Cristina.M
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Svolgimento

Diversità della dieta nelle diverse età
Il termine dieta definisce l’insieme dei cibi che compongono il regime alimentare di un individuo e in modo specifico indica un’alimentazione corretta atta a mantenere l’organismo in buone condizioni di salute.
L’età evolutiva è quel periodo della vita durante il quale l’individuo raggiunge il pieno sviluppo delle sue caratteristiche somatiche e psichiche compreso tra i 18 e i 20 anni. Questo è un periodo della vita in cui si richiede un elevato consumo di energia e di nutrienti plastici.

L’alimentazione in questa fase deve essere particolarmente accurata ed equilibrata atta a soddisfare le esigenze dell’organismo in fase di sviluppo. Alcune malattie associate all’alimentazione dell’adulto mettono le radici gia dall’infanzia; all’obesità acquistata nell’infanzia difficilmente si può porre rimedio nell’età adulta. Una sana e corretta alimentazione nell’età dello sviluppo è la garanzia x una crescita armonica, ma anche la premessa per una condizione di buona salute nell’età adulta. E’ importante ke la preferenza per cibi che vengono consumati nei primi anni di vita tende a restare immutata e condiziona le scelte alimentari degli anni successivi. Durante l’età evolutiva il fabbisogno energetico risulta proporzionalmente più alto rispetto a quello dell’adulto: in quest’età il metabolismo basale è più elevato.
Nei primi tre anni di vita il fabbisogno è molto elevato (circa 100 kcal/kg/die) ed è uguale per entrambi i sessi, poi gradualmente risulta maggiore nei maschi.
Nel primo anno di età il fabbisogno proteico è stimato in circa 2 g/kg di peso/die. Gli amminoacidi essenziali più richiesti sono quelli ramificati per lo sviluppo del sistema nervoso centrale e per l’accrescimento del tessuto muscolare. Negli anni successivi il fabbisogno proteico diminuisce fino all’adolescenza stabilizzandosi in un valore di circa 1 g/kg di peso/die.
Nel primo anno il fabbisogno glucidico è di circa 5 g/kg di peso/die, corrispondente al 40-45% del fabbisogno energetico totale. Tale valore aumenta fino a raggiungere il 60% circa nell’adolescenza.
Il fabbisogno lipidico del bambino è più elevato rispetto a quello delle altre età della vita : nella dieta dei lattanti i lipidi devono coprire il 40% del fabbisogno calorico; dal secondo anno in poi il fabbisogno lipidico scende fino alla quota del 30% nell’adolescenza.
Fin dai primissimi giorni di vita il fabbisogno d’acqua del lattante è pari in proporzione, a 2 o 3 volte quello di un adulto poiché i reni immaturi dei piccoli lattanti sono meno capaci di concentrare le urine. La necessità dell’apporto di liquidi aumenta specialmente quando fa caldo, quando il bambino ha la febbre o se presenta disturbi intestinali.
Durante l’accrescimento è alto il fabbisogno di macronutrienti in particolare calcio, ferro, vitamina C e acido folico.
Nella dieta del bambino dopo i 12 mesi è consigliabile:
• Ricordarsi che il passaggio alla tavola familiare deve essere graduale;
• Salare i piatti usando unicamente sale iodato in quantità esigue;
• Evitare i piatti e le bevande troppo zuccherate;
• Evitare piatti speziati;
• Evitare i coloranti e gli aromi;
• Mantenere l’equivalente di 500 ml di latte al giorno.

Nela dieta dell’adolescente è necessario:
• Mangiare con piacere;
• Frazionare la razione alimentare in 4-5 pasti senza saltare la prima colazione;
• Variare gli alimenti;
• Basare l’alimentazione su cibi ricchi di glucidi complessi
• Mangiare 5 porzioni di frutta e verdura al giorno
• Consumare grassi con moderazione
• Consumare spuntini intelligenti
• Bere molto.
Le indicazione dietetiche nell’adulto sono:
• Variare il più possibile l’alimentazione;
• Mangiare in modo regolare;
• Mantenere l’equilibrio e la moderazione;
• Mantenere un giusto peso corporeo e sentirsi in forma;
• Consumare abbondantemente frutta e verdure;
• Basare la dieta su alimenti ricchi di carboidrati complessi;
• Bere molta acqua;
• Moderare il consumo di grassi
• Limitare l’assunzione di sale da cucina.