vivere di più… Pur scegliendo un registro sci-fi, Singh si fa ma a quale prezzo? Ben Kingsley sedurre più dall’aspetto morale di interpreta un uomo d’affari miliardario ed determinate scelte che il suo protagonista egocentrico con un attico a New York e deve affrontare. La sceneggiatura lascia una figlia che non desidera avere nessun spazio alle emozioni e ai sentimenti delle

39


NEWSCINEMA relazioni umane e ad un confronto intimo, due volti dello stesso personaggio tra passato e affrontando solo superficialmente i dettagli tecnici e futuro. Come in quel caso anche in Sefless la scientifici dell’operazione che rende possibile formula funziona e riesce a confezionare un film che l’impossibile e cerca di dare la risposta ad una intrattiene, diverte e lancia spunti di riflessione domanda molto diffusa tra gli esseri umani: “con i interessanti. E’ un thriller intimista con un’impronta soldi si può comprare l’immortalità?”

Pertanto soprannaturale, ma la firma di Tarsem Singh è quel

Selfless risulta più un film d’azione con tratti surreali, qualcosa in più che lo tiene lontano dagli altri film di dove la fantascienza fa da sfondo ad una storia fantascienza sul mercato. Alla base in fondo c’è il coinvolgente ed intrigante intorno al tema della mistero della reincarnazione che, essendo indiano, morte. Ryan Reynolds e Ben Kingsley convincono come ha sottolineato Kingsley in un’intervista lo nei diversi ruoli e insieme, creando una buona rende “il regista perfetto perchè questo fa parte alchimia che dona un ritmo dinamico al film. Il della sua cultura, tanto da essere un principio, un regista non trascura nulla, dal montaggio all’estetica “credo”, mentre a noi occidentali sembra tanto moderna, dai personaggi alle inquadrature eleganti strano.” Selfless è un film di fantascienza con una e ricche di dettagli utili alla narrazione. Facile il sua spiritualità, mentre confonde con l’azione, gli richiamo al precedente Looper di Rian Johnson in inseguimenti e scontri corpo a corpo che lo rendono cui Bruce Willis e Joseph Gordon Levitt erano i un perfetto blockbuster. Intrattenimento per tutti, piacevole rivelazione per alcuni.

40


NEWSCINEMA

EQUALS

Kristen Stewart e Nicholas Hoult nel film ispirato a George Orwell di L.R.

Kristen Stewart e Nicholas Hoult saranno presenti alla 72° Mostra Internazionale del Cinema di Venezia per presentare il nuovo film Equals diretto da Drake Doremus. Ispirato dal capolavoro di George Orwell, 1984, il film racconta la storia di una giovane coppia, alle prese con le loro difficoltà personali e della vita insieme, sullo sfondo di alcune circostanze fantascientifiche. "Non posso credere di aver accettato. Sono terrorizzata. Anche se è film con un solido concetto di base, è terribilmente ambizioso. In Equals, la situazione precipita perché non è possibile soffocare la propria umanità. E' una storia devastante". "E' una storia d'amore epica, di proporzioni epiche. Ho paura” ha dichiarato la Stewart, che dopo essere esplosa con la saga Twilight sta collezionando diversi ruoli impegnativi al fianco di star di alto livello. In un futuro prossimo il potere si concentra in tre immensi superstiti: Oceania, Eurasia ed Estasia. Al vertice del potere politico in Oceania c’è il Grande Fratello, onnisciente e infallibile, che nessuno ha mai visto di persona ma di cui ovunque sono visibili grandi manifesti. Il Ministero della Verità, nel quale lavora il personaggio principale, Smith, ha il compito di censurare libri e giornali non in linea con la politica ufficiale, di alterare la storia e di ridurre le possibilità espressive della lingua. Per quanto sia tenuto sotto controllo da telecamere, Smith comincia a condurre un'esistenza "sovversiva". Scritto nel 1949, 1984 di George Orwell è giustamente considerato una delle più lucide rappresentazioni del totalitarismo. In questa versione moderna pronta per debuttare sul grande schermo, la storia prende tinte sci-fi con un’ambientazione in un futuro dispotico dove la povertà, la violenza e i sentimenti sono stati eliminati. Ma questo apparente equilibrio è minato da un virus che può riattivare le emozioni come l’amore, la sensibilità, la depressione e la paura. Il tema delle emozioni sembra la moda del momento, dopo Equilibrium con Christian Bale del 2002 c’è stato The Giver - Il Mondo di Jonas e in arrivo Inside Out, il nuovo film della Pixar.

41


CittĂ di Carta 42


Dopo ‘Colpa delle Stelle’ il nuovo coming of age di John Green di Rosa Maiuccaro

43


NEWSCINEMA Ad un solo anno di distanza dal clamoroso gruppo di amici vorrebbero tanto farci riflettere su successo Colpa delle stelle, storia d’amore tra due cosa significhi essere giovani. Come spesso accade adolescenti malati di cancro tratta dall’omonimo in età adolescenziale Quentin ha ovviamente solo romanzo di John Green, ecco arrivare al cinema un’immagine idealizzata e romantica di Margo, che è Città di Carta (in Italia dal 3 settembre), trasposizione molto più insicura e spaventata di quanto lui possa del suo terzo libro. Al posto di Hazel Grace credere. A parte questo, non un solo elemento di credibilità è rintracciabile nel ritratto di questi Lancaster e Augustus Waters qui troviamo adolescenti americani edulcorati e lontani anni luce Quentin (Nat Wolff) e Margo (Cara Delevingne), da quelli più baldanzosi e veritieri dei film di compagni di giochi durante l’infanzia, che si Harmony Korine, Larry Clark e Sophia Coppola trasformano in perfetti sconosciuti al liceo. La (tanto per fare qualche esempio!). I rapporti di distanza non impedisce al ragazzo di provare un Quentin & Co. non sono ancora stati intaccati dai grande trasporto nei confronti della sua vicina di social media e la trama del film potrebbe essere casa, spensierata e inarrivabile, che frequenta vecchia di almeno di cinquant’anni, priva com’è di tutt’altro giro di amici. La situazione cambia quando qualsiasi originalità. E non azzardatevi a parlare di una notte Margofa irruzione nella stanza di Quentin, temi universali perché qui di contenuti non se ne coinvolgendolo nel suo piano per vendicarsi dell’ exvede neanche l’ombra. Storie d’amore prevedibili, ragazzo, colpevole di averla tradita con la sua presunta ironia, dialoghi banali e retorica a iosa: si migliore amica. All’indomani di questa avventura la potrebbe così riassumere Città di Carta, film che ragazza sparirà nel nulla, lasciando tanto indifferenti i prende il nome che alcuni turisti hanno coniato per suoi familiari quanto angosciati i suoi compagni di definire il suggestivo panorama dall’alto della città di scuola, primo fra tutti Quentin. Da quel momento in Orlando, Florida. Perfino la sparizione di Margo non poi il racconto di formazione prende la forma di un contribuisce a creare alcun momento di suspense o viaggio on the road durante il quale Quentin e il suo

44


tensione nelle dinamiche del film. Che cosa appassioni gli adolescenti, voraci lettori di Green: questo è il vero mistero! Non aiuta molto la piatta regia di Jake Schreier che viene reclutato al posto di Josh Boone di Colpa delle stelle, e che, al contrario di quella del suo predecessore, non risulta quasi mai accattivante né funzionale alla storia, già di per sé molto minimalista. Se proprio vogliamo dirla tutta gli adolescenti di John Green non differiscono molto da quelli raccontati in modo altrettanto ruffiano dal nostro Federico Moccia che, sebbene oggi venga ridicolizzato, ai tempi di Tre metri sopra il cielo era l’idolo dei teenager. Per Green il futuro declino appare perfino più rapido: il passo indietro rispetto a Colpa delle stelle è evidente. Quel film, per quanto ricattatorio e strappalacrime, era senz’altro più godibile rispetto a questo coming of age anonimo e poco coinvolgente, anche e forse soprattutto a causa dei due insignificanti attori protagonisti. La modella Cara Delevingne e il nuovo teen idol Nat Wolff non sono paragonabili a Shailene Woodley e Ansel Elgort che, saghe a parte, hanno dimostrato talento e carisma anche in altre occasioni. Mentre anche i critici benpensanti non hanno resistito a versare qualche lacrima per l’adorabile coppia di Colpa delle stelle, in Città di carta le emozioni latitano e sembra impossibile entrare in empatia con Cara e Nat, tendenzialmente antipatici, e a tratti irritanti. Se gli adolescenti di oggi, considerando la globalizzazione e la rivoluzione digitale, sono ancora così basici, primitivi e poco brillanti come quelli raccontati da John Green allora gli adulti farebbero bene a preoccuparsi del loro avvenire. Due film in due anni per uno come Green sono un segnale davvero inquietante e il rischio che possa nascondersi tra noi un nuovo Nicholas Sparks (nove adattamenti cinematografici su diciannove romanzi – con il decimo in arrivo – negli ultimi vent’anni) sempre più alto. Fortuna che i 28 milioni di dollari incassati finora in patria da Città di Carta non riescano neanche ad eguagliare l’incasso del primo weekend di uscita di Colpa delle Stelle, a dimostrazione che non proprio tutti, caro Green, sono così facili da abbindolare.

45


46

the martian


NEWSCINEMA

Tante curiosità sul nuovo atteso sci-fi di Ridley Scott con Matt Damon di Carlo Andriani

L’estate è ormai giunta al termine e tra i di segnalare che è ancora vivo. Nel frattempo pochissimi aspetti positivi dell’arrivo del freddo ci sulla Terra la NASA ed un team di scienziati sono alcuni film che ci faranno rinchiudere con un cercano di tracciare una missione volta a salvare certo piacere nelle sale cinematografiche. Tra una volta e per tutte l’unico abitante di Marte. questi il più atteso è ovviamente The Martian, il A distanza di un anno dall’uscita di Interstellar nuovo capolavoro che riporta Ridley Scott al Ridley Scott prova a ripetere la magia del genere fantascientifico dopo l’incredibile successo di Christopher Nolan realizzando The successo di Prometheus. Basato sull’omonimo Martian, un film in cui l’eco del kolossal con best-seller di Andy Weir ed interpretato da un Matthew McConaughey è indiscutibilmente cast stellare composto da Matt Damon, Kate forte. Tornano infatti la spedizione nello spazio, la Mara, Sebastian Stan e Jessica Chastain, The solitudine dell’uomo e perfino due degli attori più Martian racconta la storia dell’astronauta Mark apprezzati del cast di Interstellar, Matt Damon e Watney (Matt Damon) che, durante una missione Jessica Chastain, passati da semplici cosu Marte, viene abbandonato dal suo equipaggio protagonisti ad eroi principali di questo in seguito ad una fortissima tempesta. Ma avventuroso action girato in quattro mesi tra le Watney è tutto fuorché morto. È solo, su un meravigliose locations della Giordania (vallata del pianeta ostile, con scarse provviste e l’unico Uadi Rum) e della Ungheria (Budapest, Korda modo che ha per sopravvivere è trovare il modo Studios). Ma se la spettacolarità delle immagini

47


mostrate nei primi trailers sembra essere la stessa, a differire è il tono della pellicola, più ironico, accattivante e divertente rispetto a quello già visto in Interstellar. Nonostante infatti ci siano tutti i presupposti per raccontare una storia strappa-lacrime caratterizzata da istinto e sopravvivenza, l’intento principale di un film come The Martian è quello di intrattenere lo spettatore con un ottimo sci-fi old style. E per i veri amanti della fantascienza The Martian presenta anche una caratteristica in più; molte delle tecnologie mostrate nel film sono attualmente in via di sviluppo alla NASA, un aspetto che rende The Martian molto più concreto di quello che possiamo credere. A questo punto non resta che chiederci se il mitico regista di Blade Runner riuscirà a confezionare un capolavoro pari al Gravity di Cuaron ed al già citato Interstellar di Nolan; ma è una domanda di cui scopriremo la risposta solo il 15 ottobre, quando The Martian ci porterà per l’ennesima volta sul misterioso Pianeta Rosso tanto amato dal cinema statunitense.

48


49

venezia 72째


NEWSCINEMA

PROGRAMMA

Tanti film e ospiti alla 72° edizione della

Mostra Internazionale del Cinema di Venezia a cura di Redazione

Presentata a Roma la 72° edizione della Mostra Internazionale del Cinema di Venezia. ”Negli ultimi anni si vive in un clima di crescente concorrenza. Difficoltà nel mantenere uno dei più importanti festival internazionali di arte cinematografica. Venezia resta uno degli appuntamenti principali dell’anno” ha detto Paolo Baratta in apertura della conferenza stampa, aggiungendo che, oltre a grandi anteprime e ritorni, molto spazio sarà dedicato ai talenti emergenti e a debuttanti per la prima volta inclusi nel programma della mostra. “Attraversare il panorama del cinema contemporaneo facendo delle scelte, apparentemente non omogenee. Siamo in un secolo nuovo, una realtà diversa con un’idea di cinema trasformata. Programma molto vario, da piccoli film quasi sperimentali a documentari, grandi film d’autore e grandi anteprime hollywoodiane che continuano la tradizione di spettacolo che il grande pubblico privilegia” ha aggiunto Alberto Barbera, sottolienando che il programma di quest’anno è“spiazzante, sorprendente e disturbante”. 21 sono i film in concorso, tra cui 4 italiani e 4 americani. Putroppo è rimasto fuori l’atteso Crimson Peak di Guillermo Del Toro per volere della casa di produzione del film che non vuole portarlo ai festival previsti a livello internazionale. La sezione Fuori Concorso si apre con Everest di Baltasar Kormakus con Jason Clarke, Jake Gyllenhaal, Josh Brolin, Robib Wright , Sam Worthington e Keira Knightley, e si chiude

50


NEWSCINEMA

con Mr Six, una grande produzione cinese previste nelle sale a Natale in patria con una delle star più popolari, Feng Xiaogang. Black Mass segna inoltre il ritorno di Johnny Depp dal 2007. Poi c’è l’ultimo film di Claudio Caligari, dopo la sua scomparsa pochi mesi fa, Non essere Cattivo. Spotlight di Thomas McCarthy, un’inchiesta giornalistica su uno scandalo di pedofilia nella periferia di Boston, Go With Me con Anthony Hopkins. CONCORSO Abluka di Emin Alper Heart of a Dog di Laurie Anderson Sangue del mio Sangue di Marco Bellocchio Per Amor Vostro di Giuseppe M. Gaudino Looking for Grace di Sue Brooks Equals di Drake Doremus Remember di Atom Egoyan Beasts of No Nation di Cary Fukunaga Marguerite di Xavier Giannoli Rabin, the Last Day di Amos Gitai A Bigger Splash di Luca Guadagnino The Endless River di Oliver Hermanus The Danish Girl di Tom Hooper Anomalisa di Charlie Kaufman e Duke Johnson (film d’animazione) L’Attesa di Piero Messina 11 Minut (11 Minutes) di Jerzy Skolimowski Francofonia di Aleksandr Sokurov El Clan di Pablo Trapero Desde allà di Lorenzo Vigas L’Hermine di Christian Vincent Behemot di Zhao Liang (documentario)

51


FUORI CONCORSO Everest di Baltasar Kormakur Lao Pao er (Mr Six) di Hu Guan Go With Me di Daniel Alfredson Non essere Cattivo di Claudio Caligari Black Mass di Scott Cooper Spotlight di Thomas McCarthy La Calle de la Amargura di Arturo Ripstein DOCUMENTARI Winter on Fire di Evgeny Afineevsky De Palma di Noah Baumbach e Jake Paltrow Janis di Amy Berg Sobytie di Sergei Loznitsa Gli Uomini di questa città io non li conosco di Franco Maresco L’Esercito più piccolo del mondo di Gianfranco Pannone Na Ri Xiawu di Tsai Ming-liang In Jackson Hieghts di Frederick Wiseman Human di Yann Arthus-Bertrand ORIZZONTI sarà sempre un concorso con la stessa dignità del concorso principale con autori meno conosciuti ma anche ritorni, talenti emergenti, paesi poco frequentati. 18 film tra il miglior cinema d’autore da tutto il mondo. Non mancherà lo spazio per i classici restaurati e per saperne di più basta visitare il sito www.labiennale.com

52


L'etĂ dell'oro diretto da Emanuela Piovano location Monopoli (BA)

53


JOHNNYDEPP

54


Johnny Depp irriconoscibile nei panni

del gangster Whitey Bulger nella Boston anni ’70 La Biennale di Venezia ha annunciato la presenza in anteprima mondiale, Fuori Concorso, alla 72. Mostra di Venezia dell’attesissimo Black Mass, un film Warner Bros. Pictures diretto da Scott Cooper (Crazy Heart) e interpretato da Johnny Depp nella parte del celebre gangster James “Whitey” Bulger, e da un prestigioso cast composto da Joel Edgerton, Benedict Cumberbatch, Rory Cochrane, Jesse Plemons, Dakota Johnson, Peter Sarsgaard e Kevin Bacon. Black Mass sarà proiettato venerdì 4 settembre 2015 nella Sala Grande del Palazzo del Cinema al Lido di Venezia. La 72. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia avrà luogo dal 2 al 12 settembre 2015, diretta da Alberto Barbera e organizzata dalla Biennale di Venezia presieduta da Paolo Baratta. Negli anni Settanta a Boston, l’agente dell’FBI John Connolly (Edgerton) convince il gangster irlandese Jimmy “Whitey” Bulger (Depp) a collaborare con l’FBI per eliminare il loro nemico comune: la mafia italiana. Black Mass racconta la storia di questa insolita alleanza che presto degenera, permettendo a Whitey di eludere la legge, consolidare il potere e diventare uno dei più spietati e pericolosi gangster nella storia di Boston. Black Mass è prodotto da John Lesher, Brian Oliver, Scott Cooper, Patrick McCormick e Tyler Thompson, con Brett Ratner, James Packer, Peter Mallouk, Ray Mallouk, Christopher Woodrow, Brett Granstaff, Gary Granstaff, Phil Hunt e Compton Ross come produttori esecutivi. La sceneggiatura è firmata da Mark Mallouk e Jez Butterworth (Get on Up, Edge of Tomorrow), ispirata al libro di Dick Lehr e Gerard O’Neill. Warner Bros. Pictures distribuirà Black Mass in tutto il mondo a partire dal 18 settembre. L’uscita italiana è prevista per il 1° ottobre 2015.

55


EDDIE

56

REDMAYNE


La nuova promessa di Hollywood dal fascino british e romantico di Alexia Altieri

Redmayne, e al suo volto da bambino

teatrale, che calpesta in onore di affascinanti opere shakespeariane, le serie televisive cui prende parte

compenetrato da un fascino da perfetto lord

e il suo vero amore: il grande schermo. Seppur

inglese, si nasconde una nuova promessa del

figlio della Londra aristocratica, Eddie è

cinema. Edward John David Redmayne nasce a

caratterizzato da una profonda umiltà e riesce a

Londra nel gennaio 1982, in una famiglia abbiente

fare tesoro di ogni esperienza: “[…] i personaggi di

che gli permette di frequentare lo stesso Eton

Shakespeare sono icone tanto quanto Hawking. Ti

College del Principe William e laurearsi in storia

ci devi avvicinare allo stesso modo, gli spettatori

dell’arte all’Università di Cambridge – la stessa che

conoscono già quello che porterai in scena”. Le

ha frequentato a suo tempo Stephen Hawking.

opere di Shakespeare hanno valenza profetica

Curiosa coincidenza poiché proprio l’interpretazione del rinomato astrofisico segnerà la scalata al

nella vita del giovane attore, la cui prima parte teatrale importante è quella di Viola nella

successo del giovane Eddie, il cui primo passo è

commedia shakespeariana La dodicesima notte –

degnamente rappresentato dalla vittoria della

una ragazza che ha la bizzarra abitudine di

preziosa statuetta dorata come Miglior Attore.

travestirsi da uomo. I critici, che hanno molto

Mosso da un’irrefrenabile passione per la recitazione, Eddie si divide tra il palcoscenico

apprezzato la sua performance, hanno asserito

Ormai è assodato che dietro al nome di Eddie

57

che con quella bocca potrebbe interpretare


chiunque ed oggi, più che mai, Eddie conferma appieno la loro tesi con l'interpretazione del primo Transgender della storia – Einar Wegener in The Danish Girl (Tom Hooper, 2015). Il film, ispirato all'omonimo romanzo di David Ebershoff, verrà presentato alla 72° Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia ed ha tutta l'aria di essere destinato a diventare un successo. Ma partiamo dal principio. Eddie approda al cinema nel 2006, senza sapere assolutamente nulla sul linguaggio cinematografico: è Scarlett Johansson che gli fornisce un elenco di film che deve assolutamente vedere se vuole diventare un attore. Le sue prime apparizioni sono sancite dal film corale The Good Sheperd – L’Ombra del potere di Robert De Niro, composto da un cast a dir poco stellare in cui il giovane Eddie si ritrova due divi come genitori, Matt Damon e Angelina Jolie; in Savage Grace (Tom Kalin, 2007) è nuovamente figlio di un’attrice da Oscar, Julianne Moore, mentre in Elizabeth: The Golden Age (Shekhar Kapur, 2007) indossa i panni di un nobiluomo di quell’epoca che cerca

58


di far scacco matto alla regina – interpretata da una splendida Cate Blanchett – e veste nuovamente costumi storici in L’altra donna del re (Justin Chadwick, 2008). Nel 2012 prende parte al musical diretto da Tom Hooper, Les Misérables in cui dimostra di avere anche delle notevoli doti canore – tanto che, come l’attore stesso rivela: “Ogni intervista durante il press tour finiva con la richiesta di cantare qualcosa”. Un viso d’angelo, una voce melodiosa, un impeccabile stile british e un look che l’ha reso immagine ufficiale del marchio Burberry nel 2008 e nel 2012: Eddie Redmayne è un ragazzo fortunato e talentuoso, per cui non è difficile immaginare un futuro radioso. La teoria del tutto di James Marsh ha senz’altro rappresentato per l’attore un trampolino di lancio verso il firmamento hollywoodiano: con al centro una delle menti più eccelse di sempre, il Professor Stephen Hawking, la trama del film si articola attorno alla singolare e straordinaria storia d’amore tra l’astrofisico e la sua Jane. Lui, promettente universitario appassionato di cosmologia, con un approccio alla vita di matrice scientifica, determinato a scoprire una formula matematica, una “teoria del tutto” che trovi un significato all’azione congiunta di tutte le forze dell’Universo; e lei, studentessa di Lettere, con un animo delicato, guidato dai moti delle emozioni e ben saldo nella fede. James Marsh ci racconta Hawking senza far complicati riferimenti alle sue teorie, lasciando perlopiù fuori campo quel lato intellettuale che ha reso il suo nome marchio indelebile di conoscenza e saggezza, e ponendo sotto i riflettori, il lato umano di un amore incondizionato e una vita scandita dal progredire di una malattia terribile. In particolare, il regista fa leva sul concetto di forza, di attaccamento alla vita che va oltre ogni congettura scientifica e ogni teoria – quell’energia inspiegabile per cui la medicina aveva condannato lo scienziato al verdetto inevitabile di due anni di sopravvivenza, e oggi Hawking è ultrasettantenne. Per Eddie interpretare Hawking è stata una notevole sfida, soprattutto per la difficoltà nell’interiorizzare la malattia. “Eddie ha dovuto capire a fondo le quattro fasi della malattia e interiorizzarle: la normalità, poi un bastone, due bastoni, la sedia a rotelle e poi perdere la voce”. Marsh riassume in fasi il complicato lavoro attoriale fatto dal giovane Eddie – il quale ne approfondisce alcuni aspetti: “[…] Per capire qual era stato il percorso di decadimento fisico affrontato da Stephen quello che ho fatto è stato prendere il maggior numero possibile di foto di Stephen da giovane e mostrarle agli specialisti […] seguendo questo criterio sono riuscito a fare una sorta di mappatura dei suoi muscoli e del loro progressivo decadimento in rapporto agli anni”. “[…]Nella fase successiva ho lavorato con una fantastica coreografa e insieme abbiamo riflettuto su come interpretare la malattia a livello fisico”. Un lavoro straordinario, a tal punto che durante la prima del film, lo stesso Hawking si è emozionato: “A tratti credevo di essere io”. Stephen ha contribuito attivamente all’eccezionale risultato del film, sia recandosi direttamente sul set durante le prime riprese, sia prestando la propria vera voce come chiosa finale del film: inconfondibile, sintetizzata dai macchinari che gli permettono di parlare. Un’opera straordinaria che ha ricevuto i meritati riconoscimenti da pubblico e critica. Eddie, un interprete straordinario, il cui segreto per il successo risiede nella sua sconfinata umanità – per cui, una volta ricevuta l’ambita statuetta a consacrazione della magnificenza del lavoro svolto, la sua pronta reazione è stata puntare il dito verso la sua mogliettina, Hannah Bagshawe, e pronunciare

59


NEWSCINEMA solenne: “Hannah, I love you so much”. Come già

dall’omonimo romanzo dell’autrice della saga di

anticipato, vedremo presto l'attore fronteggiare un

Harry Potter, J.K. Rowling. Il film spin-off della

altra notevole sfida: affrontare un tema sensibile come la transessualità, interpretando il primo

saga, la cui uscita è prevista per novembre 2016, dedicato alla Magizoologia – ergo lo studio delle

uomo al mondo che, nel Novecento, si è

creature magiche – materia fondamentale per gli

sottoposto ad una serie di interventi chirurgici per

studenti di Hogwarts, in cui Eddie interpreterà il

poter diventare donna, potrebbe garantirgli un

magizoologo Newt Scamandro. Il regista, David

secondo Oscar. Non è stato semplice per Eddie prepararsi a questo ruolo, poiché ha dovuto

Yates, si è definito entusiasta dell’ingaggio

imparare a guardare la vita da un'angolazione

paura, pieno d’iniziativa, intelligente e sensibile.

diametralmente opposta alla propria: “Abbiamo cercato di guardare tutto attraverso un'ottica femminile. Come sedersi, come camminare, come

Non posso che essere eccitato all’idea di lavorare con lui in questa nuova avventura nel magico mondo di J.K. Rowling, e so per certo che anche

rimanere in posa, come mettersi un paio di calze,

lei prova le stesse cose”. Non possiamo che

come indossare un paio di tacchi e come

attendere con trepidazione di vedere un nuovo

camminarci. Tutto”. Guardando al futuro, tra i

volto del poliedrico Eddie Redmayne e fare il tifo

prossimi progetti della giovane stella del cinema

per lui: “Eddie, We love you so much”!

c’è Gli animali fantastici: dove trovarli, tratto

60

dell’attore: “Eddie è un attore straordinario, senza


Loro Chi? diretto da Fabio Bonifacci e Francesco Miccichè location Marina di Melendugno (LE)

61


EVEREST 62


NEWSCINEMA

Una sfida ad alta quota per Jake Gyllenhaal, Josh Brolin e Jason Clarke a cura di Redazione

Rischi incalcolabili. Difficoltà enormi. Anni di vetta della montagna più alta del mondo, Everest formazione per affrontare sfide impossibili da documenta il viaggio maestoso di due spedizioni prevedere. Impensabile, condizioni inospitali. distinte, che sfidano al limite delle loro capacità una Eppure, per quasi un secolo, gli avventurieri di tutto il delle più feroci tempeste di neve mai affrontate dal mondo hanno cercato di dare un senso più genere umano. Con amicizie forgiate attraverso profondo alla loro vita quotidiana, tentando di difficoltà e battaglie - testando il loro coraggio contro raggiungere la vetta più alta - e più pericolosa – uno degli elementi più duri del pianeta - gli scalatori della Terra: il Monte Everest. Forse ispirati dallo si troveranno ad affrontare degli ostacoli quasi spirito pionieristico incarnato da leggende insormontabili, come se la loro eterna ossessione dell’alpinismo come Tenzing Norgay e Sir Edmund fosse diventata una durissima lotta per la Hillary. Oppure il volersi umiliare di fronte a Madre sopravvivenza. I protagonisti di quest’avventura Natura. Sia che venga mossa dalla ricerca di una epica e mozzafiato sono degli artisti internazionali, a trasformazione spirituale, piuttosto che da una partire da Jason Clarke (Zero Dark Thirty; Apes missione adrenalinica, non si può negare che Revolution – Il Pianeta delle Scimmie), nei panni di l'umanità viene messa a nudo quando l'ambizione, Rob Hall fondatore della Adventure Consultants e la fragilità umana ed una violenta bufera di neve si capo della spedizione; Josh Brolin (Non è un Paese scontrano tutte insieme sul cosiddetto Tetto del per Vecchi; Il Grinta) è Beck Weathers, un medico Mondo. Ispirato agli eventi incredibili accaduti nel patologo Texano, con l’ambizione di scalare l’ 1996 durante una spedizione volta a raggiungere la Everest; John Hawkes (The Sessions – Gli Incontri;

63


Un Gelido Inverno) è Doug Hansen, un postino amante dell’avventura che aveva già tentato la scalata l’anno precedente; Robin Wright interpreta Peach Weathers, la moglie di Beck che si trova nella loro casa di Dallas; Michael Kelly ritrae Jon Krakauer, un giornalista della rivista Outside integrato nel team di Hall; Sam Worthington, è Guy Cotter, un collega guida ed amico intimo di Hall, che si rifiuta di rinunciare alla speranza; Keira Knightley è la dottoressa Jan Arnold, la moglie incinta di Rob e sua compagna assidua di scalate, tornata a casa in Nuova Zelanda; Emily Watson è Helen Wilton, il fulcro della Adventure Consultant: la coordinatrice della logistica e direttrice del Campo Base; mentre Jake Gyllenhaal ritrae Scott Fischer, il capo spedizione per la Mountain Madness. Everest è diretto e prodotto da Baltasar Kormakur, e prodotto da Tim Bevan ed Eric Fellner con la Working Title Films; da Brian Oliver con la Cross Creek Pictures; e Tyler Thompson, assieme 64

a Nicky Kentish Barnes. Universal


Pictures e Cross Creek Pictures presentano Everest - in associazione con Walden Media – da un adattamento per il grande schermo dello sceneggiatore due volte nominato agli Oscar® William Nicholson ed il premio Oscar® Simon Beaufoy. La compiuta squadra di talenti che hanno lavorato dietro le quinte comprende: il direttore della fotografia Salvatore Totino, il montatore Mick Audsley, lo scenografo Gary Freeman, il costumista Guy Speranza, la hair e make up designer Jan Sewell, ed il compositore premio Oscar® Dario Marianelli. Everest è prodotto in modo esecutivo da Angela Morrison, Liza Chasin, Evan Hayes, Randal Emmett, Peter Mallouk, Mark Mallouk e Lauren Selig. Questo film d’azione ed avventura è stato girato alta quota sulle cime dell’Everest in Nepal, sulle Alpi italiane e presso gli Studi di Cinecittà a Roma, ed ai Pinewood Studios nel Regno Unito. Everest può essere visto in formato IMAX 3D e sugli schermi in formato 3D premiumlarge, oltre a quelli standard 2D e 3D.

65


La Prima Luce diretto da Vincenzo Marra location Bari

66


SEGUICI SU FACEBOOK www.faceboook.com/newscinemarivista

67


NEWSCINEMA

A BIGGERSPLASH

Il regista italiano Luca Guadagnino dirige un cast internazionale a cura di Redazione

Sarà in Concorso alla 72esima edizione Penelope, che all’inizio tutti credono la del Festival del Cinema di Venezia il nuovo sua nuova giovane amante, ma che in film di Luca Guadagnino, A Bigger realtà è la figlia che ha di recente scoperto Splash, con Ralph Fiennes, Dakota di avere. Penelope è una strana ragazza, Johnson, Matthias Schoenaerts, Tilda composta e distaccata. L’isola si sta Swinton. Il film racconta la storia di Paul e preparando al Ferragosto, e Marianne Marianne, in vacanza sull’isola di invita Harry e Penelope a restare con loro

Pantelleria. Lei è una celebre rock star, lui per il weekend. Inconsapevolmente la tavola è apparecchiata per il disastro. un giovane fotografo. Il loro soggiorno è Marianne si scopre nuovamente attratta inaspettatamente interrotto da Harry, ex di da Harry; Penelope mette gli occhi su Marianne e amico di Paul, snobbato in Paul; la tensione della passata intimità certi ambienti, e considerato un dio in altri, appesantisce l’aria. Paul e Marianne avendo prodotto grandi rock band come i lottano per mantenere in piedi il loro fragile Rolling Stones. Harry arriva sull’isola con legame, ma un giorno, mentre Marianne

68


NEWSCINEMA

trascorre il pomeriggio con Harry, Paul si ritrova uno dei miei motti e cioè che ai desideri altrui si da solo con Penelope. Col trascorrere delle ore deve venire incontro. “La piscina”, che uscì nel diventa chiaro che i tradimenti che si sono ’69 mentre esplodeva la Nouvelle Vague in molti consumati cambieranno la vita di tutti. Harry paesi, con un decisivo cambiamento di torna alla villa nel mezzo della notte, ubriaco. Paul linguaggio e stili, è un film antitetico a quel lo sta aspettando…“All’origine di A Bigger Splash momento storico. Ma parlava di desiderio, di – racconta Luca Guadagnino - ci sono un triplo quattro persone chiuse in una stanza mentale che desiderio e un duplice rifiuto. StudioCanal mi è la villa in cui si svolge l’azione. Di temi che mi avvicinò dopo l’uscita di Io sono l’amore attraggono: la rinuncia, il rifiuto, la violenza nei chiedendomi di dirigere un rifacimento di La rapporti tra le persone”. A Bigger Splash è piscine di Jacques Deray. Alla prima richiesta finanziato da Studiocanal e prodotto da Frenesy risposi “no grazie”. La cosa mi fu riproposta dopo Film in associazione con Cota Film. Venduto in un mese e io dissi nuovamente di no. Quando tutto il mondo, negli Stati Uniti sarà distribuito da tornarono da me per una terza volta mi ricordai di Fox Searchlight.

69


70


NEWSCINEMA

JAKEGYLLENHAAL

Forti emozioni sul ring con Jake Gyllenhaal e Rachel McAdams di C.A.

Million Dollar Baby, The Fighter e Warrior McAdams), ha una casa da sogno ed uno sono solo alcuni dei meravigliosi film che, nel stile di vita invidiabile. Ma una tragedia è in corso degli ultimi dieci anni, hanno portato il agguato. La morte improvvisa di Maureen mondo della boxe sul grande schermo. Un porta Hope a perdere tutto quello che ha, mondo caratterizzato da grandi sacrifici, compresa la custodia della figlia Leila (Oona inevitabile violenza e duri allenamenti che Laurence). Anche se rialzarsi non sarà facile, Antoine Fuqua, regista di classici del cinema Hope tornerà ad allenarsi con il burbero action come Training Day e The Equalizer, coach Tick Willis (Forest Whitaker) per racconta nell’attesissimo Southpaw. riprendere in mano la sua carriera e Interpretato da Jake Gyllenhaal, Forest ricongiungersi una volta per tutte con Leila… Che sia il mondo dello spettacolo o della Whitaker e Rachel McAdams, Southpaw boxe il cinema americano ha messo segue la caduta e la conseguente ascesa di innumerevoli volte in scena l’epopea di un Billy Hope (Jake Gyllenhaal), un campione uomo disposto a tutto per realizzare il suo mondiale di boxe che ha tutto dalla vita. È sogno. Un sogno che, come l’happy ending sposato con la bellissima Maureen (Rachel

71


vuole, porta il protagonista a vivere il fantomatico “American Dream”. Il caso di Southpaw è però in parte diverso. Per una volta il film inizia con un protagonista all’apice del successo che si trova improvvisamente a passare dalle stelle alle stalle; una scelta vincente che mostra allo spettatore quanto basti una tragica fatalità per perdere tutto in pochi secondi. L’importante non è infatti quanto sia facile perdere tutto, ma quanto sia difficile riconquistare ciò che si è perso. Una frase che esemplifica alla perfezione Southpaw, un’opera che segna per Fuqua un altro incredibile successo dopo l’ottimo The Equalizer. Se però lì l’anti-eroe aveva le fattezze di Denzel Washington, qui il protagonista è Jake Gyllenhaal che, dopo la sconcertante magrezza mostrata in Nightcrawler – Lo Sciacallo, ci regala un’altra sconvolgente trasformazione fisica diventando Billy Hope, campione dei pesi massimi leggeri di boxe. Una performance che conferma il talento dell’ex protagonista di

72


Donnie Darko, divenuto ormai uno dei migliori interpreti della sua generazione. Ma non sono solo le ottime performances a caratterizzare Southpaw come un prodotto brillante, ma anche la regia di Fuqua che, dopo tanti film poco più che discreti come Bait, L’ultima alba, King Arthur, Shooter e Attacco al potere, pare aver finalmente trovato una dimensione autoriale più chiara. Fuqua è infatti un regista che ama intrattenere e Southpaw è un concentrato di azione che lascia però il giusto spazio alle emozioni. Aspetti vincenti che, uniti ad una colonna sonora da urlo, a delle riprese mozzafiato e ad un ritmo a dir poco entusiasmante, rendono Southpaw il film perfetto per inaugurare la nuova stagione cinematografica. Southpaw verrà distribuito da 01 Distribution in tutti i cinema italiani il 2 settembre 2015.

73


m i n i o n s 74


NEWSCINEMA

Il cinema si tinge di giallo con i simpatici ed irresistibili Minions di L.R.

75

Dopo il successo dei film di Cattivissimo Me, Kyle

caduti in una profonda depressione. Ma un Minion

Balda e Pierre Coffin dirigono Minions, lo spinoff

di nome Kevin ha un piano, e lui – insieme

della serie dedicato a quelle piccole creature gialle

all’adolescente ribelle Stuart e all’adorabile piccolo

che già nei film precedenti si sono fatte notare per la

Bob – decide di avventurarsi nel mondo per trovare

loro imprevedibilità e simpatia. Scritto da Brian Lynch, Minions racconta la storia di questa strana

un nuovo capo malvagio da seguire per sé e i suoi fratelli. Il trio si imbarca in un viaggio emozionante

popolazione, nata per servire il più cattivo del

che li condurrà alla loro prossima potenziale

mondo. Senza quest’ultimo la loro esistenza perde

padrona, Scarlet Overkill (Sandra Bullock), la

significato e la ricerca di un nuovo “Boss” li porta a

prima super-cattiva al mondo. Un viaggio che li

viaggiare per tutto il mondo, per evitare che l’intera popolazione piombi in una perduta depressione e

porterà dalla gelida Antartide alla New York City del

nell’oblio. Partendo da organismi gialli unicellulari, i Minions si evolvono attraverso i secoli,

affrontare la loro sfida più grande: salvare tutti i Minion dall’annientamento. E’ incredibile come,

perennemente al servizio del più spregevole dei

nonostante il loro incomprensibile modo di

padroni. Continuamente senza successo nel preservare questi maestri, dal T-Rex a Napoleone,

esprimersi, queste piccole creature conquistino un

si sono ritrovati senza qualcuno da servire e sono

film con estrema facilità e coinvolgendo nella loro

1960, fino ad arrivare a Londra, dove dovranno

pubblico di grandi e piccoli, tenendo alto il ritmo del


NEWSCINEMA avventura con simpatia e puro divertimento. Ogni tanto si riesce a captare qualche parola di

Situazioni esilaranti e trovate assolutamente geniali fanno di questo film d’animazione un’opera di

spagnolo, italiano, cinese e inglese, in parte

intrattenimento, dispensatrice di sane risate per

stravolte e in parte originali, ma proprio questa

tutte le età. Sembra quasi dimenticare i film

scelta di puntare tutto sull’espressività dei Minions

Cattivissimo Me da cui sono nati questi teneri e folli

presenta una vasta gamma di emozioni ed è la forza di un film dedicato completamente a loro. Il

esserini che vivono in comunità al servizio del più

pubblico viene subito conquistato dalla parte iniziale del film che ripercorre le origini di questo

Un progetto legato completamente a loro funziona perfettamente e alla fine della proiezione lascia la

bizzarro popolo, dalla preistoria ai giorni d’oggi e le

voglia di vedere al più presto una nuova avventura

numerose location in cui si svolge la loro avventura, contribuiscono a creare il ritmo dinamico del film.

in giallo.

cattivo del mondo.

Su www.newscinema.it clip e trailer del film e la video intervista ai doppiatori italiani: Alberto Angela, Fabio Fazio e Luciana Littizzetto.

76


QUANDOC’ERA MARNIE il nuovo film dello studio ghibli di C.A.

77


Abbiamo visto in occasione della 45° edizione del Giffoni Film Festival il nuovo

di Inside Out il Giffoni Film Festival presenta in

attesissimo film dello Studio Ghibli, Quando

animazione che ci riporta nel magico mondo

c’era Marnie. Diretto da Hiromasa Yonebayashi,

dello studio Ghibli. Un mondo caratterizzato da

animatore di grandi classici come La città incantata ed Il Castello errante di Howl e regista

personaggi sopra le righe, dinamiche struggenti ed incantevoli musiche; elementi vincenti che

di Arrietty – Il mondo segreto sotto il pavimento,

ritroviamo in Quando c’era Marnie, un film che

Quando c’era Marnie racconta l’emozionante

abbandona il tema della guerra per concentrare

storia di Anna, una dodicenne orfana timida ed

l’attenzione sul passato che non ricordiamo o

introversa che, in seguito ad un grave attacco d’asma, si trova costretta a trascorrere le vacanze estive da alcuni zii nella città balneare di Kushiro, dove potrà respirare l’aria salubre del mare. Ma giunta a Kushiro, Anna si imbatte in una grande villa abitata da una bella e misteriosa ragazza dai capelli biondi di nome Marnie. Le due stringono una profonda e segreta amicizia ma col passare dei giorni Anna si rende conto che Marnie e la villa hanno qualcosa di stranamente familiare…Dopo il grande successo

78

super anteprima Quando c’era Marnie, un film di

che volutamente dimentichiamo. Un tema forte che, rispetto ad altri lungometraggi più freddi perché incentrati su realtà che ci riguardano solo da lontano, emoziona regalando alcuni dei momenti più belli del cinema di animazione di Miyazaki. Ma anche se il tema portante della storia è più incentrato sulla realtà rispetto ad altri film dello Studio Ghibli, Quando c’era Marnie presenta comunque alcuni aspetti tipici dei film di Miyazaki come la narrazione caratterizzata da tempi esageratamente dilatati, l’infinità di sotto-


temi ed il ritmo a tratti fiacco. Ma un minimo di lentezza è un prezzo da pagare per godere di alcuni disegni ed inquadrature in grado veramente di rubare il fiato. Ăˆ impossibile infatti non commuoversi di fronte al finale di Quando c’era Marnie, un film malinconico che, insegnandoci una volta e per tutte il ruolo che ha il passato sulle nostre vite, ci riporta nel magico mondo dello Studio Ghibli. Un mondo che continua a regalare non solo grandi opere d’animazione, ma spettacolari film in grado di rubarci il cuore.

79


snowflake

uno sguardo delicato su un amore diverso di F.C.

Leggero. Candido ed impalpabile come un fiocco consuma lentamente come la neve che cade oltre i di neve. E’ così che si presenta il piccolo gioiello vetri della finestra. L’ultima notte in cui Claire vivrà Snowflake, un concentrato di amore disilluso e sogni forse per la prima volta il loro intenso legame spezzati che invita a riflettere. Lui è Francesco Roder, attraverso lo sguardo stanco eppure non ancora classe 1983, una laurea a Udine e un diploma alla spento dalla malattia dell’altra. Le storie non muoiono. Scuola di Cinema di Roma. E’ una delle sue prime E’ una sentenza che Aurore pronuncia amaramente esperienze dietro la telecamera in qualità di regista: nell’attesa dell’eterno oblio. C’è dentro tutto il non c’è bisogno di sottolineare che è andata alla sentimento vero e indelebile che prova per la sua grande. Ha lavorato di sua tasca e sudore, e il risultato amata, tutta la paura, il sogno, la speranza per quel si fa apprezzare in pieno, soprattutto alla luce degli futuro all’apparenza incerto, ma che il destino ha già ultimi rivolgimenti che hanno riguardato gli States e le voluto stabilire da sé. Snowflake è un cortometraggio politiche sui matrimoni tra persone dello stesso sesso. che va dritto al punto, senza strafare. Senza pretese di Una storia d’amore intensa, racchiusa in 15 minuti di una buona riuscita a tutti i costi. Eppure riesce pura sofferenza emotiva. Perché al dolore vi si fantasticamente, colpendo la sensibilità dell’audience partecipa con la stessa intensità con cui viene vissuto più rigida e selettiva con la sua semplicità genuina e a dalle protagoniste. Aurore è una scrittrice ormai in fin tratti schiacciante. Perché le storie autentiche sono di vita,Claire la sua editor ed amante. Claire resta al quelle che restano più impresse nella mente e nel suo fianco in attesa dell’inevitabile trapasso, ma la sua cuore: niente fronzoli, tutte virtù. Dall’esordio in medias donna ha conservato un ultimo regalo tutto per lei. E’ res ai flashback ben piazzati, l’intreccio si dipana tra le

un taccuino in cui è impressa a inchiostro quella fila di due sguardi che parlano da sé. Claire e Aurore relazione nascosta, quel frutto del proibito che si non sono soltanto due donne; sono due donne che si

80


NEWSCINEMA sono aggrappate l’una all’altra, quasi fossero ciascuna un pilastro soldo e confortante. Pertanto,

vuole essere sorprendente, ma che in realtà non può fare a meno di lasciare un po’ d’amaro in

accettare che uno di essi si sta lentamente

bocca. Grazie ad una regia e fotografia

frantumando sotto i propri occhi risulta quasi

impeccabili, le musiche particolarmente adatte e i

impossibile. Un cast esiguo ma eccezionale, che

supporting actors – quali Sara Lavner, Dayvin

comprende Ele Keats e Tracy Middendorf, le due

Turchiano e l’italiano Lorenzo Balducci –

vere e proprie colonne portanti del cortometraggio.

Snowflake si configura certamente come uno dei

Due star celebri anche e soprattutto per i loro ultimi progetti (Ele Keats è al cinema con il terzo

piccoli capolavori indipendenti più in vista degli

capitolo dell’horrorInsidious, la Middendorf è alle prese con il reboot della serie cinematografica cult

e nomination, tra cui spiccano certamente quelli al Los Angeles Independent Film Festival e al

Scream in onda sul canale MTV), che dimostrano

nostrano Maremetraggio appena conclusosi. Un

un affiatamento e una complicità assolutamente perfetti pur non avendo mai lavorato insieme prima

prodotto intenso e leggero come una piuma, che

d’ora. Un’interpretazione sincera e toccante da

magari anche sul grande schermo. Non resta che augurarcelo.

parte di entrambe, dal tragico inizio al finale che

81

ultimi anni. Non stupisce dunque la sfilza di premi

sarebbe interessante riscoprire in forma estesa, e


ELEKEATS

“osservare mia figlia dall’aldilà in insidious 3 è stato curativo” di Carlo Andriani

82


NEWSCINEMA Nata a Parigi e cresciuta tra New York e Los sua carriera, sulle esperienze sui set di Snowflake Angeles, Ele Keats è una di quelle attrici di cui è ed Insidious 3 e sui suoi prossimi progetti: impossibile non ricordare la bellezza, il talento e le 1) Come hai preso parte a Snowflake? interpretazioni. Nonostante il suo nome non sia Lavorare in Snowflake è stata un’esperienza sulla bocca di tutti, la Keats ha infatti lavorato con meravigliosa. Ho incontrato Francesco undici anni artisti del calibro di Al Pacino, Michelle Pfeiffer,

fa al Festival del Cinema di Venezia. Ero lì per Christian Bale, Robert Downey Jr., Ethan Hawke presentare Eros, il film di Steven Soderbergh e e Steven Soderbergh, prendendo parte a cult del Francesco venne da me durante la conferenza cinema come Alive - Sopravvissuti e Paura d’amare

stampa dicendomi quanto fosse fan dei miei lavori.

e grandi show come CSI - Scena del crimine e CSI Aveva visto alcune delle opere più sconosciute - New York. Ultimamente l’abbiamo vista tra i della mia carriera come La leggenda del lupo protagonisti del terzo capitolo di Insidious, uno dei bianco di Disney Channel. Così mi disse “un giorno più grandi successi dell’anno con oltre 109 milioni lavoreremo insieme” e io risposi “certo, portami un di dollari incassati worldwide. Ma, come ci ha copione e lo faremo”. E fu esattamente quello che raccontato la stessa Keats, una delle esperienze fece pochi anni dopo ed ora eccoci qui. Ci sono più significative della sua carriera è stata lavorare voluti nove anni, ma è stata una delle esperienze nel toccante cortometraggio Snowflake di più gratificanti della mia carriera. Francesco Roder. Un brillante lavoro per cui è 2) In Snowflake c’è una grande chimica tra te e stata premiata con l’Excellence Leading Actress Tracy Middendorf. Come avete creato questa all’Accolade Competition 2014 ed all’International incredibile intimità tra i due personaggi? Independent Film Awards 2015. Potete trovare qui Ero intimamente connessa con la sceneggiatura sotto le sue dichiarazioni sui primi successi della ancora prima di iniziare a girare poiché ci sono

83


- Ele Keats e Christian Bale sul set de Gli Strilloni (foto a sinistra) - Ele Keats ed Ethan Hawke sul set di Alive - Sopravvissuti (foto a destra)

voluti parecchi anni per realizzare il progetto. L’ho lasciato crescere nella mia coscienza per tanto tempo e quando io e Tracy ci siamo trovate a lavorare insieme mi sono sentita subito connessa con lei perché ho compreso la relazione tra i due personaggi più a fondo. È come se fossimo state sempre connesse. È stato naturale immedesimarci in questi due ruoli ed interpretare due amanti. 3) Francesco Roder è un attore e regista italiano. Hai trovato delle differenze stilistiche tra Francesco Roder ed altri autori americani? Ogni regista è unico a prescindere da dove provenga. Ognuno ha la sua creatività, stile e gusto nello scrivere e nel dirigere. Francesco ad esempio ha lavorato molto con la musica ed abbiamo parlato nel dettaglio dei personaggi e di cosa loro dovessero rappresentare. È stato un piacere enorme lavorare con Francesco. 4) Snowflake parla di un amore omosessuale. Come pensi che il mondo stia vivendo questa realtà? Pensi che lavori come Snowflake possano aiutare le persone ad aprire gli occhi su un argomento così importante? Io credo fermamente che tutti gli esseri umani possano vivere molte forme dell’amore. L’amore è terapeutico e, a prescindere da tutto, non è limitato da preferenze sessuali e credo sia importante non categorizzare noi stessi. Il nostro mondo si sta risvegliando e, come possiamo vedere dai molti cambiamenti che stanno toccando anche i media, sta diventando più consapevole. Tanti film e programmi televisivi si stanno concentrando maggiormente sulle relazioni omosessuali. È bello vedere che il mondo accetti sempre di più tutte le forme dell’amore. Noi siamo qui su questo pianeta per condividere e vivere l’amore e non importa quale aspetto abbia. Questo guarirà noi ed il mondo in cui viviamo. 5) Hai lavorato in molti film e telefilm. Ti piacerebbe condividere con noi i tuoi ricordi di queste esperienze? Ho avuto la fortuna di lavorare con incredibili attori e registi. Lavorare con Al Pacino e Michelle Pfeiffer in Paura d’Amare è stato straordinario. Io e Michelle sul set parlavamo del fatto che avevamo lavorato con lo stesso regista

84


all’inizio delle nostre carriere. Poi ho lavorato con Christian Bale ne Gli Strilloni, un musical per la Disney diretto da Kenny Ortega. È divertente che due dei miei interessi amorosi nei film siano ora dei super-eroi, infatti anche Robert Downey Jr. è stato mio marito in Eros. Un altro progetto speciale poi è stato Alive Sopravvissuti. Il consulente tecnico era Nando Parrado, interpretato nel film da Ethan Hawke ed io ero sua sorella Susanna, che morì nell’incidente. Nando è stato molto dolce e siamo diventati buoni amici durante le riprese. Poi ho incontrato una delle mie più care amiche, Elizabeth Berkley, mentre giravamo un film per la tv nei boschi dell’Idaho. Io le ho presentato Greg, quello che sarebbe stato in seguito il suo futuro marito e le ho anche trasmesso l’amore per lo Yoga! Un’altra incredibile esperienza in tv è stata quella a Las Vegas sul set di CSI e ho adorato anche lavorare ne Il tocco di un angelo. Ho avuto così tante memorabili esperienze lavorando in Snowflake. È stato speciale perché abbiamo trascorso tanti anni per provare a realizzarlo e vederlo finalmente prendere vita è stato una gioia incredibile. E poi aiutare nella scelta del casting, delle locations e di alcuni aspetti della produzione è stata un’esperienza straordinaria come artista e donna in carriera. Vedere il film così ben fatto ci ha ricompensato su molti aspetti. 6) Ultimamente ti abbiamo visto in Insidious 3. Come è stato prendere parte al terzo capitolo di una delle più importanti saghe horror di tutti i tempi? Insidious 3 è stata un’esperienza incredibile! Ho avuto l’opportunità di lavorare con l’intero cast. Devo dirlo, non è stato solo uno dei più divertenti lavori della mia carriera, ma anche uno dei più toccanti. Sono stati tutti molto riconoscenti per il mio lavoro nel film. Inoltre ho instaurato un’amicizia molto forte con Stefanie Scott che interpretava mia figlia. Parliamo ancora spesso e sono diventata una sorta di mentore per lei. Stefanie ha un posto incredibilmente speciale nel mio cuore. Tra le cose più importanti di aver preso parte ad Insidious 3 ci sono proprio le amicizie che ho ottenuto e le relazioni che ho stretto. Tutto quello che ha girato intorno ad Insidious 3 è stato meraviglioso. Sono così felice che stia avendo molto successo al box office mondiale. L’audizione con lo scrittore e il regista Leigh Whannell è stata grandiosa. Quando ci siamo incontrati mi ha chiesto di condividere le mie esperienze soprannaturali. In passato mi è capitato di comunicare con l’altro lato. Mio padre è morto quando ero molto giovane e mi sono sempre sentita protetta da lui. Per questo è stato importante per me interpretare il ruolo della madre di Stefanie. È stato incredibilmente curativo per me passare all’altro lato per osservare mia figlia dall’aldilà. 7) Tracy Middendorf interpreta Margaret Duvall nella serie tv di Scream. Che cosa pensi della sua performance nello show? Non ho avuto ancora l’opportunità di vedere la serie ma la rispetto molto come attrice e come persona. 8) Quali sono i tuoi prossimi progetti? Io e Francesco stiamo lavorando ad una commedia romantica. Le riprese dovrebbero iniziare nel 2016. Sono anche in trattativa per delle parti in alcuni show. Ho inoltre appena aperto il mio negozio di gioielleria a Santa Monica. Sono sempre occupata ma mi sento molto grata di vivere la mia vita come artista e di esprimerla in così tanti modi.

85


sinister 2

86


87


NEWSCINEMA

Il ritorno di Bughuul nel sequel horror del cult con Ethan Hawke di C.A.

Realizzare un sequel all’altezza settembre in tutte le sale italiane l’atteso dell’originale è per qualsiasi regista una sequel di Sinister, lo spettacolare horror delle sfide più grandi. Pochi autori sono con Ethan Hawke che nel 2012 conquistò infatti riusciti nell’impresa, come il premio il pubblico e la critica mondiale. Oscar James Cameron con lo storico Scritto da Scott Derrickson e C. Terminator 2 o maestri del genere horror Robert Cargill e diretto da Ciaran Foy, come Wes Craven e James Wan, artefici Sinister 2 vede il terribile Bughuul di sequel come Scream 2 ed Insidious 2 tormentare i figli di Courtney (Shannyn che non hanno nulla da invidiare ai Sossamon) per renderli, grazie al suo splendidi capostipiti da cui hanno tratto esercito di “bambini”, i nuovi “registi” degli l’origine. Quando spunta il nome di Jason infernali filmini comparsi nel primo Blum è però facile vedere sequel episodio. Ad aiutare Courtney arriverà però prevedibili di prodotti che hanno un misterioso uomo (James Ransone) che conquistato il box office mondiale come i farà di tutto per impedire a Bughuul di vari Paranormal Activity, Insidious, La notte realizzare il suo crudele piano. È del giudizio e tanti altri. Ed ecco arrivare il 3 impossibile parlare di film horror senza

88


NEWSCINEMA

nominare Jason Blum, uno dei produttori più prolifici Lo spettatore infatti viene trasportato nel del cinema di genere dal 2007 a questa parte. Un “backstage” di Bughuul ed il mistero dietro le produttore in grado di regalare perle come Insidious, vicende del primo capitolo viene finalmente alla Oculus, Unfriended e Sinister, ma anche opere luce. Capiamo il crudele meccanismo che porta deludenti di cui avremmo volentieri fatto a meno le vittime a realizzare i terrificanti filmati trovati in come La notte del giudizio e Ouija. Come anticipato soffitta da Ellison Oswalt (Ethan Hawke). Filmati in apertura dell’articolo non è infatti sempre una che, tornando in veste ancor più spaventosa in scelta saggia realizzare un sequel o uno spin-off di questo sequel, regalano in più di un momento balzi una saga, perché il margine di rischio è alto e solo sulla sedia non indifferenti. Sicuramente Ransone raramente questi prodotti nascono con una finalità non ha il carisma di Ethan Hawke, Ciaran Foy non diversa da quella di sfruttare fino all’osso possibili è un regista al livello di Scott Derrickson e la trama è franchise milionari. Questo è il caso anche di Sinister ben più scarna e prevedibile della terrificante storia 2, un film che rigioca le carte vincenti del primo raccontata nel primo capitolo, ma Sinister 2 è un capitolo di Derrickson, utilizzando però una trama film che si lascia vedere con piacere. Ha la dignità di ed una messa in scena più lineari e prevedibili. Ma un sequel e non è il classico prodotto direct-tose la prevedibilità è sicuramente un punto a sfavore video che tutti ci saremmo aspettati. Quindi di Sinister 2, la regia a fuoco e l’ottimo uso del prepariamoci a rivedere Bughuul in azione in un sonoro sono elementi vincenti di un sequel che, pur terzo capitolo che sicuramente nel giro di pochi anni se con qualche debolezza, funziona piuttosto bene. invaderà le sale di tutto il mondo.

89


90


SERIE TV

american horror storyhotel antipazioni e curiosità sull’attesa quinta stagione di Carlo Andriani

91


NEWSCINEMA

92

Ryan Murphy, Lady Gaga ed un misterioso hotel infestato da inquietanti presenze. Stiamo

new entry più attesa di questa incredibile quinta stagione, anche gli storici “protagonisti” dello

ovviamente parlando di American Horror Story -

show si troveranno ad interpretare ruoli tanto

Hotel, la quinta attesissima stagione dell’iconico

assurdi quanto originali. Ad esempio il premio

show a tinte horror creato da Ryan Murphy nel

Oscar Kathy Bates sarà Iris, la gestrice

2011. Uno show che, di stagione in stagione, si

dell’Hotel: “Gestisco l’hotel. Ho delle relazioni con

arricchisce di nuove terrorizzanti storie e nuovi bizzarri personaggi, interpretati però sempre dagli

i personaggi interpretati da Matt Bomer e Wes

stessi fantastici attori. Un elemento di continuità

Sally di Sarah Paulson, anzi la odio” - ha

che, di tanto in tanto, presenta divertenti

raccontato ridendo la Bates.

discontinuità quando nuovi protagonisti entrano a

La Paulson infatti, nonostante non sia nuova ad

far parte del colorato mondo di Murphy. E questa volta è il turno della sola ed unica Lady Gaga

interpretare ruoli sopra le righe, vestirà i panni di un personaggio completamente diverso da quelli

che, dopo brevi parentesi cinematografiche in Sin

precedentemente visti nello show: “Vivo nell’hotel

City 2 e Machete Kills, abbandona le vesti di

e odio Iris - ha continuato la Paulson - “ci odiamo

cantante per indossare quelle di attrice: “Lady

per una antica ragione che sarà rivelata molto

Gaga è Elizabeth, la proprietaria dell’hotel, una

presto. Il mio personaggio è molto cupo, è una

donna benestante arsa dall’arte, dalla moda e

tossicodipendente ed è sexy”. Ma se la Paulson e

dalla gente” - ha svelato Ryan Murphy al

la Bates interpreteranno due ruoli “quasi” normali

Television Critics Association Press Tour - “ha un

rispetto alla donna con due teste ed alla donna

piano orribile che sarà rivelato nel primo episodio

barbuta di Freakshow, Denis O’Hare incarnerà

e che avrà un ruolo centrale nel corso della

niente di meno che un personaggio chiamato

stagione”. Ma se il personaggio di Lady Gaga è la

Elizabeth Taylor: “Interpreto una persona che si

Bentley e non sopporto proprio la Hypodermic


ispira a film di Elizabeth Taylor come la Venere in Visone, Cleopatra e altro” - ha raccontato O’Hare “mi sono rasato la testa ed altre parti del corpo”. E non è tutto. Nello show torneranno infatti Finn Wittrock che vestirà i panni del modello in cerca di successo Tristan Duffy, Matt Bomer che sarà un ospite dell’hotel incastrato in “una relazione con la proprietaria”, Cheyenne Jackson che interpreterà un’ icona della moda alla ricerca della sua arte, Chloe Sevigny e Wes Bentley che incarneranno una coppia alle prese con il difficile superamento di una terribile perdita e Max Greenfield che, secondo lo stesso Murphy, dominerà la scena con una delle sequenze più terrorizzanti mai realizzate. Se invece sono ancora avvolti nel mistero i personaggi di Angela Bassett, Evan Peters, Darren Criss e Naomi Campbell e gran parte della trama principale, non è un segreto che American Horror Story: Hotel vedrà l’assenza della sola ed indiscussa protagonista delle precedenti quattro stagioni, Jessica Lange: “Non è facile tenere gli attori sul set” - ha rivelato Murphy “hanno il contratto di un anno e possono fare anche altro. È quello che è successo con Jessica Lange. Voleva prendersi un anno per fare uno spettacolo a teatro”. Ma che tono avrà questa attesa quinta stagione? Sarà horror come la prima, psicologica come la seconda, magica come la terza o surreale come la quarta? “Sarà un po’ meno claustrofobica - ha risposto il produttore Brad Falchuk - mi sembra che la prima stagione avesse intenzionalmente intrappolato il pubblico in un modo molto specifico. In questa stagione l’horror esce fuori dall’hotel.” Sarà sicuramente più noir delle precedenti. Ma, come tradizione vuole, la quinta stagione di American Horror Story rimane un mistero tutto da scoprire. Non ci resta quindi che attendere il 7 ottobre per entrare finalmente nel misterioso hotel di Murphy e vedere quali altri grandi sorprese avrà in serbo per noi uno degli show più amati degli ultimi dieci anni.

93


game of thrones il finale della serie secondo george r. martin di L.R.

E’ in corso un dibattito sull’opportunità o meno

fantascienza Sasquan questo fine settimana,

che la serie tv targata HBO, Game of Thrones, si

George RR Martin ha tenuto un incontro

rovini nel finale per una sovrapposizione con la

pubblico dopo la lettura di un capitolo del suo

fine del nuovo romanzo di Le Cronache del

prossimo The Winds of Winter. Il romanzo sarà il

Ghiaccio e Fuoco di George RR Martin. La serie

sesto libro della serie Le Cronache del Ghiaccio e

fantasy non ha mai avuto alcun problema a

Fuoco, che dovrebbe essere composta di almeno

cambiare qualcosa dal testo originale dell’autore,

sette volumi. Con la mole di scrittura di Martin, e la

e nelle stagioni passate sono state cambiate le linee della storia principale, mantenendo

serie tv Game of Thrones che si dirige verso il

delle similitudini tematiche. La serie tv,

sicuramente conclusa prima che i libri siano finiti.

tuttavia, non va avanti così rapidamente, ed è diventato più chiaro che il romanzo definitivo

Ma mentre Martin risponde che “tutto è possibile” questo è il perché non vuole che i suoi fan si

diMartin non sarà in vendita prima della serie finale

preoccupino troppo: “C’è stato un periodo in cui

d i G a m e o f T h r o n e s , m a M a r t i n n o n

sono stato preoccupato. Allora ho detto: al

sembra preoccupato di questo. Alla convention di

diavolo. Preoccuparsi non cambierà niente in un

94

finale dell’ottava stagione, la serie sarà


modo o nell’altro. Così mi sono seduto ancora alla macchina da scrivere, e ho scritto la scena successiva e la frase successiva… Io sto cercando solo di raccontare la mia storia, e loro stanno raccontando la loro storia adattando i miei libri, e vedremo cosa verrà fuori“. Proprio la scorsa settimana, Martin ha ammesso che non aveva ancora scritto del tutto il finale della sua storia, ma aveva avuto un’idea per il tono e lo stile che voleva mantenere. Mentre la serie tv si è allontanata piano piano da alcune delle linee della storia di Martin, e non includerà alcuni personaggi che saranno nei prossimi romanzi, sappiamo che gli showrunner David Benioff e DB Weiss si sono seduti con l’autore per discutere la traiettoria di entrambi i progetti. Diventa particolarmente importante per Martin sottolineare che lui sta raccontando la sua storia, e loro dicono la loro. Ci sono ovviamente principali temi e progetti che tutti e tre hanno discusso in profondità, ma Martin è un passo più lontano dalla serie della HBO. Egli non sta scrivendo tutti gli episodi, e vuole spingere la sua attenzione interamente sul suo romanzo Cronache del Ghiaccio e del Fuoco. Mentre i fan dei romanzi sono consapevoli dei cambiamenti in Game of Thrones molto più degli altri spettatori, Benioff e We i s s h a n n o a v u t o s u c c e s s o c o n i l loro adattamento del mondo di George RR Martin fino ad oggi. Se la serie continuerà a tenere alto il successo della critica, dovremo solo aspettare e vedere. La stagione 6 di Game of Thrones sarà probabilmente presentata in anteprima nella primavera del 2016.

95


THE YOUNGPOPE jude law e diane keaton nella serie tv di paolo sorrentino a cura di Redazione

96


L’attrice premio Oscar Diane Keaton sarà al molti libri tra cui Clown paintings, Local news: fianco del plurinominato agli Oscar Jude Law Tabloid pictures from the Los Angeles Herald nelle otto puntate della serie The Young Pope Express 1936-1961, California romantica, House, diretta da Paolo Sorrentino, regista vincitore Then again, una toccante biografia e lettera dell’Oscar per il miglior film straniero con La d’amore per sua madre Dorothy; e il suo ultimo grande bellezza e Youth. Diane Keaton best seller, Let’s just say it wasn’t pretty. The interpreterà Suor Mary, una suora originaria degli Young Pope racconta il controverso inizio del Stati Uniti che vive in Vaticano. A Jude Law il pontificato di Pio XIII, al secolo Lenny Belardo. ruolo del protagonista Pio XIII, al secolo Lenny Un personaggio complesso e contraddittorio, Belardo. Le riprese della serie, che è una così conservatore nelle sue scelte da rasentare coproduzione Sky, HBO e Canal +, sono iniziate l’oscurantismo ma allo stesso tempo questa settimana. Tutti e otto gli episodi verranno straordinariamente pieno di compassione per i diretti da Paolo Sorrentino. Altri protagonisti p i ù d e b o l i . U n u o m o d i p o t e re , c h e della serie saranno annunciati a breve. Diane caparbiamente resiste a coloro che corteggiano Keaton è un’attrice pluripremiata e versatile, una il Vaticano, senza il timore di perdere consensi. regista affermata, una produttrice e un’autrice di Nelle 8 puntate Belardo si troverà a confrontarsi best seller. Ha recitato in film come la trilogia de Il con l’abbandono degli affetti personali e con la costante paura di essere abbandonato anche dal Padrino, In cerca di Mr. Goodbar, Io e suo Dio. Un uomo che, tuttavia, non ha paura di Annie, Baby Boom, Il padre della sposa e Il club farsi carico della millenaria missione di difendere delle prime mogli. Ha vinto il premio oscar come proprio quello stesso Dio e il mondo che Lo migliore attrice protagonista per Io e Annie e ha rappresenta. A proposito della serie, Paolo ricevuto tre candidature rispettivamente per Tutto Sorrentino ha affermato: “I segni evidenti può succedere – Something’s Gotta Give, Reds dell’esistenza di Dio. I segni evidenti dell’assenza e La stanza di Marvin. Diane Keaton ha inoltre di Dio. Come si cerca la fede e come si perde la diretto il documentario Heaven e i film Eroi di tutti fede. La grandezza della santità, così grande da i giorni e Avviso di chiamata, oltre all’episodio ritenerla insopportabile. Quando si combattono le pilota della serie TV “Pasadena” e un episodio di tentazioni e quando non si può fare altro che China Beach. In qualità di produttrice, ha cedervi. Il duello interiore tra le alte responsabilità lavorato con Gus Van Sant sul film HBO del capo della chiesa cattolica e le miserie del Elephant, vincitore della Palma d’Oro al Festival semplice uomo che il destino (o lo Spirito Santo) di Cannes. Ha recitato e collaborato alla regia del ha voluto come Pontefice. Infine, come si film TV prodotto da Lifetime, On Thin Ice con il gestisce e si manipola quotidianamente il potere quale ha vinto unPrism Award per la sua interpretazione. E’ anche una scrittrice affermata in uno stato che ha come dogma e come ed è stata due volte nella classifica degli autori imperativo morale la rinuncia al potere e l’amore più venduti del New York Times. Ha pubblicato disinteressato verso il prossimo. Di tutto questo parla The Young Pope”.

Credit Foto: Sky, HBO, Wildside 2015©

97


FUORISCENA una nuova visione del cinema

98


Senza Tempo, l’illustrazione ispirata al film Tempi Moderni Fu proiettato per la prima volta il 5 Febbraio 1936 ed è diventato un cult della storia del cinema,

Paulette Goddard di lavorare con Chaplin, in

considerato uno dei dieci film più belli dell’anno dal

illustrazione di FuoriScena, gli artisti Giovanni

National Board of Review of Motion Pictures.

Manna e Laura Manaresi si soffermano in

Stiamo parlando di Tempi Moderni, il primo film a

particolare sulla scena finale del film, avvolta in

sfondo sociale interpretato, diretto e prodotto

quella dolce poeticità tipica dei film di Chaplin,

dall’indimenticabile Charlie Chaplin, che cerca di

spesso caratterizzati da un mix originale di comicità

d a re v o c e a l p ro b l e m a c re s c e n t e d e l l a disoccupazione e all’avanzare dirompente

e spunti drammatici. Sullo sfondo gli ingranaggi che ricordano le atmosfere industriali di un periodo

dell’automazione nelle fabbriche, soprattutto in

storico freddo e grigio sono sfumati e fanno risaltare

Europa in quel periodo storico. Charlot è un operaio

le figure di Charlot e la bella gamine che camminano

che lavora dalla mattina alla sera in una fabbrica, tenendo un ritmo di produzione eccessivo che lo

sotto braccio verso il futuro con un sorriso e la

seguito diventato suo marito. In questa nuova

porta all’esaurimento. Quando guarisce, il mondo

speranza di vivere nuove avventure serene e piacevoli. La prima sceneggiatura del film prevedeva

del lavoro non ha più posto per lui e le forze

un finale diverso da quello che poi è stato portato

dell’ordine lo arrestano con l’accusa di essere il

sul grande schermo, con il personaggio del

capo di un gruppo di rivoltosi. La vita in prigione però non gli sembra così male, visto il letto e il cibo

vagabondo che si allontanava da solo e la ragazza

assicurati e cerca di restarci il più a lungo possibile,

che si faceva suora per scappare dalle minacce della società. Ma Chaplin ha cambiato tutto

ma la buona condotta gioca a suo sfavore e così,

all’ultimo momento, vertendo il messaggio del film

ben presto, si ritrova per strada senza grandi

verso l’ottimismo: Niente è perduto, si può sempre

prospettive. Solo quando conosce una gamine in fuga, rinasce in lui la determinazione di riconquistare

sperare in un futuro migliore, soprattutto se si

una vita e una dignità e quindi trovare un nuovo

affronta la vita con il sorriso. Messaggio rafforzato dalle parole di Laura Manaresi in quest’opera, che

lavoro. Dopo tanto impegno, entrambi vengono

sottolineano l’importanza della leggerezza d’animo,

assunti in un ristorante, ma hanno alcuni finanziatori

la solarità che aiuta ad affrontare più facilmente le

alle calcagna che rovinano i loro piani, riportandoli alla miseria. Questo film è la prima occasione per

difficoltà della vita.

99


NEWSCINEMA

NEWSGAMES Le uscite di Agosto 2015

Playstation, XBox, Nintendo e Wii a cura di Danilo Belmonte

In questo caldo mese di Agosto anche i nostri amati videogiochi hanno deciso di andare in ferie e prendersi una pausa prima dell'infuocato periodo autunnale, tradizionalmente caratterizzato dalle uscite più importanti dell'anno. Ciò non toglie alcune piccole eccezioni e, visto proprio il periodo, cosa c'è di meglio di un gioco horror per raggelare le afose notti estive? Andiamo a vedere le uscite games di questo mese:

4 Agosto: Rare Replay (Xbox One): In occasione del 30° anniversario dall’uscita BanjoKazooie, Viva Pinata, Perfect Dark e tanti altri si riuniranno in un'unica raccolta per festeggiare questo importante traguardo raggiunto da Rare. 18 Agosto: - Zombi (Playstation 4, Xbox One, PC): Dopo aver terrorizzato gli utenti Wii U, Zombi torna con una veste rinnovata e riadattata appositamente per sfruttare appieno la potenza delle piattaforme di attuale generazione. 19 Agosto: - Pac-Man 256 (Android, iOS, Windows Phone): Per festeggiare i 25 anni del videogioco più famoso di tutti i tempi Namco-Bandai ha deciso di pubblicare su dispositivi mobili questo videogioco basato sul famoso glitch del livello 256 che, a causa di un errore di codice, rendeva il livello impossibile da completare.

100


NEWSCINEMA

26 Agosto: - Until Dawn (Playstation 4): Sviluppato da Supermassive Games Until Dawn è un survival-horror che strizza l'occhio ai classici film che da sempre ci terrorizzano. Protagonisti della storia sono dei ragazzi che, intrappolati in una casa nel bel mezzo di un bosco, dovranno riuscire a sopravvivere "fino all'alba". Tutto dipende dal giocatore e dalle scelte che farà perché l'intera storia ruota intorno al celebre "Butterfly Effect" (Effetto Farfalla) ed ogni decisione presa, anche la più piccola, potrebbe stravolgere completamente l'epilogo e il destino di quei ragazzi. 27 Agosto: - One Piece: Pirate Warriors 3 (Playstation 3, Playstation 4, PsVita, PC): Sviluppato da Omega Force questo è il terzo attesissimo capitolo della serie basata sul manga di Eiichiro Oda. 28 Agosto: - Gears of War: Ultimate Edition (Xbox One): Edizione rimasterizzata della saga di Gears of War, originariamente uscita in esclusiva su Xbox 360.

101


www.newscinema.it

102


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.