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La Confessione di Fede di Westminster

Tradotta in italiano dal past. Paolo E. Castellina e sulla base dell’originale versione inglese e latina con alcune varianti americane. Revisione 2013.

Introduzione

La Confessione di fede di Westminster fu pubblicata per la prima volta nel 1646 ed era il prodotto di un'assemblea dei più pii ed eruditi teologi riformati dell'Inghilterra e della Scozia del XVII secolo. Insieme agli altri Canoni di Westminster, questa Confessione rappresenta la più completa ed insuperata sistematizzazione della fede evangelica riformata classica mai prodotta ed un punto di riferimento permanente della dottrina biblica.

Quando questa Confessione venne presentata all'Assem­blea Generale della Chiesa di Scozia, fu dichiarato "su matura deliberazione" che essa era "fondata sulla Parola di Dio" e "giudicata sommamen­te ortodossa". Venne riconosciuto con riconoscenza a Dio il merito che una tale eccellente Confessio­ne fosse formulata e concordata in entrambi i regni.

Dalla sua sanzione del 1647, certo molte acque sono passate sotto i ponti della teologia e della dottrina cristiana, ma è triste riconoscere come in effetti si siano fatti numerosi passi indietro rispetto alle conquiste dottrinali della Confessione. La Chiesa non è stata carente di coloro che sono stati pronti a screditare la sua eccellenza e a promuovere il suo abbandono per conformarsi ad idee "più popolari" e di moda.

Questa Confessione, però, è fondata sulla solida roccia della Scrittura, ed essa esprime il giudizio più maturo dell'erudizione riformata sugli elementi fondamentali della fede cristiana. A causa della sua fedeltà alle Scritture essa assume un valore permanente ed una durevole rilevanza. La Chiesa di Cristo non può stare senza Credo e vivere. E' suo dovere (specialmente in un tempo di dubbio e di confusione) definire e proclamare la fede cristiana al mondo. Il lettore, riconoscendo il supremo valore della Parola di Dio in materia di fede e di pratica, potrà volgersi a questa Confessione come un canone subordinato per trovare in essa un tesoro spirituale che potrà donare luce, conforto e forza.

Il testo confrontato con le versioni originali e commenti può essere trovato all’indirizzo: http://riforma.info/wiki/index.php?title=Cfw


Indice generale

Introduzione        

Indice generale        

1. Le Sacre Scritture        

2. Dio e la santa Trinità        

3. Il Decreto eterno di Dio        

4. La Creazione        

5. La divina Provvidenza        

6. La Caduta dell'uomo, il peccato e la sua punizione        

7. Il Patto di Dio con l'uomo        

8. Cristo, il Mediatore        

9. Il libero arbitrio        

10. La Vocazione efficace        

11. La Giustificazione        

12. L'Adozione        

13. La Santificazione        

14. La fede salvifica        

15. Il ravvedimento per la vita        

16. Le opere buone        

17. La Perseveranza dei santi        

18. La certezza della grazia e della salvezza        

19. La Legge di Dio        

20. La libertà Cristiana e la libertà di coscienza        

21. Il culto religioso ed il giorno del Sabato        

22. Il giuramento ed i voti leciti        

23. Il magistrato civile        

24. Matrimonio e divorzio        

25. La Chiesa        

26.  La Comunione dei Santi        

27. I Sacramenti        

28. Il Battesimo        

29. La Cena del Signore        

30. La disciplina ecclesiastica        

31. I sinodi ed i concili        

33. Il Giudizio finale        


1. Le Sacre Scritture

1:1 Sebbene la luce della natura e le opere della Creazione e della Provvidenza manifestino la bontà, sapienza e potenza di Dio tanto da rendere gli uomini inescusabili[1], questo non è sufficiente per darci quella conoscenza di Dio e della Sua volontà necessarie alla salvezza[2], né la possono generare. Il Signore, di conseguenza, si è compiaciuto, molte volte e in molte maniere, di rivelare Sé stesso e di palesare la Sua volontà alla Sua Chiesa[3].

In un secondo tempo, per meglio preservare la verità, negli interessi di una sua migliore propagazione e per il più sicuro stabilimento e consolazione della Chiesa, contro la corruzione della carne e la malizia del mondo e di Satana, Egli ha provveduto a consegnare la stessa completamente alle lettere[4]. Il che rende la Sacra Scrittura massimamente necessaria[5], essendo cessati tutti i modi attraverso i quali Egli rivelava precedentemente la Sua volontà al Suo popolo[6].

1:2 Sotto il nome di Sacre Scritture o Parola di Dio scritta, vengono compresi ora tutti i libri dell'Antico e del Nuovo Testamento, cioè:

Del­l'Antico Testamento: Genesi, Esodo, Levitico, Numeri, Deuteronomio, Giosuè, Giudici, Ruth, 1 Samuele, 2 Samuele, 1 Re, 2 Re, 1 Cronache, 2 Cronache, Esdra, Neemia, Ester, Giobbe, Salmi, Proverbi, Ecclesiaste, Cantico dei Cantici, Isaia, Geremia, Lamentazioni, Ezechiele, Daniele, Osea, Gioele, Amos, Abdia, Giona, Michea, Nahum, Abacuc, Sofonia, Aggeo, Zaccaria, Malachia.

Del Nuovo Testamento: Matteo, Marco, Luca, Giovanni, Atti, le lettere dell'apostolo Paolo ai Romani, 1 Corinzi, 2 Corinzi, Galati, Efesini, Filippesi, Colossesi, 1 Tessalonicesi, 2 Tessalonicesi, 1 Timoteo, 2 Timoteo, Tito, Filemone, l'epistola agli Ebrei, l'epistola di Giacomo, 1 epistola di Pietro, 2 epistola di Pietro, 1, 2, 3 epistola di Giovanni, l'epistola di Giuda, la Rivelazione di Giovanni.

Tutti questi libri ci sono stati dati per ispirazio­ne di Dio e devono essere regola della fede e della vita[7].

1:3 I libri comunemente chiamati Apocrifi, non sono stati ispirati da Dio e non costituiscono parte del Canone della Scrittura. Essi, quindi, non devono ottenere autorità nella Chiesa di Dio, né essere altrimenti approvati o usati, più di quanto possa averla un qualsiasi altro scritto umano[8].

1.4 L'autorità della Sacra Scrittura per la quale le è dovuta fede ed osservanza, non dipende dalla testimonianza di alcun uomo o chiesa, ma solo da Dio (che è verità in Sé stesso), suo Autore. Essa deve quindi essere accolta perché è Parola di Dio[9].

1:5 Possiamo certamente essere indotti dalla testimonianza della Chiesa ad un'alta e riverente stima delle Sacre Scritture[10], per la sublimità della materia trattata, l'efficacia del loro insegnamento, la maestà del loro stile, il consenso di tutte le loro parti, lo scopo dell'intera opera (vale a dire tributare gloria a Dio), la piena rivelazione che esse fanno dell'unica via di salvezza, le molte altre incomparabili loro virtù e la somma loro perfezione: questi sono argomenti che provano abbondantemente trattarsi della Parola di Dio. Ciononostante, la nostra piena persuasione e certezza dell'infallibile verità e della divina autorità delle Sacre Scritture, nasce dall'operazione interiore dello Spirito Santo che ad esse rende testimonianza mediante e con la Parola stessa nel nostro cuore[11].

1.6 L'intero consiglio di Dio al riguardo di tutte le cose necessarie alla Sua propria gloria, la salvezza degli uomini, la fede e la vita, è espressamente contenuto nella Scrittura, oppure può esserne derivato come conseguenza buona e necessaria. Ad esso nulla mai potrà essere aggiunto, né per nuove rivelazioni dello Spirito o per tradizione umana[12]. Ciononostante, per la comprensione salvifica di ciò che è rivelato nella Parola[13], riconosciamo necessaria l'illuminazione interiore dello Spirito di Dio. Ciononostante rimangono questioni concernenti il culto di Dio o il governo della Chiesa - comuni alle azioni umane ed alla società - che possono essere regolate alla luce della natura e della saggezza cristiana, secondo le regole generali della Parola, le quali devono essere osservate in perpetuo[14].

1:7 Tutte le cose che la Scrittura contiene non sono in sé stesse [sempre] chiare né evidenti per tutti[15]. Ciononostante, tutto ciò che è necessario conoscere, credere ed osservare ai fini della salvezza, è tanto chiaramente proposto e spiegato in una parte o in un'altra delle Scritture, che non solo la persona dotta, ma anche quella incolta può giungere a comprenderlo in maniera sufficiente, avvalendosi debitamente di mezzi ordinari[16].

1:8 L'Antico Testamento in ebraico (la madrelingua dell'antico popolo di Dio) e il Nuovo Testamento in greco (che, al tempo in cui è stato scritto, era la lingua più generalmente conosciuta fra le nazioni), essendo direttamente ispirati da Dio e, per sua singolare cura e provvidenza, custoditi puri e incontaminati in ogni età, sono da considerarsi autentici[17]. Ad essi soli, perciò, si deve fare appello ultimo in ogni controversia di religione[18]. Dato però che le lingue originali non sono conosciute da tutto il popolo di Dio - il quale ha diritto ed interesse di accedere alle Scritture, ed è tenuto, nel timore di Dio, di leggerle e di investigarle[19]- esse dovranno essere tradotte nella lingua volgare di ogni nazione alla quale pervengono[20], affinché, dimorando la Parola di Dio abbondantemente in tutti, esse possano rendere a Dio un culto grato ed accettevole[21] e, attraverso la pazienza e la consolazione che provengono dalle Scritture, conservino la speranza[22].

1:9 La regola infallibile di interpretazione della Scrittura è la Scrittura stessa e quindi, allorché sorga una questione circa il vero e pieno senso della Scrittura (che non è molteplice, ma uno), esso deve essere investigato e conosciuto esaminando altri luoghi [della Scrittura] che si esprimano più apertamente[23].

1.10 Il giudice supremo al quale dovranno essere sottoposte per esservi giudicate tutte le controversie religiose, ogni decreto di concili, opinione di antichi scrittori, dottrine umane e spiriti privati, ed nelle cui sentenze dobbiamo trovare la nostra pace, non può essere altri che lo Spirito Santo che si esprime attraverso le Scritture[24].


2. Dio e la santa Trinità

2:1 C'è un solo Dio[25] vivente e vero[26], il quale è infinito nel suo essere e nella sua perfezione[27], spirito purissimo[28], invisibile[29], senza corpo, senza parti[30], senza passioni[31], immutabile[32], immenso[33], eterno[34], non circoscrivibile[35], onnipotente[36], sommamente sapiente[37], sommamente santo[38], liberissimo[39], sommamente assoluto[40], che opera tutte le cose secondo il consiglio della propria volontà immutabile e sommamente giusta[41] per la sua propria gloria[42]; di somma benignità[43], grazia, misericordia, e longanimità; ricco di bontà e verità; che perdona l'iniquità, la trasgressione ed il peccato[44]; il rimuneratore di coloro che Lo cercano diligentemente[45]; ed al tempo stesso giustissimo e terribile nei Suoi giudizi[46], che odia ogni peccato[47] e che non terrà in alcun modo il colpevole per innocente[48].

2:2 Dio ha tutta la vita, tutta la gloria[49], la bontà[50], la beatitudine[51], in Sé stesso e da Sé stesso; è unico, nel senso che è completamente sufficiente sia in Sé stesso che per sé stesso, non avendo bisogno di alcuna delle creatu­re che Egli ha fatto[52], né derivando gloria da esse[53]. Al contrario, è Dio a manifestare la Sua gloria in esse, per mezzo di esse, ad esse e su esse: Egli è l'unica fonte di ogni essere; da Lui, per mezzo di Lui e per Lui sono tutte le cose[54]. Egli esercita un dominio assolutamente sovrano sopra di esse, al fine di fare, per mezzo di esse, tutto ciò che Gli piace[55]. Tutte le cose sono scoperte e manifeste al Suo cospetto[56]. La Sua conoscenza è infinita, infallibile e indipendente dalla creatura[57]. Ne consegue che niente è per Lui contingente o incerto[58]. Egli è assolutamente santo in tutti i Suoi consigli, in tutte le Sue opere, e in tutti i suoi comandi[59]. Sia gli uomini che angeli, che ogni altra creatura Gli devono tutta l'adorazione, il servizio, o l'obbedienza che Egli si compiaccia di esigere loro[60].

2:3 Nell'unità della Deità vi sono tre Persone, d'unica essenza, potenza ed eternità: Dio Padre, Dio Figlio, e Dio Spirito Santo[61]. Il Padre non è stato generato né procede da qualsiasi altro; il Figlio viene eternamente ­generato dal Padre[62]; lo Spirito Santo procede sia dal Padre che dal Figlio[63].

3. Il Decreto eterno di Dio

3:1 Dio ha ordinato dall'eternità, secondo il sapientissimo e santissimo consiglio della Sua propria volontà, in modo libero ed immutabile, tutte le cose che sarebbero avvenute[64]. Tuttavia, ciò non implica affatto che Dio sia autore del peccato[65]; né che in questo modo Egli forzi la volontà delle creature, o che sia tolta la libertà o la contingenza delle cause secondarie. Tutto ciò, al contrario, viene stabilito[66].

3:2 Benché Dio conosca tutto ciò che può avvenire in ogni possibile condizione[67], Egli non è mai stato indotto a decretare alcunché per il solo fatto di averlo previsto come qualcosa che avrebbe potuto verificarsi nel futuro o che sarebbe avvenuto in determinate condizioni[68].

3:3 Per decreto di Dio e per la manife­stazione della Sua gloria, alcuni uomini ed angeli[69] sono stati predestinati a vita eterna ed altri sono stati preordinati a morte eterna[70].

3:4 Gli angeli e gli uomini, predestinati e preordinati in questo modo, sono così designati in modo particolare ed immutabile. Il loro numero è così certo ed definito che non può essere né aumentato né diminui­to[71].

3:5 Coloro che del genere umano sono predestinati alla vita, Dio ha eletto in Cristo ad eterna gloria prima che fossero gettate le fondamenta stesse del mondo, secondo il Suo eterno ed immutabile proposito ed il segre­to consiglio e beneplacito della Sua volontà[72]. Questa elezione è sorta semplicemente dal gratuito Suo amore e grazia, non perché ne fosse mosso prevedendo in alcuno di essi la fede, buone opere, perseveranza, o qualsiasi altra cosa insita alla creatura, come se quello ne fosse condizione o causa[73], ma tutto a lode e gloria della Sua grazia[74].

3:6 Come Dio ha destinato a gloria gli eletti, così pure Egli, con il liberissimo ed eterno proposito della Sua volontà, ha preordinato tutti i mezzi conseguenti [per giungere a quel fine][75]. Per cui, gli eletti, essendo decaduti in Adamo, sono redenti da Cristo[76]; sono a tempo opportuno efficace­mente chiamati alla fede in Cristo tramite l'opera del Suo Spirito; vengono giustificati, santificati[77], nonché custoditi dalla Sua potenza mediante la fede a salvez­za[78]. Nessun altro se non gli eletti sono redenti in Cristo, chiamati efficaceme­nte, giustificati, adottati, santificati e salva­ti[79].

3:7 Secondo l'inscrutabile consiglio della Sua volontà, per il quale Egli accorda o trattiene la [Sua] misericordia come vuole, per la gloria della Sua potenza sovrana sulle Sue creature, è piaciuto a Dio di tralasciare [passare oltre] il resto del genere umano e ordinarlo ad ignominia e ad ira per il suo peccato, a lode della Sua gloriosa giustizia[80].

3:8 La dottrina di questo sublime mistero della predestinazione deve essere trattata non senza somma prudenza e cura[81] affinché coloro che rivolgono il loro pensiero alla volontà di Dio rivelata nella Sua Parola e che vi manifestano la dovuta ubbidienza, possano essere assicurati dell'eterna loro elezione acquisendo [così] la certezza della loro vocazione efficace[82]. In questo modo, questa dottrina diventerà argomento di lode, riverenza ed ammirazione per Dio[83] come pure di umiltà, diligenza e copiosa consolazione per tutti coloro che ubbidiscono sinceramente all'Evangelo[84].

4. La Creazione

4:1 Dio, Padre, Figlio e Spirito Santo[85], si è compiaciuto, per la manifestazione della Sua eterna potenza, sapienza e bontà[86], nel principio, di creare, o fare dal nulla, il mondo e tutto ciò che vi è contenuto, sia cose visibili che invisibili, nello spazio di sei giorni, e tutto molto buono[87].

4:2 Dopo aver fatto tutte le altre creature, Dio creò l'uomo, maschio e femmina[88], con anime razionali ed immortali[89], rivestiti di conoscenza, giustizia e vera santità, ad immagine di Dio[90], con la Legge divina scritta nei loro cuo­ri[91], e con la capacità di adempier­la[92]. Tuttavia essi avevano la possibilità di violarla, essendo loro permessa la libertà della propria volontà, che [così] era [da considerarsi] non immutabile[93]. Oltre alla Legge scritta nel loro cuore, essi ricevettero l'ordine di non mangiare dell'albero della conoscenza del bene e del male[94]. Finché osservarono questo comandamen­to erano felici nella comunione con Dio ed ebbero dominio su tutte le altre creatu­re[95].

5. La divina Provvidenza

5.1. Dio, il grande Creatore di tutte le cose, sostiene[96], dirige, ordina e governa tutte le creature, azioni e cose[97], dalla più grande alla più picco­la[98], con la Sua provvidenza sapientissima e santissima[99], secondo l'infallibile Sua prescienza[100] ed il libero ed immutabile consiglio della Sua volontà[101], alla lode della gloria della Sua sapienza, potere, giustizia, bontà e misericor­dia[102].

5:2 Benché in rapporto alla prescienza ed al decreto di Dio, Causa prima, tutte le cose avvengono immutabilmente ed infallibilmente [come Lui ha stabilito][103], nondimeno, per la stessa Provvidenza, Egli ordina che esse esse accadano secondo la natura di cause seconde, sia necessariamente, sia liberamente, sia in modo contingente[104].

5:3 Nella sua provvidenza ordinaria, Dio si serve di mez­zi[105] pur essendo libero di operare a Suo piacimento [a Suo arbitrio] al di fuori senza di essi[106], al di sopra di essi[107], e contro di es­si[108].

5:4 L'onnipotenza, la sapienza imperscrutabile e la bontà infinita di Dio si manife­stano pienamente nella Sua Provvidenza tanto da estendersi persino alla prima Caduta e a tutte le altre azioni peccaminose sia di angeli che di uomini[109], e ciò non sulla base di un semplice Suo permes­so[110], ma, in molte maniere, disponendo di loro e governandoli con la Sua potentissima e sapientissima azione limitante[111] e in vista dei propri santi propositi e fini[112]. La peccaminosità, tuttavia, proviene solo dalla creatura e non da Dio, il quale, essendo santissimo e giustissimo, né è, né può essere l'autore del peccato o Colui che lo approva[113].

5:5 Nella Sua somma sapienza, giustizia e grazia, Dio talvolta permette che i Suoi figli soffrano di molteplici tentazioni e corruzioni del cuore, per correggerli dai loro precedenti peccati o per mostrare loro la forza occulta della corruzione e fraudolenza dei loro cuori e per renderli umili[114]. Egli li guida così a dipendere più intimamente e costantemente da Lui, a cercare in Lui il loro sostegno, rendendoli più attenti di fronte a tutte le future occasioni di peccato, come pure in funzione di altri e molteplici giusti e santi fini[115].

5:6 Riguardo quegli uomini malvagi ed empi che Dio, giusto Giu­dice, ha reso [spiritualmente] ciechi ed ha indurito a causa dei loro peccati precedenti[116], Egli non solo non accorda loro la Sua grazia, che avrebbe potuto illuminare il loro intelletto e trasformare i loro cuori[117], ma a volte sottrae loro i doni di cui erano dotati[118], e li espone a situazioni che il loro cuore corrotto fa diventare occasione di pecca­to[119]. Dio, inoltre, li consegna [alla forza delle] loro concupiscenze, delle tentazioni del mondo ed al potere di Satana[120], cosicché alla fine essi irrigidiscono sé stessi persino quando si trovano sotto le stesse influenze [mezzi] di cui Dio si serve per ammorbidire il cuore di al­tri[121].

5:7 Come la Provvidenza di Dio si estende a tutte le creature in generale, così essa si prende cura peculiare della Sua Chiesa e dispone tutte le cose per il suo bene[122].

6. La Caduta dell'uomo, il peccato e la sua punizione

6:1 I nostri progenitori, sedotti dall'astuzia e dalla tentazione di Satana, hanno peccato mangiando il frutto proibito[123]. E' piaciuto a Dio, secondo il Suo sapiente e santo consiglio, di permettere questo loro peccato, avendo deciso di ordinarlo alla Sua propria gloria[124].

6:2 Per questo peccato essi si sono allontanati dalla loro giustizia originale e comunione con Dio[125], e così sono morti nel peccato[126] e si sono completamente contaminati in tutte le loro facoltà e parti, sia del corpo che dell'anima[127].

6:3 Essendo essi la radice di tutto il genere umano, la colpa di questo loro peccato è stata imputata[128] a tutta la loro posterità mentre la stessa morte nel peccato e natura corrotta si è propagata attraverso l'ordinario processo di generazioni[129]..

6:4. Da questa caduta originaria, a causa della quale noi siamo (ora) completamente inabili e senza forza, resi nemici di ogni bene[130] e totalmente propensi ad ogni male[131], provengono tutti i (nostri) peccati attuali[132].

6:5 Questa corruzione di natura permane in questa vita anche nei rigenerati[133]. Benché sia perdonata e mortificata in Cristo, essa (questa natura corrotta), insieme a tutte le pulsioni (movimenti) che ne derivano, sono veramente e propriamente peccaminosi (peccato)[134].

6:6 Ogni peccato, sia quello originale che attuale, essendo una violazione della giusta Legge di Dio e ad essa contrapposto[135], per sua stessa natura rende il peccatore colpevole[136], lo espone all'ira di Dio[137] ed alla maledizione della legge[138], come pure (lo rende) punibile di morte[139], insieme a tutte le miserie spirituali[140], temporali[141] ed eterne[142] (che questo comporta).

7. Il Patto di Dio con l'uomo

7:1 Tanta è la distanza fra la creatura e Dio, che sebbene le creature razionali Gli debbano ubbidienza in quanto loro Creatore, esse non potrebbero mai avere fruizione (godimento) di Lui come loro beatitudine e premio se non attraverso una qualche condiscendenza da parte Sua, il che Egli si è compiaciuto di fare attraverso la stipula di un patto[143].

7:2  Il primo patto stipulato con l'uomo è stato un patto d'opere[144] nel quale è stata promessa la vita ad Adamo e in lui alla sua discendenza[145]), a condizione di un'ubbidienza perfetta e personale[146].

7:3 Poiché con la sua Caduta l'uomo si è reso incapace di vivere mediante questo patto, è piaciuto al Signore di concludere un secondo patto[147], comunemente chiamato Patto di grazia; in esso Egli ha liberamente offerto ai peccatori vita e salvezza in Gesù Cristo, richiedendo loro la fede in Lui[148] per poter essere salvati e promettendo di dare a tutti coloro che sono destinati alla vita il Suo Santo Spirito per operare loro il desiderio e la capacità di credere[149].

7:4 Questo Patto di grazia viene indicato spesso nelle Scritture con il nome di testamento in riferimento alla morte di Gesù Cristo, il Testatore, ed all'eredità eterna che Egli lascia con tutte le cose che le spettano[150].

7:5 Questo Patto è stato amministrato in modo diverso nel tempo della Legge e nel tempo dell'Evangelo[151]. Sotto la Legge è stato amministrato mediante promesse, profezie, sacrifici, la Circoncisione, l'Agnello pasquale ed altri simboli ed ordinanze date al popolo ebraico per prefigurare il Cristo che sarebbe venuto[152]. Tutto questo per quel tempo erano sufficiente ed efficace per istruire e formare, mediante l'opera dello Spirito, gli eletti nella fede nel promesso Messia[153] e grazie al quale essi conseguivano piena remissione dei peccati e salvezza eterna. Questo è chiamato Antico Testamento[154].

7:6 Sotto l'Evangelo, da quando Cristo, la sostanza (e antitipo)[155], si è rivelata, le ordinanze attraverso le quali viene dispensato il Patto sono: la predicazione della Parola e l'amministrazione dei sacramenti del Battesimo e della Cena del Signore[156]. Benché ridotte di numero e amministrate con maggiore semplicità e minor fasto esteriore, in esse il Patto viene mostrato a tutti i popoli, sia Ebrei che Gentili[157], con maggior pienezza, evidenza ed efficacia spirituale[158], e tutto ciò è chiamato Nuovo Testamento[159]. Non vi sono, però, due Patti di grazia discrepanti nella (loro) natura, ma un solo e medesimo Patto dispensato in maniera diversa[160].

8. Cristo, il Mediatore

8:1. E' piaciuto a Dio, nel Suo eterno proposito, di eleggere ed ordinare [stabilire] il Signore Gesù, il suo unigenito Figlio, come Mediatore fra Dio e uomo[161], Profeta[162], Sacerdote[163], e Re[164], Capo e Salvatore della Sua Chiesa[165], Erede di tutte le cose[166], e Giudice del mondo[167], al quale ha dato dall'eternità un popolo perché fosse la sua progenie [discendenza][168] e perché fosse, nel tempo, da Lui redento, chiamato, giustificato, santificato e glorificato[169].

8:2  Il Figlio di Dio, la seconda Persona nella Trinità, essendo Dio vero ed eterno, della stessa sostanza del Padre e a Lui uguale [coeguale], quando venne la pienezza del tempo, assunse la natura umana[170], con tutte le sue proprietà essenziali e comuni debolezze [infermità], ad eccezione [immune] del peccato[171]; essendo concepito in virtù [per la potenza] dello Spirito Santo in seno [utero] alla Vergine Maria, della sua sostanza[172]. Così che due nature intere, perfette e distinte, la divinità [deità] e l'umanità, sono state indissolubilmente [inseparabilmente] congiunte in una sola Persona, senza cambiamento [conversione, trasformazione], mescolanza [composizione] o confusione[173]. Questa Persona è vero Dio e vero uomo, e tuttavia un solo Cristo, l'unico Mediatore fra Dio e uomo.

8:3 Il Signore Gesù, nella la Sua natura umana congiunta a quella divina, è stato santificato ed unto di Spirito Santo oltre misura[174]; avendo in sé stesso tutti i tesori della sapienza e della conoscenza[175], è piaciuto al Padre di fare abitare in Lui ogni pienezza[176], affinché essendo santo, innocente, immacolato e pieno di grazia e di verità[177], potesse essere appieno fornito per esercitare l'ufficio di Mediatore e di Garante[178]. Egli non si è preso [impadronito di] questo compito da Sé, ma vi è stato chiamato dal Padre Suo[179], che ha posto ogni podestà ed autorità di giudicare nelle Sue mani ed il mandato di esercitarli [di condurli a buon fine][180].

8:4 Il Signore Gesù si è assunto molto volentieri [con pronta volontà] questo compito[181]; per espletarlo [per poterlo svolgere] è stato assoggettato alla Legge[182], che ha soddisfatto perfettamente[183]. Ha sopportato nella sua anima in modo immediato i tormenti più duri[184] e nel suo corpo le sofferenze più dolorose[185]; è stato crocefisso ed è morto[186]; è stato sepolto ed è rimasto sotto la podestà della morte, senza tuttavia vedere la corruzione[187]. Il terzo giorno è risorto dai morti[188] con lo stesso corpo con nel quale aveva sofferto[189] e con il quale pure è asceso al cielo dove siede alla destra del Padre[190] ed intercede[191]. Ritornerà alla fine del mondo per giudicare uomini ed angeli[192].

8:5 Il Signore Gesù, con la Sua perfetta obbedienza e il sacrificio [oblazione] di Sé stesso offerto una volta per sempre a Dio mediante lo Spirito eterno, ha soddisfatto pienamente la giustizia del Padre[193] e ha conseguito per tutti coloro che il Padre Gli ha dato, non solo la riconciliazione ma anche un'eredità eterna nel Regno dei cieli[194].

8:6 Sebbene l'opera della redenzione non sia stata effettivamente realizzata [compiuta] da Cristo se non dopo la sua incarnazione, tuttavia la virtù, l'efficacia e i benefici che ne derivano [conseguono] sono stati via via [in modo successivo] comunicati agli eletti, in tutte le epoche a partire dall'inizio del mondo, tramite e nelle promesse, i simboli [tipi] ed i sacrifici che rivelavano e significavano che il Cristo, lo stesso ieri, oggi ed in sempiterno, era il seme [progenie] della donna che avrebbe schiacciato la testa del serpente e l'agnello immolato fin dalla fondazione del mondo[195].

8:7 Nella Sua opera di mediazione, Cristo agisce secondo entrambe le sue nature, facendo con ogni natura ciò che le è proprio[196]. Tuttavia, a causa dell'unità della Sua Persona, ciò che e proprio di una natura viene talvolta attribuito dalla Scrittura alla Persona denominata con l'altra natura[197].

8:8 La redenzione viene da Cristo accordata ed applicata con certezza ed efficacia a tutti coloro per i quali Egli l'ha acquistata[198], intercedendo per loro[199], rivelando loro, nella Parola e tramite la Parola, i misteri della salvezza[200]; persuandendoli efficacemente tramite lo Spirito a credere e ad obbedire; governando i loro cuori con la Sua Parola ed il suo Spirito[201]; debellando tutti i loro nemici con la Sua onnipotenza e sapienza, tramite mezzi e modi consoni [più appropriati] alla Sua meravigliosa ed imperscrutabile dispensazione[202].

9. Il libero arbitrio

9:1 Dio ha dotato la volontà umana di una [tale] libertà naturale che non è né costretta [forzata] né determinata da alcuna necessità assoluta di natura al bene o al male[203].

9:2 L'uomo, nel suo stato di innocenza, aveva libertà e capa­cità di volere e di fare ciò che è buono e accettevole a Dio[204], e tuttavia in modo mutevole, vale a dire, con la possibilità di decadere da questa condizione[205].

9:3 A causa della sua caduta nello stato di peccato, l'uomo ha perduto ogni capacità di volere qualsiasi bene spirituale che accompagni la salvezza[206]; così, come uomo naturale, essendo totalmente avverso a quel bene [aborrendolo][207] e morto nel peccato[208], è incapace [non può], con le sue forze, convertire sé stesso né disporsi [prepararsi] alla conversio­ne[209].

9:4 Quando Dio converte un peccatore e lo trasporta [lo trasferisce, lo fa passare] allo stato di grazia, Egli lo libera [lo esime] dalla sua servitù naturale al pecca­to[210], e per grazia soltanto [unicamente] lo rende capace [lo mette in grado] di volere e di fare liberamente ciò che è spiritual­mente buono[211]. Tuttavia, a causa della sua corruzione residua [di ciò che resta in lui di corruzione], il peccatore non vuole né perfettamente né soltanto ciò che è buono [il bene], ma vuole anche ciò che è ma­le[212].

9:5 La volontà umana sarà resa immutabilmente e perfettamen­te libera di fare il bene solo nello stato di glo­ria[213].

10. La Vocazione efficace

10:1 Tutti coloro che Dio ha predestinato alla vita, e quelli soltanto, Egli si compiace, nel tempo fissato ed a Lui gradito, di chiamare efficacemente[214], mediante la Sua Parola e (il Suo) Spirito[215], ad uscire da quello stato di peccato e di morte in cui si trovano per natura, alla grazia ed alla salvezza attraverso Gesù Cristo[216]; illuminando la loro mente, in modo spirituale e salvifico, a comprendere le cose di Dio[217], togliendo il loro cuore di pietra, e dando loro un cuore di carne[218]; rinnovando la loro volontà e, con la Sua onnipotenza, orientandola [determinandola] verso ciò che è buono[219] e attirandoli [traendoli] efficacemente a Gesù Cristo[220]; e tuttavia in modo tale che essi vengano a Lui in modo liberissimo, essendo resi volenterosi dalla Sua grazia[221].

10:2 Questa vocazione efficace proviene unicamente dalla grazia di Dio, gratuita e speciale, non perché (Dio) avesse previsto (l'insorgere di) qualcosa di buono nell'uomo[222], anzi, l'uomo, a questo riguardo, è totalmente passivo, fino al momento in cui, vivificato e rinnovato dallo Spirito Santo[223], egli viene messo in grado di rispondere a questa vocazione e di accogliere la grazia offerta e comunicata in essa[224].

10:3 I bambini eletti che muoiono nell'infanzia sono rigenerati e salvati da Cristo attraverso lo Spirito[225], che opera quando, dove e come vuole[226]. Lo stesso avviene per tutti le altre persone elette che non sono in grado di essere esteriormente chiamate dal ministero della Parola[227].

10:4 Altri, non eletti, per quanto possano essere chiamati attraverso il ministero della Parola[228] e possano fare esperienza [beneficiare] di alcune operazioni comuni dello Spirito[229], non accedono [vengono] mai veramente a Cristo e non possono perciò essere salvati[230]. Nemmeno coloro che non professano la fede cristiana possono essere salvati in qualsiasi altro modo, per quanto possano sforzarsi di impostare la loro vita secondo il lume naturale e le prescrizioni della religione che professano[231] al di fuori dell'unica via di salvezza. Affermare e sostenere che essi lo possano, è cosa assolutamente perniciosa e detestabile[232].

11. La Giustificazione

11.1 Coloro che Dio efficacemente chiama, quelli pure gratuitamente giustifica[233], non infondendo loro giustizia, ma perdonando i loro peccati, e reputando e accettando le loro persone come giuste, non per una qualsiasi cosa prodotta in loro o per le loro prestazioni, ma unicamente per amore di Cristo; né imputando come loro propria giustizia la fede stessa, l'atto di credere, o qualsiasi altra loro ubbidienza evangelica, ma imputando loro l'ubbidienza e la soddisfazione di Cristo, quando essi per fede Lo accolgono [ricevono] e riposano in Lui e nella Sua giustizia[234], fede che non hanno da sé stessi, ma che è dono di Dio[235].

11:2 La fede, vale a dire accogliere [ricevere] Cristo ed appoggiarsi [riposare] alla Sua giustizia, è l'unico strumento della giustificazione[236]. Essa, però, nella persona giustificata, non rimane solitaria, ma è sempre accompagnata da tutte le altre grazie salvifiche; né essa è una fede morta, ma opera per mezzo dell'amore[237].

11:3 Cristo, mediante la Sua ubbidienza e morte, ha pagato pienamente [estinto] il debito di tutti coloro che così vengono giustificati, ed ha soddisfatto in modo proprio [congruo], reale e pieno la giustizia del Padre in loro favore [per conto loro][238]. In quanto Egli è stato dato dal Padre per loro[239], e la Sua ubbidienza e soddisfazione è stata accolta al loro posto[240] - ed entrambe gratuitamente, e non per qualcosa che sia in loro - la loro giustificazione è [deve essere considerata] soltanto il risultato di una grazia gratuita [di pura grazia][241], affinché nella giustificazione dei peccatori siano glorificate sia la giusti­zia rigorosa che la grazia abbondante di Dio[242] .

11:4 Da tutta l'eternità Dio ha decretato di giustificare tutti gli eletti[243], e Cristo, nella pienezza del tempo, è morto per i loro peccati ed è risorto per la loro giustificazione[244]. Tuttavia essi non sono giustificati fintanto che lo Spirito Santo, nel tempo opportuno, effettivamente non applichi loro il Cristo[245].

11:5 Dio continua [persevera] a perdonare i peccati di coloro che sono giustificati[246], e sebbene essi non possano mai decadere dallo stato di giustificazione[247], essi possono, a causa dei loro peccati, cadere sotto il dispiacere paterno di Dio e non vedersi restituita [ristabilita] la luce del Suo volto se non dopo essersi umiliati, aver riconosciuto i loro peccati, aver chiesto perdono e rinnovato la loro fede e il loro pentimento[248].

11:6 La giustificazione dei credenti nell'Antico Testamento era, da tutti i punti di vista, esattamente la stessa di quella dei credenti nel Nuovo Testamento[249].

12. L'Adozione

12:1 Tutti coloro che sono giustificati, Dio si degna di renderli partecipi, nel Suo Figlio unigenito Gesù Cristo e per Lui, della grazia dell'adozione[250]. In virtù di questa adozione, essi vengono inclusi nel numero dei figli di Dio e godono delle loro (stesse) immunità [o "libertà"] e privilegi[251]; viene loro imposto il nome di Dio[252]; ricevono lo Spirito di adozione[253]; possono accostarsi con piena fiducia al trono della grazia[254]; ricevono la facoltà di chiamare Dio col nome di Abba, Padre[255]; sono oggetto della compassione[256], protezione[257] e soccorso provvidenziale di Dio[258]. Se sono corretti da Lui come fa un padre[259], non ne sono tuttavia mai respinti[260] ma, suggellati per il giorno della Redenzione[261], ne ottengono le promesse per diritto ereditario[262] come eredi (cioè) di salvezza eterna[263].

13. La Santificazione

13:1 Coloro che Dio ha efficacemente chiamati e rigenerati, avendo Dio creato in loro un nuovo spirito ed un nuovo cuore, sono ulteriormente santificati, realmente e personalmente, in virtù della morte e risurrezione di Cristo[264] e mediante la Sua Parola ed il Suo Spirito che dimora in loro[265]. (Tutto) il loro corpo non è più dominato dal peccato[266], e le diverse bramosie che essi sentono sono sempre di più indebolite e mortificate[267] mentre, sempre di più vivificati e irrobustiti da ogni grazia salutare[268], essi si applicano alla pratica della vera santità, senza la quale nessuno vedrà il Signore[269].

13:2 Benché in questa vita questa santificazione sia da considerarsi imperfetta (incompleta), essa coinvolge (diffusamente) l'intera persona umana[270]. I residui di corruzione che permangono in ogni parte dell'uomo[271] fan sì che (di fatto) si svolga (poi) in essa una guerra permanente ed implacabile fra i desideri della carne e quelli dello spirito e fra i desideri dello spirito e quelli della carne[272].

13:3 In questa guerra, benché la corruzione residua possa per un certo tempo prevalere[273], la parte rigenerata, mediante l'aiuto fornito delle forze che provengono dallo spirito santificante del Cristo, finisce per riportare vittoria[274] e così i santi crescono nella grazia[275], compiendo [perfezionando] la loro santificazione nel timore di Dio[276].

14. La fede salvifica

14:1 La grazia della fede, attraverso la quale gli eletti sono resi capaci di credere per la salvezza delle loro anime[277], è opera dello Spirito di Cristo nei loro cuori[278], ed è ordinariamente un effetto del ministero della Paro­la di Dio[279] dal quale, insieme all'amministrazione dei sacramenti e alla preghiera, è anche accresciuta e fortificata[280].

14:2 Attraverso questa fede un cristiano crede alla verità di tutto ciò che è rivelato nella Parola in quanto in essa vi parla l'auto­rità di Dio stesso[281]; agisce a seconda della natura di ciò che ciascun brano particolare contiene; ubbidisce a ciò che vi è comandato[282]; trema davanti alle minacce[283]; abbraccia le promesse ­di Dio per questa vita e quella futura[284]. In virtù del Patto di grazia[285], gli atti principali della fede salvifica, però, sono accogliere e ricevere il solo Cristo e l'abbandonarsi soltanto a Lui per la (propria) Giustificazione, Santificazione e vita eterna.

14:3 Questa fede è di diverse gradazioni: può essere più debole o più for­te[286], può essere spesso ed in modi diversi assalita e indebolita, ma ne riporta sempre la vittoria[287], crescendo in molti fino al raggiungimento della piena certezza in Cristo[288], che è sia l'Autore che il compitore del­la nostra fe­de[289].

15. Il ravvedimento per la vita

15:1 Il Ravvedimento per [ottenere] la vita è una grazia evangelica[290], la cui dottrina dev'essere predicata da ogni ministro dell'Evangelo tanto quanto quella della fede in Cristo[291].

15:2 Con il ravvedimento, il peccatore, quando vede e sente, non solo il pericolo [in cui incorre a causa] dei suoi peccati, ma anche quanto essi siano abominevoli ed odiosi, contrari alla natura santa e alla giusta legge di Dio, e quando coglie la misericordia di Dio in Cristo verso coloro che [da essi] si pentono, tanto si rammarica per i suoi peccati e li detesta che si volge da essi tutti verso Dio[292], proponendosi e sforzandosi di camminare con Lui in tutte le vie dei Suoi comandamenti[293].

15:3 Benché non ci si debba in alcun modo confidare [fondare] nel ravvedimento, quasi che esso potesse essere di per sé stesso soddisfazione per il peccato o causa della remissione [perdono] dei peccati[294] - il che è [solo] atto gratuito della grazia di Dio in Cristo[295], esso è talmente necessario per tutti i peccatori che nessuno può aspettarsi di essere perdonato senza di esso[296].

15:4 Come non esiste alcun peccato così piccolo che non meriti la dannazione[297], così non esiste alcun peccato così grande che possa procurare la dannazione a coloro che veramente se ne pentono[298].

15:5 Non ci si deve accontentare di un ravvedimento generico, ma è dovere di ognuno di adoperarsi a ravvedersi dei propri peccati particolari, uno per uno[299].

15:6 Come ognuno è tenuto a rendere privata confessione dei propri peccati a Dio, pregando di riceverne la remissione (perdono)[300], grazie al quale ed abbandonando i quali, potrà ottenere misericordia[301], così chi è di scandalo al proprio fratello o alla chiesa di Cristo, deve essere disposto, mediante una confessione ed un pentimento privati o pubblici del suo peccato, a dichiarare il suo pentimento a coloro che ha offesi[302], i quali, su questa base, devono riconciliarsi con lui ed accoglierlo con amore[303].

16. Le opere buone

16:1 Le buone opere sono solo quelle che Dio ha comandato nella Sua santa Parola[304], e non quelle che, prive della Sua autorevole sanzione, sono escogitate dagli uomini, sia per cieco zelo, sia sotto un qualsiasi pretesto di buone intenzioni[305].

14:2 Queste buone opere, compiute in ubbidienza ai comandamenti di Dio, sono frutto ed evidenza di una fede vivente e vera[306] e, attraverso di esse, i fedeli manifestano la loro gratitudine [verso Dio][307], rafforzano [in loro] la certezza della loro salvezza[308], edificano i loro fratelli[309], adornano la professione dell'Evangelo[310], turano la bocca agli avversari[311] e glorificano Dio[312], di cui sono fattura, essendo stati creati in Cristo Gesù [proprio] per questo[313], in modo che, avendo per frutto la loro santificazione, essi raggiungano il fine della vita eterna[314].

16:3 La loro capacità di compiere opere buone non viene affatto da loro stessi, ma interamente dallo Spirito di Cristo[315]. Perché essi possano avere questa capacità, occorre loro, oltre alle grazie che in loro già sono state infuse, un'effettiva influenza dello Spirito Santo che operi in loro il volere e l'agire secondo il Suo disegno benevolo[316]. Tuttavia, essi non devono diventare negligenti come se non fossero tenuti a compiere alcun dovere senza esserne prima sospinti da uno speciale movimento dello Spirito; essi devono, al contrario, essere diligenti a ravvivare la grazia di Dio che è in loro[317].

16:4 Coloro che, nella loro ubbidienza, raggiungono le massime vette possibili in questa vita, sono ancora molto lontani dal compiere opere supererogatorie e fare più di quello che Dio esige. Sono anzi lontanissimi dal compiere tutti quegli stessi doveri ai quali sono tenuti[318].

16:5 Noi non possiamo, [nemmeno] con le nostre opere migliori, meritare da parte di Dio il perdono dei peccati o la vita eterna in ragione della grande disparità [sproporzione] esistente fra esse e la gloria futura e dell'infinita distanza che esiste fra noi e Dio; noi non possiamo né trarre dei vantaggi né ripagare con esse il debito dei nostri peccati antecedenti[319], ma quando abbiamo fatto tutto ciò che potevamo fare, non abbiamo fatto che il nostro dovere e siamo [ancora] dei servi inutili[320]; le nostre opere, quando sono buone, procedono dal Suo Spirito[321] e nella misura in cui derivano da noi, esse sono macchiate e mescolate con tanta debolezza ed imperfezione che non possono sopportare la severità del giudizio di Dio[322].

16:6 Ciononostante, essendo le persone dei fedeli accolti mediante il Cristo, anche le loro opere buone sono accolte in Lui[323], non perché essi sarebbero in questa vita interamente senza biasimo e irreprensibili davanti a Dio[324], ma perché Gli è piaciuto, vedendoli nel Suo Figlio, di accogliere e retribuire ciò che è sincero, anche se accompagnato da molte debolezze e imperfezioni[325].

16:7 Le opere compiute da coloro che non sono rigenerati, benché possano essere per il loro contenuto [materia] cose che Dio comanda [conformi al precetto divino] e proficue [utili] sia per loro stessi che per gli altri[326], non procedendo da un cuore purificato dalla fede[327], e non essendo compiute, né in maniera giusta, secondo la Parola[328], né per un giusto fine, la gloria di Dio[329], sono perciò peccaminose e non possono piacere a Dio o far sì che l'uomo possa ricevere la grazia da Dio[330]; e tuttavia il fatto di trascurarle è ancora più peccaminoso e dispiace ancora di più a Dio[331].

17. La Perseveranza dei santi

17:1 Coloro che Dio ha accolto nel Suo Figlio diletto, efficacemente chiamati e santificati dal Suo Spirito, non possono né completamente né definitivamente decadere dallo stato di grazia, ma certamente perseverano in essa fino alla fine e conseguiranno salvezza eterna[332].

17:2 Questa perseveranza dei santi dipende non dal loro libero arbitrio, ma dall'immutabilità del decreto dell'elezione che sgorga dall'amore libero ed immutabile di Dio Padre[333]. Essa si basa sull'efficacia dei meriti e dell'intercessione di Gesù Cristo[334], sulla permanenza in loro dello Spirito e del seme divino[335] come pure sulla natura [stessa] del Patto di grazia[336]. E' da tutto questo che emerge la sua certezza ed infallibilità[337].

17:3 Cionondimento, a causa delle tentazioni di Satana e del mondo, del sopravvento [prevalenza] della corruzione che resta in loro e dalla negligenza dei mezzi della loro preservazione [salvaguardia], essi possono cadere in peccati gravi[338] e continuare [a commetterli] per un certo tempo[339], incorrendo così nel dispiacere di Dio[340] e rattristando il Suo Santo Spirito[341], giungendo in una certa misura a privarsi delle loro grazie e consolazioni[342]; i loro cuori ne restano induriti[343] e le loro coscienze ferite[344]; sono di nocumento e di scandalo per altri[345] ed attirano su di sé giudizi temporali[346].

18. La certezza della grazia e della salvezza

18:1 Benché gli ipocriti ed altri non rigenerati possano vanamente ingannare sé stessi con false speranze e presunzioni carnali, e credere di essere nel favore di Dio e in stato di salvezza[347], le loro speranze andranno deluse [periranno][348]. Al contrario, coloro che credono veramente nel Signore Gesù e Lo amano sinceramente, studiandosi di camminare in buona coscienza davanti a Lui, possono essere assicurati con certezza, già in questa vita, di essere in stato di grazia[349] e rallegrarsi nella speranza della gloria di Dio, speranza di cui non si dovranno mai vergognare[350].

18:2 Questa certezza non è una semplice persuasione congetturale e probabile, fondata su una speranza fallace[351], ma un'infallibile certezza di fede, fondata sulla divina verità delle promesse della salvezza[352], l'evidenza interiore delle grazie associate a quelle promesse[353], la testimonianza dello Spirito di adozione, che attesta al nostro spirito che noi siamo figli di Dio[354]. Questo Spirito è la caparra [pegno] più sicura della nostra eredità, mediante la quale noi siamo suggellati per il giorno della redenzione[355].

18:3 Questa certezza infallibile non appartiene all'essenza della fede; difatti [pure] un vero credente può aspettare a lungo e lottare con molte difficoltà prima di esserne partecipe[356]. Tuttavia, essendogli data dallo Spirito la facoltà di conoscere le cose che gli sono gratuitamente date da Dio, egli può conseguirla senza [alcuna] rivelazione straordinaria, facendo debito uso di mezzi ordinari[357]. E' quindi dovere di ciascuno prestare massima diligenza nel rendere sicura la propria vocazione ed elezione[358] affinché abbia nel cuore la pace e la gioia dello Spirito Santo, amore e gratitudine verso Dio, forza ed allegrezza [alacrità] nel suo dovere di ubbidirgli[359], [come pure] i genuini frutti di questa certezza, che è ben lungi dall'inclinare gli uomini alla dissolutezza[360].

18:4 Nei veri credenti, la certezza della loro salvezza può essere in diversi modi scossa, diminuita [ridotta] ed intermittente: quando sono negligenti nel preservarla, quando cadono in qualche peccato particolare che ferisce la loro coscienza e contrista lo Spirito, quando soccombono a qualche tentazione improvvisa o violenta, quando Dio ritira la luce del Suo volto e permette addirittura che coloro che Lo temono camminino nell'oscurità e non abbiano alcuna luce[361]. Tuttavia essi non sono mai completamente privi di quel seme divino e vita di fede, di quell'amore di Cristo e dei fratelli, grazie ai quali, mediante l'azione dello Spirito, quest'assicurazione può essere, a tempo debito, ravvivata[362] e dai quali, nel tempo della difficoltà, sono sostenuti affinché non cadano in totale disperazione[363].

19. La Legge di Dio

19:1 Dio ha dato ad Adamo una Legge come [come contenuto di] un patto d'opere, attraverso la quale ha vincolato [obbligato] lui e tutti i suoi posteri ad un'ubbidienza personale, totale [integra], rigorosa [esatta] e perpetua; gli ha promesso vita in caso di osservanza [adempimento], ed ha minacciato morte in caso di violazione della stessa; e lo ha dotato del potere e della capacità di osservarla[364].

12:2 Questa Legge, dopo la Caduta, ha continuato ad essere una perfettissima regola di giustizia e come tale è stata trasmessa da Dio sul monte Sinai [compresa] in dieci comandamenti e [de]scritta su due tavole[365]; i primi quattro comandamenti contengono il nostro dovere verso Dio e gli altri [rimanenti] sei il nostro dovere verso gli uomini[366].

19:3 Oltre a questa Legge, chiamata comunemente morale, è piaciuto a Dio di dare al popolo d'Israele, come ad una Chiesa minorenne, leggi cerimoniali contenenti diverse disposizioni tipologiche, sia cultuali, prefiguranti Cristo - le Sue grazie [qualità, attributi], azioni, sofferenze e benefici[367] - in parte esprimenti diverse istruzioni di doveri morali[368]. Tutte queste leggi cerimoniali sono ora abrogate nel Nuovo Testamento[369].

19:4 Dio ha dato loro, in quanto corpo politico, anche diverse leggi giudiziarie che non sono più in vigore da quando quella nazione ha cessato di avere un'organizzazione politica [uno stato], non obbligando ora più nessuno, al di là di ciò che esse esigono [postulano] nei termini di principi generali [comuni] di equità [e giustizia][370].

19:5 La Legge morale vincola alla sua osservanza [ubbidienza] perpetua tutti, sia le persone giustificate che le altre[371], e questo non solo a causa del suo contenuto [materia], ma anche in virtù dell'autorità di Dio, il Creatore, che l'ha data[372]. Del resto, nemmeno Cristo, nell'Evangelo, non ci ha in alcun modo [ragione] sciolti da quest'obbligo, anzi, lo ha [ulteriormente] rafforzato [confermato][373].

19:6 Benché i veri credenti non siano più sotto la Legge [intesa] come un patto basato sulle opere, per esserne giustificati oppure condannati[374], essa, tuttavia, è molto utile sia a loro quanto agli altri; essa infatti, come regola di vita, insegna la volontà di Dio e quale sia il loro dovere, li istruisce [a suo riguardo] e li obbliga a conformarvi il loro comportamento[375]. Essa, inoltre, rende loro manifesta la grave ed empia [peccaminosa] contaminazione della loro natura, cuore e vita[376], in modo che, esaminando sé stessi suo tramite, possano giungere ad un ulteriore convincimento [di essere dei peccatori] e ad una maggiore umiltà ed odio verso il peccato[377], come pure ad acquisire una più chiara visione di quanto sia loro necessario Cristo e la perfezione della Sua ubbidienza[378]. Proibendo il peccato, [la Legge] è ugualmente utile a coloro che sono stati rigenerati per tenere a freno la loro natura corrotta[379]; le sue minacce, poi, servono a mostrare loro ciò che meriterebbero anche i loro peccati e quali afflizioni possono aspettarsi da essi in questa vita, per quanto siano stati liberati dalla maledizione che la Legge minaccia[380]. Allo stesso modo, le sue promesse mostrano loro quanto Dio approvi l'ubbidienza e quali benedizioni essi possono attendersi dalla sua osservanza[381], benché la Legge, in quanto Patto d'opere, non ne dia diritto alcuno[382]. Così il fatto che un uomo faccia il bene e si astenga dal male, in quanto la Legge incoraggia il primo ed è un deterrente del secondo, non vuol dire [non è prova, argomento] che egli si trovi sotto la Legge e non sotto la Grazia[383].

19:7 Gli usi della Legge che abbiamo or ora menzionato non sono contrari alla grazia dell'Evangelo, ma si concordano armoniosamente con essa[384]: lo Spirito di Cristo soggioga la volontà umana e la mette in grado di fare liberamente e con ardore ciò che esige la volontà di Dio rivelata nella Sua Legge[385].

20. La libertà Cristiana e la libertà di coscienza

20:1  La libertà che Cristo ha acquistato per i credenti sotto l'Evangelo consiste nella loro liberazione dalla colpa del peccato, dall'ira di Dio che li condannava e dalla maledizione della Legge morale[386]; essi sono liberati dal presente secolo [mondo] malvagio, dalla dura servitù [schiavitù] di Satana e dal dominio del peccato[387], dalle afflizioni del male, dal dardo [aculeo] della morte, dalla vittoria del sepolcro e dalla dannazione eterna[388]; essi hanno libero accesso a Dio[389] e diventano ubbidienti a Lui, non per timore servile, ma con amore filiale e con animo pronto [mente volenterosa][390]. Tutto ciò era dato anche ai credenti sotto la Legge[391], ma nel Nuovo Testamento la libertà dei cristiani è ulteriormente allargata alla libertà del giogo delle leggi cerimoniali cui la chiesa ebraica era soggetta[392], ad una maggior certezza [fiducia] d'accesso al trono della Grazia[393] e ad una maggiore e gratuita effusione dello Spirito di Dio rispetto a quanto potevano ordinariamente fruire i credenti sotto la Legge[394].

20:2 Dio soltanto è Signore della coscienza. Egli l'ha lasciata libera[395] dalle dottrine e dai comandamenti degli uomini allorché, in materia di fede e di culto, essi siano in qualsiasi modo contrari [avversi] alla Parola o intendano supplementarla[396]. Cosicché, credere a tali dottrine o ubbidire a tali comandamenti per [dovere di] coscienza, significa [di fatto] tradire la vera libertà di coscienza[397]. Richiedere [per essi] fede implicita e un'ubbidienza assoluta e cieca significa [di fatto] distruggere sia la libertà di coscienza che la stessa ragione[398].

20:2 Coloro che, sotto il pretesto della libertà cristiana, praticano abitualmente un qualsiasi peccato o indulgono in qualche cupidigia, corrompono il fine [stesso] della libertà cristiana, vale a dire, dopo essere stati liberati dalla mano dei nostri nemici, noi si possa servire il Signore senza paura, alla Sua presenza, in santità e giustizia, tutti i giorni della nostra vita[399].

20:3 E poiché la potestà che Dio ha ordinato [stabilito] e la libertà che Cristo [ci] ha acquistato, non sono destinate da Dio ad annientarsi [distruggersi] ma a sostenersi e preservarsi reciprocamente, coloro che, sotto il pretesto della libertà cristiana, si oppongono ad ogni potere legittimo (civile o ecclesiastico [che sia]) od al legittimo suo esercizio, resistono all'ordinamento divino[400]. Possono quindi essere legittimamente chiamati a rendere conto [della loro condotta][401] e si può procedere contro di loro mediante le censure [provvedimenti disciplinari] della chiesa e con il potere del magistrato civile[402], coloro che pubblicizzano simili opinioni e persistono a praticare ciò che è contrario al lume della natura o ai principi noti della Cristianità - sia che riguardino la fede, il culto, la condotta [la morale] che la potenza [forza] della pietà. Tali opinioni erronee e pratiche, sia per la loro stessa natura, sia per il modo in cui vengono rese pubbliche e seguite, sono distruttrici [perniciose] della pace e dell'ordine esterno che Cristo ha stabilito nella [Sua] Chiesa.


21. Il culto religioso ed il giorno del Sabato

21:1 La luce della natura rende evidente come vi sia un Dio, che ha signoria e dominio assoluto su ogni cosa; che è buono e fa del bene a tutti; e che quindi deve essere temuto, amato, lodato, invocato, creduto e servito con tutto il cuore, con tutta l'anima e con tutta la forza[403]. Il modo accettabile di rendere culto al vero Dio, però, è stato istituito da Lui stesso e tanto definito dalla Sua volontà rivelata, che non Gli si può rendere culto secondo le immaginazioni e le invenzioni umane, o i suggerimenti di Satana, sotto una qualsiasi rappresentazione visibile o in qualsiasi altro modo che non sia prescritto nelle Sacre Scritture[404].

21:2 Culto religioso deve essere reso solo a Dio, Padre, Figlio e Spirito Santo, ed a Lui soltanto[405]: non ad angeli, non a santi o a qualche altra creatura[406]; e, dalla Caduta in poi, non senza un Mediatore, né servendosi di un altro mediatore che non sia unicamente Gesù Cristo[407].

21:3 La preghiera [supplica] con rendimento di grazie, costituendo una parte speciale del culto religioso[408], è richiesta da Dio a tutti[409]; e, per poter essere a Lui gradita ed accetta, dev'essere fatta nel nome del Figlio[410], con l'assistenza dello Spirito Santo[411], secondo la Sua volontà[412], con l'intelletto [intelligenza], rispetto, umiltà, fervore, fede, amore e perseveranza[413]; e, se vocale, in una lingua conosciuta[414].

21:4 La preghiera dev'essere fatta per cose legittime[415] e per ogni sorta di persone viventi o che vivranno in seguito[416], ma non per i morti[417], né per quelli che sia noto che abbiano commesso il peccato che porta alla morte[418].

21:5 La lettura delle Scritture con pio timore[419]; una sana predicazione[420]; e l'ascolto religioso della Parola, in ubbidienza a Dio e con l'intelletto, fede e rispetto[421]; il canto dei Salmi con la grazia nel cuore[422], come pure la dovuta amministrazione e la degna ricezione dei Sacramenti istituiti da Cristo[423]; sono tutte componenti ordinarie del culto religioso di Dio[424]; a ciò si aggiungono i giuramenti religiosi[425], i voti[426], i digiuni solenni[427], e il rendimento di grazie per vari avvenimenti[428], il tutto praticato, nei loro diversi tempi e opportunità [in occasioni speciali], in modo santo e religioso[429].

21:6 Né la preghiera, né qualsiasi altra parte del culto religioso, è più legata, ora e sotto l'Evangelo, a un qualsiasi luogo in cui viene compiuta o verso il quale è diretta[430], o resa più accetta da questo, ma si deve rendere culto a Dio ovunque[431] in spirito e verità[432], sia ogni giorno[433] privatamente in famiglia[434] e nel segreto, ognuno per sé stesso[435], che in modo più solenne nelle pubbliche assemblee, che non devono essere trascurate o abbandonate, né per incuria [sconsideratamente] né volontariamente, quando Dio ci chiama ad esse attraverso la Sua Parola o la Sua provvidenza[436].

21:7 Com'è legge naturale che, in generale, si riservi un'idonea proporzione di tempo per celebrare il Culto di Dio, così Dio, nella Sua Parola, mediante un comandamento positivo, morale e perpetuo che obbliga tutti gli uomini di tutti i tempi, ha particolarmente stabilito un giorno su sette da santificarsi in Suo onore come Sabato[437]. Dall'inizio del mondo alla Risurrezione di Cristo, esso è stato l'ultimo giorno della settimana; e dalla Risurrezione di Cristo in poi, è stato trasferito nel primo giorno della settimana[438]. Esso viene chiamato nella Scrittura il Giorno del Signore, o Domenica[439], e tale dev'essere continuato a celebrare fino alla fine del mondo come il Sabato cristiano[440].

21.8 Questo Sabato viene effettivamente conservato santo per Signore il quando gli uomini, dopo avervi convenientemente preparato i cuori e sistemando in precedenza tutti i loro affari ordinari, non solo osservano un santo riposo dalle loro proprie opere, parole e pensieri al riguardo delle loro occupazioni e ricreazioni mondane durante tutto quella giornata[441], ma occupano tutto quel tempo per gli esercizi pubblici e privati del culto a Lui dovuto, nonché ai doveri di necessità e di misericordia[442].

22. Il giuramento ed i voti leciti

22:1 Il giuramento lecito è una componente del culto religioso[443], per il quale (in una giusta occasione) la persona che presta giuramento invoca solennemente Dio di essere testimone di ciò che asserisce o promette, nonché di essere giudicata secondo la verità o falsità di ciò che ha giurato[444].

22:2 Gli uomini devono giurare soltanto per il Nome di Dio e questo con il massimo timore e rispetto. Giurare quindi invano o precipitosamente, facendo uso di quel Nome glorioso e terribile, o giurare per una qualsiasi altra cosa, è cosa scellerata [peccato] ed esecrabile[445]. Tuttavia, in materie importanti o in certe occasioni, il giuramento è giustificato dalla Parola di Dio, sia sotto l'Antico quanto sotto il Nuovo Testamento[446], cosicché, in queste materie, bisogna prestare il giuramento legale richiesto dall'autorità legittima[447].

22:3 Chiunque presta giuramento deve debitamente considerare il peso di un atto così solenne e non dichiarare altro se non ciò che è perfettamente persuaso essere la verità[448]. Nessuno può obbligarsi a un giuramento se non a ciò che è buono e giusto, a ciò che egli crede essere tale e ciò che è capace e risoluto a compiere[449]. Tuttavia è peccato rifiutarsi di prestare giuramento riguardo ad una qualsiasi cosa buona e giusta, quando esso venga richiesto da una legittima autorità[450].

22:4 Il giuramento deve essere prestato nel senso naturale e più evidente delle parole, senza equivoci o riserve mentali[451]. Esso non può obbligare a peccare ma, in ogni cosa non peccaminosa, una volta prestato, esso dev'essere adempiuto, anche a proprio danno[452]; né esso può essere violato con il pretesto di essere stato prestato ad eretici o infedeli[453].

22:5 Il voto è della stessa natura del giuramento promissorio e deve essere fatto con la stessa serità religiosa e osservato con la stessa fedeltà[454].

22:6 Il voto non deve essere fatto a una qualunque creatura, ma unicamente a Dio[455], e perché venga accettato, esso deve essere fatto volontariamente, con fede e (piena) consapevolezza del dovere (che impone), in segno di riconoscenza per la misericordia ricevuta e per ottenere ciò di cui abbiamo bisogno. Così (attraverso il voto) noi ci vincoliamo più strettamente a (assolvere) doveri necessari o ad altre cose, nella misura in cui e per tutto il tempo in cui essi possano condurci convenientemente (ai fini previsti)[456].

22:7 Nessuno può fare un voto di compiere una qualsiasi cosa proibita dalla Parola di Dio o ciò che impedirebbe un qualunque dovere in essa comandato o ciò che non è in suo potere di fare e per l'adempimento della quale non abbia promessa o abilitazione da parte di Dio[457]. A questo riguardo, i voti monastici papisti di celibato perpetuo, di povertà professata e di ubbidienza a una determinata regola, sono molto lontani dal costituire gradi di una più alta perfezione e sono piuttosto trappole superstiziose e peccaminose nelle quali nessun cristiano deve lasciarsi prendere[458].

23. Il magistrato civile

23:1 Dio, supremo Signore e Re di tutto il mondo, ha stabilito per la Sua gloria e per il bene comune [pubblico], dei magistrati civili perché avessero autorità, sotto di Lui, sul popolo. A tale scopo li ha armati con il potere della spada, per la difesa e l'incoraggiamento di coloro che fanno il bene e per la punizione di coloro che fanno il male[459].

23:2 E' legittimo per i cristiani accettare ad assumere l'ufficio di magistrati quando vi siano chiamati[460]. Nella gestione di questo ufficio [compito], poiché devono in special modo mantenere la pietà, la giustizia e la pace, secondo le salutari leggi di ogni stato [repubblica][461], attualmente, sotto il Nuovo Testamento, per conseguire tale fine, possono muovere legittimamente guerra, quando le circostanze la rendono necessaria e secondo giusta causa[462].

23:3 Non è lecito che il magistrato civile assuma per sé stesso l'amministrazione della Parola e dei Sacramenti o [abbia] il potere delle chiavi del regno dei cieli[463]. Tuttavia, egli ha l'autorità ed è suo dovere [gli incombe] di prendere tutte le misure necessarie per preservare unità e tranquillità nella Chiesa, mantenere [custodire] pura ed integra la verità di Dio, sopprimere ogni sorta di bestemmia e di eresie, prevenire e riformare ogni corruzione ed abuso nel Culto e nella disciplina, far si che siano debitamente stabilite, amministrate e rispettate[464] tutti le ordinanze di Dio. Per la migliore realizzazione di tutto questo, egli ha il potere di convocare sinodi, di parteciparvi e far sì che tutto ciò che essi emanano [trattano] corrisponda alla mente di Dio[465].

Versione americana. I magistrati civili non potranno assumere da sé stessi [il compito] di amministrare la Parola ed i Sacramenti (1 Cronache 26:18), o il potere delle chiavi del regno dei cieli (Matteo 16:19; 1 Corinzi 4:1-2), né tanto meno interferire in questioni di fede (Giovanni 18:36; Malachia 2:7; Atti 5:29). In quanto padri tutelari è dovere dei magistrati civili proteggere la Chiesa del nostro comune Signore, senza dare preferenza ad alcuna denominazione di cristiani rispetto alle altre, in tal modo che tutte le persone senza distinzione [che appartengono] alla Chiesa godano di libertà piena, libera e indiscutibile di assolvere ad ogni parte delle loro sacre funzioni, senza violenza o pericolo (Isaia 49:23). Inoltre, in quanto Gesù Cristo ha stabilito nella Sua Chiesa un regolare governo ed una disciplina, nessuna legge dello stato dovrà interferire, controllare o ostacolare il suo debito esercizio, fra i membri volontari di ogni denominazione di cristiani, secondo la loro rispettiva professione [di fede] e credenze (Salmo 105:15; Atti 18:4-16). E' dovere dei magistrati civili proteggere le persone ed il buon nome di tutto il loro popolo, in modo tanto efficace che non si tolleri alcuno, né sotto il pretesto della religione o dell'incredulità, di parlare in modo indegno, usare violenza, perpetrare abusi o ingiuria di qualsiasi altra persona; come pure fare in modo che tutte le assemblee religiose ed ecclesiastiche siano tenute senza essere molestate o disturbate (2 Samuele 23:3; 1 Timoteo 2:1; Romani 13:4).

23:4 Il popolo ha il dovere di pregare per i magistrati [le autorità civili][466], di onorare le loro persone[467], di pagare loro i tributi e tutto ciò che sia loro dovuto[468], di ubbidire ai loro legittimi comandi e di essere sottomessi alla loro autorità per motivo di coscienza[469]. La loro incredulità o diversa religione non invalida la giusta e legittima autorità del magistrato e non libera il popolo dall'ubbidienza a lui dovuta[470]. Da ciò non sono esentati gli ecclesiastici[471] e lo stesso Papa di Roma non ha alcun potere o giurisdizione su di loro nei loro domini o su un qualsiasi membro del loro popolo, e men che meno ha potere o la giurisdizione di privarli dei loro domini o delle loro vite, nel caso che giudicasse che sono eretici o per qualsiasi altro pretesto[472].


24. Matrimonio e divorzio

24:1 Il matrimonio dev'essere [contratto] fra un solo uomo ed una sola donna; non è lecito ad un uomo avere contemporaneamente più di una donna né ad una donna avere contemporaneamente più di un marito[473].

24:2 Il matrimonio è stato istituito per il reciproco aiuto [ausilio] del marito e della moglie[474], per l'accrescimento [incremento] del genere umano per legittima discendenza [prole] e della chiesa mediante una discendenza santa[475] e per la prevenzione dell'impudicizia[476].

24:3 E' lecito contrarre matrimonio ad ogni genere di persone in grado di dare il proprio consenso con giudizio [discernimento][477]. Tuttavia, è dovere dei cristiani di contrarre matrimonio solo nel Signore[478]. Pertanto, coloro che professano la vera religione riformata non dovrebbero sposare né miscredenti [infedeli], né papisti né altri idolatri; la loro pietà dovrebbe pure dissuaderli a mettersi sotto un giogo che non è per loro, unendosi in matrimonio con persone che conducono una vita notoriamente improba [disordinata] o che sostengono dannabili eresie[479].

24:4 Il matrimonio non deve avvenire nei gradi di consanguineità o di affinità proibiti nella Parola[480], né tali matrimoni incestuosi possono mai essere legittimati da una qualsiasi legge umana o consenso delle parti, in modo che queste persone possano vivere insieme [coabitare] come marito e moglie[481]. L'uomo non può sposare nessuno dei parenti prossimi di sangue della propria moglie, esattamente come non può farlo con nessuno dei suoi, e lo stesso non può fare la donna con quelli prossimi di sangue del proprio marito[482].

24:5 L'adulterio o fornicazione, commesso dopo il contratto (di matrimonio) e scoperto prima del matrimonio costituisce per la parte innocente un giusto motivo per sciogliere [dissolvere] quel contratto[483]. In caso di adulterio dopo il matrimonio, la parte innocente ha diritto di avviare una procedura di divorzio[484] e, dopo il divorzio, di sposare un altro come se la parte che ha arrecato l'offesa [violato la fede] fosse morta[485].

24.6 Benché la corruzione umana sia tale da renderci proclivi ad escogitare argomenti per separare indebitamente coloro che Dio ha unito mediante il matrimonio, nulla, eccetto l'adulterio o un abbandono [diserzione] volontario [ostinata], al quale né la chiesa né il magistrato civile possono in alcun modo porre rimedio, costituisce una causa sufficiente per dissolvere [sciogliere] il vincolo matrimoniale[486]. In questo caso si deve seguire una procedura pubblica e ordinata e le persone coinvolte non devono essere abbandonate alla loro arbitrio e giudizio [discrezione][487].

25. La Chiesa

25:1 La chiesa cattolica o universale, che è invisibile, consiste del numero completo degli eletti che sono stati, sono e saranno raccolti in unità sotto Cristo, suo Capo. Essa è la sposa, il corpo, il compimento di Colui che porta a compimento ogni cosa in tutti[488].

25:2 La chiesa visibile, che, sotto l'Evangelo, è pure cattolica o universale (non più circoscritta a una sola nazione come prima sotto la Legge), consiste di tutti coloro che, nel mondo intero, professano la vera religione[489] insieme alla loro prole[490]. Essa è il regno del Signore Gesù Cristo[491], la casa e la famiglia di Dio[492]. Al di fuori di essa non vi è alcuna ordinaria possibilità di salvezza[493].

25:3 A questa chiesa cattolica visibile Cristo ha dato il ministero [l'ordine dei ministri], gli oracoli e i comandamenti di Dio, per il radunamento e il perfezionamento dei santi, in questa vita e fino alla fine del mondo, e li rende efficaci a tale scopo mediante la Sua propria presenza e il Suo Spirito, secondo la Sua promessa[494].

25.4 La chiesa cattolica è stata visibile a volte più, a volte meno[495], e le chiese particolari, che ne sono le membra, sono più o meno pure, a seconda della maggiore o minore purezza in cui vi è insegnata e accolta [abbracciata] la dottrina dell'Evangelo, amministrate le ordinanze divine e celebrato il culto pubblico[496].

25:5 Anche le chiese più pure sulla terra sono soggette sia a mescolanza che ad errori[497]; ed alcune sono tanto degenerate da diventare non chiese di Cristo ma sinagoghe di Satana[498]. Cionondimeno, vi sarà sempre sulla terra una chiesa per rendere culto a Dio secondo la Sua volontà[499].

25:6 Non vi è altro capo della Chiesa se non il Signore Gesù Cristo[500]. Il Papa di Roma non può esserlo in alcun senso, ma egli è quell'anticristo, quell'uomo di peccato e figlio di perdizione che ha innalzato sé stesso, nella chiesa, contro Cristo e contro tutto ciò che è chiamato Dio[501].

26.  La Comunione dei Santi

26:1 Tutti i santi, che sono uniti a Gesù Cristo, loro Capo, dal Suo Spirito e dalla fede, hanno comunione con Lui nelle Sue grazie, sofferenze, morte, risurrezione e gloria[502]. Essendo, poi, strettamente uniti l'uno all'altro nell'amore, sono in comunione [nell'esercizio] dei loro rispettivi doni e grazie[503], come pure sono tenuti a compiere [tutti] quei doveri, pubblici e privati, che conducono [contribuiscono] al loro reciproco bene, sia nel'uomo interiore che in quello esteriore[504].

26:2 I santi sono tenuti, secondo la professione della loro fede, a conservare fra di loro una santa società e comunione nel culto reso a Dio ed a prestare ogni altro servizio spirituale che contribuisca alla reciproca edificazione[505], come pure darsi l'un l'altro sollievo materiale, secondo le loro diverse capacità e necessità. Questa comunione, nella misura in cui Dio ne offre l'opportunità, deve essere estesa a tutti coloro che, in ogni luogo, invocano il nome del Signore Gesù[506].

26:3 Questa comunione che i santi hanno con Cristo non li rende in alcun modo partecipi della sostanza della Sua divinità e non li fa in nessun senso Suoi uguali; affermare l'una o l'altra di queste due cose è empio e blasfemo[507]. Così pure la comunione che hanno l'uno con l'altro, come santi, non toglie né sminuisce i titoli o diritti di proprietà che ognuno ha sui suoi beni e possedimenti[508].

27. I Sacramenti

27:1 I sacramenti sono sacri segni e suggelli del Patto di Grazia[509], istituiti direttamente da Dio[510] per rappresentare Cristo e i Suoi benefici, confermare di aver parte con Lui[511], stabilire una distinzione visibile fra coloro che appartengono alla chiesa ed il resto del mondo[512] e impegnarli solennemente al servizio di Dio in Cristo, secondo la Sua Parola[513].

27:2 In ogni sacramento vi è un rapporto spirituale, o unione sacramentale, fra il segno e la realtà significata, per cui il nome e gli effetti dell'uno sono attribuiti all'altra[514].

27:3 La grazia che viene presentata in o attraverso i sacramenti, rettamente usati, non viene conferita da alcun potere loro intrinseco, né l'efficacia del sacramento dipende dalla pietà o dall'intenzione di chi li amministra[515] ma dall'opera dello Spirito[516] e dalla parola dell'istituzione. Essa contiene, assieme al precetto che ne autorizza l'uso, la promessa del beneficio che ne ricevono coloro che lo ricevono degnamente[517].

27:4 Vi sono solo due sacramenti ordinati da Cristo, nostro Signore, nell'Evangelo, vale a dire il Battesimo e la Cena del Signore. Nessuno dei due può essere dispensato se non da un ministro della Parola legittimamente ordinato[518].

27:5 I sacramenti dell'Antico Testamento, riguardo alle realtà spirituali in essi significate o mostrate, erano, sostanzialmente gli stessi di quelli del Nuovo Testamento[519].

28. Il Battesimo

28:1 Il Battesimo è un sacramento del Nuovo Testamento, istituito da Gesù Cristo[520], non soltanto per la solenne ammissione del battezzato nella Chiesa visibile[521], ma altresì per essergli segno e suggello del Patto di Grazia[522], del suo innesto in Cristo[523], della rigenerazione[524], della remissione dei peccati[525] e della sua consacrazione [dedicazione] a Dio attraverso Cristo, per camminare in novità di vita[526]. Secondo quanto ha comandato Cristo stesso, questo sacramento deve essere dovrà continuare ad essere amministrato nella Sua Chiesa fino alla fine del mondo[527].

28:2 L'elemento esteriore da usarsi in questo sacramento è l'acqua, con la quale il candidato dev'essere battezzato nel nome de Padre, e del Figlio, e dello Spirito Santo, da un ministro dell'Evangelo legittimamente chiamato per l'occasione[528].

28:3 L'immersione della persona nell'acqua non è necessaria. Il Battesimo è rettamente amministrato versando o spruzzando l'acqua sul battezzando[529].

28:4 Devono essere battezzati non solo coloro che di fatto professano fede ed ubbidienza a Cristo[530], ma sono da battezzare anche gli infanti generati da uno o da entrambi i genitori credenti[531].

28:5 Benché sia un peccato grave disprezzare o trascurare questa ordinanza[532], cionondimeno la Grazia e la Salvezza non sono così inseparabilmente collegate ad esso che senza di esso[533] nessuno possa essere rigenerato o salvato, o che coloro che sono battezzati siano senza alcun dubbio rigenerati[534].

28:6 L'efficacia del Battesimo non è ristretta al momento particolare della sua amministrazione[535]; tuttavia, attraverso il retto uso di quest'ordinanza, la Grazia promessa viene non solo offerta, ma realmente mostrata e conferita dallo Spirito Santo a coloro (siano essi infanti o adulti) ai quali essa appartiene, secondo il consiglio della volontà di Dio e nel tempo da Lui stabilito[536].

28:7 Il sacramento del Battesimo non è da amministrare ad una persona che una sola volta[537].

29. La Cena del Signore

29:1 Il Signore nostro Gesù Cristo, nella notte in cui fu tradito, istituì il Sacramento del Suo corpo e sangue, che chiamiamo Cena del Signore, affinché fosse celebrata nella Sua Chiesa fino alla fine del mondo, in memoria perpetua del sacrificio di Sé stesso nella Sua morte; per suggellarne tutti i benefici per tutti i veri fedeli; per essere il loro alimento spirituale e crescita in Lui; perché si impegnassero ulteriormente ad assolvere tutti i loro doveri verso di Lui; e per essere un vincolo e un pegno della loro comunione con Lui e fra di loro come membri del Suo corpo mistico[538].

29.2 In questo Sacramento Cristo non viene offerto al Padre, né avviene alcun vero sacrificio per la remissione dei peccati dei vivi e dei morti[539], ma solo una commemorazione di quell'unica offerta che Cristo ha fatto di Sé stesso e da Sé stesso sulla croce, una volta per tutte, e un'oblazione spirituale di ogni possibile lode a Dio per quella stessa offerta[540]; cosicché il sacrificio papista della Messa (come amano chiamarla) è un grande ed ingiurioso abominio nei confronti dell'unico sacrificio di Cristo, l'unica propiziazione (possibile) per tutti i peccati degli eletti[541].

29:3 In questa ordinanza, il Signore Gesù ha incaricato i Suoi ministri di proclamare le Sue parole dell'istituzione al popolo, di pregare e benedire gli elementi del pane e del vino, e, così facendo, separarli dall'uso comune e destinarli all'uso sacro; di prendere e spezzare il pane, di prendere il calice e (comunicando anche sé stessi) offrirli entrambi ai comunicandi[542], ma ai soli partecipanti presenti in quel momento n ell'assemblea[543].

29:4 Le messe private, o la ricezione di questo Sacramento da parte di un sacerdote o di qualsiasi altro, quando è solo[544], nonché il rifiuto del Calice al popolo[545], il culto reso agli elementi, la loro elevazione, il portarli in giro per l'adorazione e la loro conservazione per un qualche preteso uso religioso, sono tutte cose chiaramente contrarie alla natura di questo Sacramento ed alla sua istituzione da parte di Cristo[546].

29:5 Gli elementi esteriori di questo Sacramento, messi debitamente a parte per gli usi ordinati da Cristo, hanno un tale legame con Lui crocifisso da essere veramente, ma solo sacramentalmente, chiamati con il nome delle cose che essi rappresentano, vale a dire il corpo ed il sangue di Cristo[547]. Tuttavia, in sostanza ed in natura, essi rimangono veramente e solamente nulla di meno di quanto erano prima, vale a dire pane e vino[548].

29:6 La dottrina che afferma un cambiamento della sostanza del pane e del vino nella sostanza del corpo e del sangue di Cristo (comunemente chiamata transustanziazione) mediante la consacrazione ad opera del sacerdote o mediante un qualsiasi altro mezzo, ripugna non solo alla Scrittura, ma anche al senso comune ed alla ragione; essa sovverte la natura del Sacramento ed è stata ed è causa di molteplici superstizioni, anzi, di grossolane idolatrie[549].

29:7 Coloro che ricevono degnamente questo sacramento, partecipando ai suoi elementi visibili[550], pure ricevono e si cibano di Cristo crocifisso e di tutti i benefici della Sua morte interiormente e per fede. Questo avviene realmente e veramente - non carnalmente e fisicamente, ma in modo spirituale. In questa ordinanza, il corpo ed il sangue di Cristo non si trova, infatti, in maniera corporea o fisica in, con o sotto il pane ed il vino, ma si rende presente alla fede dei credenti in maniera spirituale, non meno di quanto gli elementi stessi siano presenti ai loro sensi esterni[551].

29:8 Per quanto persone ignoranti e improbe ricevano gli elementi esteriori di questo sacramento, esse non ricevono ciò che in essi è significato; ma, a causa della loro partecipazione indegna, si rendono colpevoli del corpo e del sangue del Signore a loro propria dannazione. Pertanto, tutte le persone ignoranti ed empie, come non sono idonee a gustare la comunione con Lui, così sono indegne della mensa del Signore e non possono, senza [commettere] un grave peccato contro Cristo, finché rimangono tali, partecipare a questi santi misteri[552] o esservi ammesse[553].

30. La disciplina ecclesiastica

30:1 Il Signore Gesù, come Re e Capo della Sua Chiesa, ha costituito in essa un governo, affidandolo alle mani di funzionari ecclesiastici distinti dal magistrato civile[554].

30:2 A questi funzionari sono affidate le chiavi del regno dei cieli, in virtù delle quali essi hanno il potere rispettivamente di ritenere e rimettere i peccati, di chiudere il regno agli impenitenti, sia attraverso la Parola che attraverso le censure, e, allo stesso modo, di aprirlo ai peccatori penitenti, attraverso il ministero dell'Evangelo e l'assoluzione dalle censure, a seconda dei casi[555].

30:3 Le censure ecclesiastiche sono necessarie per distogliere i fratelli dalle loro trasgressioni e riguadagnarli, come deterrente affinché gli altri non commettano simili trasgressioni, per purgare quel fermento che potrebbe contaminare tutta la pasta, per proteggere l'onore di Cristo e la santa professione dell'Evangelo, come pure per prevenire l'ira di Dio che potrebbe giustamente cadere sulla chiesa se essa tollerasse che il patto che la lega e i suoi sigilli fossero profanati da trasgressori notori e pertinaci[556].

30:4 Per meglio conseguire questi scopi, i funzionari della chiesa devono procedere mediante l'ammonizione, la sospensione per un certo tempo dal sacramento della Cena del Signore o la scomunica dalla chiesa, a seconda della natura del crimine e del demerito della persona in causa[557].

31. I sinodi ed i concili

31:1 Per meglio governare ed ulteriormente edificare la Chiesa, vi devono essere quelle assemblee che vengono comunemente chiamate sinodi o concili[558].

[La versione americana qui aggiunge: “Spetta ai sovrintendenti ed agli altri governanti delle chiese particolari, in virtù del loro ufficio ed il potere che Cristo ha loro conferito per l'edificazione, e non per la distruzione, di nominare tali assemblee (Atti 15); e convenire assieme a loro quanto spesso giudicheranno utile per il bene della Chiesa” (Atti 15:22-23,25)].

32:2 Come i magistrati possono legittimamente convocare un sinodo di ministri ed altre persone idonee per deliberare ed essere consultate in materia di religione[559], così, se i magistrati sono apertamente nemici della Chiesa, i ministri di Cristo, da sé stessi, in virtù del loro ufficio, potranno, su delega delle loro chiese, riunirsi in tali assemblee, insieme ad altre persone idonee[560].

31:3 Appartiene ai sinodi ed ai concili di determinare ministerialmente le controversie di fede e casi di coscienza, stabilire regole e direttive per un migliore ordinamento del culto pubblico di Dio e del governo della Sua Chiesa, ricevere reclami in caso di cattiva amministrazione e pronunciarsi autorevolmente sugli stessi. Questi decreti e delibere, se conformi alla Parola di Dio, devono essere ricevuti con rispetto e sottomissione, non solo a motivo della loro conformità con la Parola, ma anche a motivo dell'autorità con cui sono prese, autorità stabilita da Dio a tale scopo nella Sua Parola[561].

31:4 Tutti i sinodi ed i concili che si sono tenuti fin dal tempo degli Apostoli, siano essi generali o particolari, possono aver errato e molti di fatto hanno errato, per cui non devono essere considerati norma della fede o della prassi, ma devono essere usati in entrambe come un ausilio[562].

31:5 I sinodi ed i concili non devono trattare né deliberare su nulla che non sia di natura ecclesiastica; non devono ingerirsi negli affari civili di competenza dello stato se non, in casi straordinari, sotto forma di umile petizione o sotto forma di consiglio per la soddisfazione della coscienza, se sono richiesti dal magistrato civile[563].

32. La condizione umana dopo la morte, la risurrezione dei morti

32:1 Dopo la morte, i corpi degli uomini ritornano alla polvere e vedono la corruzione[564], mentre le loro anime (che non muoiono né dormono), avendo una sussistenza immortale, ritornano immediatamente a quel Dio che le ha create[565]. Le anime dei giusti, essendo rese allora perfette in santità, sono ricevute nel più alto dei cieli, dove contemplano il volto di Dio nella luce e nella gloria, aspettando la piena redenzione dei loro corpi[566], e le anime degli improbi vengono gettate nella Geenna [inferno], dove restano nei tormenti e nelle tenebre più complete, in attesa del gran giorno del Giudizio[567]. La Scrittura non riconosce alcun altro luogo oltre a questi due per gli spiriti separati dal corpi.

32:2 Nell'ultimo giorno, coloro che saranno trovati ancora in vita non moriranno, ma saranno trasformati[568] e tutti i morti saranno risuscitati con gli stessi corpi che avevano avuto da vivi e nessun altro (anche se differenti qualitativamente) e saranno ricongiunti con le loro anime per sempre[569].

32:3 I corpi degli ingiusti, mediante la potenza di Cristo, saranno risuscitati ad una condizione di disonore; i corpi dei giusti dal Suo Spirito, saranno risuscitati ad una condizione di onore, e resi conformi al Suo corpo glorioso[570].

33. Il Giudizio finale

33:1 Dio ha fissato un giorno in cui Egli giudicherà il mondo con giustizia attraverso Gesù Cristo[571], al quale è stato dato ogni podestà e giudizio dal Padre[572]. In quel giorno, saranno giudicati non solo gli angeli apostati[573], ma, allo stesso modo, compariranno dinnanzi al Tribunale di Cristo tutte le persone che sono vissute sulla terra, per rendere conto dei loro pensieri, delle loro parole e delle loro azioni, in base a ciò che hanno fatto nel corpo, sia in bene che in male[574].

33:2 Il fine per il quale Dio ha stabilito questo Giorno, è la manifestazione della Sua misericordia nella salvezza eterna degli Eletti e della Sua Giustizia nella dannazione dei reprobi, che sono improbi e contumaci. Allora, infatti, i giusti saranno introdotti nella vita eterna e riceveranno la pienezza della gioia e del refrigerio che verrà loro dato dalla presenza del Signore, mentre gli empi, che ignorano Dio e non ubbidiscono all'Evangelo di Gesù Cristo, saranno gettati nei tormenti eterni e puniti con la perdizione eterna [lontano] dalla presenza del Signore e della gloria della Sua potenza[575].

33:3 Come Cristo vuole che siamo fermamente persuasi che vi sarà un futuro giorno del Giudizio, sia per dissuadere tutti dal peccato, sia per la maggiore consolazione dei pii nelle loro avversità[576], così Egli vuole che quel giorno rimanga per tutti sconosciuto, in modo che abbandoniamo ogni sicurezza carnale e siamo sempre vigilanti (poiché ignoriamo a che ora il Signore verrà), e possiamo essere quindi sempre pronti a dire: 'Vieni, Signore Gesù, vieni presto. Amen'[577].

Firmatari della Confessione: Charles Herle, Prolocutor, Cornelius Burges, Assessor, Herbert Palmer, Assessor, Henry Robroughe, Scriba, Adoniram Byfield, Scriba.

   


[1] "Infatti quando degli stranieri, che non hanno legge, adempiono per natura le cose richieste dalla legge, essi, che non hanno legge, sono legge a se stessi; essi dimostrano che quanto la legge comanda è scritto nei loro cuori, perché la loro coscienza ne rende testimonianza e i loro pensieri si accusano o anche si scusano a vicenda" (Romani 2:14,15); "poiché quel che si può conoscere di Dio è manifesto in loro, avendolo Dio manifestato loro; infatti le sue qualità invisibili, la sua eterna potenza e divinità, si vedono chiaramente fin dalla creazione del mondo essendo percepite per mezzo delle opere sue; perciò essi sono inescusabili," (Romani 1:19-20); "I cieli raccontano la gloria di Dio e il firmamento annuncia l'opera delle sue mani. Un giorno rivolge parole all'altro, una notte comunica conoscenza all'altra. Non hanno favella, né parole; la loro voce non s'ode" (Salmo 19:1-3); "Perciò, o uomo, chiunque tu sia che giudichi, sei inescusabile; perché nel giudicare gli altri condanni te stesso; infatti tu che giudichi, fai le stesse cose" (Romani 2:1).

[2] "Poiché il mondo non ha conosciuto Dio mediante la propria sapienza, è piaciuto a Dio, nella sua sapienza, di salvare i credenti con la pazzia della predicazione" (1 Co. 1:21); "...e noi ne parliamo non con parole insegnate dalla sapienza umana, ma insegnate dallo Spirito, adattando parole spirituali a cose spirituali. Ma l'uomo naturale non riceve le cose dello Spirito di Dio, perché esse sono pazzia per lui; e non le può conoscere, perché devono essere giudicate spiritualmente" (1 Corinzi 2:13,14).

[3] "Dio, dopo aver parlato anticamente molte volte e in molte maniere ai padri per mezzo dei profeti, in questi ultimi giorni ha parlato a noi per mezzo del Figlio, che egli ha costituito erede di tutte le cose, mediante il quale ha pure creato il mondo" (Ebrei 1:1,2).

[4] "Ho voluto istruirti oggi, sì, proprio te, perché la tua fiducia sia posta nel SIGNORE. Non ho già da tempo scritto per te consigli e insegnamenti per farti conoscere cose certe, parole vere, perché tu possa rispondere parole vere a chi t'interroga?" (Proverbi 22:19-21); "...è parso bene anche a me, dopo essermi accuratamente informato di ogni cosa dall'origine, di scrivertene per ordine, illustre Teofilo, perché tu riconosca la certezza delle cose che ti sono state insegnate" (Lu. 1:3-4); "Ma egli rispose: «Sta scritto: "Non di pane soltanto vivrà l'uomo, ma di ogni parola che proviene dalla bocca di Dio"» ... Gesù gli rispose: «È altresì scritto: "Non tentare il Signore Dio tuo"» ... Allora Gesù gli disse: «Vattene, Satana, poiché sta scritto: "Adora il Signore Dio tuo e a lui solo rendi il culto"»" (Matteo 4:4,7,10­); "Se vi si dice: «Consultate quelli che evocano gli spiriti e gli indovini, quelli che sussurrano e bisbigliano», rispondete: «Un popolo non deve forse consultare il suo Dio? Si rivolgerà forse ai morti in favore dei vivi? 20 Alla legge! Alla testimonianza!» Se il popolo non parla così, non vi sarà per lui nessuna aurora!" (Isaia 8:19-20).

[5] "...e che fin da bambino hai avuto conoscenza delle sacre Scritture, le quali possono darti la sapienza che conduce alla salvezza mediante la fede in Cristo Gesù" (2 Timoteo 3:15); "....e che fin da bambino hai avuto conoscenza delle sacre Scritture, le quali possono darti la sapienza che conduce alla salvezza mediante la fede in Cristo Gesù" (2 Pietro 1:19)­.

[6] "Dio, dopo aver parlato anticamente molte volte e in molte maniere ai padri per mezzo dei profeti, in questi ultimi giorni ha parlato a noi per mezzo del Figlio, che egli ha costituito erede di tutte le cose, mediante il quale ha pure creato i mondo" (Ebrei 1:1,2).

[7] "Abraamo disse: "Hanno Mosè e i profeti; ascoltino quelli". ... Abraamo rispose: "Se non ascoltano Mosè e i profeti, non si lasceranno persuadere neppure se uno dei morti risuscita"»" (Luca 16:29,31); "Siete stati edificati sul fondamento degli apostoli e dei profeti, essendo Cristo Gesù stesso la pietra angolare" (Efesini 2:20); "Io lo dichiaro a chiunque ode le parole della profezia di questo libro: se qualcuno vi aggiunge qualcosa, Dio aggiungerà ai suoi mali i flagelli descritti in questo libro; se qualcuno toglie qualcosa dalle parole del libro di questa profezia, Dio gli toglierà la sua parte dell'albero della vita e della santa città che sono descritti in questo libro" (Apocalisse 22:18-19); "Ogni Scrittura è ispirata da Dio e utile a insegnare, a riprendere, a correggere, a educare alla giustizia" (2 Timoteo 3:16).

[8] "E, cominciando da Mosè e da tutti i profeti, spiegò loro in tutte le Scritture le cose che lo riguardavano ... Poi disse loro: «Queste sono le cose che io vi dicevo quand'ero ancora con voi: che si dovevano compiere tutte le cose scritte di me nella legge di Mosè, nei profeti e nei Salmi»" (Luca 24:27,44); "Grande in ogni senso. Prima di tutto, perché a loro furono affidate le profezie di Dio" (Romani 3:2); "...infatti nessuna profezia venne mai dalla volontà dell'uomo, ma degli uomini hanno parlato da parte di Dio, perché sospinti dallo Spirito Santo" (2 Pietro 1:21).

[9] "Abbiamo inoltre la parola profetica più salda: farete bene a prestarle attenzione, come a una lampada splendente in luogo oscuro, fino a quando spunti il giorno e la stella mattutina sorga nei vostri cuori ... infatti nessuna profezia venne mai dalla volontà dell'uomo, ma degli uomini hanno parlato da parte di Dio, perché sospinti dallo Spirito Santo" (2 Pietro 1:19,21); "Ogni Scrittura è ispirata da Dio e utile a insegnare, a riprendere, a correggere, a educare alla giustizia" (2 Timoteo 3:16); "Se accettiamo la testimonianza degli uomini, la testimonianza di Dio è maggiore; e la testimonianza di Dio è quella che egli ha reso al Figlio suo" (1 Giovanni 5:9); "Per questa ragione anche noi ringraziamo sempre Dio: perché quando riceveste da noi la parola della predicazione di Dio, voi l'accettaste non come parola di uomini, ma, quale essa è veramente, come parola di Dio, la quale opera efficacemente in voi che credete" (1 Tessalonicesi 2:13).

[10] "...affinché tu sappia, nel caso che dovessi tardare, come bisogna comportarsi nella casa di Dio, che è la chiesa del Dio vivente, colonna e sostegno della verità" (1 Timoteo 3:15).

[11] "Quanto a voi, avete ricevuto l'unzione dal Santo e tutti avete conoscenza ... Ma quanto a voi, l'unzione che avete ricevuta da lui rimane in voi, e non avete bisogno dell'insegnamento di nessuno; ma siccome la sua unzione vi insegna ogni cosa ed è veritiera, e non è menzogna, rimanete in lui come essa vi ha insegnato" (1 Giovanni 2:20,27); "...quando però sarà venuto lui, lo Spirito della verità, egli vi guiderà in tutta la verità, perché non parlerà di suo, ma dirà tutto quello che avrà udito, e vi annuncerà le cose a venire. Egli mi glorificherà perché prenderà del mio e ve lo annuncerà" (Giovanni 16:13-14); "A noi Dio le ha rivelate per mezzo dello Spirito, perché lo Spirito scruta ogni cosa, anche le profondità di Dio. Infatti, chi, tra gli uomini, conosce le cose dell'uomo se non lo spirito dell'uomo che è in lui? Così nessuno conosce le cose di Dio se non lo Spirito di Dio. Ora noi non abbiamo ricevuto lo spirito del mondo, ma lo Spirito che viene da Dio, per conoscere le cose che Dio ci ha donate" (1 Corinto 2:10-12); "...ma le vostre iniquità vi hanno separato dal vostro Dio; i vostri peccati gli hanno fatto nascondere la faccia da voi, per non darvi più ascolto" (Isaia 59:21).

[12] "...e che fin da bambino hai avuto conoscenza delle sacre Scritture, le quali possono darti la sapienza che conduce alla salvezza mediante la fede in Cristo Gesù. Ogni Scrittura è ispirata da Dio e utile a insegnare, a riprendere, a correggere, a educare alla giustizia, perché l'uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona" (2 Timoteo 3:15-17); "Ma anche se noi o un angelo dal cielo vi annunciasse un vangelo diverso da quello che vi abbiamo annunciato, sia anatema... Come abbiamo già detto, lo ripeto di nuovo anche adesso: se qualcuno vi annuncia un vangelo diverso da quello che avete ricevuto, sia anatema" (Galati 1:8,9); "...di non lasciarvi così presto sconvolgere la mente, né turbare sia da pretese ispirazioni, sia da discorsi, sia da qualche lettera data come nostra, come se il giorno del Signore fosse già presente" (2 Tessalonicesi 2:2).

[13] "Chiunque ha udito il Padre e ha imparato da lui, viene a me" (Gv. 6:45); "Ma com'è scritto: «Le cose che occhio non vide, e che orecchio non udì, e che mai salirono nel cuore dell'uomo, sono quelle che Dio ha preparate per coloro che lo amano». A noi Dio le ha rivelate per mezzo dello Spirito, perché lo Spirito scruta ogni cosa, anche le profondità di Dio. Infatti, chi, tra gli uomini, conosce le cose dell'uomo se non lo spirito dell'uomo che è in lui? Così nessuno conosce le cose di Dio se non lo Spirito di Dio. Ora noi non abbiamo ricevuto lo spirito del mondo, ma lo Spirito che viene da Dio, per conoscere le cose che Dio ci ha donate" (1 Co. 2:9-12).­

[14] "Giudicate voi stessi: è decoroso che una donna preghi Dio senza avere il capo coperto? Non vi insegna la stessa natura che se l'uomo porta la chioma, ciò è per lui un disonore?" (1 Co. 11:13-14); "Che dunque, fratelli? Quando vi riunite, avendo ciascuno di voi un salmo, o un insegnamento, o una rivelazione, o un parlare in altra lingua, o un'interpretazione, si faccia ogni cosa per l'edificazione ... ma ogni cosa sia fatta con dignità e con ordine" (14:26,40).

[15] "...e questo egli fa in tutte le sue lettere, in cui tratta di questi argomenti. In esse ci sono alcune cose difficili a capirsi, che gli uomini ignoranti e instabili travisano a loro perdizione come anche le altre Scritture" (2 Pietro 3:16).

[16] "La tua parola è una lampada al mio piede e una luce sul mio sentiero ... La rivelazione delle tue parole illumina; rende intelligenti i semplici" (Salmo 119:105,130).

[17] "Poiché in verità vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, neppure un iota o un apice della legge passerà senza che tutto sia adempiuto" (Matteo 5:18).

[18] "Alla legge! Alla testimonianza!» Se il popolo non parla così, non vi sarà per lui nessuna aurora!" (Isaia 8:20); "E con ciò si accordano le parole dei profeti, come sta scritto" (Atti 15:15); "Voi investigate le Scritture, perché pensate d'aver per mezzo di esse vita eterna, ed esse sono quelle che rendono testimonianza di me ... Infatti, se credeste a Mosè, credereste anche a me; poiché egli ha scritto di me" (Giovanni 5:39,46).

[19] "Voi investigate le Scritture, perché pensate d'aver per mezzo di esse vita eterna, ed esse sono quelle che rendono testimonianza di me ... Infatti, se credeste a Mosè, credereste anche a me; poiché egli ha scritto di me" (Giovanni 5:39,46).

[20] "Poi apparve a più di cinquecento fratelli in una volta, dei quali la maggior parte rimane ancora in vita e alcuni sono morti ... perché io sono il minimo degli apostoli, e non sono degno di essere chiamato apostolo, perché ho perseguitato la chiesa di Dio ... Sia dunque io o siano loro, così noi predichiamo, e così voi avete creduto ... Vi ricordo, fratelli, il vangelo che vi ho annunciato, che voi avete anche ricevuto, nel quale state anche saldi .... mediante il quale siete salvati, purché lo riteniate quale ve l'ho annunciato; a meno che non abbiate creduto invano ... Difatti, Dio ha posto ogni cosa sotto i suoi piedi; ma quando dice che ogni cosa gli è sottoposta, è chiaro che colui che gli ha sottoposto ogni cosa, ne è eccettuato. Quando ogni cosa gli sarà stata sottoposta, allora anche il Figlio stesso sarà sottoposto a colui che gli ha sottoposto ogni cosa, affinché Dio sia tutto in tutti" (1 Corinzi 15:6,9,11,1­2,2­4,27-28).

[21] "La parola di Cristo abiti in voi abbondantemente; istruitevi ed esortatevi gli uni gli altri con ogni sapienza; cantate di cuore a Dio, sotto l'impulso della grazia, salmi, inni e cantici spirituali" (Colossesi 3:16).

[22] "Poiché tutto ciò che fu scritto nel passato, fu scritto per nostra istruzione, affinché mediante la pazienza e la consolazione che ci provengono dalle Scritture, conserviamo la speranza" (Romani 15:4).

[23] "Già designato prima della creazione del mondo, egli è stato manifestato negli ultimi tempi per voi; 21 per mezzo di lui credete in Dio che lo ha risuscitato dai morti e gli ha dato gloria affinché la vostra fede e la vostra speranza siano in Dio" (1 Pietro 1:20-21); "E con ciò si accordano le parole dei profeti, come sta scritto: "Dopo queste cose ritornerò e ricostruirò la tenda di Davide, che è caduta; e restaurerò le sue rovine, e la rimetterò in piedi." (Atti 15:15-16)­.

[24] "Ma Gesù rispose loro: «Voi errate, perché non conoscete le Scritture, né la potenza di Dio ... Quanto poi alla risurrezione dei morti, non avete letto quello che vi è stato detto da Dio:" (Matteo 22:29,31); "Siete stati edificati sul fondamento degli apostoli e dei profeti, essendo Cristo Gesù stesso la pietra angolare" (Efesini 2:20); "Essendo in discordia tra di loro, se ne andarono, mentre Paolo pronunciava quest'unica sentenza: «Ben parlò lo Spirito Santo quando per mezzo del profeta Isaia disse ai vostri padri" (Atti 28:25).

[25]"Ascolta, Israele: Il SIGNORE, il nostro Dio, è l'unico SIGNORE" (Deuteronomio 6:4); "...non c'è che un Dio solo ... tuttavia per noi c'è un solo Dio, il Padre, dal quale sono tutte le cose, e noi viviamo per lui, e un solo Signore, Gesù Cristo, mediante il quale sono tutte le cose, e mediante il quale anche noi siamo" (1 Corinzi 8:4,6).

[26] "...perché essi stessi raccontano quale sia stata la nostra venuta fra voi, e come vi siete convertiti dagl'idoli a Dio per servire il Dio vivente e vero" (1 Tessalonicesi 1:9); "Ma il SIGNORE è il vero Dio, egli è il Dio vivente, e il re eterno; per la sua ira trema la terra, e le nazioni non possono resistere davanti al suo sdegno" (Geremia 10:10).

[27] "Puoi forse scandagliare le profondità di Dio, arrivare a conoscere appieno l'Onnipotente? ... La loro misura è più lunga della terra, più larga del mare ... Ecco, questi non sono che gli estremi lembi della sua azione. Non ce ne giunge all'orecchio che un breve sussurro. Ma il tuono delle sue potenti opere chi può comprenderlo?»" (Giobbe 11:79; 26:14).

[28] "Dio è Spirito; e quelli che l'adorano, bisogna che l'adorino in spirito e verità" (Giovanni 4:24).

[29] "Al Re eterno, immortale, invisibile, all'unico Dio, siano onore e gloria nei secoli dei secoli. Amen" (1 Timoteo 1:17).

[30] "Siccome non vedeste nessuna figura il giorno che il SIGNORE vi parlò in Oreb dal fuoco, badate bene a voi stessi, affinché non vi corrompiate e non vi facciate qualche scultura, la rappresentazione di qualche idolo, la figura di un uomo o di una donna" (Deuteronomio 4:15-16); "Dio è Spirito; e quelli che l'adorano, bisogna che l'adorino in spirito e verità" (Giovanni 4:24);"Guardate le mie mani e i miei piedi, perché sono proprio io! Toccatemi e guardate, perché uno spirito non ha carne e ossa, come vedete che ho io»" (Luca 24:39).

[31] "La folla, veduto ciò che Paolo aveva fatto, alzò la voce, dicendo in lingua licaonica: «Gli dèi hanno preso forma umana, e sono scesi fino a noi». ... Uomini, perché fate queste cose? Anche noi siamo esseri umani come voi; e vi predichiamo che da queste vanità vi convertiate al Dio vivente, che ha fatto il cielo, la terra, il mare e tutte le cose che sono in essi" (Atti 14:11,15).

[32] "...ogni cosa buona e ogni dono perfetto vengono dall'alto e discendono dal Padre degli astri luminosi presso il quale non c'è variazione né ombra di mutamento" (Giacomo 1:17); "Poiché io, il SIGNORE, non cambio; perciò voi, o figli di Giacobbe, non siete ancora consumati" (Malachia 3:6).

[33] "Ma è proprio vero che Dio abiterà sulla terra? Ecco, i cieli e i cieli dei cieli non ti possono contenere; quanto meno questa casa che io ho costruita!" (1 Re 8:27); " Sono io soltanto un Dio da vicino», dice il SIGNORE, «e non un Dio da lontano? Potrebbe uno nascondersi in luogo occulto in modo che io non lo veda?», dice il SIGNORE. «Io non riempio forse il cielo e la terra?», dice il SIGNORE" (Geremia 23:23-24).

[34] "Prima che i monti fossero nati e che tu avessi formato la terra e l'universo, anzi, da eternità in eternità, tu sei Dio" (Salmo 90:2).

[35] Lett. "incomprensibile", "Il SIGNORE è misericordioso e pieno di compassione, lento all'ira e di gran bontà" (Salmo 145:8).

[36] "Quando Abramo ebbe novantanove anni, il SIGNORE gli apparve e gli disse: «Io sono il Dio onnipotente; cammina alla mia presenza e sii integro" (Genesi 17:1); "E le quattro creature viventi avevano ognuna sei ali, ed erano coperte di occhi tutt'intorno e di dentro, e non cessavano mai di ripetere giorno e notte: «Santo, santo, santo è il Signore, il Dio onnipotente, che era, che è, e che viene»" (Apocalisse 4:8).

[37] "...a Dio, unico in saggezza, per mezzo di Gesù Cristo sia la gloria nei secoli dei secoli. Amen" (Romani 16:27).

[38] "L'uno gridava all'altro e diceva: «Santo, santo, santo è il SIGNORE degli eserciti! Tutta la terra è piena della sua gloria!»" (Isaia 6:3); "E le quattro creature viventi avevano ognuna sei ali, ed erano coperte di occhi tutt'intorno e di dentro, e non cessavano mai di ripetere giorno e notte: «Santo, santo, santo è il Signore, il Dio onnipotente, che era, che è, e che viene»" (Apocalisse 4:8).

[39] "Il nostro Dio è nei cieli; egli fa tutto ciò che gli piace" (Salmo 115:3).

[40] "Dio disse a Mosè: «Io sono colui che sono». Poi disse: «Dirai così ai figli d'Israele: "l'IO SONO mi ha mandato da voi"»." (Esodo 3:14).

[41] "In lui siamo anche stati fatti eredi, essendo stati predestinati secondo il proposito di colui che compie ogni cosa secondo la decisione della propria volontà" (Efesini 1:11).

[42]  "Il SIGNORE ha fatto ogni cosa per uno scopo; anche l'empio, per il giorno della sventura" (Proverbi 16:4; "Perché da lui, per mezzo di lui e per lui sono tutte le cose. A lui sia la gloria in eterno. Amen" (Romani 11:36).

[43] "Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore ... Noi abbiamo conosciuto l'amore che Dio ha per noi, e vi abbiamo creduto. Dio è amore; e chi rimane nell'amore rimane in Dio e Dio rimane in lui" (1 ­Giovanni 4:8,16).

[44] "Il SIGNORE passò davanti a lui, e gridò: «Il SIGNORE! il SIGNORE! il Dio misericordioso e pietoso, lento all'ira, ricco in bontà e fedeltà, che conserva la sua bontà fino alla millesima generazione, che perdona l'iniquità, la trasgressione e il peccato ma non terrà il colpevole per innocente; che punisce l'iniquità dei padri sopra i figli e sopra i figli dei figli, fino alla terza e alla quarta generazione!»" (Esodo 34:6-7).

[45] "Or senza fede è impossibile piacergli; poiché chi si accosta a Dio deve credere che egli è, e che ricompensa tutti quelli che lo cercano" (­E­brei 11:6).

[46] "Ora dunque, o Dio nostro, Dio grande, potente e tremendo, che mantieni il patto e agisci con misericordia, non ti sembrino poca cosa tutte queste afflizioni che sono piombate addosso a noi, ai nostri re, ai nostri capi, ai nostri sacerdoti, ai nostri profeti, ai nostri padri, a tutto il tuo popolo, dal tempo dei re d'Assiria fino a oggi. Tu sei stato giusto in tutto quello che ci è accaduto, poiché tu hai agito fedelmente, mentre noi abbiamo agito da malvagi" (Neemia 9:32-33).

[47] "Quelli che si vantano non resisteranno davanti agli occhi tuoi; tu detesti tutti gli operatori d'iniquità. Tu farai perire i bugiardi; il SIGNORE disprezza l'uomo sanguinario e disonesto" (Salmo 5:5-6).

[48] "Il SIGNORE è un Dio geloso e vendicatore; il SIGNORE è vendicatore e pieno di furore; il SIGNORE si vendica dei suoi avversari e serba rancore verso i suoi nemici ... Ma con una irrompente inondazione egli distruggerà completamente chi l'attacca e inseguirà i suoi nemici fin nelle tenebre" (Naum 1:2,8); "che conserva la sua bontà fino alla millesima generazione, che perdona l'iniquità, la trasgressione e il peccato ma non terrà il colpevole per innocente; che punisce l'iniquità dei padri sopra i figli e sopra i figli dei figli, fino alla terza e alla quarta generazione!»" (Esodo 34:7).

[49] "Perché come il Padre ha vita in se stesso, così ha dato anche al Figlio di avere vita in se stesso" (Giovanni 5:26); "Fratelli e padri, ascoltate. Il Dio della gloria apparve ad Abraamo, nostro padre, mentr'egli era in Mesopotamia, prima che si stabilisse in Carran" (Atti 7:2).

[50] "Tu sei buono e fai del bene; insegnami i tuoi statuti" (Salmo 119:68).

[51] "...la quale sarà a suo tempo manifestata dal beato e unico sovrano, il Re dei re e Signore dei signori" (1 Timoteo 6:15); "ai quali appartengono i padri e dai quali proviene, secondo la carne, il Cristo, che è sopra tutte le cose Dio benedetto in eterno. Amen!" (Romani 9:5).

[52] "Il Dio che ha fatto il mondo e tutte le cose che sono in esso, essendo Signore del cielo e della terra, non abita in templi costruiti da mani d'uomo; 25 e non è servito dalle mani dell'uomo, come se avesse bisogno di qualcosa; lui, che dà a tutti la vita, il respiro e ogni cosa" (Atti 17:24-25).

[53] "Può l'uomo recare qualche vantaggio a Dio? No; il savio non reca vantaggio che a se stesso. Se sei giusto, ne viene forse qualche vantaggio all'Onnipotente? Se sei integro nella tua condotta, ne trae egli un guadagno?" (Giobbe 22:2-3).

[54] "Perché da lui, per mezzo di lui e per lui sono tutte le cose. A lui sia la gloria in eterno. Amen" (Romani 11:36).

[55] "«Tu sei degno, o Signore e Dio nostro, di ricevere la gloria, l'onore e la potenza: perché tu hai creato tutte le cose, e per tua volontà furono create ed esistono»" (Apocalisse 4:11); "....la quale sarà a suo tempo manifestata dal beato e unico sovrano, il Re dei re e Signore dei signori" (1 Timoteo 6:15); "...tu sarai scacciato di mezzo agli uomini e abiterai con le bestie dei campi; ti daranno da mangiare l'erba come ai buoi; sarai bagnato dalla rugiada del cielo e sette tempi passeranno su di te finché tu riconoscerai che l'Altissimo domina sul regno degli uomini e lo dà a chi vuole ... Tutti gli abitanti della terra sono un nulla davanti a lui; egli agisce come vuole con l'esercito del cielo e con gli abitanti della terra; e non c'è nessuno che possa fermare la sua mano o dirgli: «Che fai?»"(Daniele 4:25,35).

[56] "E non v'è nessuna creatura che possa nascondersi davanti a lui; ma tutte le cose sono nude e scoperte davanti agli occhi di colui al quale dobbiamo render conto" (Ebrei 4:13).

[57] "Oh, profondità della ricchezza, della sapienza e della scienza di Dio! Quanto inscrutabili sono i suoi giudizi e ininvestigabili le sue vie! Infatti «chi ha conosciuto il pensiero del Signore? O chi è stato suo consigliere?" (Romani 11:33-34); "Grande è il nostro Signore, e immenso è il suo potere; la sua intelligenza è infinita" (Salmo 147:5).

[58] "...a lui note fin dall'eternità"" (Atti 15:18); "Lo Spirito del SIGNORE cadde su di me, e mi disse: «Di': Così parla il SIGNORE: "Voi parlate a quel modo, casa d'Israele, e io conosco le cose che vi passano per la mente" (Ezechiele 11:5).

[59]  "Il SIGNORE è giusto in tutte le sue vie e benevolo in tutte le sue opere" (Salmo 145:17); "Così la legge è santa, e il comandamento è santo, giusto e buono" (Romani 7:12).

[60] "Essi dicevano a gran voce: «Degno è l'Agnello, che è stato immolato, di ricevere la potenza, le ricchezze, la sapienza, la forza, l'onore, la gloria e la lode». E tutte le creature che sono nel cielo, sulla terra, sotto la terra e nel mare, e tutte le cose che sono in essi, udii che dicevano: «A colui che siede sul trono, e all'Agnello, siano la lode, l'onore, la gloria e la potenza, nei secoli dei secoli». Le quattro creature viventi dicevano: «Amen!». E gli anziani si prostrarono e adorarono" (Apocalisse 5:12-14).

[61] "Poiché tre sono quelli che rendono testimonianza nel cielo: il Padre, la Parola e lo Spirito Santo; e questi tre sono uno" (1 Giovanni 5:7 ND); " E Gesù, appena fu battezzato, uscì fuori dall'acqua; ed ecco i cieli gli si aprirono, ed egli vide lo Spirito di Dio scendere come una colomba e venire su di lui; ed ecco una voce dal cielo, che disse: «Questi è il mio amato Figlio, nel quale mi sono compiaciuto» ... Andate dunque, e fate discepoli di tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo" (Matteo 3:16-17; 28:19); "La grazia del Signore Gesù Cristo e l'amore di Dio e la comunione dello Spirito Santo siano con tutti voi" (2 Corinzi 13:13).

[62] "E la Parola è diventata carne e ha abitato per un tempo fra di noi, piena di grazia e di verità; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come di unigenito dal Padre ... Nessuno ha mai visto Dio; l'unigenito Dio, che è nel seno del Padre, è quello che l'ha fatto conoscere" (Giovanni 1:14,18).

[63] "Ma quando sarà venuto il Consolatore che io vi manderò da parte del Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli testimonierà di me" (Giovanni 15:26); "E, perché siete figli, Dio ha mandato lo Spirito del Figlio suo nei nostri cuori, che grida: «Abbà, Padre»" (Galati 4:6).

[64] "In lui siamo anche stati fatti eredi, essendo stati predestinati secondo il proposito di colui che compie ogni cosa secondo la decisione della propria volontà" (Efesini 1:11); "Oh, profondità della ricchezza, della sapienza e della scienza di Dio! Quanto inscrutabili sono i suoi giudizi e ininvestigabili le sue vie!" (Romani 11:33); "Così Dio, volendo mostrare con maggiore evidenza agli eredi della promessa l'immutabilità del suo proposito, intervenne con un giuramento" (Ebrei 6:17); "Poiché egli dice a Mosè: «Io avrò misericordia di chi avrò misericordia e avrò compassione di chi avrò compassione» ... Così dunque egli fa misericordia a chi vuole e indurisce chi vuole" (Romani 9:15,18).

[65] "Nessuno, quand'è tentato, dica: «Sono tentato da Dio»; perché Dio non può essere tentato dal male, ed egli stesso non tenta nessuno ... ogni cosa buona e ogni dono perfetto vengono dall'alto e discendono dal Padre degli astri luminosi presso il quale non c'è variazione né ombra di mutamento" (Giacomo 1:13,17); "Questo è il messaggio che abbiamo udito da lui e che vi annunziamo: Dio è luce, e in lui non ci sono tenebre ... Ma se camminiamo nella luce, com'egli è nella luce, abbiamo comunione l'uno con l'altro, e il sangue di Gesù, suo Figlio, ci purifica da ogni peccato" (1 Giovanni 1:5,7).

[66] "...quest'uomo, quando vi fu dato nelle mani per il determinato consiglio e la prescienza di Dio, oi, per mano di iniqui, inchiodandolo sulla croce, lo uccideste" (Atti 2:23); "Ma io vi dico: Elia è già venuto e non l'hanno riconosciuto; anzi, gli hanno fatto tutto quello che hanno voluto; così anche il Figlio dell'uomo deve soffrire da parte loro" (Matteo 17:12); "Proprio in questa città, contro il tuo santo servitore Gesù, che tu hai unto, si sono radunati Erode e Ponzio Pilato, insieme con le nazioni e con tutto il popolo d'Israele, per fare tutte le cose che la tua volontà e il tuo consiglio avevano prestabilito che avvenissero" (Atti 4:27-28); "Gesù gli rispose: «Tu non avresti alcun'autorità su di me, se ciò non ti fosse stato dato dall'alto; perciò chi mi ha dato nelle tue mani, ha maggior colpa»"(Giovanni 19:11); "Si getta la sorte nel grembo, ma ogni decisione viene dal SIGNORE" (Proverbi 16:33).

[67] "...a lui note fin dall'eternità" (Atti 15:18); "Gli abitanti di Cheila mi daranno nelle sue mani? Saul scenderà davvero come il tuo servo ha sentito dire? SIGNORE, Dio d'Israele, fallo sapere al tuo servo!» Il SIGNORE rispose: «Scenderà». Davide chiese ancora: «Gli abitanti di Cheila daranno me e la mia gente nelle mani di Saul?» Il SIGNORE rispose: «Vi daranno nelle sue mani»" (1 Samuele 23:11-12); "«Guai a te, Corazin! Guai a te, Betsaida! perché se in Tiro e Sidone fossero state fatte le opere potenti compiute tra di voi, già da molto tempo si sarebbero pentite, con cilicio e cenere. ... E tu, o Capernaum, sarai forse innalzata fino al cielo? No, tu scenderai fino all'Ades. Perché se in Sodoma fossero state fatte le opere potenti compiute in te, essa sarebbe durata fino ad oggi" (Matteo 11:21,23).

[68] "... poiché, prima che i gemelli fossero nati e che avessero fatto del bene o del male (affinché rimanesse fermo il proponimento di Dio, secondo elezione ... com'è scritto: «Ho amato Giacobbe e ho odiato Esaù» ... Non dipende dunque né da chi vuole né da chi corre, ma da Dio che fa misericordia ... Così dunque egli fa misericordia a chi vuole e indurisce chi vuole" (Romani 9:11,13,16,18).­

[69] "Ti scongiuro, davanti a Dio, a Cristo Gesù e agli angeli eletti, di osservare queste cose senza pregiudizi, e di non fare nulla con parzialità" (1 Timoteo 5:21); "Allora dirà anche a quelli della sua sinistra: "Andate via da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli!" (Matteo 25:41).

[70] "Che c'è da contestare se Dio, volendo manifestare la sua ira e far conoscere la sua potenza, ha sopportato con grande pazienza dei vasi d'ira preparati per la perdizione, e ciò per far conoscere la ricchezza della sua gloria verso dei vasi di misericordia che aveva già prima preparati per la gloria" (Romani 9:22-23); "...avendoci predestinati nel suo amore a essere adottati per mezzo di Gesù Cristo come suoi figli, secondo il disegno benevolo della sua volontà, a lode della gloria della sua grazia, che ci ha concessa nel suo amato Figlio" (Efesini 1:5-6); "Il SIGNORE ha fatto ogni cosa per uno scopo; anche l'empio, per il giorno della sventura" (Proverbi 16:4).

[71] "Tuttavia il solido fondamento di Dio rimane fermo, portando questo sigillo: «Il Signore conosce quelli che sono suoi», e «Si ritragga dall'iniquità chiunque pronuncia il nome del Signore»" (2 Timoteo 2:19); "«Non parlo di voi tutti; io conosco quelli che ho scelti; ma, perché sia adempiuta la Scrittura: Colui che mangia il mio pane, ha levato contro di me il suo calcagno" (Giovanni 13:18).

[72] "In lui ci ha eletti prima della creazione del mondo perché fossimo santi e irreprensibili dinanzi a lui, ... facendoci conoscere il mistero della sua volontà, secondo il disegno benevolo che aveva prestabilito dentro di sé, ... In lui siamo anche stati fatti eredi, essendo stati predestinati secondo il proposito di colui che compie ogni cosa secondo la decisione della propria volontà" (Efesini 1:4,9,11);  "Egli ci ha salvati e ci ha rivolto una santa chiamata, non a motivo delle nostre opere, ma secondo il suo proposito e la grazia che ci è stata fatta in Cristo Gesù fin dall'eternità" (2 Timoteo 1:9); "Dio infatti non ci ha destinati a ira, ma ad ottenere salvezza per mezzo del nostro Signore Gesù Cristo" (1 Tessalonicesi 5:9).

[73] "...poiché, prima che i gemelli fossero nati e che avessero fatto del bene o del male (affinché rimanesse fermo il proponimento di Dio, secondo elezione ... com'è scritto: «Ho amato Giacobbe e ho odiato Esaù» ... Non dipende dunque né da chi vuole né da chi corre, ma da Dio che fa misericordia" (­Romani 9:11,13,16); "In lui ci ha eletti prima della creazione del mondo perché fossimo santi e irreprensibili dinanzi a lui, ... facendoci conoscere il mistero della sua volontà, secondo il disegno benevolo che aveva prestabilito dentro di sé" (Efesini 1:4,9).

[74]  "...e ci ha risuscitati con lui e con lui ci ha fatti sedere nel cielo in Cristo Gesù ... ricordatevi che in quel tempo eravate senza Cristo, esclusi dalla cittadinanza d'Israele ed estranei ai patti della promessa, senza speranza e senza Dio nel mondo" (Efesini 2:6,12).

[75]  "...eletti secondo la prescienza di Dio Padre, mediante la santificazione dello Spirito, a ubbidire e a essere cosparsi del sangue di Gesù Cristo: grazia e pace vi siano moltiplicate" (1 Pietro 1:2);"In lui ci ha eletti prima della creazione del mondo perché fossimo santi e irreprensibili dinanzi a lui, avendoci predestinati nel suo amore a essere adottati per mezzo di Gesù Cristo come suoi figli, secondo il disegno benevolo della sua volontà" (Efesini 1:4-5); "..i.nfatti siamo opera sua, essendo stati creati in Cristo Gesù per fare le opere buone, che Dio ha precedentemente preparate affinché le pratichiamo" (Efesini 2:10); "Ma noi dobbiamo sempre ringraziare Dio per voi, fratelli amati dal Signore, perché Dio fin dal principio vi ha eletti a salvezza mediante la santificazione nello Spirito e la fede nella verità" (2 Tessalonicesi 2:13).

[76] "Dio infatti non ci ha destinati a ira, ma ad ottenere salvezza per mezzo del nostro Signore Gesù Cristo, il quale è morto per noi affinché, sia che vegliamo sia che dormiamo, viviamo insieme con lui" (1 Tessalonicesi 5:9-10); "Egli ha dato se stesso per noi per riscattarci da ogni iniquità e purificarsi un popolo che gli appartenga, zelante nelle opere buone." (Tito 2:14).

[77] "...e quelli che ha predestinati li ha pure chiamati; e quelli che ha chiamati li ha pure giustificati; e quelli che ha giustificati li ha pure glorificati" (­Romani 8:30); "...avendoci predestinati nel suo amore a essere adottati per mezzo di Gesù Cristo come suoi figli, secondo il disegno benevolo della sua volontà" (Efesini 1:5); "Ma noi dobbiamo sempre ringraziare Dio per voi, fratelli amati dal Signore, perché Dio fin dal principio vi ha eletti a salvezza mediante la santificazione nello Spirito e la fede nella verità" (2 Tessalonicesi 2:13).

[78] "..che dalla potenza di Dio siete custoditi mediante la fede, per la salvezza che sta per essere rivelata negli ultimi tempi" (1 Pietro 1:5).

[79] "Io prego per loro; non prego per il mondo, ma per quelli che tu mi hai dati, perché sono tuoi" (Giovanni 17:9); "Or sappiamo che tutte le cose cooperano al bene di quelli che amano Dio, i quali sono chiamati secondo il suo disegno" (Romani 8:28); "...a tra di voi ci sono alcuni che non credono». Gesù sapeva infatti fin dal principio chi erano quelli che non credevano, e chi era colui che lo avrebbe tradito. E diceva: «Per questo vi ho detto che nessuno può venire a me, se non gli è dato dal Padre»" (Giovanni 6:64-65); "ma voi non credete, perché non siete delle mie pecore" (Giovanni 10:26); "Chi è da Dio ascolta le parole di Dio. Per questo voi non le ascoltate; perché non siete da Dio" (Giovanni 8:47); "Sono usciti di mezzo a noi, ma non erano dei nostri; perché se fossero stati dei nostri, sarebbero rimasti con noi; ma ciò è avvenuto perché fosse manifesto che non tutti sono dei nostri" (1 Giovanni 2:19).

[80] "In quel tempo Gesù prese a dire: «Io ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e agli intelligenti, e le hai rivelate ai piccoli. Sì, Padre, perché così ti è piaciuto" (Matteo 11:25-26); "La Scrittura infatti dice al faraone: «Appunto per questo ti ho suscitato: per mostrare in te la mia potenza e perché il mio nome sia proclamato per tutta la terra». Così dunque egli fa misericordia a chi vuole e indurisce chi vuole ... Il vasaio non è forse padrone dell'argilla per trarre dalla stessa pasta un vaso per uso nobile e un altro per uso ignobile? Che c'è da contestare se Dio, volendo manifestare la sua ira e far conoscere la sua potenza, ha sopportato con grande pazienza dei vasi d'ira preparati per la perdizione" (Romani 9:17-18,2­1-22); "Tuttavia il solido fondamento di Dio rimane fermo, portando questo sigillo: «Il Signore conosce quelli che sono suoi», e «Si ritragga dall'iniquità chiunque pronuncia il nome del Signore». In una grande casa non ci sono soltanto vasi d'oro e d'argento, ma anche vasi di legno e di terra; e gli uni sono destinati a un uso nobile e gli altri a un uso ignobile" (2 Timoteo 2:19-20); "Perché si sono infiltrati fra di voi certi uomini (per i quali già da tempo è scritta questa condanna); empi che volgono in dissolutezza la grazia del nostro Dio e negano il nostro unico Padrone e Signore Gesù Cristo"(Giuda 4); "...Essi, essendo disubbidienti, inciampano nella parola; e a questo sono stati anche destinati" (1 Pietro 2:8).

[81] "Piuttosto, o uomo, chi sei tu che replichi a Dio? La cosa plasmata dirà forse a colui che la plasmò: «Perché mi hai fatta così?» ... Oh, profondità della ricchezza, della sapienza e della scienza di Dio! Quanto inscrutabili sono i suoi giudizi e ininvestigabili le sue vie!" (Romani 9:20; 11:33); "Le cose occulte appartengono al SIGNORE nostro Dio, ma le cose rivelate sono per noi e per i nostri figli per sempre, perché mettiamo in pratica tutte le parole di questa legge" (Deuteronomio 29:28).

[82] "Perciò, fratelli, impegnatevi sempre di più a render sicura la vostra vocazione ed elezione; perché, così facendo, non inciamperete mai" (2 Pietro 1:10).

[83] "...a lode della gloria della sua grazia, che ci ha concessa nel suo amato Figlio" (Efesini 1:6); "Oh, profondità della ricchezza, della sapienza e della scienza di Dio! Quanto inscrutabili sono i suoi giudizi e ininvestigabili le sue vie!" (Romani 11:33).

[84] "Così anche al presente, c'è un residuo eletto per grazia. Ma se è per grazia, non è più per opere; altrimenti, la grazia non è più grazia ... Dico dunque: Dio ha forse ripudiato il suo popolo? No di certo! Perché anch'io sono israelita, della discendenza di Abraamo, della tribù di Beniamino" (Romani 11:5-6,­20); "Perciò, fratelli, impegnatevi sempre di più a render sicura la vostra vocazione ed elezione; perché, così facendo, non inciamperete mai" (2 Pietro 1:10); "Chi accuserà gli eletti di Dio? Dio è colui che li giustifica" (Romani 8:33); "Tuttavia, non vi rallegrate perché gli spiriti vi sono sottoposti, ma rallegratevi perché i vostri nomi sono scritti nei cieli»" (Luca 10:20).

[85] "In questi ultimi giorni ha parlato a noi per mezzo del Figlio, che egli ha costituito erede di tutte le cose, mediante il quale ha pure creato i mondi" (Ebrei 1:2); "Essa era nel principio con Dio. Ogni cosa è stata fatta per mezzo di lei; e senza di lei neppure una delle cose fatte è stata fatta" (Giovanni 1:2-3); "La terra era informe e vuota, le tenebre coprivano la faccia dell'abisso e lo Spirito di Dio aleggiava sulla superficie delle acque" (Genesi 1:2); "Al suo soffio il cielo torna sereno, la sua mano trafigge il serpente agile ... Lo Spirito di Dio mi ha creato, e il soffio dell'Onnipotente mi dà la vita" (Giobbe 26:13; 33:4).

[86] "...infatti le sue qualità invisibili, la sua eterna potenza e divinità, si vedono chiaramente fin dalla creazione del mondo essendo percepite per mezzo delle opere sue; perciò essi sono inescusabili" (Romani 1:20); "Egli, con la sua potenza, ha fatto la terra; con la sua saggezza ha stabilito fermamente il mondo; con la sua intelligenza ha disteso i cieli" (Geremia 10:12); "Quanto sono numerose le tue opere, SIGNORE! Tu le hai fatte tutte con sapienza; la terra è piena delle tue ricchezze" (Salmo 104:24); "Egli ama la giustizia e l'equità; la terra è piena della benevolenza del SIGNORE. I cieli furono fatti dalla parola del SIGNORE, e tutto il loro esercito dal soffio della sua bocca" (Salmo 33:5-6).

[87] "Per fede comprendiamo che i mondi sono stati formati dalla parola di Dio; così le cose che si vedono non sono state tratte da cose apparenti" (Ebrei 11:3); "...poiché in lui sono state create tutte le cose che sono nei cieli e sulla terra, le visibili e le invisibili: troni, signorie, principati, potenze; tutte le cose sono state create per mezzo di lui e in vista di lui" (Colossesi 1:16); "Il Dio che ha fatto il mondo e tutte le cose che sono in esso, essendo Signore del cielo e della terra, non abita in templi costruiti da mani d'uomo" (Atti 17:24). Leggere Genesi 1.

[88] "Dio creò l'uomo a sua immagine; lo creò a immagine di Dio; li creò maschio e femmina" (Genesi 1:27); "..e vi siete rivestiti del nuovo, che si va rinnovando in conoscenza a immagine di colui che l'ha creato" (Colossesi 3:10); "...e a rivestire l'uomo nuovo che è creato a immagine di Dio nella giustizia e nella santità che procedono dalla verità" (Efesini 4:24).

[89] "Dio il SIGNORE formò l'uomo dalla polvere della terra, gli soffiò nelle narici un alito vitale e l'uomo divenne un'anima vivente" (Genesi 2:7); "...in cui uno ha paura delle alture, ha degli spaventi mentre cammina, in cui fiorisce il mandorlo, la locusta si fa pesante, e il cappero non fa più effetto perché l'uomo se ne va alla sua dimora eterna e i piagnoni percorrono le strade" (Ecclesiaste 12:7); "Ed egli gli disse: «Io ti dico in verità, oggi tu sarai con me in paradiso»" (Luca 23:43); "E non temete coloro che uccidono il corpo, ma non possono uccidere l'anima; temete piuttosto colui che può far perire l'anima e il corpo nella geenna" (Matteo 10:28).

[90] "Poi Dio disse: «Facciamo l'uomo a nostra immagine, conforme alla nostra somiglianza, e abbiano dominio sui pesci del mare, sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutta la terra e su tutti i rettili che strisciano sulla terra»" (­Genesi 1:26); "...e vi siete rivestiti del nuovo, che si va rinnovando in conoscenza a immagine di colui che l'ha creato" (Colossesi 3:10); "...e a rivestire l'uomo nuovo che è creato a immagine di Dio nella giustizia e nella santità che procedono dalla verità" (Efesini 4:24).

[91] "Infatti quando degli stranieri, che non hanno legge, adempiono per natura le cose richieste dalla legge, essi, che non hanno legge, sono legge a se stessi; essi dimostrano che quanto la legge comanda è scritto nei loro cuori, perché la loro coscienza ne rende testimonianza e i loro pensieri si accusano o anche si scusano a vicenda" (Romani 2:14-15).

[92]"Questo soltanto ho trovato: che Dio ha fatto l'uomo retto, ma gli uomini hanno cercato molti sotterfugi" (Ecclesiaste 7:29).

[93] "La donna osservò che l'albero era buono per nutrirsi, che era bello da vedere e che l'albero era desiderabile per acquistare conoscenza; prese del frutto, ne mangiò e ne diede anche a suo marito, che era con lei, ed egli ne mangiò" (Genesi 3:6); "Questo soltanto ho trovato: che Dio ha fatto l'uomo retto, ma gli uomini hanno cercato molti sotterfugi" (Ecclesiaste 7:29).

[94] "...ma dell'albero della conoscenza del bene e del male non ne mangiare; perché nel giorno che tu ne mangerai, certamente morirai» ... Poi udirono la voce di Dio il SIGNORE, il quale camminava nel giardino sul far della sera; e l'uomo e sua moglie si nascosero dalla presenza di Dio il SIGNORE fra gli alberi del giardino ... Dio il SIGNORE chiamò l'uomo e gli disse: «Dove sei?» ... Dio disse: «Chi ti ha mostrato che eri nudo? Hai forse mangiato del frutto dell'albero, che ti avevo comandato di non mangiare?» ... perciò Dio il SIGNORE mandò via l'uomo dal giardino d'Eden, perché lavorasse la terra da cui era stato tratto" (Genesi 2:17; 3:8,911,23).

[95] "Poi Dio disse: «Facciamo l'uomo a nostra immagine, conforme alla nostra somiglianza, e abbiano dominio sui pesci del mare, sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutta la terra e su tutti i rettili che strisciano sulla terra» ... Dio li benedisse; e Dio disse loro: «Siate fecondi e moltiplicatevi; riempite la terra, rendetevela soggetta, dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e sopra ogni animale che si muove sulla terra»" (Genesi 1:26,28).

[96] "Egli, che è splendore della sua gloria e impronta della sua essenza, e che sostiene tutte le cose con la parola della sua potenza, dopo aver fatto la purificazione dei peccati, si è seduto alla destra della Maestà nei luoghi altissimi" (Ebrei 1:3).

[97] "La fine di quei giorni, io, Nabucodonosor, alzai gli occhi al cielo e la ragione tornò in me. Benedissi l'Altissimo, lodai e glorificai colui che vive in eterno: il suo dominio è un dominio eterno e il suo regno dura di generazione in generazione. Tutti gli abitanti della terra sono un nulla davanti a lui; egli agisce come vuole con l'esercito del cielo e con gli abitanti della terra; e non c'è nessuno che possa fermare la sua mano o dirgli: «Che fai?»" (Daniele 4:34-35); "Il SIGNORE fa tutto ciò che gli piace, in cielo e in terra, nei mari e in tutti gli oceani" (Salmo 135:6); "...e non è servito dalle mani dell'uomo, come se avesse bisogno di qualcosa; lui, che dà a tutti la vita, il respiro e ogni cosa. Egli ha tratto da uno solo tutte le nazioni degli uomini perché abitino su tutta la faccia della terra, avendo determinato le epoche loro assegnate, e i confini della loro abitazione .... Difatti, in lui viviamo, ci moviamo, e siamo, come anche alcuni vostri poeti hanno detto: "Poiché siamo anche sua discendenza" (Atti 17:25-26,28)­.

[98] "Due passeri non si vendono per un soldo? Eppure non ne cade uno solo in terra senza il volere del Padre vostro ... Non temete dunque; voi valete più di molti passeri. (Matteo 10:2931).

[99] "Gli occhi del SIGNORE sono in ogni luogo, osservano i cattivi e i buoni" (Proverbi 15:3); "Quanto sono numerose le tue opere, SIGNORE! Tu le hai fatte tutte con sapienza; la terra è piena delle tue ricchezze ... Il SIGNORE è giusto in tutte le sue vie e benevolo in tutte le sue opere" (Salmo 104:24; 145:17).

[100]  "...a lui note fin dall'eternità" (Atti 15:18); "Cercate di capire, uomini stolti! E voi, sciocchi, quando sarete saggi? ... Il SIGNORE conosce i pensieri dell'uomo, sa che sono vani" (Salmo 94:811).

[101] "In lui siamo anche stati fatti eredi, essendo stati predestinati secondo il proposito di colui che compie ogni cosa secondo la decisione della propria volontà" (Efesini 1:11); " Il SIGNORE rende vano il volere delle nazioni, egli annulla i disegni dei popoli. La volontà del SIGNORE sussiste per sempre, i disegni del suo cuore durano d'età in età" (Salmo 33:10-11).

[102] "Così parla il SIGNORE, il vostro redentore, il Santo d'Israele: «Per amor vostro io mando il nemico contro Babilonia; volgerò tutti in fuga e i Caldei scenderanno sulle navi di cui sono così fieri" (Isaia 43:14); "...affinché i principati e le potenze nei luoghi celesti conoscano oggi, per mezzo della chiesa, la infinitamente varia sapienza di Dio" (Efesini 3:10); "La Scrittura infatti dice al faraone: «Appunto per questo ti ho suscitato: per mostrare in te la mia potenza e perché il mio nome sia proclamato per tutta la terra»" (Romani 9:17); "Ma Dio mi ha mandato qui prima di voi, perché sia conservato di voi un residuo sulla terra e per salvare la vita a molti scampati" (Genesi 45:7); "Essi proclameranno il ricordo della tua gran bontà e canteranno con gioia la tua giustizia" (Salmo 145:7).

[103] "...quest'uomo, quando vi fu dato nelle mani per il determinato consiglio e la prescienza di Dio, voi, per mano di iniqui, inchiodandolo sulla croce, lo uccideste" (Atti 2:23).

[104] "...Finché la terra durerà, semina e raccolta, freddo e caldo, estate e inverno, giorno e notte, non cesseranno mai»" (Genesi 8:22); "Così parla il SIGNORE, che ha dato il sole come luce del giorno e le leggi alla luna e alle stelle perché siano luce alla notte; che solleva il mare in modo che ne mugghiano le onde; colui che ha nome: il SIGNORE degli eserciti" (Geremia 31:35); "Se non gli ha teso agguato, ma lo uccide involontariamente, io stabilirò un luogo dove egli si possa rifugiare" (Esodo 21:13); "Se uno, ad esempio, va al bosco con il suo compagno a tagliare legna e, mentre la mano alza la scure per abbattere l'albero, il ferro gli sfugge dal manico e colpisce il compagno e lo fa morire, quel tale si rifugerà in una di queste città, e avrà salva la vita" (Deuteronomio 19:5); "Micaia disse: «Se tu torni sano e salvo, non sarà il SIGNORE che avrà parlato per bocca mia». E aggiunse: «Udite questo, popoli tutti!» ... Ma un uomo scoccò a caso la freccia del suo arco, e ferì il re d'Israele tra la corazza e le falde; perciò il re disse al suo cocchiere: «Svolta, portami fuori dal campo, perché sono ferito»" (1 Re 22:28,34); "Io la mando contro una nazione empia e la dirigo contro il popolo che ha provocato la mia ira, con l'ordine di darsi al saccheggio, di far bottino, di calpestarlo come il fango delle strade. Ma essa non la intende così; non così la pensa in cuor suo; essa ha in cuore di distruggere, di sterminare nazioni in gran numero" (Isaia 10:6-7).

[105] "Paolo disse al centurione e ai soldati: «Se costoro non rimangono sulla nave, voi non potete scampare». ... e gli altri, chi sopra tavole, e chi su rottami della nave. E così avvenne che tutti giunsero salvi a terra" (Atti 27:31,44); "Come la pioggia e la neve scendono dal cielo e non vi ritornano senza aver annaffiato la terra, senza averla fecondata e fatta germogliare, affinché dia seme al seminatore e pane da mangiare, così è della mia parola, uscita dalla mia bocca: essa non torna a me a vuoto, senza aver compiuto ciò che io voglio e condotto a buon fine ciò per cui l'ho mandata"(Isaia 55:10-11); "Quel giorno avverrà che io ti risponderò», dice il SIGNORE, «risponderò al cielo, ed esso risponderà alla terra; la terra risponderà al grano, al vino, all'olio, e questi risponderanno a Izreel" (Osea 2:21-22).

[106] "Ma avrò compassione della casa di Giuda; li salverò mediante il SIGNORE, il loro Dio; non li salverò con l'arco, né con spada, né con la guerra, né con cavalli, né con cavalieri" (Osea 1:7); "Ma egli rispose: «Sta scritto: "Non di pane soltanto vivrà l'uomo, ma di ogni parola che proviene dalla bocca di Dio" (Matteo 4:4); "Ascoltatemi dunque, uomini di senno! Lungi da Dio il male, lungi dall'Onnipotente l'iniquità!" (Giobbe 34:10).

[107] "Senza venir meno nella fede, egli vide che il suo corpo era svigorito (aveva quasi cent'anni) e che Sara non era più in grado di essere madre ... pienamente convinto che quanto egli ha promesso, è anche in grado di compierlo" (Romani 4:1921).

[108] "L'uomo di Dio disse: «Dov'è caduta?» Quello gli indicò il luogo. Allora Eliseo tagliò un pezzo di legno, lo gettò in quel medesimo luogo, fece venire a galla il ferro, e disse: «Prendilo»" (2 Re 6:6); "I satrapi, i prefetti, i governatori e i consiglieri del re si radunarono, osservarono quegli uomini e videro che sopra i loro corpi il fuoco non aveva avuto nessun potere e che neppure un capello del loro capo era stato bruciato, che le loro tuniche non erano alterate e che essi non avevano neppure odore di fuoco" (Daniele 3:27).

[109]  "Dio infatti ha rinchiuso tutti nella disubbidienza per far misericordia a tutti. Oh, profondità della ricchezza, della sapienza e della scienza di Dio! Quanto inscrutabili sono i suoi giudizi e ininvestigabili le sue vie! Infatti «chi ha conosciuto il pensiero del Signore? O chi è stato suo consigliere? O chi gli ha dato qualcosa per primo, sì da riceverne il contraccambio?». Perché da lui, per mezzo di lui e per lui sono tutte le cose. A lui sia la gloria in eterno. Amen" (Romani 11:32-­34); "Il SIGNORE si accese di nuovo d'ira contro Israele, e incitò Davide contro il popolo, dicendo: «Va' e fa' il censimento d'Israele e di Giuda»" (2 Samuele 24:1); "Satana si mosse contro Israele, e incitò Davide a fare il censimento d'Israele" (1 Cronache 21:1); "Il SIGNORE gli disse: "E come?" Quello rispose: "Io uscirò e sarò spirito di menzogna in bocca a tutti i suoi profeti". Il SIGNORE gli disse: "Sì, riuscirai a ingannarlo; esci e fa' così". E ora ecco, il SIGNORE ha messo uno spirito di menzogna in bocca a tutti questi tuoi profeti; ma il SIGNORE ha pronunciato del male contro di te»" (1 Re 22:22-23); "Saul disse al suo scudiero: «Sfodera la spada e trafiggimi, affinché questi incirconcisi non vengano a trafiggermi e a farmi oltraggio». Ma lo scudiero non volle farlo, perché ebbe gran paura. Allora Saul prese la propria spada e vi si gettò sopra ... Così morì Saul, a causa dell'infedeltà che egli aveva commessa contro il SIGNORE per non aver osservato la parola del SIGNORE, e anche perché aveva interrogato e consultato quelli che evocano gli spiriti, mentre non aveva consultato il SIGNORE. E il SIGNORE lo fece morire, e trasferì il regno a Davide, figlio d'Isai" (1 Cronache 10:4,1­3-14); "Ma il re rispose: «Che ho da fare con voi, figli di Seruia? Se egli maledice, è perché il SIGNORE gli ha detto: "Maledici Davide!" Chi oserà dire: "Perché fai così?"»" (2 Samuele 16:10); "...quest'uomo, quando vi fu dato nelle mani per il determinato consiglio e la prescienza di Dio, voi, per mano di iniqui, inchiodandolo sulla croce, lo uccideste; ... Proprio in questa città, contro il tuo santo servitore Gesù, che tu hai unto, si sono radunati Erode e Ponzio Pilato, insieme con le nazioni e con tutto il popolo d'Israele, ... per fare tutte le cose che la tua volontà e il tuo consiglio avevano prestabilito che avvenissero" (Atti 2:23; 4:27,28).

[110] "Egli, nelle generazioni passate, ha lasciato che ogni popolo seguisse la propria via" (Atti 14:16).

[111] "Anche il furore degli uomini ritornerà a tua lode; ti cingerai degli ultimi avanzi dei loro furori" (Salmi 76:10); "Poiché ti sei infuriato contro di me, e perché la tua insolenza è salita alle mie orecchie, io ti metterò il mio anello al naso, il mio morso in bocca, e ti farò tornare per la via da cui sei venuto" (2 Re 19:28).

[112] "Poi Dio disse: «Producano le acque in abbondanza esseri viventi, e volino degli uccelli sopra la terra per l'ampia distesa del cielo»" (Genesi 1:20); "Io la mando contro una nazione empia e la dirigo contro il popolo che ha provocato la mia ira, con l'ordine di darsi al saccheggio, di far bottino, di calpestarlo come il fango delle strade. Ma essa non la intende così; non così la pensa in cuor suo; essa ha in cuore di distruggere, di sterminare nazioni in gran numero ... Ma quando il Signore avrà compiuto tutta la sua opera sul monte Sion e a Gerusalemme, «io», dice il SIGNORE, «punirò il re d'Assiria per il frutto della superbia del suo cuore e dell'arroganza dei suoi sguardi alteri" (Isaia 10:6-7,12).

[113]"Nessuno, quand'è tentato, dica: «Sono tentato da Dio»; perché Dio non può essere tentato dal male, ed egli stesso non tenta nessuno; invece ognuno è tentato dalla propria concupiscenza che lo attrae e lo seduce ... ogni cosa buona e ogni dono perfetto vengono dall'alto e discendono dal Padre degli astri luminosi presso il quale non c'è variazione né ombra di mutamento" (Giacomo 1:13-14,17); "Perché tutto ciò che è nel mondo, la concupiscenza della carne, la concupiscenza degli occhi e la superbia della vita, non viene dal Padre, ma dal mondo" (1 Giovanni 2:16); "Hai fatto queste cose, io ho taciuto, e tu hai pensato che io fossi come te; ma io ti riprenderò, e ti metterò tutto davanti agli occhi" (Salmi 50:21). 

[114] "Hai fatto queste cose, io ho taciuto, e tu hai pensato che io fossi come te; ma io ti riprenderò, e ti metterò tutto davanti agli occhi" (2 Cronache 32:25,26,31); "Il SIGNORE si accese di nuovo d'ira contro Israele, e incitò Davide contro il popolo, dicendo: «Va' e fa' il censimento d'Israele e di Giuda»" (2 Samuele 24:1).

[115] "E perché io non avessi a insuperbire per l'eccellenza delle rivelazioni, mi è stata messa una spina nella carne, un angelo di Satana, per schiaffeggiarmi affinché io non insuperbisca ... ed egli mi ha detto: «La mia grazia ti basta, perché la mia potenza si dimostra perfetta nella debolezza». Perciò molto volentieri mi vanterò piuttosto delle mie debolezze, affinché la potenza di Cristo riposi su di me" (2 Corinzi 12:79); "La mia voce sale a Dio e io grido; la mia voce sale a Dio ed egli mi porge l'orecchio ... Ho detto: «La mia afflizione sta in questo, che la destra dell'Altissimo è mutata» ... mediterò su tutte le opere tue e ripenserò alle tue gesta" (Salmi 77:1,10,12); "Quand'ebbero fatto colazione, Gesù disse a Simon Pietro: «Simone di Giovanni, mi ami più di questi?» Egli rispose: «Sì, Signore, tu sai che ti voglio bene». Gesù gli disse: «Pasci i miei agnelli» ... Gli disse la terza volta: «Simone di Giovanni, mi vuoi bene?» Pietro fu rattristato che egli avesse detto la terza volta: «Mi vuoi bene?» E gli rispose: «Signore, tu sai ogni cosa; tu conosci che ti voglio bene». Gesù gli disse: «Pasci le mie pecore" (Giovanni 21:1517); Leggere Marco 14:66ss.

[116] "Per questo Dio li ha abbandonati all'impurità, secondo i desideri dei loro cuori, in modo da disonorare fra di loro i loro corpi ... Perciò Dio li ha abbandonati a passioni infami: infatti le loro donne hanno cambiato l'uso naturale in quello che è contro natura; ... E, siccome non hanno fatta stima di riconoscere Iddio, così li ha Iddio abbandonati ad una mente reproba, da far le cose che non si convengono" (Romani 1:24,26,­28); "Che dunque? Israele non ha ottenuto quel ch'egli cerca; ma l'elezione l'ha ottenuto, e gli altri sono stati indurati, infino a questo giorno. Secondo ch'egli è scritto: Iddio ha loro dato uno spirito di stordimento, occhi da non vedere, ed orecchi da non udire" (Romani 11:7-8).

[117] "Or il Signore, infino a questo giorno, non vi ha dato cuor da conoscere, nè occhi da vedere, nè orecchi da intendere" (Deuteronomio 29:4).

[118] "Perché a chiunque ha sarà dato, e sarà nell'abbondanza; ma a chiunque non ha sarà tolto anche quello che ha. ... Poiché a chiunque ha, sarà dato ed egli sovrabbonderà; ma a chi non ha, sarà tolto anche quello che ha" (Matteo 13:12; 25:29).­

[119] "Ma Sicon, re di Chesbon, non volle lasciarci passare per il suo paese, perché il SIGNORE, il tuo Dio, gli aveva indurito lo spirito e reso ostinato il cuore, per metterlo nelle tue mani, come oggi puoi vedere" (Deuteronomio 2:30); "Azael disse: «Perché piange il mio signore?» Eliseo rispose: «Perché so il male che farai ai figli d'Israele; tu darai alle fiamme le loro fortezze, ucciderai i loro giovani con la spada, schiaccerai i loro bambini, e sventrerai le loro donne incinte». Azael disse: «Ma che cos'è mai il tuo servo, questo cane, per fare delle cose tanto grandi?» Eliseo rispose: «Il SIGNORE mi ha rivelato che tu sarai re di Siria»" (2 Re 8:12-13).

[120] "Ma il mio popolo non ha ascoltato la mia voce, Israele non mi ha ubbidito. Perciò li abbandonai alla durezza del loro cuore, perché camminassero secondo i loro piani" (Salmo 81:11-12);"...con ogni tipo d'inganno e d'iniquità a danno di quelli che periscono perché non hanno aperto il cuore all'amore della verità per essere salvati ... affinché tutti quelli che non hanno creduto alla verità, ma si sono compiaciuti nell'iniquità, siano giudicati" (2 Tessalonicesi 2:1012).

[121] "Ma io indurirò il cuore del faraone e moltiplicherò i miei segni e i miei prodigi nel paese d'Egitto ... Ma quando il faraone vide che c'era un po' di respiro si ostinò in cuor suo e non diede ascolto a Mosè e ad Aaronne, come il SIGNORE aveva detto. ... Ma anche questa volta il faraone si ostinò in cuor suo e non lasciò andare il popolo" (Esodo 7:3; 8:15,32); "Noi siamo infatti davanti a Dio il profumo di Cristo fra quelli che sono sulla via della salvezza e fra quelli che sono sulla via della perdizione; per questi, un odore di morte, che conduce a morte; per quelli, un odore di vita, che conduce a vita. E chi è sufficiente a queste cose?" (2 Corinzi 2:15-16); "Egli sarà un santuario, ma anche una pietra d'intoppo, un sasso d'inciampo per le due case d'Israele, un laccio e una rete per gli abitanti di Gerusalemme" (Isaia 8:14); "...e se salvò il giusto Lot che era rattristato dalla condotta dissoluta di quegli uomini scellerati  (quel giusto, infatti, per quanto vedeva e udiva, quando abitava tra di loro, si tormentava ogni giorno nella sua anima giusta a motivo delle loro opere inique)" (2 Pietro 2:7-8); "Ed egli disse: «Va', e di' a questo popolo: "Ascoltate, sì, ma senza capire; guardate, sì, ma senza discernere!" Rendi insensibile il cuore di questo popolo, rendigli duri gli orecchi, e chiudigli gli occhi, in modo che non veda con i suoi occhi, non oda con i suoi orecchi, non intenda con il cuore, non si converta e non sia guarito!»" (Isaia 6:9-10); "Va' da questo popolo e di': 'Voi udrete con i vostri orecchi e non comprenderete; guarderete con i vostri occhi, e non vedrete; perché il cuore di questo popolo si è fatto insensibile, sono divenuti duri d'orecchi, e hanno chiuso gli occhi, affinché non vedano con gli occhi e non odano con gli orecchi, non comprendano con il cuore, non si convertano, e io non li guarisca'" (Atti 28:26-27).

[122] "...(infatti per questo fatichiamo e combattiamo): abbiamo riposto la nostra speranza nel Dio vivente, che è il Salvatore di tutti gli uomini, soprattutto dei credenti" (1 Timoteo 4:10); "Ecco, gli occhi del SIGNORE, di DIO, sono sopra il regno colpevole. Io li sterminerò dalla faccia della terra; tuttavia, io non distruggerò interamente la casa di Giacobbe», dice il SIGNORE. «Poiché, ecco, io darò ordini e scuoterò la casa d'Israele fra tutte le nazioni, come si scuote il setaccio; non cadrà nemmeno un granello in terra" (Amos 9:8-9); "Or sappiamo che tutte le cose cooperano al bene di quelli che amano Dio, i quali sono chiamati secondo il suo disegno" (Romani 8:28); "...perché io sono il SIGNORE, il tuo Dio, il Santo d'Israele, il tuo salvatore; io ho dato l'Egitto come tuo riscatto, l'Etiopia e Seba al tuo posto. ... Non temere, perché io sono con te; io ricondurrò la tua discendenza da oriente, e ti raccoglierò da occidente ... Così parla il SIGNORE, il vostro redentore, il Santo d'Israele: «Per amor vostro io mando il nemico contro Babilonia; volgerò tutti in fuga e i Caldei scenderanno sulle navi di cui sono così fieri" (Isaia 43:35,14).

[123] "Dio il SIGNORE disse alla donna: «Perché hai fatto questo?» La donna rispose: «Il serpente mi ha ingannata e io ne ho mangiato»" (Genesi 3:13); "Ma temo che, come il serpente sedusse Eva con la sua astuzia, così le vostre menti vengano corrotte e sviate dalla semplicità e dalla purezza nei riguardi di Cristo" (2 Corinzi 11:3).

[124] "Dio infatti ha rinchiuso tutti nella disubbidienza per far misericordia a tutti" (Romani 11:32).

[125] "La donna osservò che l'albero era buono per nutrirsi, che era bello da vedere e che l'albero era desiderabile per acquistare conoscenza; prese del frutto, ne mangiò e ne diede anche a suo marito, che era con lei, ed egli ne mangiò. Allora si aprirono gli occhi ad entrambi e s'accorsero che erano nudi; unirono delle foglie di fico e se ne fecero delle cinture. Poi udirono la voce di Dio il SIGNORE, il quale camminava nel giardino sul far della sera; e l'uomo e sua moglie si nascosero dalla presenza di Dio il SIGNORE fra gli alberi del giardino" (Genesi 3:6-8); "Questo soltanto ho trovato: che Dio ha fatto l'uomo retto, ma gli uomini hanno cercato molti sotterfugi" (Ecclesiaste 7:29); "...tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio" (Romani 3:23).

[126] "...ma dell'albero della conoscenza del bene e del male non ne mangiare; perché nel giorno che tu ne mangerai, certamente morirai" (Genesi 2:17); "Dio ha vivificato anche voi, voi che eravate morti nelle vostre colpe e nei vostri peccati" (Efesini 2:1).

[127] "Tutto è puro per quelli che sono puri; ma per i contaminati e gli increduli niente è puro; anzi, sia la loro mente sia la loro coscienza sono impure" (Tito 1:15);"Il cuore è ingannevole più di ogni altra cosa, e insanabilmente maligno; chi potrà conoscerlo?" (Geremia 17:9); " com'è scritto: «Non c'è nessun giusto, neppure uno. Non c'è nessuno che capisca, non c'è nessuno che cerchi Dio. Tutti si sono sviati, tutti quanti si sono corrotti. Non c'è nessuno che pratichi la bontà, no, neppure uno». «La loro gola è un sepolcro aperto; con le loro lingue hanno tramato frode». «Sotto le loro labbra c'è un veleno di serpenti». «La loro bocca è piena di maledizione e di amarezza». «I loro piedi sono veloci a spargere il sangue. Rovina e calamità sono sul loro cammino e non conoscono la via della pace». «Non c'è timor di Dio davanti ai loro occhi»" (Romani 3:1018).

[128] "Dio creò l'uomo a sua immagine; lo creò a immagine di Dio; li creò maschio e femmina.  Dio li benedisse; e Dio disse loro: «Siate fecondi e moltiplicatevi; riempite la terra, rendetevela soggetta, dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e sopra ogni animale che si muove sulla terra». ... Dio il SIGNORE ordinò all'uomo: «Mangia pure da ogni albero del giardino, ma dell'albero della conoscenza del bene e del male non ne mangiare; perché nel giorno che tu ne mangerai, certamente morirai»" (Genesi 1:27-28; 2:16-17); "Egli ha tratto da uno solo tutte le nazioni degli uomini perché abitino su tutta la faccia della terra, avendo determinato le epoche loro assegnate, e i confini della loro abitazione" (Atti 17:26); "Perciò, come per mezzo di un solo uomo il peccato è entrato nel mondo, e per mezzo del peccato la morte, e così la morte è passata su tutti gli uomini, perché tutti hanno peccato... Poiché, fino alla legge, il peccato era nel mondo, ma il peccato non è imputato quando non c'è legge. Eppure, la morte regnò, da Adamo fino a Mosè, anche su quelli che non avevano peccato con una trasgressione simile a quella di Adamo, il quale è figura di colui che doveva venire. Però, la grazia non è come la trasgressione. Perché se per la trasgressione di uno solo, molti sono morti, a maggior ragione la grazia di Dio e il dono della grazia proveniente da un solo uomo, Gesù Cristo, sono stati riversati abbondantemente su molti. Riguardo al dono non avviene quello che è avvenuto nel caso dell'uno che ha peccato; perché dopo una sola trasgressione il giudizio è diventato condanna, mentre il dono diventa giustificazione dopo molte trasgressioni. Infatti, se per la trasgressione di uno solo la morte ha regnato a causa di quell'uno, tanto più quelli che ricevono l'abbondanza della grazia e del dono della giustizia regneranno nella vita per mezzo di quell'uno che è Gesù Cristo. Dunque, come con una sola trasgressione la condanna si è estesa a tutti gli uomini, così pure, con un solo atto di giustizia, la giustificazione che dà la vita si è estesa a tutti gli uomini. Infatti, come per la disubbidienza di un solo uomo i molti sono stati resi peccatori, così anche per l'ubbidienza di uno solo, i molti saranno costituiti giusti" (Romani 5:1219); "Infatti, poiché per mezzo di un uomo è venuta la morte, così anche per mezzo di un uomo è venuta la risurrezione dei morti. ... Poiché, come tutti muoiono in Adamo, così anche in Cristo saranno tutti vivificati; ... Così anche sta scritto: «Il primo uomo, Adamo, divenne anima vivente»; l'ultimo Adamo è spirito vivificante ... E come abbiamo portato l'immagine del terrestre, così porteremo anche l'immagine del celeste." (1 Corinzi 15:21,22,45,49).

[129] "Ecco, io sono stato generato nell'iniquità, mia madre mi ha concepito nel peccato" (Salmi 51:5); "Adamo visse centotrent'anni, generò un figlio a sua somiglianza, a sua immagine, e lo chiamò Set;" (Genesi 5:3); "Chi può trarre una cosa pura da una impura? Nessuno ... Chi è mai l'uomo per esser puro, il nato di donna per esser giusto?" (Giobbe 14:4; 15:14).

[130] "Infatti, mentre noi eravamo ancora senza forza, Cristo, a suo tempo, è morto per gli empi ... Difatti, io so che in me, cioè nella mia carne, non abita alcun bene; poiché in me si trova il volere, ma il modo di compiere il bene, no ... infatti ciò che brama la carne è inimicizia contro Dio, perché non è sottomesso alla legge di Dio e neppure può esserlo" (Romani 5:6; 7:18; 8:7); "E voi, che un tempo eravate estranei e nemici a causa dei vostri pensieri e delle vostre opere malvagie" (Colossesi 1:21); "Quello che è nato dalla carne, è carne; e quello che è nato dallo Spirito, è spirito"(Giovanni 3:6).

[131] "Il SIGNORE vide che la malvagità degli uomini era grande sulla terra e che il loro cuore concepiva soltanto disegni malvagi in ogni tempo. ... Il SIGNORE sentì un odore soave; e il SIGNORE disse in cuor suo: «Io non maledirò più la terra a motivo dell'uomo, poiché il cuore dell'uomo concepisce disegni malvagi fin dall'adolescenza; non colpirò più ogni essere vivente come ho fatto"(Genesi 6:5; 8:21); "...com'è scritto: «Non c'è nessun giusto, neppure uno. Non c'è nessuno che capisca, non c'è nessuno che cerchi Dio. Tutti si sono sviati, tutti quanti si sono corrotti. Non c'è nessuno che pratichi la bontà, no, neppure uno»" (Romani 3:1012).

[132] "... invece ognuno è tentato dalla propria concupiscenza che lo attrae e lo seduce. Poi la concupiscenza, quando ha concepito, partorisce il peccato; e il peccato, quando è compiuto, produce la morte" (Giacomo 1:14-15); "... ai quali un tempo vi abbandonaste seguendo l'andazzo di questo mondo, seguendo il principe della potenza dell'aria, di quello spirito che opera oggi negli uomini ribelli. Nel numero dei quali anche noi tutti vivevamo un tempo, secondo i desideri della nostra carne, ubbidendo alle voglie della carne e dei nostri pensieri; ed eravamo per natura figli d'ira, come gli altri" (Efesini 2:2-3); "Poiché dal cuore vengono pensieri malvagi, omicidi, adultèri, fornicazioni, furti, false testimonianze, diffamazioni" (Matteo 15:19).

[133] "Se diciamo di essere senza peccato, inganniamo noi stessi, e la verità non è in noi ... Se diciamo di non aver peccato, lo facciamo bugiardo, e la sua parola non è in noi" (1 Giovanni 1:8,10); "Sappiamo infatti che la legge è spirituale; ma io sono carnale, venduto schiavo al peccato ... allora non sono più io che lo faccio, ma è il peccato che abita in me ... Difatti, io so che in me, cioè nella mia carne, non abita alcun bene; poiché in me si trova il volere, ma il modo di compiere il bene, no ... ma vedo un'altra legge nelle mie membra, che combatte contro la legge della mia mente e mi rende prigioniero della legge del peccato che è nelle mie membra" (Romani 7:14,17,18­,23); "...poiché manchiamo tutti in molte cose. Se uno non sbaglia nel parlare è un uomo perfetto, capace di tenere a freno anche tutto il corpo" (Giacomo 3:2); "Chi può dire: «Ho purificato il mio cuore, sono puro dal mio peccato?»" (Proverbi 20:9); "Certo, non c'è sulla terra nessun uomo giusto che faccia il bene e non pecchi mai" (Ecclesiaste 7:20).

[134] "Infatti, mentre eravamo nella carne, le passioni peccaminose, risvegliate dalla legge, agivano nelle nostre membra allo scopo di portare frutto per la morte ... Che cosa diremo dunque? La legge è peccato? No di certo! Anzi, io non avrei conosciuto il peccato se non per mezzo della legge; poiché non avrei conosciuto la concupiscenza, se la legge non avesse detto: «Non concupire». ... Ma il peccato, còlta l'occasione, per mezzo del comandamento, produsse in me ogni concupiscenza; perché senza la legge il peccato è morto ... Grazie siano rese a Dio per mezzo di Gesù Cristo, nostro Signore. Così dunque, io con la mente servo la legge di Dio, ma con la carne la legge del peccato" (Romani 7:5,7,8,25); "Perché la carne ha desideri contrari allo Spirito e lo Spirito ha desideri contrari alla carne; sono cose opposte tra di loro; in modo che non potete fare quello che vorreste" (Galati 5:17).

[135] "Chiunque commette il peccato trasgredisce la legge: il peccato è la violazione della legge" (1 Giovanni 3:4).

[136] "...essi dimostrano che quanto la legge comanda è scritto nei loro cuori, perché la loro coscienza ne rende testimonianza e i loro pensieri si accusano o anche si scusano a vicenda ... Che dire dunque? Noi siamo forse superiori? No affatto! Perché abbiamo già dimostrato che tutti, Giudei e Greci, sono sottoposti al peccato .... Or noi sappiamo che tutto quel che la legge dice, lo dice a quelli che sono sotto la legge, affinché sia chiusa ogni bocca e tutto il mondo sia riconosciuto colpevole di fronte a Dio" (Romani 2:15; 3:9, 19).

[137] "...ai quali un tempo vi abbandonaste seguendo l'andazzo di questo mondo, seguendo il principe della potenza dell'aria, di quello spirito che opera oggi negli uomini ribelli. Nel numero dei quali anche noi tutti vivevamo un tempo, secondo i desideri della nostra carne, ubbidendo alle voglie della carne e dei nostri pensieri; ed eravamo per natura figli d'ira, come gli altri" (Efesini 2:2-3).

[138]  "Infatti tutti quelli che si basano sulle opere della legge sono sotto maledizione; perché è scritto: «Maledetto chiunque non si attiene a tutte le cose scritte nel libro della legge per metterle in pratica»" (Galati 3:10).

[139] "...perché il salario del peccato è la morte, ma il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesù, nostro Signore" (Romani 6:23).

[140] "...con l'intelligenza ottenebrata, estranei alla vita di Dio, a motivo dell'ignoranza che è in loro, a motivo dell'indurimento del loro cuore" (Efesini 4:18).

[141] "...perché la creazione è stata sottoposta alla vanità, non di sua propria volontà, ma a motivo di colui che ve l'ha sottoposta" (Romani 8:20); "Perché si rammarica la creatura vivente? L'uomo vive malgrado i suoi peccati!" (Lamentazioni 3:39).

[142] "Allora dirà anche a quelli della sua sinistra: "Andate via da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli!" (Matteo 25:41); "Essi saranno puniti di eterna rovina, respinti dalla presenza del Signore e dalla gloria della sua potenza" (2 Tessalonicesi 1:9).

[143] Chi ha preso le dimensioni dello spirito del SIGNORE o chi gli è stato consigliere per insegnargli qualcosa? Chi ha egli consultato perché gli desse istruzione e gli insegnasse il sentiero della giustizia, gli impartisse la saggezza e gli facesse conoscere la via del discernimento? Ecco, le nazioni sono come una goccia che cade da un secchio, come la polvere minuta delle bilance; ecco, le isole sono come pulviscolo che vola. Il Libano non basterebbe a procurare il fuoco e i suoi animali non basterebbero per l'olocausto. Tutte le nazioni sono come nulla davanti a lui; egli le valuta meno che nulla, una vanità" (Isaia 40:1317); "Dio non è un uomo come me, perché io gli risponda e perché possiamo comparire in giudizio assieme. Non c'è fra noi un arbitro, che posi la mano su tutti e due!" (Giobbe 9:32-33); "Se un uomo pecca contro un altro uomo, Dio lo giudica; ma se pecca contro il SIGNORE, chi intercederà per lui?» Quelli però non diedero ascolto alla voce del loro padre, perché il SIGNORE li voleva far morire" (1 Samuele 2:25); "Chi è simile al SIGNORE, al nostro Dio, che siede sul trono in alto, che si abbassa a guardare nei cieli e sulla terra? ... Servite il SIGNORE con letizia, presentatevi gioiosi a lui! Riconoscete che il SIGNORE è Dio; è lui che ci ha fatti, e noi siamo suoi; siamo suo popolo e gregge di cui egli ha cura" (Salmo 113:5-6; 100:2-3); "«Può l'uomo recare qualche vantaggio a Dio? No; il savio non reca vantaggio che a se stesso. Se sei giusto, ne viene forse qualche vantaggio all'Onnipotente? Se sei integro nella tua condotta, ne trae egli un guadagno? ... Se sei giusto, che gli dai? Che riceve egli dalla tua mano? La tua malvagità non nuoce che al tuo simile, e la tua giustizia non giova che ai figli degli uomini" (Giobbe 22:2-3; 35:7-8); "Così, anche voi, quando avrete fatto tutto ciò che vi è comandato, dite: "Noi siamo servi inutili; abbiamo fatto quello che eravamo in obbligo di fare"»" (Luca 17:10); "Il Dio che ha fatto il mondo e tutte le cose che sono in esso, essendo Signore del cielo e della terra, non abita in templi costruiti da mani d'uomo; e non è servito dalle mani dell'uomo, come se avesse bisogno di qualcosa; lui, che dà a tutti la vita, il respiro e ogni cosa" (Atti 17:24-25).­

[144] "Ma la legge non si basa sulla fede; anzi essa dice: «Chi avrà messo in pratica queste cose, vivrà per mezzo di esse»" (Galati 3:12).

[145]"Infatti Mosè descrive così la giustizia che viene dalla legge: «L'uomo che farà quelle cose vivrà per esse». ... Perciò, come per mezzo di un solo uomo il peccato è entrato nel mondo, e per mezzo del peccato la morte, e così la morte è passata su tutti gli uomini, perché tutti hanno peccato... La legge poi è intervenuta a moltiplicare la trasgressione; ma dove il peccato è abbondato, la grazia è sovrabbondata" (Romani 10:5; 5:1220).

[146] "...ma dell'albero della conoscenza del bene e del male non ne mangiare; perché nel giorno che tu ne mangerai, certamente morirai»" (Genesi 2:17); "Infatti tutti quelli che si basano sulle opere della legge sono sotto maledizione; perché è scritto: «Maledetto chiunque non si attiene a tutte le cose scritte nel libro della legge per metterle in pratica»" (Galati 3:10).

[147] "La legge è dunque contraria alle promesse di Dio? No di certo; perché se fosse stata data una legge capace di produrre la vita, allora sì, la giustizia sarebbe venuta dalla legge" (Galati 3:21); "Perciò, se lei diventa moglie di un altro uomo mentre il marito vive, sarà chiamata adultera; ma se il marito muore, ella è libera da quella legge; così non è adultera se diventa moglie di un altro uomo ... perché mediante le opere della legge nessuno sarà giustificato davanti a lui; infatti la legge dà soltanto la conoscenza del peccato ... Ora però, indipendentemente dalla legge, è stata manifestata la giustizia di Dio, della quale danno testimonianza la legge e i profeti" (Romani 7:3; 3:20-21); "Io porrò inimicizia fra te e la donna, e fra la tua progenie e la progenie di lei; questa progenie ti schiaccerà il capo e tu le ferirai il calcagno»" (Genesi 3:15); "Io, il SIGNORE, ti ho chiamato secondo giustizia e ti prenderò per la mano; ti custodirò e farò di te l'alleanza del popolo, la luce delle nazioni" (Isaia 42:6).  

[148]"E disse loro: «Andate per tutto il mondo, predicate il vangelo a ogni creatura. Chi avrà creduto e sarà stato battezzato sarà salvato; ma chi non avrà creduto sarà condannato" (Marco 16:15-16); "Perché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna" (Giovanni 3:16); "Invece la giustizia che viene dalla fede dice così: «Non dire in cuor tuo: "Chi salirà in cielo?" (questo è farne scendere Cristo), né: ... perché, se con la bocca avrai confessato Gesù come Signore e avrai creduto con il cuore che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvato" (Romani 10:6,9); "E che nessuno mediante la legge sia giustificato davanti a Dio è evidente, perché il giusto vivrà per fede" (Galati 3:11).

[149] "Vi darò un cuore nuovo e metterò dentro di voi uno spirito nuovo; toglierò dal vostro corpo il cuore di pietra, e vi darò un cuore di carne. Metterò dentro di voi il mio Spirito e farò in modo che camminerete secondo le mie leggi, e osserverete e metterete in pratica le mie prescrizioni" (Ezechiele 36:26-27); "Nessuno può venire a me se non lo attira il Padre, che mi ha mandato; e io lo risusciterò nell'ultimo giorno. È scritto nei profeti: "Saranno tutti istruiti da Dio". Chiunque ha udito il Padre e ha imparato da lui, viene a me" (Giovanni 6:44-45).

[150] "Per questo egli è mediatore di un nuovo patto. La sua morte è avvenuta per redimere dalle trasgressioni commesse sotto il primo patto, affinché i chiamati ricevano l'eterna eredità promessa ... Un testamento, infatti, è valido quando è avvenuta la morte, poiché rimane senza effetto finché il testatore vive ... Ne consegue che Gesù è divenuto garante di un patto migliore del primo" (Ebrei 9:1517; 7:22); "Allo stesso modo, dopo aver cenato, diede loro il calice dicendo: «Questo calice è il nuovo patto nel mio sangue, che è versato per voi" (Luca 22:20); "Nello stesso modo, dopo aver cenato, prese anche il calice, dicendo: «Questo calice è il nuovo patto nel mio sangue; fate questo, ogni volta che ne berrete, in memoria di me" (1 Corinzi 11:25).

[151] "Egli ci ha anche resi idonei a essere ministri di un nuovo patto, non di lettera, ma di Spirito; perché la lettera uccide, ma lo Spirito vivifica. Or se il ministero della morte, scolpito in lettere su pietre, fu glorioso, al punto che i figli d'Israele non potevano fissare lo sguardo sul volto di Mosè a motivo della gloria, che pur svaniva, del volto di lui, 8 quanto più sarà glorioso il ministero dello Spirito? Se, infatti, il ministero della condanna fu glorioso, molto più abbonda in gloria il ministero della giustizia" (2 Corinzi 3:69).

[152]"...poi ricevette il segno della circoncisione, quale sigillo della giustizia ottenuta per la fede che aveva quando era incirconciso, affinché fosse padre di tutti gl'incirconcisi che credono, in modo che anche a loro fosse messa in conto la giustizia; e fosse padre anche dei circoncisi, di quelli che non solo sono circoncisi ma seguono anche le orme della fede del nostro padre Abraamo quand'era ancora incirconciso" (Romani 4:11-12); "Purificatevi del vecchio lievito, per essere una nuova pasta, come già siete senza lievito. Poiché anche la nostra Pasqua', cioè Cristo, è stata immolata" (1 Corinzi 5:7). Vedi Ebrei 8-10.

[153] "Non voglio infatti che ignoriate, fratelli, che i nostri padri furono tutti sotto la nuvola, passarono tutti attraverso il mare, furono tutti battezzati nella nuvola e nel mare, per essere di Mosè; mangiarono tutti lo stesso cibo spirituale, bevvero tutti la stessa bevanda spirituale, perché bevevano alla roccia spirituale che li seguiva; e questa roccia era Cristo" (1 Corinzi 10:14); "Tutti costoro sono morti nella fede, senza ricevere le cose promesse, ma le hanno vedute e salutate da lontano, confessando di essere forestieri e pellegrini sulla terra" (Ebrei 11:13); "Abraamo, vostro padre, ha gioito nell'attesa di vedere il mio giorno; e l'ha visto, e se n'è rallegrato" (Giovanni 8:56).

[154] "Riconoscete dunque che quanti hanno fede sono figli d'Abraamo ... In tal modo, coloro che hanno la fede sono benedetti con il credente Abraamo ... affinché la benedizione di Abraamo venisse sugli stranieri in Cristo Gesù, e ricevessimo, per mezzo della fede, lo Spirito promesso" (Galati 3:79,14).­

[155] "...che sono l'ombra di cose che dovevano avvenire; ma il corpo è di Cristo" (Colossesi 2:17).

[156] "Andate dunque e fate miei discepoli tutti i popoli battezzandoli nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutte quante le cose che vi ho comandate. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine dell'età presente»" (Matteo 28:19-20); "Poiché ho ricevuto dal Signore quello che vi ho anche trasmesso; cioè, che il Signore Gesù, nella notte in cui fu tradito, prese del pane, e dopo aver reso grazie, lo ruppe e disse: «Questo è il mio corpo che è dato per voi; fate questo in memoria di me». Nello stesso modo, dopo aver cenato, prese anche il calice, dicendo: «Questo calice è il nuovo patto nel mio sangue; fate questo, ogni volta che ne berrete, in memoria di me" (1 Corinzi 11:2325).

[157]"Andate dunque e fate miei discepoli tutti i popoli battezzandoli nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo" (Matteo 28:19); "...la legge fatta di comandamenti in forma di precetti, per creare in se stesso, dei due, un solo uomo nuovo facendo la pace; e per riconciliarli tutti e due con Dio in un corpo unico mediante la sua croce, sulla quale fece morire la loro inimicizia. Con la sua venuta ha annunciato la pace a voi che eravate lontani e la pace a quelli che erano vicini; 18 perché per mezzo di lui gli uni e gli altri abbiamo accesso al Padre in un medesimo Spirito. Così dunque non siete più né stranieri né ospiti; ma siete concittadini dei santi e membri della famiglia di Dio" (Efesini 2:1519).

[158] "Voi vi siete invece avvicinati al monte Sion, alla città del Dio vivente, la Gerusalemme celeste, alla festante riunione delle miriadi angeliche, all'assemblea dei primogeniti che sono scritti nei cieli, a Dio, il giudice di tutti, agli spiriti dei giusti resi perfetti, a Gesù, il mediatore del nuovo patto e al sangue dell'aspersione che parla meglio del sangue d'Abele. Badate di non rifiutarvi d'ascoltare colui che parla; perché se non scamparono quelli, quando rifiutarono d'ascoltare colui che promulgava oracoli sulla terra, molto meno scamperemo noi, se voltiamo le spalle a colui che parla dal cielo; la cui voce scosse allora la terra e che adesso ha fatto questa promessa: «Ancora una volta farò tremare non solo la terra, ma anche il cielo». Or questo «ancora una volta» sta a indicare la rimozione delle cose scosse come di cose fatte perché sussistano quelle che non sono scosse" (Ebrei 12:2227); "Labano dunque entrò nella tenda di Giacobbe, nella tenda di Lea e nella tenda delle due serve, ma non trovò nulla. Uscito dalla tenda di Lea, entrò nella tenda di Rachele. Ora Rachele aveva preso gli idoli, li aveva messi nella sella del cammello e si era seduta sopra quelli. Labano frugò tutta la tenda e non trovò nulla" (Genesi 31:33-34).­

[159]"Allo stesso modo, dopo aver cenato, diede loro il calice dicendo: «Questo calice è il nuovo patto nel mio sangue, che è versato per voi" (Luca 22:20).

[160] "...affinché la benedizione di Abraamo venisse sugli stranieri in Cristo Gesù, e ricevessimo, per mezzo della fede, lo Spirito promesso ... Le promesse furono fatte ad Abraamo e alla sua progenie. Non dice: «E alle progenie», come se si trattasse di molte; ma, come parlando di una sola, dice: «E alla tua progenie», che è Cristo" (Galati 3:14,16); "Ma noi crediamo che siamo salvati mediante la grazia del Signore Gesù allo stesso modo di loro" (Atti 15:11); "...ora però, indipendentemente dalla legge, è stata manifestata la giustizia di Dio, della quale danno testimonianza la legge e i profeti: ... vale a dire la giustizia di Dio mediante la fede in Gesù Cristo, per tutti coloro che credono - infatti non c'è distinzione ... tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio ... poiché c'è un solo Dio, il quale giustificherà il circonciso per fede, e l'incirconciso ugualmente per mezzo della fede" (Romani 3:21,22,23,30); "Beato l'uomo a cui la trasgressione è perdonata, e il cui peccato è coperto!" (Salmo 32:1); "Perciò l'eredità è per fede, affinché sia per grazia; in modo che la promessa sia sicura per tutta la discendenza; non soltanto per quella che è sotto la legge, ma anche per quella che discende dalla fede d'Abraamo. Egli è padre di noi tutti (com'è scritto: «Io ti ho costituito padre di molte nazioni») davanti a colui nel quale credette, Dio, che fa rivivere i morti, e chiama all'esistenza le cose che non sono ... Or non per lui soltanto sta scritto che questo gli fu messo in conto come giustizia, ma anche per noi, ai quali sarà pure messo in conto; per noi che crediamo in colui che ha risuscitato dai morti Gesù, nostro Signore" (Romani 4:16-17,23-24); "Gesù Cristo è lo stesso ieri, oggi e in eterno" (Ebrei 13:8).

[161] "Ecco il mio servo, io lo sosterrò; il mio eletto di cui mi compiaccio; io ho messo il mio spirito su di lui, egli manifesterà la giustizia alle nazioni" (Isaia 42:1); "...ma con il prezioso sangue di Cristo, come quello di un agnello senza difetto né macchia. Già designato prima della creazione del mondo, egli è stato manifestato negli ultimi tempi per voi" (1 Pietro 1:19-20); "Perché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna" (Giovanni 3:16); "Infatti c'è un solo Dio e anche un solo mediatore fra Dio e gli uomini, Cristo Gesù uomo" (1 Timoteo 2:5).

[162] "Uomini d'Israele, ascoltate queste parole! Gesù il Nazareno, uomo che Dio ha accreditato fra di voi mediante opere potenti, prodigi e segni che Dio fece per mezzo di lui, tra di voi, come voi stessi ben sapete" (Atti 2:22).

[163] "Così anche Cristo non si prese da sé la gloria di essere fatto sommo sacerdote, ma la ebbe da colui che gli disse: «Tu sei mio Figlio; oggi ti ho generato». Altrove egli dice anche: «Tu sei sacerdote in eterno secondo l'ordine di Melchisedec»" (Ebrei 5:5-6).

[164]  "«Sono io», dirà, «che ho stabilito il mio re sopra Sion, il mio monte santo»" (Salmo 2:6); "Egli regnerà sulla casa di Giacobbe in eterno, e il suo regno non avrà mai fine" (Luca 1:33).

[165] "...il marito infatti è capo della moglie, come anche Cristo è capo della chiesa, lui, che è il Salvatore del corpo" (Efesini 5:23).

[166] "....in questi ultimi giorni ha parlato a noi per mezzo del Figlio, che egli ha costituito erede di tutte le cose, mediante il quale ha pure creato i mondi" (Ebrei 1:2).

[167] "...perché ha fissato un giorno, nel quale giudicherà il mondo con giustizia per mezzo dell'uomo ch'egli ha stabilito, e ne ha dato sicura prova a tutti, risuscitandolo dai morti" (Atti 17:31).

[168] "Io ho manifestato il tuo nome agli uomini che tu mi hai dati dal mondo; erano tuoi e tu me li hai dati; ed essi hanno osservato la tua parola" (Giovanni 17:6); "La discendenza lo servirà; si parlerà del Signore alla generazione futura" (Salmo 22:30); "Ma il SIGNORE ha voluto stroncarlo con i patimenti. Dopo aver dato la sua vita in sacrificio per il peccato, egli vedrà una discendenza, prolungherà i suoi giorni, e l'opera del SIGNORE prospererà nelle sue mani" (Isaia 53:10).

[169] "...che ha dato se stesso come prezzo di riscatto per tutti; questa è la testimonianza resa a suo tempo" (1 Timoteo 2:6); "Ecco, io l'ho dato come testimonio ai popoli, come principe e governatore dei popoli. Ecco, tu chiamerai nazioni che non conosci, e nazioni che non ti conoscono accorreranno a te, a motivo del SIGNORE, del tuo Dio, del Santo d'Israele, perché egli ti avrà glorificato»" (Isaia 55:4-5); "Ed è grazie a lui che voi siete in Cristo Gesù, che da Dio è stato fatto per noi sapienza, giustizia, santificazione e redenzione" (1 Corinzi 1:30).

[170] "Nel principio era la Parola, la Parola era con Dio, e la Parola era Dio ... E la Parola è diventata carne e ha abitato per un tempo fra di noi, piena di grazia e di verità; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come di unigenito dal Padre" (Giovanni 1:1,14); "Sappiamo pure che il Figlio di Dio è venuto e ci ha dato intelligenza per conoscere colui che è il Vero; e noi siamo in colui che è il Vero, cioè, nel suo Figlio Gesù Cristo. Egli è il vero Dio e la vita eterna" (1 Giovanni 5:20); "...tenendo alta la parola di vita, in modo che nel giorno di Cristo io possa vantarmi di non aver corso invano, né invano faticato" (Filippesi 2:16); "...ma quando giunse la pienezza del tempo, Dio mandò suo Figlio, nato da donna, nato sotto la legge" (Galati 4:4).

[171] "Poiché dunque i figli hanno in comune sangue e carne, egli pure vi ha similmente partecipato, per distruggere, con la sua morte, colui che aveva il potere sulla morte, cioè il diavolo ... Infatti, egli non viene in aiuto ad angeli, ma viene in aiuto alla discendenza di Abraamo. Perciò, egli doveva diventare simile ai suoi fratelli in ogni cosa, per essere un misericordioso e fedele sommo sacerdote nelle cose che riguardano Dio, per compiere l'espiazione dei peccati del popolo" (Ebrei 2:14,16-17); "Infatti non abbiamo un sommo sacerdote che non possa simpatizzare con noi nelle nostre debolezze, poiché egli è stato tentato come noi in ogni cosa, senza commettere peccato" (Ebrei 4:15).

[172] "...a una vergine fidanzata a un uomo chiamato Giuseppe, della casa di Davide; e il nome della vergine era Maria ... Ecco, tu concepirai e partorirai un figlio, e gli porrai nome Gesù ... L'angelo le rispose: «Lo Spirito Santo verrà su di te e la potenza dell'Altissimo ti coprirà dell'ombra sua; perciò, anche colui che nascerà sarà chiamato Santo, Figlio di Dio" (Luca 1:27,31,35); "...ma quando giunse la pienezza del tempo, Dio mandò suo Figlio, nato da donna, nato sotto la legge" (Galati 4:4).

[173] "L'angelo le rispose: «Lo Spirito Santo verrà su di te e la potenza dell'Altissimo ti coprirà dell'ombra sua; perciò, anche colui che nascerà sarà chiamato Santo, Figlio di Dio" (Luca 1:35);"...perché in lui abita corporalmente tutta la pienezza della Deità" (Colossesi 2:9); "...ai quali appartengono i padri e dai quali proviene, secondo la carne, il Cristo, che è sopra tutte le cose Dio benedetto in eterno. Amen!" (Romani 9:5); "Anche Cristo ha sofferto una volta per i peccati, lui giusto per gli ingiusti, per condurci a Dio. Fu messo a morte quanto alla carne, ma reso vivente quanto allo spirito" (1 Pietro 3:18); "Senza dubbio, grande è il mistero della pietà: Colui che è stato manifestato in carne, è stato giustificato nello Spirito, è apparso agli angeli, è stato predicato fra le nazioni, è stato creduto nel mondo, è stato elevato in gloria" (1 Timoteo 3:16).

[174] "Tu ami la giustizia e detesti l'empietà. Perciò Dio, il tuo Dio, ti ha unto d'olio di letizia; ti ha preferito ai tuoi compagni" (Salmo 45:7); "Perché colui che Dio ha mandato dice le parole di Dio; Dio infatti non dà lo Spirito con misura" (Giovanni 3:34).

[175] "...nel quale tutti i tesori della sapienza e della conoscenza sono nascosti" (Colossesi 2:3).

[176] "Poiché al Padre piacque di far abitare in lui tutta la pienezza" (Colossesi 1:19).

[177] "Infatti a noi era necessario un sommo sacerdote come quello, santo, innocente, immacolato, separato dai peccatori ed elevato al di sopra dei cieli" (Ebrei 7:26); "E la Parola è diventata carne e ha abitato per un tempo fra di noi, piena di grazia e di verità; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come di unigenito dal Padre" (Giovanni 1:14).

[178] "...vale a dire, la storia di Gesù di Nazaret; come Dio lo ha unto di Spirito Santo e di potenza; e com'egli è andato dappertutto facendo del bene e guarendo tutti quelli che erano sotto il potere del diavolo, perché Dio era con lui" (Atti 10:38); "...a Gesù, il mediatore del nuovo patto e al sangue dell'aspersione che parla meglio del sangue d'Abele ... Ne consegue che Gesù è divenuto garante di un patto migliore del primo" (Ebrei 12:24; 7:22).

[179] "Nessuno si prende da sé quell'onore; ma lo prende quando sia chiamato da Dio, come nel caso di Aaronne. 5 Così anche Cristo non si prese da sé la gloria di essere fatto sommo sacerdote, ma la ebbe da colui che gli disse: «Tu sei mio Figlio; oggi ti ho generato»" (Ebrei 5:4-5).

[180] "Inoltre, il Padre non giudica nessuno, ma ha affidato tutto il giudizio al Figlio ... e gli ha dato autorità di giudicare, perché è il Figlio dell'uomo" (Giovanni 5:22,27); "E Gesù, avvicinatosi, parlò loro, dicendo: «Ogni potere mi è stato dato in cielo e sulla terra" (Matteo 28:18); "Sappia dunque con certezza tutta la casa d'Israele che Dio ha costituito Signore e Cristo quel Gesù che voi avete crocifisso»" (Atti 2:36).

[181] " Allora ho detto: «Ecco, io vengo! Sta scritto di me nel rotolo del libro. Dio mio, desidero fare la tua volontà, la tua legge è dentro il mio cuore»" (Salmo 40:7-8); "Ecco perché Cristo, entrando nel mondo, disse: «Tu non hai voluto né sacrificio né offerta ma mi hai preparato un corpo; non hai gradito né olocausti né sacrifici per il peccato. Allora ho detto: "Ecco, vengo" (nel rotolo del libro è scritto di me) "per fare, o Dio, la tua volontà"». Dopo aver detto: «Tu non hai voluto e non hai gradito né sacrifici, né offerte, né olocausti, né sacrifici per il peccato» (che sono offerti secondo la legge), aggiunge poi: «Ecco, vengo per fare la tua volontà». Così, egli abolisce il primo per stabilire il secondo. In virtù di questa «volontà» noi siamo stati santificati, mediante l'offerta del corpo di Gesù Cristo fatta una volta per sempre" (Ebrei 10:510); "Nessuno me la toglie, ma io la depongo da me. Ho il potere di deporla e ho il potere di riprenderla. Quest'ordine ho ricevuto dal Padre mio"(Giovanni 10:18); "... trovato esteriormente come un uomo, umiliò sé stesso, facendosi ubbidiente fino alla morte, e alla morte di croce" (Filippesi 2:8).

[182] "...ma quando giunse la pienezza del tempo, Dio mandò suo Figlio, nato da donna, nato sotto la legge" (Galati 4:4).

[183] "Ma Gesù gli rispose: «Sia così ora, poiché conviene che noi adempiamo in questo modo ogni giustizia». Allora Giovanni lo lasciò fare ... Non pensate che io sia venuto per abolire la legge o i profeti; io sono venuto non per abolire ma per portare a compimento" (Matteo 3:15; 5:17).

[184] " E, presi con sé Pietro e i due figli di Zebedeo, cominciò a essere triste e angosciato. Allora disse loro: «L'anima mia è oppressa da tristezza mortale; rimanete qui e vegliate con me»" (Matteo 26:37-38); "Ed essendo in agonia, egli pregava ancor più intensamente; e il suo sudore diventò come grosse gocce di sangue che cadevano in terra" (Luca 22:44); "E, verso l'ora nona, Gesù gridò a gran voce: «Elì, Elì, lamà sabactàni?» cioè: «Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?»" (Matteo 27:46).

[185] Leggere Matteo 26 e 27.

[186] "...trovato esteriormente come un uomo, umiliò sé stesso, facendosi ubbidiente fino alla morte, e alla morte di croce" (Filippesi 2:8).

[187] "...quest'uomo, quando vi fu dato nelle mani per il determinato consiglio e la prescienza di Dio, voi, per mano di iniqui, inchiodandolo sulla croce, lo uccideste; ma Dio lo risuscitò, avendolo sciolto dagli angosciosi legami della morte, perché non era possibile che egli fosse da essa trattenuto. Infatti Davide dice di lui: "Io ho avuto il Signore continuamente davanti agli occhi, perché egli è alla mia destra, affinché io non sia smosso. Per questo si è rallegrato il mio cuore, la mia lingua ha giubilato e anche la mia carne riposerà nella speranza; perché tu non lascerai l'anima mia nel soggiorno dei morti, e non permetterai che il tuo Santo subisca la decomposizione" (Atti 2:2327); "...ma colui che Dio ha risuscitato, non ha subìto decomposizione" (Atti 13:37); "...sapendo che Cristo, risuscitato dai morti, non muore più; la morte non ha più potere su di lui" (Romani 6:9).

[188] "Poiché vi ho prima di tutto trasmesso, come l'ho ricevuto anch'io, che Cristo morì per i nostri peccati, secondo le Scritture; che fu seppellito; che è stato risuscitato il terzo giorno, secondo le Scritture; che apparve a Cefa, poi ai dodici" (1 Corinzi 15:35).

[189] "Gli altri discepoli dunque gli dissero: «Abbiamo visto il Signore!» Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi, e se non metto il mio dito nel segno dei chiodi, e se non metto la mia mano nel suo costato, io non crederò». Otto giorni dopo, i suoi discepoli erano di nuovo in casa, e Tommaso era con loro. Gesù venne a porte chiuse, e si presentò in mezzo a loro, e disse: «Pace a voi!» Poi disse a Tommaso: «Porgi qua il dito e vedi le mie mani; porgi la mano e mettila nel mio costato; e non essere incredulo, ma credente»" (Giovanni 20:25-27).

[190] "Il Signore Gesù dunque, dopo aver loro parlato, fu elevato in cielo e sedette alla destra di Dio" (Marco 16:19).

[191] "Chi li condannerà? Cristo Gesù è colui che è morto e, ancor più, è risuscitato, è alla destra di Dio e anche intercede per noi" (Romani 8:34); " Infatti Cristo non è entrato in un luogo santissimo fatto da mano d'uomo, figura del vero; ma nel cielo stesso, per comparire ora alla presenza di Dio per noi ... Perciò egli può salvare perfettamente quelli che per mezzo di lui si avvicinano a Dio, dal momento che vive sempre per intercedere per loro" (Ebrei 9:24; 7:25).

[192] " Poiché a questo fine Cristo è morto ed è tornato in vita: per essere il Signore sia dei morti sia dei viventi. Ma tu, perché giudichi tuo fratello? E anche tu, perché disprezzi tuo fratello? Poiché tutti compariremo davanti al tribunale di Dio" (Romani 14:9-10); "«Uomini di Galilea, perché state a guardare verso il cielo? Questo Gesù, che vi è stato tolto, ed è stato elevato in cielo, ritornerà nella medesima maniera in cui lo avete visto andare in cielo» ... E ci ha comandato di annunziare al popolo e di testimoniare che egli è colui che è stato da Dio costituito giudice dei vivi e dei morti" (Atti 1:11; 10:42); "Come dunque si raccolgono le zizzanie e si bruciano con il fuoco, così avverrà alla fine dell'età presente. Il Figlio dell'uomo manderà i suoi angeli che raccoglieranno dal suo regno tutti gli scandali e tutti quelli che commettono l'iniquità, e li getteranno nella fornace ardente. Lì sarà il pianto e lo stridor dei denti" (Matteo 13:4042); "Egli ha pure custodito nelle tenebre e in catene eterne, per il gran giorno del giudizio, gli angeli che non conservarono la loro dignità e abbandonarono la loro dimora." (Giuda 6); "Se Dio infatti non risparmiò gli angeli che avevano peccato, ma li inabissò, confinandoli in antri tenebrosi per esservi custoditi per il giudizio" (2 Pietro 2:4).

[193] "Infatti, come per la disubbidienza di un solo uomo i molti sono stati resi peccatori, così anche per l'ubbidienza di uno solo, i molti saranno costituiti giusti" (Romani 5:19); "...quanto più il sangue di Cristo, che mediante lo Spirito eterno offrì sé stesso puro di ogni colpa a Dio, purificherà la nostra coscienza dalle opere morte per servire il Dio vivente! ... Infatti, dove c'è un testamento, bisogna che sia accertata la morte del testatore. ... Infatti con un'unica offerta egli ha reso perfetti per sempre quelli che sono santificati" (Ebrei 9:14,16; 10:14); "....camminate nell'amore come anche Cristo vi ha amati e ha dato sé stesso per noi in offerta e sacrificio a Dio quale profumo di odore soave" (Efesini 5:2); "Dio lo ha prestabilito come sacrificio propiziatorio mediante la fede nel suo sangue, per dimostrare la sua giustizia, avendo usato tolleranza verso i peccati commessi in passato, al tempo della sua divina pazienza; e per dimostrare la sua giustizia nel tempo presente affinché egli sia giusto e giustifichi colui che ha fede in Gesù" (Romani 3:25-26).

[194] " Settanta settimane sono state fissate riguardo al tuo popolo e alla tua santa città, per far cessare la perversità, per mettere fine al peccato, per espiare l'iniquità e stabilire una giustizia eterna, per sigillare visione e profezia e per ungere il luogo santissimo. ... Dopo le sessantadue settimane un unto sarà soppresso, nessuno sarà per lui. Il popolo d'un capo che verrà, distruggerà la città e il santuario; la sua fine verrà come un'inondazione ed è decretato che vi saranno devastazioni sino alla fine della guerra" (Daniele 9:24,26); "Poiché al Padre piacque di far abitare in lui tutta la pienezza e di riconciliare con sé tutte le cose per mezzo di lui, avendo fatto la pace mediante il sangue della sua croce; per mezzo di lui, dico, tanto le cose che sono sulla terra, quanto quelle che sono nei cieli" (Colossesi 1:19-20); "In lui siamo anche stati fatti eredi, essendo stati predestinati secondo il proposito di colui che compie ogni cosa secondo la decisione della propria volontà ... il quale è pegno della nostra eredità fino alla piena redenzione di quelli che Dio si è acquistati a lode della sua gloria" (Efesini 1:11,14); "...giacché gli hai dato autorità su ogni carne, perché egli dia vita eterna a tutti quelli che tu gli hai dati" (Giovanni 17:2); "...è entrato una volta per sempre nel luogo santissimo, non con sangue di capri e di vitelli, ma con il proprio sangue. Così ci ha acquistato una redenzione eterna. ... Per questo egli è mediatore di un nuovo patto. La sua morte è avvenuta per redimere dalle trasgressioni commesse sotto il primo patto, affinché i chiamati ricevano l'eterna eredità promessa" (Ebrei 9:12,15).

[195] "...ma quando giunse la pienezza del tempo, Dio mandò suo Figlio, nato da donna, nato sotto la legge, per riscattare quelli che erano sotto la legge, affinché noi ricevessimo l'adozione" (Galati 4:4-5); "Io porrò inimicizia fra te e la donna, e fra la tua progenie e la progenie di lei; questa progenie ti schiaccerà il capo e tu le ferirai il calcagno" (Genesi 3:15); " L'adoreranno tutti gli abitanti della terra i cui nomi non sono scritti fin dalla creazione del mondo nel libro della vita dell'Agnello che è stato immolato" (Apocalisse 13:8); "Gesù Cristo è lo stesso ieri, oggi e in eterno" (Ebrei 13:8).

[196] ...quanto più il sangue di Cristo, che mediante lo Spirito eterno offrì sé stesso puro di ogni colpa a Dio, purificherà la nostra coscienza dalle opere morte per servire il Dio vivente!" (Ebrei 9:14);"Anche Cristo ha sofferto una volta per i peccati, lui giusto per gli ingiusti, per condurci a Dio. Fu messo a morte quanto alla carne, ma reso vivente quanto allo spirito" (1 Pietro 3:18).­

[197] " Badate a voi stessi e a tutto il gregge, in mezzo al quale lo Spirito Santo vi ha costituiti vescovi, per pascere la chiesa di Dio, che egli ha acquistata con il proprio sangue" (Atti 20:28); "Nessuno è salito in cielo, se non colui che è disceso dal cielo: il Figlio dell'uomo [che è nel cielo]" (Giovanni 3:13); "Da questo abbiamo conosciuto l'amore: egli ha dato la sua vita per noi; anche noi dobbiamo dare la nostra vita per i fratelli" (1 Giovanni 3:16).

[198] "Tutti quelli che il Padre mi dà verranno a me; e colui che viene a me, non lo caccerò fuor ... Questa è la volontà di colui che mi ha mandato: che io non perda nessuno di quelli che egli mi ha dati, ma che li risusciti nell'ultimo giorno" (Giovanni 6:37,39); "...come il Padre mi conosce e io conosco il Padre, e do la mia vita per le pecore. Ho anche altre pecore, che non sono di quest'ovile; anche quelle devo raccogliere ed esse ascolteranno la mia voce, e vi sarà un solo gregge, un solo pastore" (Giovanni 10:15-16).­

[199] "Figlioli miei, vi scrivo queste cose perché non pecchiate; e se qualcuno ha peccato, noi abbiamo un avvocato presso il Padre: Gesù Cristo, il giusto. Egli è il sacrificio propiziatorio per i nostri peccati, e non soltanto per i nostri, ma anche per quelli di tutto il mondo" (1 Giovanni 2:1-2); "Chi li condannerà? Cristo Gesù è colui che è morto e, ancor più, è risuscitato, è alla destra di Dio e anche intercede per noi" (Romani 8:34).

[200] "Nessuno ha amore più grande di quello di dar la sua vita per i suoi amici. Io non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo signore; ma vi ho chiamati amici, perché vi ho fatto conoscere tutte le cose che ho udite dal Padre mio" (Giovanni 15:13,15); "In lui abbiamo la redenzione mediante il suo sangue, il perdono dei peccati secondo le ricchezze della sua grazia, che egli ha riversata abbondantemente su di noi dandoci ogni sorta di sapienza e d'intelligenza, facendoci conoscere il mistero della sua volontà, secondo il disegno benevolo che aveva prestabilito dentro di sé" (Efesini 1:7-9); "Io ho manifestato il tuo nome agli uomini che tu mi hai dati dal mondo; erano tuoi e tu me li hai dati; ed essi hanno osservato la tua parola" (Giovanni 17:6).

[201] "...e io pregherò il Padre, ed Egli vi darà un altro consolatore, perché stia con voi per sempre" (Giovanni 14:16); "fissando lo sguardo su Gesù, colui che crea la fede e la rende perfetta. Per la gioia che gli era posta dinanzi egli sopportò la croce, disprezzando l'infamia, e si è seduto alla destra del trono di Dio" (Ebrei 12:2); "Siccome abbiamo lo stesso spirito di fede, che è espresso in questa parola della Scrittura: «Ho creduto, perciò ho parlato», anche noi crediamo, perciò parliamo" (2 Corinzi 4:13); " Voi però non siete nella carne ma nello Spirito, se lo Spirito di Dio abita veramente in voi. Se qualcuno non ha lo Spirito di Cristo, egli non appartiene a lui. ... infatti tutti quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio, sono figli di Dio. ... Non oserei infatti parlare di cose che Cristo non avesse operato per mio mezzo allo scopo di condurre i pagani all'ubbidienza, con parole e opere, con la potenza di segni e di prodigi, con la potenza dello Spirito Santo. Così da Gerusalemme e dintorni fino all'Illiria ho predicato dappertutto il vangelo di Cristo" (Romani 8:9,14; 15:18-19); "Santificali nella verità: la tua parola è verità" (Giovanni 17:17).

[202] "Il SIGNORE ha detto al mio Signore: «Siedi alla mia destra finché io abbia fatto dei tuoi nemici lo sgabello dei tuoi piedi" (Salmo 110:1); "Poiché bisogna ch'egli regni finché abbia messo tutti i suoi nemici sotto i suoi piedi. L'ultimo nemico che sarà distrutto, sarà la morte" (1 Corinzi 15:25-26); "Ma per voi che avete timore del mio nome spunterà il sole della giustizia, la guarigione sarà nelle sue ali; voi uscirete e salterete, come vitelli fatti uscire dalla stalla. Voi calpesterete gli empi, che saranno come cenere sotto la pianta dei vostri piedi, nel giorno che io preparo», dice il SIGNORE degli eserciti" (Malachia 4:2-3); "...ha spogliato i principati e le potenze, ne ha fatto un pubblico spettacolo, trionfando su di loro per mezzo della croce" (Colossesi 2:15).

[203]"Ma io vi dico: Elia è già venuto e non l'hanno riconosciuto; anzi, gli hanno fatto tutto quello che hanno voluto; così anche il Figlio dell'uomo deve soffrire da parte loro»" (Matteo 17:12); "invece ognuno è tentato dalla propria concupiscenza che lo attrae e lo seduce" (Giacomo 1:14); "Io prendo oggi a testimoni contro di voi il cielo e la terra, che io ti ho posto davanti la vita e la morte, la benedizione e la maledizione; scegli dunque la vita, affinché tu viva, tu e la tua discendenza" (Deuteronomio 30:19).

[204] "Questo soltanto ho trovato: che Dio ha fatto l'uomo retto, ma gli uomini hanno cercato molti sotterfugi»" (Ecclesiaste 7:29); "Poi Dio disse: «Facciamo l'uomo a nostra immagine, conforme alla nostra somiglianza, e abbiano dominio sui pesci del mare, sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutta la terra e su tutti i rettili che strisciano sulla terra»" (Genesi 1:26).

[205]  "Dio il SIGNORE ordinò all'uomo: «Mangia pure da ogni albero del giardino, ma dell'albero della conoscenza del bene e del male non ne mangiare; perché nel giorno che tu ne mangerai, certamente morirai» ... La donna osservò che l'albero era buono per nutrirsi, che era bello da vedere e che l'albero era desiderabile per acquistare conoscenza; prese del frutto, ne mangiò e ne diede anche a suo marito, che era con lei, ed egli ne mangiò" (Genesi 2:16-17; 3:6).

[206] "Infatti, mentre noi eravamo ancora senza forza, Cristo, a suo tempo, è morto per gli empi ... infatti ciò che brama la carne è inimicizia contro Dio, perché non è sottomesso alla legge di Dio e neppure può esserlo" (Romani 5:6; 8:7); "Io sono la vite, voi siete i tralci. Colui che dimora in me e nel quale io dimoro, porta molto frutto; perché senza di me non potete far nulla" (Giovanni 15:5).

[207] "...com'è scritto: «Non c'è nessun giusto, neppure uno ... Tutti si sono sviati, tutti quanti si sono corrotti. Non c'è nessuno che pratichi la bontà, no, neppure uno" (Romani 3:10,12).

[208] "...Dio ha vivificato anche voi, voi che eravate morti nelle vostre colpe e nei vostri peccati ... anche quando eravamo morti nei peccati, ci ha vivificati con Cristo (è per grazia che siete stati salvati" (Efesini 2:1,5); "Voi, che eravate morti nei peccati e nella incirconcisione della vostra carne, voi, dico, Dio ha vivificati con lui, perdonandoci tutti i nostri peccati" (Colossesi 2:13).

[209] "Nessuno può venire a me se non lo attira il Padre, che mi ha mandato; e io lo risusciterò nell'ultimo giorno ... E diceva: «Per questo vi ho detto che nessuno può venire a me, se non gli è dato dal Padre»" (Giovanni 6:44,65); "...ai quali un tempo vi abbandonaste seguendo l'andazzo di questo mondo, seguendo il principe della potenza dell'aria, di quello spirito che opera oggi negli uomini ribelli. Nel numero dei quali anche noi tutti vivevamo un tempo, secondo i desideri della nostra carne, ubbidendo alle voglie della carne e dei nostri pensieri; ed eravamo per natura figli d'ira, come gli altri. Ma Dio, che è ricco in misericordia, per il grande amore con cui ci ha amati, anche quando eravamo morti nei peccati, ci ha vivificati con Cristo (è per grazia che siete stati salvati)" (Efesini 2:25); "Ma grazie siano rese a Dio che sempre ci fa trionfare in Cristo e che per mezzo nostro spande dappertutto il profumo della sua conoscenza" (2 Corinzi 2:14); "Perché anche noi un tempo eravamo insensati, ribelli, traviati, schiavi di ogni sorta di passioni e di piaceri, vivendo nella cattiveria e nell'invidia, odiosi e odiandoci a vicenda. Ma quando la bontà di Dio, nostro Salvatore, e il suo amore per gli uomini sono stati manifestati, egli ci ha salvati non per opere giuste da noi compiute, ma per la sua misericordia, mediante il bagno della rigenerazione e del rinnovamento dello Spirito Santo" (Tito 3:35).

[210] "Dio ha vivificato anche voi, voi che eravate morti nelle vostre colpe e nei vostri peccati" (Colossesi 1:13); "Gesù rispose loro: «In verità, in verità vi dico che chi commette il peccato è schiavo del peccato ... Se dunque il Figlio vi farà liberi, sarete veramente liberi" (Giovanni 8:34,36).

[211] "Non fate nulla per spirito di parte o per vanagloria, ma ciascuno, con umiltà, stimi gli altri superiori a se stesso" (Filippesi 2:3); "...e, liberati dal peccato, siete diventati servi della giustizia ... Ma ora, liberati dal peccato e fatti servi di Dio, avete per frutto la vostra santificazione e per fine la vita eterna" (Romani 6:18,22).­

[212] "Perché la carne ha desideri contrari allo Spirito e lo Spirito ha desideri contrari alla carne; sono cose opposte tra di loro; in modo che non potete fare quello che vorreste" (Galati 5:17); "Poiché, ciò che faccio, io non lo capisco: infatti non faccio quello che voglio, ma faccio quello che odio. Ora, se faccio quello che non voglio, ammetto che la legge è buona; allora non sono più io che lo faccio, ma è il peccato che abita in me. Difatti, io so che in me, cioè nella mia carne, non abita alcun bene; poiché in me si trova il volere, ma il modo di compiere il bene, no. Infatti il bene che voglio, non lo faccio; ma il male che non voglio, quello faccio. Ora, se io faccio ciò che non voglio, non sono più io che lo compio, ma è il peccato che abita in me. Mi trovo dunque sotto questa legge: quando voglio fare il bene, il male si trova in me. Infatti io mi compiaccio della legge di Dio, secondo l'uomo interiore, ma vedo un'altra legge nelle mie membra, che combatte contro la legge della mia mente e mi rende prigioniero della legge del peccato che è nelle mie membra" (Romani 7:1523).

[213] "...fino a che tutti giungiamo all'unità della fede e della piena conoscenza del Figlio di Dio, allo stato di uomini fatti, all'altezza della statura perfetta di Cristo" (Efesini 4:13); "...all'assemblea dei primogeniti che sono scritti nei cieli, a Dio, il giudice di tutti, agli spiriti dei giusti resi perfetti" (Ebrei 12:23); "Carissimi, ora siamo figli di Dio, ma non è stato ancora manifestato ciò che saremo. Sappiamo che quand'egli sarà manifestato saremo simili a lui, perché lo vedremo com'egli è" (1 Giovanni 3:2); "A colui che può preservarvi da ogni caduta e farvi comparire irreprensibili e con gioia davanti alla sua gloria" (Giuda 24).

[214] "...e quelli che ha predestinati li ha pure chiamati; e quelli che ha chiamati li ha pure giustificati; e quelli che ha giustificati li ha pure glorificati ... Che dunque? Quello che Israele cerca, non lo ha ottenuto; mentre lo hanno ottenuto gli eletti; e gli altri sono stati induriti" (Romani 8:30; 11:7); "...per realizzarlo quando i tempi fossero compiuti. Esso consiste nel raccogliere sotto un solo capo, in Cristo, tutte le cose: tanto quelle che sono nel cielo, quanto quelle che sono sulla terra. In lui siamo anche stati fatti eredi, essendo stati predestinati secondo il proposito di colui che compie ogni cosa secondo la decisione della propria volontà" (Efesini 1:10-11).

[215] "Ma noi dobbiamo sempre ringraziare Dio per voi, fratelli amati dal Signore, perché Dio fin dal principio vi ha eletti a salvezza mediante la santificazione nello Spirito e la fede nella verità. A questo egli vi ha pure chiamati per mezzo del nostro vangelo, affinché otteniate la gloria del Signore nostro Gesù Cristo" (2 Tessalonicesi 2:13-14); "...è noto che voi siete una lettera di Cristo, scritta mediante il nostro servizio, scritta non con inchiostro, ma con lo Spirito del Dio vivente; non su tavole di pietra, ma su tavole che sono cuori di carne ... Egli ci ha anche resi idonei a essere ministri di un nuovo patto, non di lettera, ma di Spirito; perché la lettera uccide, ma lo Spirito vivifica" (2 Corinzi 3:3,6).

[216] "...perché la legge dello Spirito della vita in Cristo Gesù mi ha liberato dalla legge del peccato e della morte" (Romani 8:2); "Dio ha vivificato anche voi, voi che eravate morti nelle vostre colpe e nei vostri peccati, ai quali un tempo vi abbandonaste seguendo l'andazzo di questo mondo, seguendo il principe della potenza dell'aria, di quello spirito che opera oggi negli uomini ribelli. Nel numero dei quali anche noi tutti vivevamo un tempo, secondo i desideri della nostra carne, ubbidendo alle voglie della carne e dei nostri pensieri; ed eravamo per natura figli d'ira, come gli altri. Ma Dio, che è ricco in misericordia, per il grande amore con cui ci ha amati, anche quando eravamo morti nei peccati, ci ha vivificati con Cristo (è per grazia che siete stati salvati)" (Efesini 2:15); "Egli ci ha salvati e ci ha rivolto una santa chiamata, non a motivo delle nostre opere, ma secondo il suo proposito e la grazia che ci è stata fatta in Cristo Gesù fin dall'eternità, ma che è stata ora manifestata con l'apparizione del Salvatore nostro Cristo Gesù, il quale ha distrutto la morte e ha messo in luce la vita e l'immortalità mediante il vangelo" (2 Timoteo 1:9-10).

[217] "...per aprire loro gli occhi, affinché si convertano dalle tenebre alla luce e dal potere di Satana a Dio, e ricevano, per la fede in me, il perdono dei peccati e la loro parte di eredità tra i santificati"(Atti 26:18); " A noi Dio le ha rivelate per mezzo dello Spirito, perché lo Spirito scruta ogni cosa, anche le profondità di Dio. .... Ora noi non abbiamo ricevuto lo spirito del mondo, ma lo Spirito che viene da Dio, per conoscere le cose che Dio ci ha donate" (1 Corinzi 2:10,12); "...affinché il Dio del nostro Signore Gesù Cristo, il Padre della gloria, vi dia uno spirito di sapienza e di rivelazione perché possiate conoscerlo pienamente; egli illumini gli occhi del vostro cuore, affinché sappiate a quale speranza vi ha chiamati, qual è la ricchezza della gloria della sua eredità che vi riserva tra i santi" (Efesini 1:17-18).

[218] "Io ti renderò oggetto di spavento, e più non sarai; ti si cercherà ma non ti si troverà mai più", dice il Signore, DIO»" (Ezechiele 26:26).

[219] "Io darò loro un medesimo cuore, metterò dentro di loro un nuovo spirito, toglierò dal loro corpo il cuore di pietra, e metterò in loro un cuore di carne" (Ezechiele 11:19); "infatti è Dio che produce in voi il volere e l'agire, secondo il suo disegno benevolo" (Filippesi 2:13); "Il SIGNORE, il tuo Dio, circonciderà il tuo cuore e il cuore dei tuoi discendenti affinché tu ami il SIGNORE, il tuo Dio, con tutto il tuo cuore e con tutta l'anima tua, e così tu viva" (Deuteronomio 30:6);"Metterò dentro di voi il mio Spirito e farò in modo che camminerete secondo le mie leggi, e osserverete e metterete in pratica le mie prescrizioni" (Ezechiele 36:27).

[220] "...e qual è verso di noi, che crediamo, l'immensità della sua potenza" (Efesini 1:19); "Nessuno può venire a me se non lo attira il Padre, che mi ha mandato; e io lo risusciterò nell'ultimo giorno. È scritto nei profeti: "Saranno tutti istruiti da Dio". Chiunque ha udito il Padre e ha imparato da lui, viene a me" (Giovanni 6:44-45).

[221] "Attirami a te! Noi ti correremo dietro! Il re mi ha condotta nei suoi appartamenti; noi gioiremo, ci rallegreremo a motivo di te; noi celebreremo le tue carezze più del vino! A ragione sei amato!"(Cantico 1:4); "Il tuo popolo si offre volenteroso quando raduni il tuo esercito. Parata di santità, dal seno dell'alba la tua gioventù viene a te come rugiada" (Salmi 110:3); "Tutti quelli che il Padre mi dà verranno a me; e colui che viene a me, non lo caccerò fuori" (Giovanni 6:37); "Non sapete voi che se vi offrite a qualcuno come schiavi per ubbidirgli, siete schiavi di colui a cui ubbidite: o del peccato che conduce alla morte o dell'ubbidienza che conduce alla giustizia? Ma sia ringraziato Dio perché eravate schiavi del peccato ma avete ubbidito di cuore a quella forma d'insegnamento che vi è stata trasmessa; e, liberati dal peccato, siete diventati servi della giustizia" (Romani 6:1618).

[222] "Egli ci ha salvati e ci ha rivolto una santa chiamata, non a motivo delle nostre opere, ma secondo il suo proposito e la grazia che ci è stata fatta in Cristo Gesù fin dall'eternità" (2 Timoteo 1:9); "Ma quando la bontà di Dio, nostro Salvatore, e il suo amore per gli uomini sono stati manifestati, egli ci ha salvati non per opere giuste da noi compiute, ma per la sua misericordia, mediante il bagno della rigenerazione e del rinnovamento dello Spirito Santo" (Tito 3:4-5); "Ma Dio, che è ricco in misericordia, per il grande amore con cui ci ha amati, ... anche quando eravamo morti nei peccati, ci ha vivificati con Cristo (è per grazia che siete stati salvati), ... Infatti è per grazia che siete stati salvati, mediante la fede; e ciò non viene da voi; è il dono di Dio. ... Non è in virtù di opere affinché nessuno se ne vanti" (Efesini 2:4,5,8,9); "...poiché, prima che i gemelli fossero nati e che avessero fatto del bene o del male (affinché rimanesse fermo il proponimento di Dio, secondo elezione" (Romani 9:11).

[223] "Ma l'uomo naturale non riceve le cose dello Spirito di Dio, perché esse sono pazzia per lui; e non le può conoscere, perché devono essere giudicate spiritualmente" (1 Corinzi 2:14); "infatti ciò che brama la carne è inimicizia contro Dio, perché non è sottomesso alla legge di Dio e neppure può esserlo" (Romani 8:7); "...anche quando eravamo morti nei peccati, ci ha vivificati con Cristo (è per grazia che siete stati salvati)" (Efesini 2:5).­

[224] "Tutti quelli che il Padre mi dà verranno a me; e colui che viene a me, non lo caccerò fuori" (Giovanni 6:37); "Io ti renderò oggetto di spavento, e più non sarai; ti si cercherà ma non ti si troverà mai più", dice il Signore, DIO»" (Ezechiele 26:27); "In verità, in verità vi dico: l'ora viene, anzi è già venuta, che i morti udranno la voce del Figlio di Dio; e quelli che l'avranno udita, vivranno" (Giovanni 5:25).

[225] "Portavano a Gesù anche i bambini, perché li toccasse; ma i discepoli, vedendo, li sgridavano. Allora Gesù li chiamò a sé e disse: «Lasciate che i bambini vengano a me, e non glielo vietate, perché il regno di Dio è per chi assomiglia a loro" (Luca 18:15-16); "E Pietro a loro: «Ravvedetevi e ciascuno di voi sia battezzato nel nome di Gesù Cristo, per il perdono dei vostri peccati, e voi riceverete il dono dello Spirito Santo. Perché per voi è la promessa, per i vostri figli, e per tutti quelli che sono lontani, per quanti il Signore, nostro Dio, ne chiamerà»" (Atti 2:38-39); "Gesù gli rispose: «In verità, in verità ti dico che se uno non è nato di nuovo non può vedere il regno di Dio». ... Gesù rispose: «In verità, in verità ti dico che se uno non è nato d'acqua e di Spirito, non può entrare nel regno di Dio" (Giovanni 3:3,5); "Chi ha il Figlio ha la vita; chi non ha il Figlio di Dio, non ha la vita" (1 Giovanni 5:12); "Voi però non siete nella carne ma nello Spirito, se lo Spirito di Dio abita veramente in voi. Se qualcuno non ha lo Spirito di Cristo, egli non appartiene a lui" (Romani 8:9).

[226] "Il vento soffia dove vuole, e tu ne odi il rumore, ma non sai né da dove viene né dove va; così è di chiunque è nato dallo Spirito»" (Giovanni 3:8).

[227] "Essi gli domandarono: «Chi è l'uomo che ti ha detto: "Prendi il tuo lettuccio e cammina?"»" (Giovanni 5:12); "In nessun altro è la salvezza; perché non vi è sotto il cielo nessun altro nome che sia stato dato agli uomini, per mezzo del quale noi dobbiamo essere salvati»" (Atti 4:12).

[228] "Poiché molti sono i chiamati, ma pochi gli eletti" (Matteo 22:14).

[229] "Molti mi diranno in quel giorno: "Signore, Signore, non abbiamo noi profetizzato in nome tuo e in nome tuo cacciato demòni e fatto in nome tuo molte opere potenti?" ... Quello che ha ricevuto il seme in luoghi rocciosi, è colui che ode la parola e subito la riceve con gioia, però non ha radice in sé ed è di corta durata; e quando giunge la tribolazione o persecuzione a motivo della parola, è subito sviato" (Matteo 7:22; 13:20,21); "Infatti quelli che sono stati una volta illuminati e hanno gustato il dono celeste e sono stati fatti partecipi dello Spirito Santo e hanno gustato la buona parola di Dio e le potenze del mondo futuro" (Ebrei 6:4-5).

[230] "Ma tra di voi ci sono alcuni che non credono». Gesù sapeva infatti fin dal principio chi erano quelli che non credevano, e chi era colui che lo avrebbe tradito. E diceva: «Per questo vi ho detto che nessuno può venire a me, se non gli è dato dal Padre». Da allora molti dei suoi discepoli si tirarono indietro e non andavano più con lui. ... Perciò vi ho detto che morirete nei vostri peccati; perché se non credete che io sono, morirete nei vostri peccati»" (Giovanni 6:6466; 8:24).

[231] "In nessun altro è la salvezza; perché non vi è sotto il cielo nessun altro nome che sia stato dato agli uomini, per mezzo del quale noi dobbiamo essere salvati" (Atti 4:12); " ...ricordatevi che in quel tempo eravate senza Cristo, esclusi dalla cittadinanza d'Israele ed estranei ai patti della promessa, senza speranza e senza Dio nel mondo" (Giovanni 14:6); "...ricordatevi che in quel tempo eravate senza Cristo, esclusi dalla cittadinanza d'Israele ed estranei ai patti della promessa, senza speranza e senza Dio nel mondo" (Efesini 2:12); "Voi adorate quel che non conoscete; noi adoriamo quel che conosciamo, perché la salvezza viene dai Giudei ..." (Giovanni 4:22; 17:3).

[232] "Se qualcuno non ama il Signore, sia anatema. Marana tha" (1 Corinzi 16:22); "Mi meraviglio che così presto voi passiate, da colui che vi ha chiamati mediante la grazia di Cristo, a un altro vangelo. Ché poi non c'è un altro vangelo; però ci sono alcuni che vi turbano e vogliono sovvertire il vangelo di Cristo. Ma anche se noi o un angelo dal cielo vi annunciasse un vangelo diverso da quello che vi abbiamo annunciato, sia anatema!" (Galati 1:68). Leggere Giovanni 911.

[233] "...e quelli che ha predestinati li ha pure chiamati; e quelli che ha chiamati li ha pure giustificati; e quelli che ha giustificati li ha pure glorificati ... ma sono giustificati gratuitamente per la sua grazia, mediante la redenzione che è in Cristo Gesù" (Romani 8:30; 3:24).

[234] "...mentre a chi non opera ma crede in colui che giustifica l'empio, la sua fede è messa in conto come giustizia. Così pure Davide proclama la beatitudine dell'uomo al quale Dio mette in conto la giustizia senza opere, dicendo: «Beati quelli le cui iniquità sono perdonate e i cui peccati sono coperti. Beato l'uomo al quale il Signore non addebita affatto il peccato»"(Romani 4:58); "Infatti Dio era in Cristo nel riconciliare con sé il mondo, non imputando agli uomini le loro colpe, e ha messo in noi la parola della riconciliazione. Noi dunque facciamo da ambasciatori per Cristo, come se Dio esortasse per mezzo nostro; vi supplichiamo nel nome di Cristo: siate riconciliati con Dio. Colui che non ha conosciuto peccato, egli lo ha fatto diventare peccato per noi, affinché noi diventassimo giustizia di Dio in lui" (2 Corinzi 5:1928); "...egli ci ha salvati non per opere giuste da noi compiute, ma per la sua misericordia, mediante il bagno della rigenerazione e del rinnovamento dello Spirito Santo,... affinché, giustificati dalla sua grazia, diventassimo, in speranza, eredi della vita eterna" (Tito 3:5,7); "In lui abbiamo la redenzione mediante il suo sangue, il perdono dei peccati secondo le ricchezze della sua grazia" (Efesini 1:7);"Nei suoi giorni Giuda sarà salvato e Israele starà sicuro nella sua dimora; questo sarà il nome con il quale sarà chiamato: SIGNORE-nostra-giustizia" (Geremia 23:6); "Ed è grazie a lui che voi siete in Cristo Gesù, che da Dio è stato fatto per noi sapienza, giustizia, santificazione e redenzione; affinché, com'è scritto: «Chi si vanta, si vanti nel Signore»" (1 Corinzi 1:30-31); "Infatti, se per la trasgressione di uno solo la morte ha regnato a causa di quell'uno, tanto più quelli che ricevono l'abbondanza della grazia e del dono della giustizia regneranno nella vita per mezzo di quell'uno che è Gesù Cristo. Dunque, come con una sola trasgressione la condanna si è estesa a tutti gli uomini, così pure, con un solo atto di giustizia, la giustificazione che dà la vita si è estesa a tutti gli uomini. Infatti, come per la disubbidienza di un solo uomo i molti sono stati resi peccatori, così anche per l'ubbidienza di uno solo, i molti saranno costituiti giusti"' (Romani 5:1719).

[235] "Mentre Pietro parlava così, lo Spirito Santo scese su tutti quelli che ascoltavano la Parola" (Atti 10:44); "...sappiamo che l'uomo non è giustificato per le opere della legge ma soltanto per mezzo della fede in Cristo Gesù, e abbiamo anche noi creduto in Cristo Gesù per essere giustificati dalla fede in Cristo e non dalle opere della legge; perché dalle opere della legge nessuno sarà giustificato" (Galati 2:16); "...e di essere trovato in lui non con una giustizia mia, derivante dalla legge, ma con quella che si ha mediante la fede in Cristo: la giustizia che viene da Dio, basata sulla fede" (Filippesi 3:9); "Vi sia dunque noto, fratelli, che per mezzo di lui vi è annunciato il perdono dei peccati; e, per mezzo di lui, chiunque crede è giustificato di tutte le cose, delle quali voi non avete potuto essere giustificati mediante la legge di Mosè" (Atti 13:38-39); "...per mostrare nei tempi futuri l'immensa ricchezza della sua grazia, mediante la bontà che egli ha avuta per noi in Cristo Gesù. Infatti è per grazia che siete stati salvati, mediante la fede; e ciò non viene da voi; è il dono di Dio" (Efesini 2:7-8).

[236] "...ma a tutti quelli che l'hanno ricevuto egli ha dato il diritto di diventar figli di Dio: a quelli, cioè, che credono nel suo nome" (Giovanni 1:12); "...poiché riteniamo che l'uomo è giustificato mediante la fede senza le opere della legge" (Romani 3:28); "Giustificati dunque per fede, abbiamo pace con Dio per mezzo di Gesù Cristo, nostro Signore" (Romani 5:1).

[237] "Così è della fede; se non ha opere, è per se stessa morta. ... Tu vedi che la fede agiva insieme alle sue opere e che per le opere la fede fu resa completa; ... Infatti, come il corpo senza lo spirito è morto, così anche la fede senza le opere è morta" (Giacomo 2:17,22,26); "Infatti, in Cristo Gesù non ha valore né la circoncisione né l'incirconcisione; quello che vale è la fede che opera per mezzo dell'amore" (Galati 5:6).

[238] "Dio invece mostra la grandezza del proprio amore per noi in questo: che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi. ... Tanto più dunque, essendo ora giustificati per il suo sangue, saremo per mezzo di lui salvati dall'ira. ... Se infatti, mentre eravamo nemici, siamo stati riconciliati con Dio mediante la morte del Figlio suo, tanto più ora, che siamo riconciliati, saremo salvati mediante la sua vita. ... Infatti, come per la disubbidienza di un solo uomo i molti sono stati resi peccatori, così anche per l'ubbidienza di uno solo, i molti saranno costituiti giusti" (Romani 5:8,9,10,19); "...a essere sagge, caste, diligenti nei lavori domestici, buone, sottomesse ai loro mariti, perché la parola di Dio non sia disprezzata. Esorta ugualmente i giovani a essere saggi" (Timoteo 2:5-6); "In virtù di questa «volontà» noi siamo stati santificati, mediante l'offerta del corpo di Gesù Cristo fatta una volta per sempre. ... Infatti con un'unica offerta egli ha reso perfetti per sempre quelli che sono santificati" (Ebrei 10:10,14); "Settanta settimane sono state fissate riguardo al tuo popolo e alla tua santa città, per far cessare la perversità, per mettere fine al peccato, per espiare l'iniquità e stabilire una giustizia eterna, per sigillare visione e profezia e per ungere il luogo santissimo. ... Dopo le sessantadue settimane un unto sarà soppresso, nessuno sarà per lui. Il popolo d'un capo che verrà distruggerà la città e il santuario; la sua fine verrà come un'inondazione ed è decretato che vi saranno devastazioni sino alla fine della guerra" (Daniele 9:24,26); leggere Isaia 53:412.

[239] "Colui che non ha risparmiato il proprio Figlio, ma lo ha dato per noi tutti, non ci donerà forse anche tutte le cose con lui?" (Romani 8:32).

[240] "Colui che non ha conosciuto peccato, egli lo ha fatto diventare peccato per noi, affinché noi diventassimo giustizia di Dio in lui" (2 Corinzi 5:21); "Ed ecco una voce dai cieli che disse: «Questo è il mio diletto Figlio, nel quale mi sono compiaciuto»" (Matteo 3:17); "...e camminate nell'amore come anche Cristo vi ha amati e ha dato se stesso per noi in offerta e sacrificio a Dio quale profumo di odore soave" (Efesini 5:2).

[241] "...ma sono giustificati gratuitamente per la sua grazia, mediante la redenzione che è in Cristo Gesù" (Romani 3:24);"In lui abbiamo la redenzione mediante il suo sangue, il perdono dei peccati secondo le ricchezze della sua grazia" (Efesini 1:7).

[242] "...al tempo della sua divina pazienza; e per dimostrare la sua giustizia nel tempo presente affinché egli sia giusto e giustifichi colui che ha fede in Gesù" (Romani 3:26); "...per mostrare nei tempi futuri l'immensa ricchezza della sua grazia, mediante la bontà che egli ha avuta per noi in Cristo Gesù" (Efesini 2:7).

[243] "La Scrittura, prevedendo che Dio avrebbe giustificato gli stranieri per fede, preannunciò ad Abraamo questa buona notizia: «In te saranno benedette tutte le nazioni»" (Galati 3:8); "...eletti secondo la prescienza di Dio Padre, mediante la santificazione dello Spirito, a ubbidire e a essere cosparsi del sangue di Gesù Cristo: grazia e pace vi siano moltiplicate. ... ma con il prezioso sangue di Cristo, come quello di un agnello senza difetto né macchia. Già designato prima della creazione del mondo, egli è stato manifestato negli ultimi tempi per voi" (1 Pietro 1:2,19-20); "...e quelli che ha predestinati li ha pure chiamati; e quelli che ha chiamati li ha pure giustificati; e quelli che ha giustificati li ha pure glorificati" (Romani 8:30).

[244]  "...ma quando giunse la pienezza del tempo, Dio mandò suo Figlio, nato da donna, nato sotto la legge..." (Galati 4:4);"...che ha dato se stesso come prezzo di riscatto per tutti; questa è la testimonianza resa a suo tempo" (1 Timoteo 2:6); "...il quale è stato dato a causa delle nostre offese ed è stato risuscitato per la nostra giustificazione" (Romani 4:25).

[245]  "E voi, che un tempo eravate estranei e nemici a causa dei vostri pensieri e delle vostre opere malvagie, ora Dio vi ha riconciliati nel corpo della carne di lui, per mezzo della sua morte, per farvi comparire davanti a sé santi, senza difetto e irreprensibili" (Colossesi 1:21-22); "...sappiamo che l'uomo non è giustificato per le opere della legge ma soltanto per mezzo della fede in Cristo Gesù, e abbiamo anche noi creduto in Cristo Gesù per essere giustificati dalla fede in Cristo e non dalle opere della legge; perché dalle opere della legge nessuno sarà giustificato" (Galati 2:16); "Ma quando la bontà di Dio, nostro Salvatore, e il suo amore per gli uomini sono stati manifestati, egli ci ha salvati non per opere giuste da noi compiute, ma per la sua misericordia, mediante il bagno della rigenerazione e del rinnovamento dello Spirito Santo, che egli ha sparso abbondantemente su di noi per mezzo di Cristo Gesù, nostro Salvatore, affinché, giustificati dalla sua grazia, diventassimo, in speranza, eredi della vita eterna" (Tito 3:47).

[246]  "...rimettici i nostri debiti come anche noi li abbiamo rimessi ai nostri debitori" (Matteo 6:12); "Ma se camminiamo nella luce, com'egli è nella luce, abbiamo comunione l'uno con l'altro, e il sangue di Gesù, suo Figlio, ci purifica da ogni peccato ... Se confessiamo i nostri peccati, egli è fedele e giusto da perdonarci i peccati e purificarci da ogni iniquità" (1 Giovanni 1:7,9); "Figlioli miei, vi scrivo queste cose perché non pecchiate; e se qualcuno ha peccato, noi abbiamo un avvocato presso il Padre: Gesù Cristo, il giusto. Egli è il sacrificio propiziatorio per i nostri peccati, e non soltanto per i nostri, ma anche per quelli di tutto il mondo" (1 Giovanni 2:1-2).

[247] "...ma io ho pregato per te, affinché la tua fede non venga meno; e tu, quando sarai convertito, fortifica i tuoi fratelli" (Luca 22:32); "...e io do loro la vita eterna e non periranno mai e nessuno le rapirà dalla mia mano" (Giovanni 10:28); "Infatti con un'unica offerta egli ha reso perfetti per sempre quelli che sono santificati" (Ebrei 10:14).

[248] "se violano i miei statuti e non osservano i miei comandamenti, io punirò il loro peccato con la verga e la loro colpa con percosse; ma non gli ritirerò la mia grazia e non verrò meno alla mia fedeltà ... Purificami con issopo, e sarò puro; lavami, e sarò più bianco della neve ... Rendimi la gioia della tua salvezza e uno spirito volenteroso mi sostenga ... Nelle tue mani rimetto il mio spirito; tu m'hai riscattato, o SIGNORE, Dio di verità." (Salmo 89:3133; 51:712; 31:5); "Pietro si ricordò delle parole di Gesù che gli aveva dette: «Prima che il gallo canti, tu mi rinnegherai tre volte». E, andato fuori, pianse amaramente"(Matteo 26:75); "Per questo motivo molti fra voi sono infermi e malati, e parecchi muoiono. Ora, se esaminassimo noi stessi, non saremmo giudicati; ma quando siamo giudicati, siamo corretti dal Signore, per non essere condannati con il mondo" (1 Corinzi 11:30-32); "Ecco, tu sarai muto, e non potrai parlare fino al giorno che queste cose avverranno, perché non hai creduto alle mie parole che si adempiranno a loro tempo»" (Luca 1:20).

[249] "In tal modo, coloro che hanno la fede sono benedetti con il credente Abraamo ... Cristo ci ha riscattati dalla maledizione della legge, essendo divenuto maledizione per noi (poiché sta scritto: «Maledetto chiunque è appeso al legno»), affinché la benedizione di Abraamo venisse sugli stranieri in Cristo Gesù, e ricevessimo, per mezzo della fede, lo Spirito promesso" (Galati 3:9,13-14); "Perciò gli fu messo in conto come giustizia. Or non per lui soltanto sta scritto che questo gli fu messo in conto come giustizia, ma anche per noi, ai quali sarà pure messo in conto; per noi che crediamo in colui che ha risuscitato dai morti Gesù, nostro Signore" (Romani 4:2224); "Gesù Cristo è lo stesso ieri, oggi e in eterno" (Ebrei 13:8).­

[250] "...avendoci predestinati nel suo amore a essere adottati per mezzo di Gesù Cristo come suoi figli, secondo il disegno benevolo della sua volontà" (Efesini 1:5); "...ma quando giunse la pienezza del tempo, Dio mandò suo Figlio, nato da donna, nato sotto la legge, per riscattare quelli che erano sotto la legge, affinché noi ricevessimo l'adozione" (Galati 4:4-5).

[251]"Se siamo figli, siamo anche eredi; eredi di Dio e coeredi di Cristo, se veramente soffriamo con lui, per essere anche glorificati con lui" (Romani 8:17); "...ma a tutti quelli che l'hanno ricevuto egli ha dato il diritto di diventar figli di Dio: a quelli, cioè, che credono nel suo nome" (Giovanni 1:12).

[252] "Perché saresti come un uomo sopraffatto, come un prode che non può salvare? Eppure, SIGNORE, tu sei in mezzo a noi, e il tuo nome è invocato su di noi; non abbandonarci!"(Geremia 14:9); "E sarò per voi come un padre e voi sarete come figli e figlie», dice il Signore onnipotente" (2 Corinzi 6:18); "Chi vince io lo porrò come colonna nel tempio del mio Dio, ed egli non ne uscirà mai più; scriverò su di lui il nome del mio Dio e il nome della città del mio Dio (la nuova Gerusalemme che scende dal cielo da presso il mio Dio) e il mio nuovo nome" (Apocalisse 3:12).

[253] "E voi non avete ricevuto uno spirito di servitù per ricadere nella paura, ma avete ricevuto lo Spirito di adozione, mediante il quale gridiamo: «Abbà! Padre!» Lo Spirito stesso attesta insieme con il nostro spirito che siamo figli di Dio" (Romani 8:15).

[254] "...nel quale abbiamo la libertà di accostarci a Dio, con piena fiducia, mediante la fede in lui" (Efesini 3:12); "mediante il quale abbiamo anche avuto, per la fede, l'accesso a questa grazia nella quale stiamo fermi; e ci gloriamo nella speranza della gloria di Dio" (Romani 5;2).

[255]  ­"E, perché siete figli, Dio ha mandato lo Spirito del Figlio suo nei nostri cuori, che grida: «Abbà, Padre»" (Galati 4:6).

[256] "Come un padre è pietoso verso i suoi figli, così è pietoso il SIGNORE verso quelli che lo temono" (Salmo 103:13).

[257]  "C'è grande sicurezza nel timore del SIGNORE; egli sarà un rifugio per i figli di chi lo teme" (Proverbi 14:26).

[258] "Ora se Dio veste in questa maniera l'erba dei campi che oggi è, e domani è gettata nel forno, non farà molto di più per voi, o gente di poca fede? ... Perché sono i pagani che ricercano tutte queste cose; ma il Padre vostro celeste sa che avete bisogno di tutte queste cose" (Matteo 6:30,32); "...gettando su di lui ogni vostra preoccupazione, perché egli ha cura di voi" (1 Pietro 5:7).

[259] "...perché il Signore corregge quelli che egli ama, e punisce tutti coloro che riconosce come figli»." (Ebrei 12:6).

[260] "Il Signore infatti non respinge per sempre" (Lamentazioni 3:31).

[261] "Non rattristate lo Spirito Santo di Dio con il quale siete stati suggellati per il giorno della redenzione" (Efesini 4:30).

[262] "...affinché non diventiate indolenti, ma siate imitatori di quelli che per fede e pazienza ereditano le promesse" (Ebrei 6:12).

[263] "Benedetto sia il Dio e Padre del nostro Signore Gesù Cristo, che nella sua grande misericordia ci ha fatti rinascere a una speranza viva mediante la risurrezione di Gesù Cristo dai morti, per una eredità incorruttibile, senza macchia e inalterabile. Essa è conservata in cielo per voi" (1 Pietro 1:3-4); "Essi non sono forse tutti spiriti al servizio di Dio, mandati a servire in favore di quelli che devono ereditare la salvezza?" (Ebrei 1:14).

[264]  "E tali eravate alcuni di voi; ma siete stati lavati, siete stati santificati, siete stati giustificati nel nome del Signore Gesù Cristo e mediante lo Spirito del nostro Dio" (1 Corinzi 6:11); "E ora, vi affido a Dio e alla Parola della sua grazia, la quale può edificarvi e darvi l'eredità di tutti i santificati" (Atti 20:32); "Tutto questo allo scopo di conoscere Cristo, la potenza della sua risurrezione, la comunione delle sue sofferenze, divenendo conforme a lui nella sua morte" (Filippesi 3:10); "Perché se siamo stati totalmente uniti a lui in una morte simile alla sua, lo saremo anche in una risurrezione simile alla sua. Sappiamo infatti che il nostro vecchio uomo è stato crocifisso con lui affinché il corpo del peccato fosse annullato e noi non serviamo più al peccato"(Romani 6:5-6).

[265] "Santificali nella verità: la tua parola è verità" (Giovanni 17:17); "...e camminate nell'amore come anche Cristo vi ha amati e ha dato se stesso per noi in offerta e sacrificio a Dio quale profumo di odore soave" (Efesini 5:26); "...se lo rinnegheremo anch'egli ci rinnegherà; se siamo infedeli, egli rimane fedele, perché non può rinnegare se stesso" (2 Timoteo 2:13).

[266]  "Sappiamo infatti che il nostro vecchio uomo è stato crocifisso con lui affinché il corpo del peccato fosse annullato e noi non serviamo più al peccato; ... infatti il peccato non avrà più potere su di voi; perché non siete sotto la legge ma sotto la grazia" (Romani 6:6,14).

[267] "Quelli che sono di Cristo hanno crocifisso la carne con le sue passioni e i suoi desideri" (Galati 5:24); "...perché se vivete secondo la carne voi morrete; ma se mediante lo Spirito fate morire le opere del corpo, voi vivrete" (Romani 8:13).

[268] "...fortificati in ogni cosa dalla sua gloriosa potenza, per essere sempre pazienti e perseveranti" (Colossesi 1:11); "...affinché egli vi dia, secondo le ricchezze della sua gloria, di essere potentemente fortificati, mediante lo Spirito suo, nell'uomo interiore ... e di conoscere questo amore che sorpassa ogni conoscenza, affinché siate ricolmi di tutta la pienezza di Dio" (Efesini 3:1619).

[269] "Poiché abbiamo queste promesse, carissimi, purifichiamoci da ogni contaminazione di carne e di spirito, compiendo la nostra santificazione nel timore di Dio" (2 Corinzi 7:1); "Impegnatevi a cercare la pace con tutti e la santificazione senza la quale nessuno vedrà il Signore" (Ebrei 12:14).

[270] "Or il Dio della pace vi santifichi egli stesso completamente; e l'intero essere vostro, lo spirito, l'anima e il corpo, sia conservato irreprensibile per la venuta del Signore nostro Gesù Cristo" (1 Tessalonicesi 5:23).

[271] "Se diciamo di non aver peccato, lo facciamo bugiardo, e la sua parola non è in noi" (1 Giovanni 1:10); "Difatti, io so che in me, cioè nella mia carne, non abita alcun bene; poiché in me si trova il volere, ma il modo di compiere il bene, no" (Romani 7:18).

[272] "Perché la carne ha desideri contrari allo Spirito e lo Spirito ha desideri contrari alla carne; sono cose opposte tra di loro; in modo che non potete fare quello che vorreste" (Galati 5:17); "Carissimi, io vi esorto, come stranieri e pellegrini, ad astenervi dalle carnali concupiscenze che danno l'assalto contro l'anima" (1 Pietro 2:11).

[273] "...ma vedo un'altra legge nelle mie membra, che combatte contro la legge della mia mente e mi rende prigioniero della legge del peccato che è nelle mie membra" (Romani 7:23).

[274] "...infatti il peccato non avrà più potere su di voi; perché non siete sotto la legge ma sotto la grazia" (Romani 6:14); "Poiché tutto quello che è nato da Dio vince il mondo; e questa è la vittoria che ha vinto il mondo: la nostra fede" (1 Giovanni 5:4); "...ma, seguendo la verità nell'amore, cresciamo in ogni cosa verso colui che è il capo, cioè Cristo. Da lui tutto il corpo ben collegato e ben connesso mediante l'aiuto fornito da tutte le giunture, trae il proprio sviluppo nella misura del vigore di ogni singola parte, per edificare se stesso nell'amore" (Efesini 4:15-16).

[275] "...ma crescete nella grazia e nella conoscenza del nostro Signore e Salvatore Gesù Cristo. A lui sia la gloria, ora e in eterno. Amen" (2 Pietro 3:18); "E noi tutti, a viso scoperto, contemplando come in uno specchio la gloria del Signore, siamo trasformati nella sua stessa immagine, di gloria in gloria, secondo l'azione del Signore, che è lo Spirito" (2 Corinzi 3:18).

[276]  "Poiché abbiamo queste promesse, carissimi, purifichiamoci da ogni contaminazione di carne e di spirito, compiendo la nostra santificazione nel timore di Dio" (2 Corinzi 7:1).

[277] "Ora, noi non siamo di quelli che si tirano indietro a loro perdizione, ma di quelli che hanno fede per ottenere la vita" (Ebrei 10:39).

[278] "Siccome abbiamo lo stesso spirito di fede, che è espresso in questa parola della Scrittura: «Ho creduto, perciò ho parlato», anche noi crediamo, perciò parliamo" (2 Corinzi 4:13); "...affinché il Dio del nostro Signore Gesù Cristo, il Padre della gloria, vi dia uno spirito di sapienza e di rivelazione perché possiate conoscerlo pienamente; ... e qual è verso di noi, che crediamo, l'immensità della sua potenza ... Infatti è per grazia che siete stati salvati, mediante la fede; e ciò non viene da voi; è il dono di Dio" (Efesini 1:1719; 2:8).­

[279] "Ora, come invocheranno colui nel quale non hanno creduto? E come crederanno in colui del quale non hanno sentito parlare? E come potranno sentirne parlare, se non c'è chi lo annunci? ... Così la fede viene da ciò che si ascolta, e ciò che si ascolta viene dalla parola di Cristo" (Romani 10:14,17).

[280] "...come bambini appena nati, desiderate il puro latte spirituale, perché con esso cresciate per la salvezza" (1 Pietro 2:2); "E ora, vi affido a Dio e alla Parola della sua grazia, la quale può edificarvi e darvi l'eredità di tutti i santificati" (Atti 20:32); "...poi ricevette il segno della circoncisione, quale sigillo della giustizia ottenuta per la fede che aveva quando era incirconciso, affinché fosse padre di tutti gl'incirconcisi che credono, in modo che anche a loro fosse messa in conto la giustizia" (Romani 4:11); "Allora gli apostoli dissero al Signore: «Aumentaci la fede!»" (Luca 17:5); "Infatti non mi vergogno del vangelo; perché esso è potenza di Dio per la salvezza di chiunque crede; del Giudeo prima e poi del Greco; poiché in esso la giustizia di Dio è rivelata da fede a fede, com'è scritto: «Il giusto per fede vivrà»" (Romani 1:16-17).

[281] "...e dicevano alla donna: «Non è più a motivo di quello che tu ci hai detto, che crediamo; perché noi stessi abbiamo udito e sappiamo che questi è veramente il Salvatore del mondo»"(Giovanni 4:42); "Per questa ragione anche noi ringraziamo sempre Dio: perché quando riceveste da noi la parola della predicazione di Dio, voi l'accettaste non come parola di uomini, ma, quale essa è veramente, come parola di Dio, la quale opera efficacemente in voi che credete" (1 Tessalonicesi 2:13); "Chi crede nel Figlio di Dio ha questa testimonianza in sé; chi non crede a Dio, lo fa bugiardo, perché non crede alla testimonianza che Dio ha resa al proprio Figlio" (1 Giovanni 5:10); "Ma ti confesso questo, che adoro il Dio dei miei padri, secondo la Via che essi chiamano setta, credendo in tutte le cose che sono scritte nella legge e nei profeti" (Atti 24:14).

[282]  "...ma che ora è rivelato e reso noto mediante le Scritture profetiche, per ordine dell'eterno Dio, a tutte le nazioni perché ubbidiscano alla fede" (Romani 16:26).

[283]  "Tutte queste cose le ha fatte la mia mano, e così sono tutte venute all'esistenza», dice il SIGNORE. «Ecco su chi io poserò lo sguardo: su colui che è umile, che ha lo spirito afflitto e trema alla mia parola" (Isaia 66:2).

[284]  "Tutti costoro sono morti nella fede, senza ricevere le cose promesse, ma le hanno vedute e salutate da lontano, confessando di essere forestieri e pellegrini sulla terra" (Ebrei 11:13);"...perché l'esercizio fisico è utile a poca cosa, mentre la pietà è utile a ogni cosa, avendo la promessa della vita presente e di quella futura" (1 Timoteo 4:8).

[285]"...ma a tutti quelli che l'hanno ricevuto egli ha dato il diritto di diventar figli di Dio: a quelli, cioè, che credono nel suo nome" (Giovanni 1:12); "Ed essi risposero: «Credi nel Signore Gesù, e sarai salvato tu e la tua famiglia»" (Atti 16:31); "Sono stato crocifisso con Cristo: non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me! La vita che vivo ora nella carne, la vivo nella fede nel Figlio di Dio il quale mi ha amato e ha dato se stesso per me" (Galati 2:20); "Ma noi crediamo che siamo salvati mediante la grazia del Signore Gesù allo stesso modo di loro" (Atti 15:11).

[286] "Ora, chiunque usa il latte non ha esperienza della parola di giustizia, perché è bambino; ma il cibo solido è per gli adulti; per quelli, cioè, che per via dell'uso hanno le facoltà esercitate a discernere il bene e il male" (Ebrei 5:13-14); "Senza venir meno nella fede, egli vide che il suo corpo era svigorito (aveva quasi cent'anni) e che Sara non era più in grado di essere madre; davanti alla promessa di Dio non vacillò per incredulità, ma fu fortificato nella sua fede e diede gloria a Dio" (Romani 4:19-20); "Ora se Dio veste in questa maniera l'erba dei campi che oggi è, e domani è gettata nel forno, non farà molto di più per voi, o gente di poca fede? ... Gesù, udito questo, ne restò meravigliato, e disse a quelli che lo seguivano: «Io vi dico in verità che in nessuno, in Israele, ho trovato una fede così grande!" (Matteo 6:30; 8:10).

[287]  "Simone, Simone, ecco, Satana ha chiesto di vagliarvi come si vaglia il grano; ma io ho pregato per te, affinché la tua fede non venga meno; e tu, quando sarai convertito, fortifica i tuoi fratelli"(Luca 22:31-32); "prendete oltre a tutto ciò lo scudo della fede, con il quale potrete spegnere tutti i dardi infocati del maligno" (Efesini 6:16); "Poiché tutto quello che è nato da Dio vince il mondo; e questa è la vittoria che ha vinto il mondo: la nostra fede. Chi è che vince il mondo, se non colui che crede che Gesù è il Figlio di Dio?" (1 Giovanni 5:4-5).

[288] "Soltanto desideriamo che ciascuno di voi dimostri sino alla fine il medesimo zelo per giungere alla pienezza della speranza, affinché non diventiate indolenti, ma siate imitatori di quelli che per fede e pazienza ereditano le promesse ... avviciniamoci con cuore sincero e con piena certezza di fede, avendo i cuori aspersi di quell'aspersione che li purifica da una cattiva coscienza e il corpo lavato con acqua pura" (Ebrei 6:11-12; 10:22); "...affinché siano consolati i loro cuori e, uniti mediante l'amore, siano dotati di tutta la ricchezza della piena intelligenza per conoscere a fondo il mistero di Dio, cioè Cristo" (Colossesi 2:2).

[289]  "...fissando lo sguardo su Gesù, colui che crea la fede e la rende perfetta. Per la gioia che gli era posta dinanzi egli sopportò la croce, disprezzando l'infamia, e si è seduto alla destra del trono di Dio" (Ebrei 12:2).

[290] "Spanderò sulla casa di Davide e sugli abitanti di Gerusalemme lo Spirito di grazia e di supplicazione; essi guarderanno a me, a colui che essi hanno trafitto, e ne faranno cordoglio come si fa cordoglio per un figlio unico, e lo piangeranno amaramente come si piange amaramente un primogenito"' (Zaccaria 12:10); "Allora, udite queste cose, si calmarono e glorificarono Dio, dicendo: «Dio dunque ha concesso il ravvedimento anche agli stranieri affinché abbiano la vita" (Atti 11:18).

[291] "...e che nel suo nome si sarebbe predicato il ravvedimento per il perdono dei peccati a tutte le genti, cominciando da Gerusalemme" (Luca 24:47); "Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; ravvedetevi e credete al vangelo" (Marco 1:15); "...e ho avvertito solennemente Giudei e Greci di ravvedersi davanti a Dio e di credere nel Signore nostro Gesù Cristo" (Atti 20:21).

[292] "Perciò, io vi giudicherò ciascuno secondo le sue vie, casa d'Israele», dice il Signore, DIO. «Tornate, convertitevi da tutte le vostre trasgressioni e non avrete più occasione di caduta nell'iniquità! Gettate via da voi tutte le vostre trasgressioni per le quali avete peccato; fatevi un cuore nuovo e uno spirito nuovo; perché dovreste morire, casa d'Israele? ... Allora vi ricorderete delle vostre vie malvagie e delle vostre azioni, che non erano buone, e avrete disgusto di voi stessi a motivo delle vostre iniquità e delle vostre abominazioni" (Ezechiele 18:30-31; 36:31); "Considererete come cose contaminate le vostre immagini scolpite, ricoperte d'argento, e le vostre immagini fuse, rivestite d'oro; le getterete via come una cosa impura,«Fuori di qui!», direte loro..." (Isaia 30:22);"Ho peccato contro te, contro te solo, ho fatto ciò ch'è male agli occhi tuoi. Perciò sei giusto quando parli, e irreprensibile quando giudichi" (Salmo 51:4); "Io odo, odo Efraim che si rammarica: "Tu mi hai punito, come un vitello non domato; convertimi, e io mi convertirò, poiché tu sei il SIGNORE, il mio Dio. Dopo che mi sono sviato, io mi sono pentito; dopo che ho riconosciuto il mio stato, mi sono battuto l'anca; io sono coperto di vergogna, confuso, perché porto l'infamia della mia giovinezza" (Geremia 31:18-19); "Infatti, prima che fossero venuti alcuni da parte di Giacomo, egli mangiava con persone non giudaiche; ma quando quelli furono arrivati, cominciò a ritirarsi e a separarsi per timore dei circoncisi. E anche gli altri Giudei si misero a simulare con lui; a tal punto che perfino Barnaba fu trascinato dalla loro ipocrisia" (Galati 2:12-13); "Odiate il male, amate il bene e, nei tribunali, stabilite saldamente il diritto. Forse il SIGNORE, Dio degli eserciti, avrà pietà del resto di Giuseppe" (Amos 5:15); "Per questo ritengo giusti tutti i tuoi precetti e odio ogni sentiero di menzogna" (Salmo 119:128); "Infatti, ecco quanta premura ha prodotto in voi questa vostra tristezza secondo Dio, anzi, quante scuse, quanto sdegno, quanto timore, quanto desiderio, quanto zelo, quale punizione! In ogni maniera avete dimostrato di essere puri in questo affare" (2 Corinzi 7:11).

[293] "Non dovrò vergognarmi quando considererò tutti i tuoi comandamenti ... Ho esaminato le mie vie e ho orientato i miei passi verso le tue testimonianze ... Ho giurato, e lo manterrò, di osservare i tuoi giusti giudizi" (Salmo 119:6,59,106); "Erano entrambi giusti davanti a Dio e osservavano in  modo irreprensibile tutti i comandamenti e i precetti del Signore" (Luca 1:6); "Prima di Giosia non c'è stato re che come lui si sia convertito al SIGNORE con tutto il suo cuore, con tutta l'anima sua e con tutta la sua forza, seguendo in tutto la legge di Mosè; e, dopo di lui, non ne è sorto uno simile"(2 Re 23:25).

[294]"Allora vi ricorderete delle vostre vie malvagie e delle vostre azioni, che non erano buone, e avrete disgusto di voi stessi a motivo delle vostre iniquità e delle vostre abominazioni. Non è per amor di voi che agisco così", dice il Signore, DIO, "siatene certi! Vergognatevi, e siate confusi a motivo delle vostre vie, o casa d'Israele!" ... Tu ti ricorderai della tua condotta e ne avrai vergogna, quando riceverai le tue sorelle, quelle che sono più grandi e quelle che sono più piccole di te; io te le darò per figlie, ma non in virtù del tuo patto ... affinché tu ricordi, tu arrossisca e tu non possa più aprir la bocca dalla vergogna, quando ti avrò perdonato tutto quello che hai fatto", dice il Signore, DIO»" (Ezechiele 36:31-32; 16:6163).

[295] "Preparatevi delle parole e tornate al SIGNORE! Ditegli: «Perdona tutta l'iniquità e accetta questo bene; noi ti offriremo, invece di tori, l'offerta di lode delle nostre labbra ... Io guarirò la loro infedeltà, io li amerò di cuore, la mia ira si è distolta da loro" (Osea 14:2,4); "...ma sono giustificati gratuitamente per la sua grazia, mediante la redenzione che è in Cristo Gesù" (Romani 3:24); "In lui abbiamo la redenzione mediante il suo sangue, il perdono dei peccati secondo le ricchezze della sua grazia" (Efesini 1:7).

[296]  "No, vi dico; ma se non vi ravvedete, perirete tutti allo stesso modo ... No, vi dico; ma se non vi ravvedete, perirete tutti come loro" (Luca 13:3,5); "Dio dunque, passando sopra i tempi dell'ignoranza, ora comanda agli uomini che tutti, in ogni luogo, si ravvedano, perché ha fissato un giorno, nel quale giudicherà il mondo con giustizia per mezzo dell'uomo ch'egli ha stabilito, e ne ha dato sicura prova a tutti, risuscitandolo dai morti" (Atti 17:30-31).

[297] "... perché il salario del peccato è la morte, ma il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesù, nostro Signore ... Perciò, come per mezzo di un solo uomo il peccato è entrato nel mondo, e per mezzo del peccato la morte, e così la morte è passata su tutti gli uomini, perché tutti hanno peccato..." (Romani 6:23; 5:12); "Io vi dico che di ogni parola oziosa che avranno detta, gli uomini renderanno conto nel giorno del giudizio" (Matteo 12:36).

[298] "Lasci l'empio la sua via e l'uomo iniquo i suoi pensieri; si converta egli al SIGNORE che avrà pietà di lui, al nostro Dio che non si stanca di perdonare" (Isaia 55:7); "Non c'è dunque più nessuna condanna per quelli che sono in Cristo Gesù" (Romani 8:1); "Lavatevi, purificatevi, togliete davanti ai miei occhi la malvagità delle vostre azioni; smettete di fare il male ... Poi venite, e discutiamo», dice il SIGNORE; «anche se i vostri peccati fossero come scarlatto, diventeranno bianchi come la neve; anche se fossero rossi come porpora, diventeranno come la lana" (Isaia 1:16,18).

[299]"Trattieni inoltre il tuo servo dai peccati volontari, e fa' che non prendano il sopravvento su di me; allora sarò integro e puro da grandi trasgressioni" (Salmo 19:13); "Ma Zaccheo si fece avanti e disse al Signore: «Ecco, Signore, io do la metà dei miei beni ai poveri; se ho frodato qualcuno di qualcosa gli rendo il quadruplo»" (Luca 19:8); ".... che prima ero un bestemmiatore, un persecutore e un violento; ma misericordia mi è stata usata, perché agivo per ignoranza nella mia incredulità ... Certa è quest'affermazione e degna di essere pienamente accettata: che Cristo Gesù è venuto nel mondo per salvare i peccatori, dei quali io sono il primo" (1 Timoteo 1:13,15).

[300] "Ho peccato contro te, contro te solo, ho fatto ciò ch'è male agli occhi tuoi. Perciò sei giusto quando parli, e irreprensibile quando giudichi. Ecco, io sono stato generato nell'iniquità, mia madre mi ha concepito nel peccato. .. Purificami con issopo, e sarò puro; lavami, e sarò più bianco della neve. ... Distogli lo sguardo dai miei peccati, e cancella tutte le mie colpe. ... Abbi pietà di me, o Dio, per la tua bontà; nella tua grande misericordia cancella i miei misfatti. ... Davanti a te ho ammesso il mio peccato, non ho taciuto la mia iniquità. Ho detto: «Confesserò le mie trasgressioni al SIGNORE», e tu hai perdonato l'iniquità del mio peccato. .... Perciò ogni uomo pio t'invochi mentre puoi essere trovato; e qualora straripino le grandi acque, esse, per certo, non giungeranno fino a lui" (Salmo 51:4,5,7,9,­14; 32:5,6).

[301] "Chi copre le sue colpe non prospererà, ma chi le confessa e le abbandona otterrà misericordia" (Proverbi 28:13); "Se confessiamo i nostri peccati, egli è fedele e giusto da perdonarci i peccati e purificarci da ogni iniquità" (1 Giovanni 1:9).

[302]  ­"Confessate dunque i vostri peccati gli uni agli altri, pregate gli uni per gli altri affinché siate guariti; la preghiera del giusto ha una grande efficacia" (Giacomo 5:16); "State attenti a voi stessi! Se tuo fratello pecca, riprendilo; e se si ravvede, perdonalo.  Se ha peccato contro di te sette volte al giorno, e sette volte torna da te e ti dice: "Mi pento", perdonalo»" (Luca 17:3-4); "Allora Giosuè disse ad Acan: «Figlio mio, dà gloria al SIGNORE, al Dio d'Israele, rendigli omaggio, e dimmi quello che hai fatto; non me lo nascondere»" (Giosuè 7:19).

[303] "Perciò vi esorto a confermargli il vostro amore" (2 Corinzi 2:8).

[304] "O uomo, egli ti ha fatto conoscere ciò che è bene; che altro richiede da te il SIGNORE, se non che tu pratichi la giustizia, che tu ami la misericordia e cammini umilmente con il tuo Dio?" (Michea 6:8); "Non conformatevi a questo mondo, ma siate trasformati mediante il rinnovamento della vostra mente, affinché conosciate per esperienza quale sia la volontà di Dio, la buona, gradita e perfetta volontà" (Romani 12:2); "...vi renda perfetti in ogni bene, affinché facciate la sua volontà, e operi in voi ciò che è gradito davanti a lui, per mezzo di Gesù Cristo; a lui sia la gloria nei secoli dei secoli. Amen" (Ebrei 13:21).

[305] "Invano mi rendono il loro culto, insegnando dottrine che sono precetti d'uomini" (Matteo 15:9); "Il Signore ha detto: «Poiché questo popolo si avvicina a me con la bocca e mi onora con le labbra, mentre il suo cuore è lontano da me e il timore che ha di me non è altro che un comandamento imparato dagli uomini" (Isaia 29:13); "...sapendo che non con cose corruttibili, con argento o con oro, siete stati riscattati dal vano modo di vivere tramandatovi dai vostri padri" (1 Pietro 1:18); "Io rendo loro testimonianza infatti che hanno zelo per Dio, ma zelo senza conoscenza" (Romani 10:2); "Vi espelleranno dalle sinagoghe; anzi, l'ora viene che chiunque vi ucciderà, crederà di rendere un culto a Dio" (Giovanni 16:2); "ma il popolo ha preso, fra il bottino, delle pecore e dei buoi come primizie di ciò che doveva essere sterminato, per farne dei sacrifici al SIGNORE, al tuo Dio, a Ghilgal». Samuele disse: «Il SIGNORE gradisce forse gli olocausti e i sacrifici quanto l'ubbidire alla sua voce? No, l'ubbidire è meglio del sacrificio, dare ascolto vale più che il grasso dei montoni; infatti la ribellione è come il peccato della divinazione, e l'ostinatezza è come l'adorazione degli idoli e degli dèi domestici. Poiché tu hai rigettato la parola del SIGNORE, anch'egli ti rigetta come re»" (1 Samuele 15:2123).

[306] "Anzi uno piuttosto dirà: «Tu hai la fede, e io ho le opere; mostrami la tua fede senza le tue opere, e io con le mie opere ti mostrerò la mia fede» ... Tu vedi che la fede agiva insieme alle sue opere e che per le opere la fede fu resa completa" (Giacomo 2:18,22).

[307] "Che potrò ricambiare al SIGNORE per tutti i benefici che mi ha fatti? Io alzerò il calice della salvezza e invocherò il nome del SIGNORE" (Salmo 116:12-13); "Ma voi siete una stirpe eletta, un sacerdozio regale, una gente santa, un popolo che Dio si è acquistato, perché proclamiate le virtù di colui che vi ha chiamati dalle tenebre alla sua luce meravigliosa" (1 Pietro 2:9).

[308]"Da questo sappiamo che l'abbiamo conosciuto: se osserviamo i suoi comandamenti. ... ma chi osserva la sua parola, in lui l'amore di Dio è veramente completo. Da questo conosciamo che siamo in lui" (1 Giovanni 2:3,5); "Voi, per questa stessa ragione, mettendoci da parte vostra ogni impegno, aggiungete alla vostra fede la virtù; alla virtù la conoscenza; alla conoscenza l'autocontrollo; all'autocontrollo la pazienza; alla pazienza la pietà; alla pietà l'affetto fraterno; e all'affetto fraterno l'amore. Perché se queste cose si trovano e abbondano in voi, non vi renderanno né pigri, né sterili nella conoscenza del nostro Signore Gesù Cristo. Ma colui che non ha queste cose, è cieco oppure miope, avendo dimenticato di essere stato purificato dei suoi vecchi peccati. Perciò, fratelli, impegnatevi sempre di più a render sicura la vostra vocazione ed elezione; perché, così facendo, non inciamperete mai" (2 Pietro 1:510).

[309] "...perché conosco la prontezza dell'animo vostro, per la quale mi vanto di voi presso i Macedoni, dicendo che l'Acaia è pronta fin dall'anno scorso; e il vostro zelo ne ha stimolati moltissimi" (2 Corinzi 9:2); "Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, affinché vedano le vostre buone opere e glorifichino il Padre vostro che è nei celi." (Matteo 5:16).

[310] "...a essere sagge, caste, diligenti nei lavori domestici, buone, sottomesse ai loro mariti, perché la parola di Dio non sia disprezzata ... e ci insegna a rinunciare all'empietà e alle passioni mondane, per vivere in questo mondo moderatamente, giustamente e in modo santo" (Tito 2:512); "Tutti quelli che sono sotto il giogo della schiavitù, stimino i loro padroni degni di ogni onore, perché il nome di Dio e la dottrina non vengano bestemmiati" (1 Timoteo 6:1).

[311]  "Perché questa è la volontà di Dio: che, facendo il bene, turiate la bocca all'ignoranza degli uomini stolti" (1 Pietro 2:15).

[312] "...avendo una buona condotta fra i pagani, affinché laddove sparlano di voi, chiamandovi malfattori, osservino le vostre opere buone e diano gloria a Dio nel giorno in cui li visiterà" (1 Pietro 2:12); "...ricolmi di frutti di giustizia che si hanno per mezzo di Gesù Cristo, a gloria e lode di Dio" (Filippesi 1:11); "In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto, così sarete miei discepoli" (Giovanni 15:8).

[313] "...infatti siamo opera sua, essendo stati creati in Cristo Gesù per fare le opere buone, che Dio ha precedentemente preparate affinché le pratichiamo" (Efesini 2:10).

[314]  ­"Ma ora, liberati dal peccato e fatti servi di Dio, avete per frutto la vostra santificazione e per fine la vita eterna" (Romani 6:22).

[315] "Dimorate in me, e io dimorerò in voi. Come il tralcio non può da sé dar frutto se non rimane nella vite, così neppure voi, se non dimorate in me. Io sono la vite, voi siete i tralci. Colui che dimora in me e nel quale io dimoro, porta molto frutto; perché senza di me non potete far nulla. Se uno non dimora in me, è gettato via come il tralcio, e si secca; questi tralci si raccolgono, si gettano nel fuoco e si bruciano" (Giovanni 15:46); "Vi darò un cuore nuovo e metterò dentro di voi uno spirito nuovo; toglierò dal vostro corpo il cuore di pietra, e vi darò un cuore di carne. Metterò dentro di voi il mio Spirito e farò in modo che camminerete secondo le mie leggi, e osserverete e metterete in pratica le mie prescrizioni" (Ezechiele 36:26-27).

[316] "...infatti è Dio che produce in voi il volere e l'agire, secondo il suo disegno benevolo ... Io posso ogni cosa in colui che mi fortifica" (Filippesi 2:13; 4:13); "Non già che siamo da noi stessi capaci di pensare qualcosa come se venisse da noi; ma la nostra capacità viene da Dio" (2 Corinzi 3:5).

[317] "Così, miei cari, voi che foste sempre ubbidienti, non solo come quand'ero presente, ma molto più adesso che sono assente, adoperatevi al compimento della vostra salvezza con timore e tremore" (Filippesi 2:12); "Soltanto desideriamo che ciascuno di voi dimostri sino alla fine il medesimo zelo per giungere alla pienezza della speranza, affinché non diventiate indolenti, ma siate imitatori di quelli che per fede e pazienza ereditano le promesse" (Ebrei 6:11-12); "...La sua potenza divina ci ha donato tutto ciò che riguarda la vita e la pietà mediante la conoscenza di colui che ci ha chiamati con la propria gloria e virtù ... Voi, per questa stessa ragione, mettendoci da parte vostra ogni impegno, aggiungete alla vostra fede la virtù; alla virtù la conoscenza ... Perciò, fratelli, impegnatevi sempre di più a render sicura la vostra vocazione ed elezione; perché, così facendo, non inciamperete mai. In questo modo infatti vi sarà ampiamente concesso l'ingresso nel regno eterno del nostro Signore e Salvatore Gesù Cristo" (2 Pietro 1:3,5,10-11); "Non c'è più nessuno che invochi il tuo nome, che si risvegli per attenersi a te; poiché tu ci hai nascosto la tua faccia, e ci lasci consumare dalle nostre iniquità" (Isaia 64:7); "Per questo motivo ti ricordo di ravvivare il dono di Dio che è in te mediante l'imposizione delle mie mani" (2 Timoteo 1:6); "E ora sono chiamato in giudizio per la speranza nella promessa fatta da Dio ai nostri padri; della quale promessa le nostre dodici tribù, che servono con fervore Dio notte e giorno, sperano di vedere il compimento. Per questa speranza, o re, sono accusato dai Giudei!" (Atti 26:6-7); "Ma voi, carissimi, edificando voi stessi nella vostra santissima fede, pregando mediante lo Spirito Santo, conservatevi nell'amore di Dio, aspettando la misericordia del nostro Signore Gesù Cristo, a vita eterna" (Giuda 20-21).

[318] "Così, anche voi, quando avrete fatto tutto ciò che vi è comandato, dite: "Noi siamo servi inutili; abbiamo fatto quello che eravamo in obbligo di fare"»" (Luca 17:10); "Ordinai anche ai Leviti di purificarsi e venire a custodire le porte per santificare il giorno del sabato. Anche per questo ricòrdati di me, o mio Dio, e abbi pietà di me secondo la grandezza della tua misericordia!" (Neemia 13:22); "Sì, certo, io so che è così;Testo della cella come potrebbe il mortale essere giusto davanti a Dio? Se all'uomo piacesse disputare con Dio, non potrebbe rispondergli su un punto fra mille" (Giobbe 9:2-3); "Perché la carne ha desideri contrari allo Spirito e lo Spirito ha desideri contrari alla carne; sono cose opposte tra di loro; in modo che non potete fare quello che vorreste" (Galati 5:17).

[319] "...perché mediante le opere della legge nessuno sarà giustificato davanti a lui; infatti la legge dà soltanto la conoscenza del peccato ... Poiché se Abraamo fosse stato giustificato per le opere, egli avrebbe di che vantarsi; ma non davanti a Dio ... Ora a chi opera, il salario non è messo in conto come grazia, ma come debito ... Così pure Davide proclama la beatitudine dell'uomo al quale Dio mette in conto la giustizia senza opere" (Romani 3:20; 4:2,4,6); "Infatti è per grazia che siete stati salvati, mediante la fede; e ciò non viene da voi; è il dono di Dio. Non è in virtù di opere affinché nessuno se ne vanti" (Efesini 2:8-9); "...egli ci ha salvati non per opere giuste da noi compiute, ma per la sua misericordia, mediante il bagno della rigenerazione e del rinnovamento dello Spirito Santo, che egli ha sparso abbondantemente su di noi per mezzo di Cristo Gesù, nostro Salvatore, affinché, giustificati dalla sua grazia, diventassimo, in speranza, eredi della vita eterna" (Tito 3:5-7); "Infatti io ritengo che le sofferenze del tempo presente non siano paragonabili alla gloria che dev'essere manifestata a nostro riguardo" (Romani 8:18); "Ho detto a Dio: «Tu sei il mio Signore; non ho bene alcuno all'infuori di te»" (Salmi 16:2); "Può l'uomo recare qualche vantaggio a Dio? No; il savio non reca vantaggio che a se stesso. Se sei giusto, ne viene forse qualche vantaggio all'Onnipotente? Se sei integro nella tua condotta, ne trae egli un guadagno? ... Se sei giusto, che gli dai? Che riceve egli dalla tua mano? La tua malvagità non nuoce che al tuo simile, e la tua giustizia non giova che ai figli degli uomini" (Giobbe 22:2-3; 35:7-8).

[320]  "Così, anche voi, quando avrete fatto tutto ciò che vi è comandato, dite: "Noi siamo servi inutili; abbiamo fatto quello che eravamo in obbligo di fare"»" (Luca 17:10)

[321] "Il frutto dello Spirito invece è amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mansuetudine, autocontrollo; contro queste cose non c'è legge" (Galati 5:22-23).

[322] "Tutti quanti siamo diventati come l'uomo impuro, tutta la nostra giustizia come un abito sporco; tutti quanti appassiamo come foglie e la nostra iniquità ci porta via come il vento" (Isaia 64:6); "Perché la carne ha desideri contrari allo Spirito e lo Spirito ha desideri contrari alla carne; sono cose opposte tra di loro; in modo che non potete fare quello che vorreste" (Galati 5:17); "Poiché, ciò che faccio, io non lo capisco: infatti non faccio quello che voglio, ma faccio quello che odio. ... Difatti, io so che in me, cioè nella mia carne, non abita alcun bene; poiché in me si trova il volere, ma il modo di compiere il bene, no" (Romani 7:15,18); "...e non chiamare in giudizio il tuo servo, perché nessun vivente sarà trovato giusto davanti a te ... Se tieni conto delle colpe, Signore, chi potrà resistere?" (Salmi 143:2; 130:3).

[323] "...a lode della gloria della sua grazia, che ci ha concessa nel suo amato Figlio" (Efeini 1:6); "...anche voi, come pietre viventi, siete edificati per formare una casa spirituale, un sacerdozio santo, per offrire sacrifici spirituali, graditi a Dio per mezzo di Gesù Cristo" (1 Pietro 2:5); "Starà sulla fronte di Aaronne, e Aaronne porterà le colpe commesse dai figli d'Israele nelle cose sante che consacreranno, in ogni genere di sante offerte; essa starà sempre sulla sua fronte, per renderli graditi alla presenza del SIGNORE" (Esodo 28:38); "Abele offrì anch'egli dei primogeniti del suo gregge e del loro grasso. Il SIGNORE guardò con favore Abele e la sua offerta" (Genesi 4:4); "Per fede Abele offrì a Dio un sacrificio più eccellente di quello di Caino; per mezzo di essa gli fu resa testimonianza che egli era giusto, quando Dio attestò di gradire le sue offerte; e per mezzo di essa, benché morto, egli parla ancora" (Ebrei 11:4).

[324]  "Se io fossi senza colpa, la mia bocca mi condannerebbe; se fossi innocente, mi dichiarerebbe colpevole" (Giobbe 9:20); "e non chiamare in giudizio il tuo servo, perché nessun vivente sarà trovato giusto davanti a te" (Salmi 143:2).

[325] "Or il Dio della pace che in virtù del sangue del patto eterno ha tratto dai morti il grande pastore delle pecore, il nostro Signore Gesù, vi renda perfetti in ogni bene, affinché facciate la sua volontà, e operi in voi ciò che è gradito davanti a lui, per mezzo di Gesù Cristo; a lui sia la gloria nei secoli dei secoli. Amen" (Ebrei 13:20-21); "La buona volontà, quando c'è, è gradita in ragione di quello che uno possiede e non di quello che non ha" (2 Corinzi 8:12); "Dio infatti non è ingiusto da dimenticare l'opera vostra e l'amore che avete dimostrato per il suo nome con i servizi che avete resi e che rendete tuttora ai santi" (Ebrei 6:10); "Il suo padrone gli disse: "Va bene, servo buono e fedele; sei stato fedele in poca cosa, ti costituirò sopra molte cose; entra nella gioia del tuo Signore" (Matteo 25:21 e 23).

[326] "E il SIGNORE disse a Ieu: «Perché tu hai eseguito puntualmente ciò che è giusto ai miei occhi, e hai fatto alla casa di Acab tutto quello che desideravo, i tuoi figli sederanno sul trono d'Israele fino alla quarta generazione». Ma Ieu non si preoccupò di seguire con tutto il cuore la legge del SIGNORE, Dio d'Israele; non si allontanò dai peccati con i quali Geroboamo aveva fatto peccare Israele" (2 Re 10:30-31); "Quando Acab udì queste parole, si stracciò le vesti, si coprì con un sacco, e digiunò; dormiva avvolto nel sacco, e camminava a passo lento ... «Hai visto come Acab si è umiliato davanti a me? Poiché egli si è umiliato davanti a me, io non farò venire la sciagura mentre egli è ancora vivo; ma manderò la sciagura sulla sua casa, durante la vita di suo figlio»" (1 Re 21:27,29); "Vero è che alcuni predicano Cristo anche per invidia e per rivalità; ma ce ne sono anche altri che lo predicano di buon animo.  Questi lo fanno per amore, sapendo che sono incaricato della difesa del vangelo ... Che importa? Comunque sia, con ipocrisia o con sincerità, Cristo è annunciato; di questo mi rallegro, e mi rallegrerò ancora" (Filippesi 1:15-16,18).­

[327] "...ma non guardò con favore Caino e la sua offerta. Caino ne fu molto irritato, e il suo viso era abbattuto" (Genesi 4:5); "Per fede Abele offrì a Dio un sacrificio più eccellente di quello di Caino; per mezzo di essa gli fu resa testimonianza che egli era giusto, quando Dio attestò di gradire le sue offerte; e per mezzo di essa, benché morto, egli parla ancora ... Or senza fede è impossibile piacergli; poiché chi si accosta a Dio deve credere che egli è, e che ricompensa tutti quelli che lo cercano" (Ebrei 11:4,6).

[328] "Se distribuissi tutti i miei beni per nutrire i poveri, se dessi il mio corpo a essere arso, e non avessi amore, non mi gioverebbe a niente" (1 Corinzi 13:3); "Quando venite a presentarvi davanti a me, chi vi ha chiesto di contaminare i miei cortili?" (Isaia 1:12).

[329] "Quando dunque fai l'elemosina, non far sonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade, per essere onorati dagli uomini. Io vi dico in verità che questo è il premio che ne hanno ... Quando pregate, non siate come gli ipocriti; poiché essi amano pregare stando in piedi nelle sinagoghe e agli angoli delle piazze per essere visti dagli uomini. Io vi dico in verità che questo è il premio che ne hanno ... Quando digiunate, non abbiate un aspetto malinconico come gli ipocriti; poiché essi si sfigurano la faccia per far vedere agli uomini che digiunano. Io vi dico in verità: questo è il premio che ne hanno" (Matteo 6:2,5,16).

[330] "Ma ora, sii forte, Zorobabele!", dice il SIGNORE, "sii forte, Giosuè, figlio di Iosadac, sommo sacerdote; sii forte, popolo tutto del paese!", dice il SIGNORE. "Mettetevi al lavoro! perché io sono con voi", dice il SIGNORE degli eserciti" (Aggeo 2:4); "Per questa ragione ti ho lasciato a Creta: perché tu metta ordine nelle cose che rimangono da fare, e costituisca degli anziani in ogni città, secondo le mie istruzioni" (Tito 1:5); "«Io odio, disprezzo le vostre feste, non prendo piacere nelle vostre assemblee solenni. Se mi offrite i vostri olocausti e le vostre offerte, io non le gradisco; e non tengo conto delle bestie grasse che mi offrite in sacrifici di riconoscenza" (Amos 5:21-22); "Il SIGNORE gli disse: «Chiamalo Izreel, perché tra poco io punirò la casa di Ieu per il sangue versato a Izreel e porrò fine al regno della casa d'Israele" (Osea 1:4); "Non dipende dunque né da chi vuole né da chi corre, ma da Dio che fa misericordia" (Romani 9:16); "Tutti quelli che sono con me ti salutano. Saluta quelli che ci amano nella fede. La grazia sia con tutti voi!" (Tito 3:15).

[331]  ­"Allora Aggeo replicò: «"Lo stesso accade con questo popolo, con questa nazione davanti a me", dice il SIGNORE, "e con tutta l'opera delle loro mani; tutto quello che mi offrono qui è impuro" (Aggeo 2:14); "Tutto è puro per quelli che sono puri; ma per i contaminati e gli increduli niente è puro; anzi, sia la loro mente sia la loro coscienza sono impure" (Tito 1:15); "Io odio, disprezzo le vostre feste, non prendo piacere nelle vostre assemblee solenni. Se mi offrite i vostri olocausti e le vostre offerte, io non le gradisco; e non tengo conto delle bestie grasse che mi offrite in sacrifici di riconoscenza" (Amos 5:21-22); "Il SIGNORE gli disse: «Chiamalo Izreel, perché tra poco io punirò la casa di Ieu per il sangue versato a Izreel e porrò fine al regno della casa d'Israele" (Osea 1:4); "Non dipende dunque né da chi vuole né da chi corre, ma da Dio che fa misericordia" (Romani 9:16); "...egli ci ha salvati non per opere giuste da noi compiute, ma per la sua misericordia, mediante il bagno della rigenerazione e del rinnovamento dello Spirito Santo" (Tito 3:5).

[332] "E ho questa fiducia: che colui che ha cominciato in voi un'opera buona, la condurrà a compimento fino al giorno di Cristo Gesù" (Filippesi 1:6); "Perciò, fratelli, impegnatevi sempre di più a render sicura la vostra vocazione ed elezione; perché, così facendo, non inciamperete mai ..." (2 Pietro 1:10); "...e io do loro la vita eterna e non periranno mai e nessuno le rapirà dalla mia mano. Il Padre mio che me le ha date è più grande di tutti; e nessuno può rapirle dalla mano del Padre" (Giovanni 10:28-29); "Chiunque è nato da Dio non persiste nel commettere peccato, perché il seme divino rimane in lui, e non può persistere nel peccare perché è nato da Dio" (1 Giovanni 3:9); "...che dalla potenza di Dio siete custoditi mediante la fede, per la salvezza che sta per essere rivelata negli ultimi tempi ... ottenendo il fine della fede: la salvezza delle anime" (1 Pietro 1:5,9).

[333] "...uomini che hanno deviato dalla verità, dicendo che la risurrezione è già avvenuta, e sovvertono la fede di alcuni. Tuttavia il solido fondamento di Dio rimane fermo, portando questo sigillo: «Il Signore conosce quelli che sono suoi», e «Si ritragga dall'iniquità chiunque pronuncia il nome del Signore»" (2 Timoteo 2:18-19); "Da tempi lontani il SIGNORE mi è apparso. «Sì, io ti amo di un amore eterno; perciò ti prolungo la mia bontà" (Geremia 31:3).

[334] "In virtù di questa «volontà» noi siamo stati santificati, mediante l'offerta del corpo di Gesù Cristo fatta una volta per sempre ... Infatti con un'unica offerta egli ha reso perfetti per sempre quelli che sono santificati. ... Or il Dio della pace che in virtù del sangue del patto eterno ha tratto dai morti il grande pastore delle pecore, il nostro Signore Gesù ... vi renda perfetti in ogni bene, affinché facciate la sua volontà, e operi in voi ciò che è gradito davanti a lui, per mezzo di Gesù Cristo; a lui sia la gloria nei secoli dei secoli. Amen ... è entrato una volta per sempre nel luogo santissimo, non con sangue di capri e di vitelli, ma con il proprio sangue. Così ci ha acquistato una redenzione eterna ... Per questo egli è mediatore di un nuovo patto. La sua morte è avvenuta per redimere dalle trasgressioni commesse sotto il primo patto, affinché i chiamati ricevano l'eterna eredità promessa" (Ebrei 10:10,14; 13:20,21; 9:1215); "Chi accuserà gli eletti di Dio? Dio è colui che li giustifica ... né potenze, né altezza, né profondità, né alcun'altra creatura potranno separarci dall'amore di Dio che è in Cristo Gesù, nostro Signore" (Romani 8:3339); "Io non sono più nel mondo, ma essi sono nel mondo, e io vengo a te. Padre santo, conservali nel tuo nome, quelli che tu mi hai dati, affinché siano uno, come noi ... Padre, io voglio che dove sono io, siano con me anche quelli che tu mi hai dati, affinché vedano la mia gloria che tu mi hai data; poiché mi hai amato prima della fondazione del mondo" (Giovanni 17:11,24); "....ma io ho pregato per te, affinché la tua fede non venga meno; e tu, quando sarai convertito, fortifica i tuoi fratelli»" (Luca 22:32); "Perciò egli può salvare perfettamente quelli che per mezzo di lui si avvicinano a Dio, dal momento che vive sempre per intercedere per loro" (Ebrei 7:25).

[335] "...e io pregherò il Padre, ed Egli vi darà un altro consolatore, perché stia con voi per sempre, lo Spirito della verità, che il mondo non può ricevere perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete, perché dimora con voi, e sarà in voi" (Giovanni 14:16-17); "Ma quanto a voi, l'unzione che avete ricevuta da lui rimane in voi, e non avete bisogno dell'insegnamento di nessuno; ma siccome la sua unzione vi insegna ogni cosa ed è veritiera, e non è menzogna, rimanete in lui come essa vi ha insegnato" (1 Giovanni 2:27); "Chiunque è nato da Dio non persiste nel commettere peccato, perché il seme divino rimane in lui, e non può persistere nel peccare perché è nato da Dio" (1 Giovanni 3:9).

[336] "Farò con loro un patto eterno, che non mi allontanerò più da loro per cessare di far loro del bene; metterò il mio timore nel loro cuore, perché non si allontanino da me" (Geremia 32:40).

[337] "...e io do loro la vita eterna e non periranno mai e nessuno le rapirà dalla mia mano" (Giovanni 10:28); "Ma il Signore è fedele ed egli vi renderà saldi e vi guarderà dal maligno" (2 Tessalonicesi 3:3); "Sono usciti di mezzo a noi, ma non erano dei nostri; perché se fossero stati dei nostri, sarebbero rimasti con noi; ma ciò è avvenuto perché fosse manifesto che non tutti sono dei nostri" (1 Giovanni 2:19).

[338] "Ma egli lo negò davanti a tutti, dicendo: «Non so che cosa dici» ... Ed egli negò di nuovo giurando: «Non conosco quell'uomo» ... Allora egli cominciò a imprecare e a giurare: «Non conosco quell'uomo!» In quell'istante il gallo cantò" (Matteo 26:70,72,74).

[339] Vedi Salmo 51.

[340] "Tu vai incontro a chi gode nel praticare la giustizia, a chi, camminando nelle tue vie, si ricorda di te; ma tu ti sei adirato, perché abbiamo peccato nel tempo passato, ma noi saremo salvati ... Non c'è più nessuno che invochi il tuo nome, che si risvegli per attenersi a te; poiché tu ci hai nascosto la tua faccia, e ci lasci consumare dalle nostre iniquità ... Non adirarti fino all'estremo, o SIGNORE! Non ricordarti dell'iniquità per sempre; ecco, guarda, ti supplichiamo; noi siamo tutti tuo popolo" (Isaia 64:5,7,9); "Dopo che ebbe finito i giorni del lutto, Davide la mandò a prendere in casa sua. Lei divenne sua moglie e gli partorì un figlio. Ma quello che Davide aveva fatto dispiacque al SIGNORE" (2 Samuele 11:27).

[341] "Non rattristate lo Spirito Santo di Dio con il quale siete stati suggellati per il giorno della redenzion" (Efesini 4:30).

[342]  "Fammi di nuovo udire canti di gioia e letizia, ed esulteranno quelle ossa che hai spezzate. Distogli lo sguardo dai miei peccati, e cancella tutte le mie colpe. O Dio, crea in me un cuore puro e rinnova dentro di me uno spirito ben saldo. Non respingermi dalla tua presenza e non togliermi il tuo santo Spirito" (Salmo 51:8-11); "Ma ho questo contro di te: che hai abbandonato il tuo primo amore." (Apocalisse 2:4); "Io dormivo, ma il mio cuore vegliava. Sento la voce del mio amico che bussa e dice: «Aprimi, sorella mia, amica mia, colomba mia, o mia perfetta! Poiché il mio capo è coperto di rugiada e le mie chiome sono piene di gocce della notte». Io mi sono tolta la gonna; come me la rimetterei ancora? Mi sono lavata i piedi; come li sporcherei ancora? L'amico mio ha passato la mano per la finestra, il mio amore si è agitato per lui. Mi sono alzata per aprire al mio amico, e le mie mani hanno stillato mirra, le mie dita mirra liquida, sulla maniglia della serratura. Ho aperto all'amico mio, ma l'amico mio si era ritirato, era partito. Ero fuori di me mentr'egli parlava; l'ho cercato, ma non l'ho trovato; l'ho chiamato, ma non mi ha risposto" (Cantico 5:26).

[343] "SIGNORE, perché ci fai peregrinare lontano dalle tue vie e rendi duro il nostro cuore perché non ti tema? Ritorna, per amor dei tuoi servi, delle tribù della tua eredità!" (Isaia 63:17); "...perché non avevano capito il fatto dei pani, anzi il loro cuore era indurito ... Poi apparve agli undici mentre erano a tavola e li rimproverò della loro incredulità e durezza di cuore, perché non avevano creduto a quelli che l'avevano visto risuscitato" (Marco 6:52; 16:14).

[344] "Finché ho taciuto, le mie ossa si consumavano tra i lamenti che facevo tutto il giorno ... Poiché giorno e notte la tua mano si appesantiva su di me, il mio vigore inaridiva come per arsura d'estate ... Fammi di nuovo udire canti di gioia e letizia, ed esulteranno quelle ossa che hai spezzate" (Salmo 32:3,4; 51:8).

[345] "Tuttavia, siccome facendo così tu hai dato ai nemici del SIGNORE ampia occasione di bestemmiare, il figlio che ti è nato dovrà morire». Natan tornò a casa sua" (2 Samuele 12:14).

[346] "...se violano i miei statuti e non osservano i miei comandamenti ... io punirò il loro peccato con la verga e la loro colpa con percosse" (Salmo 89:31,32); "...ma quando siamo giudicati, siamo corretti dal Signore, per non essere condannati con il mondo" (1 Corinzi 11:32).

[347] "Tale è la sorte di tutti quelli che dimenticano Dio; la speranza dell'empio perirà. La sua baldanza è troncata, la sua fiducia è come una tela di ragno" (Giobbe 8:13-14); "I suoi capi giudicano per ottenere regali, i suoi sacerdoti insegnano per un profitto, i suoi profeti fanno predizioni per denaro, e tuttavia si appoggiano al SIGNORE e dicono: «Il SIGNORE non è forse in mezzo a noi? Non ci verrà addosso nessun male!»" (Michea 3:11); "Il SIGNORE non gli perdonerà; ma in tal caso l'ira del SIGNORE e la sua gelosia s'infiammeranno contro quell'uomo, tutte le maledizioni scritte in questo libro gli verranno addosso e il SIGNORE cancellerà il suo nome sotto il cielo" (Deuteronomio 29:19); "Altri dicevano: «Questi è il Cristo». Altri, invece, dicevano: «Ma è forse dalla Galilea che viene il Cristo?" (Giovanni 7:41).

[348] ''Tale la sorte di tutti quei che dimenticano Dio, e la speranza dell'empio perirà" (Giobbe 8:13); 'Molti mi diranno in quel giorno: "Signore, Signore, non abbiamo noi profetizzato in nome tuo e in nome tuo cacciato demòni e fatto in nome tuo molte opere potenti?" Allora dichiarerò loro: "Io non vi ho mai conosciuti; allontanatevi da me, malfattori!' (Matteo 7:22-23).

[349] "Da questo sappiamo che l'abbiamo conosciuto: se osserviamo i suoi comandamenti ... Noi sappiamo che siamo passati dalla morte alla vita, perché amiamo i fratelli. Chi non ama rimane nella morte ... Figlioli, non amiamo a parole né con la lingua, ma con i fatti e in verità .... Da questo conosceremo che siamo della verità e renderemo sicuri i nostri cuori davanti .... Carissimi, se il nostro cuore non ci condanna, abbiamo fiducia davanti a Dio ... Chi osserva i suoi comandamenti rimane in Dio e Dio in lui. Da questo conosciamo che egli rimane in noi: dallo Spirito che ci ha dato ... Perché questo è l'amore di Dio: che osserviamo i suoi comandamenti; e i suoi comandamenti non sono gravosi" (1 Giovanni 2:3; 3:14,18,19,21,24; 5:3).

[350] ".... mediante il quale abbi.... mediante il quale abbiamo anche avuto, per la fede, l'accesso a questa grazia nella quale stiamo fermi; e ci gloriamo nella speranza della gloria di Dio ... Or la speranza non delude, perché l'amore di Dio è stato sparso nei nostri cuori mediante lo Spirito Santo che ci è stato datoamo anche avuto, per la fede, l'accesso a questa grazia nella quale stiamo fermi; e ci gloriamo nella speranza della gloria di Dio ... Or la speranza non delude, perché l'amore di Dio è stato sparso nei nostri cuori mediante lo Spirito Santo che ci è stato dato" (Romani 5:2,5).

[351] "Soltanto desideriamo che ciascuno di voi dimostri sino alla fine il medesimo zelo per giungere alla pienezza della speranza ... Questa speranza la teniamo come un'àncora dell'anima, sicura e ferma, che penetra oltre la cortina" (Ebrei 6:11,19).

[352] "Così Dio, volendo mostrare con maggiore evidenza agli eredi della promessa l'immutabilità del suo proposito, intervenne con un giuramento; affinché mediante due cose immutabili, nelle quali è impossibile che Dio abbia mentito, troviamo una potente consolazione noi, che abbiamo cercato il nostro rifugio nell'afferrare saldamente la speranza che ci era messa davanti" (Ebrei 6:17-18).

[353] "Attraverso queste ci sono state elargite le sue preziose e grandissime promesse perché per mezzo di esse voi diventaste partecipi della natura divina dopo essere sfuggiti alla corruzione che è nel mondo a causa della concupiscenza. Voi, per questa stessa ragione, mettendoci da parte vostra ogni impegno, aggiungete alla vostra fede la virtù; alla virtù la conoscenza ... Perciò, fratelli, impegnatevi sempre di più a render sicura la vostra vocazione ed elezione; perché, così facendo, non inciamperete mai. In questo modo infatti vi sarà ampiamente concesso l'ingresso nel regno eterno del nostro Signore e Salvatore Gesù Cristo" (2 Pietro 1:4-5,10-11); "Da questo sappiamo che l'abbiamo conosciuto: se osserviamo i suoi comandamenti ... Noi sappiamo che siamo passati dalla morte alla vita, perché amiamo i fratelli. Chi non ama rimane nella morte" (1 Giovanni 2:3, 3:14); "Questo, infatti, è il nostro vanto: la testimonianza della nostra coscienza di esserci comportati nel mondo, e specialmente verso di voi, con la semplicità e la sincerità di Dio, non con sapienza carnale ma con la grazia di Dio" (2 Corinzi 1:12).

[354] "E voi non avete ricevuto uno spirito di servitù per ricadere nella paura, ma avete ricevuto lo Spirito di adozione, mediante il quale gridiamo: «Abbà! Padre!» 16 Lo Spirito stesso attesta insieme con il nostro spirito che siamo figli di Dio" (Romani 8:15-16).

[355] "In lui voi pure, dopo aver ascoltato la parola della verità, il vangelo della vostra salvezza, e avendo creduto in lui, avete ricevuto il sigillo dello Spirito Santo che era stato promesso, il quale è pegno della nostra eredità fino alla piena redenzione di quelli che Dio si è acquistati a lode della sua gloria ... Non rattristate lo Spirito Santo di Dio con il quale siete stati suggellati per il giorno della redenzione" (Efesini 1:13-14; 4:30); "Or colui che con voi ci fortifica in Cristo e che ci ha unti, è Dio; egli ci ha pure segnati con il proprio sigillo e ha messo la caparra dello Spirito nei nostri cuori" (2 Corinzi 1:21-22).

[356] "Vi ho scritto queste cose perché sappiate che avete la vita eterna, voi che credete nel nome del Figlio di Dio" (1 Giovanni 5:13); "Chi di voi teme il SIGNORE e ascolta la voce del suo servo? Sebbene cammini nelle tenebre, privo di luce, confidi nel nome del SIGNORE e si appoggi al suo Dio!" (Isaia 1:10); "Subito il padre del bambino esclamò: «Io credo; vieni in aiuto alla mia incredulità" (Marco 9:24); Leggere anche Salmo 77:112.

[357] "Ora noi non abbiamo ricevuto lo spirito del mondo, ma lo Spirito che viene da Dio, per conoscere le cose che Dio ci ha donate" (1 Corinzi 2:12); "Da questo conosciamo che rimaniamo in lui ed egli in noi: dal fatto che ci ha dato del suo Spirito" (1 Giovanni 4:13); "Soltanto desideriamo che ciascuno di voi dimostri sino alla fine il medesimo zelo per giungere alla pienezza della speranza, affinché non diventiate indolenti, ma siate imitatori di quelli che per fede e pazienza ereditano le promesse" (Ebrei 6:11-12); "...e faccia sì che Cristo abiti per mezzo della fede nei vostri cuori, perché, radicati e fondati nell'amore ... e di conoscere questo amore che sorpassa ogni conoscenza, affinché siate ricolmi di tutta la pienezza di Dio" (Efesini 3:1719).

[358] "Perciò, fratelli, impegnatevi sempre di più a render sicura la vostra vocazione ed elezione; perché, così facendo, non inciamperete mai" (2 Pietro 1:10).

[359] " Giustificati dunque per fede, abbiamo pace con Dio per mezzo di Gesù Cristo, nostro Signore, mediante il quale abbiamo anche avuto, per la fede, l'accesso a questa grazia nella quale stiamo fermi; e ci gloriamo nella speranza della gloria di Dio; ... Or la speranza non delude, perché l'amore di Dio è stato sparso nei nostri cuori mediante lo Spirito Santo che ci è stato dato. ... perché il regno di Dio non consiste in vivanda né in bevanda, ma è giustizia, pace e gioia nello Spirito Santo. ... Or il Dio della speranza vi riempia di ogni gioia e di ogni pace nella fede, affinché abbondiate nella speranza, per la potenza dello Spirito Santo" (Romani 5:1-2,5; 14:17; 15:13); "Benedetto sia il Dio e Padre del nostro Signore Gesù Cristo, che ci ha benedetti di ogni benedizione spirituale nei luoghi celesti in Cristo. In lui ci ha eletti prima della creazione del mondo perché fossimo santi e irreprensibili dinanzi a lui" (Efesini 1:3-4); "Molti van dicendo: «Chi ci farà vedere la prosperità?» O SIGNORE, fa' risplendere su di noi la luce del tuo volto! Tu m'hai messo in cuore più gioia di quella che essi provano quando il loro grano e il loro mosto abbondano ... Io correrò per la via dei tuoi comandamenti, perché mi hai allargato il cuore" (Salmo 4:6-7; 119:32).

[360] "Figlioli miei, vi scrivo queste cose perché non pecchiate; e se qualcuno ha peccato, noi abbiamo un avvocato presso il Padre: Gesù Cristo, il giusto. Egli è il sacrificio propiziatorio per i nostri peccati, e non soltanto per i nostri, ma anche per quelli di tutto il mondo" (1 Giovanni 2:1-2); "Che diremo dunque? Rimarremo forse nel peccato affinché la grazia abbondi? No di certo! Noi che siamo morti al peccato, come vivremmo ancora in esso?" (Romani 6:1-2); "Infatti la grazia di Dio, salvifica per tutti gli uomini, si è manifestata, 12 e ci insegna a rinunciare all'empietà e alle passioni mondane, per vivere in questo mondo moderatamente, giustamente e in modo santo ... Egli ha dato se stesso per noi per riscattarci da ogni iniquità e purificarsi un popolo che gli appartenga, zelante nelle opere buone" (Tito 2:11-12,14); "Poiché abbiamo queste promesse, carissimi, purifichiamoci da ogni contaminazione di carne e di spirito, compiendo la nostra santificazione nel timore di Dio" (2 Corinzi 7:1); "Non c'è dunque più nessuna condanna per quelli che sono in Cristo Gesù ... Così dunque, fratelli, non siamo debitori alla carne per vivere secondo la carne" (Romani 8:1,12); "Carissimi, ora siamo figli di Dio, ma non è stato ancora manifestato ciò che saremo. Sappiamo che quand'egli sarà manifestato saremo simili a lui, perché lo vedremo com'egli è. E chiunque ha questa speranza in lui, si purifica com'egli è puro" (1 Giovanni 3:2-3); "Ma presso di te è il perdono, perché tu sia temuto" (Salmo 130:4); "Se diciamo che abbiamo comunione con lui e camminiamo nelle tenebre, noi mentiamo e non mettiamo in pratica la verità. Ma se camminiamo nella luce, com'egli è nella luce, abbiamo comunione l'uno con l'altro, e il sangue di Gesù, suo Figlio, ci purifica da ogni peccato" (1 Giovanni 1:6-7).

[361] " Io dormivo, ma il mio cuore vegliava. Sento la voce del mio amico che bussa e dice: «Aprimi, sorella mia, amica mia, colomba mia, o mia perfetta! Poiché il mio capo è coperto di rugiada e le mie chiome sono piene di gocce della notte». Io mi sono tolta la gonna; come me la rimetterei ancora? Mi sono lavata i piedi; come li sporcherei ancora? ... Ho aperto all'amico mio, ma l'amico mio si era ritirato, era partito. Ero fuori di me mentr'egli parlava; l'ho cercato, ma non l'ho trovato; l'ho chiamato, ma non mi ha risposto" (Cantico 5:2-3,6); "Fammi di nuovo udire canti di gioia e letizia, ed esulteranno quelle ossa che hai spezzate ... Rendimi la gioia della tua salvezza e uno spirito volenteroso mi sostenga ... Liberami dal sangue versato, o Dio, Dio della mia salvezza, e la mia lingua celebrerà la tua giustizia" (Salmo 51:8,12,14); "Non rattristate lo Spirito Santo di Dio con il quale siete stati suggellati per il giorno della redenzione. Via da voi ogni amarezza, ogni cruccio e ira e clamore e parola offensiva con ogni sorta di cattiveria!" (Efesini 4:30-31); "Pietro, intanto, stava seduto fuori nel cortile e una serva gli si avvicinò, dicendo: «Anche tu eri con Gesù il Galileo" (Matteo 26:69); "Io, nel mio smarrimento, dicevo: «Sono respinto dalla tua presenza»; ma tu hai udito la voce delle mie suppliche, quand'ho gridato a te" (Salmo 31:22); "Chi di voi teme il SIGNORE e ascolta la voce del suo servo? Sebbene cammini nelle tenebre, privo di luce, confidi nel nome del SIGNORE e si appoggi al suo Dio!" (Isaia 50:10). Leggere anche: Salmo 77:1-10.

[362] "Chiunque è nato da Dio non persiste nel commettere peccato, perché il seme divino rimane in lui, e non può persistere nel peccare perché è nato da Dio" (1 Giovanni 3:9); "...ma io ho pregato per te, affinché la tua fede non venga meno; e tu, quando sarai convertito, fortifica i tuoi fratelli" (Luca 22:32); "Tutto il paese che vedi lo darò a te e alla tua discendenza, per sempre" (Genesi 13:15); "Se avessi detto: «Parlerò come loro», ecco, avrei tradito la stirpe dei tuoi figli ... Fammi di nuovo udire canti di gioia e letizia, ed esulteranno quelle ossa che hai spezzate ... Rendimi la gioia della tua salvezza e uno spirito volenteroso mi sostenga" (Salmo 73:15; 51:8,12); "Chi di voi teme il SIGNORE e ascolta la voce del suo servo? Sebbene cammini nelle tenebre, privo di luce, confidi nel nome del SIGNORE e Quanto a me, io volgerò lo sguardo verso il SIGNORE, spererò nel Dio della mia salvezza; il mio Dio mi ascolterà.si appoggi al suo Dio! ... Io sopporterò lo sdegno del SIGNORE, perché ho peccato contro di lui, finché egli difenda la mia causa e mi faccia giustizia; egli mi condurrà fuori alla luce e io contemplerò la sua giustizia" (Isaia 50:10).

[363] "Quanto a me, io volgerò lo sguardo verso il SIGNORE, spererò nel Dio della mia salvezza; il mio Dio mi ascolterà. Non ti rallegrare per me, o mia nemica! Se sono caduta, mi rialzerò; se sto seduta nelle tenebre, il SIGNORE è la mia luce. Io sopporterò lo sdegno del SIGNORE, perché ho peccato contro di lui, finché egli difenda la mia causa e mi faccia giustizia; egli mi condurrà fuori alla luce e io contemplerò la sua giustizia." (Michea 7:79); "Farò con loro un patto eterno, che non mi allontanerò più da loro per cessare di far loro del bene; metterò il mio timore nel loro cuore, perché non si allontanino da me" (Geremia 32:40); "Lasci l'empio la sua via e l'uomo iniquo i suoi pensieri; si converta egli al SIGNORE che avrà pietà di lui, al nostro Dio che non si stanca di perdonare ... Come la pioggia e la neve scendono dal cielo e non vi ritornano senza aver annaffiato la terra, senza averla fecondata e fatta germogliare, affinché dia seme al seminatore e pane da mangiare" (Isaia 55:710); "Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato? Te ne stai lontano, senza soccorrermi, senza dare ascolto alle parole del mio gemito!" (Salmo 22:1).

[364] "E Dio disse: «Facciamo l'uomo a nostra immagine, a nostra somiglianza, e domini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutte le bestie selvatiche e su tutti i rettili che strisciano sulla terra». Dio creò l'uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò; maschio e femmina li creò ... ma dell'albero della conoscenza del bene e del male non devi mangiare, perché, quando tu ne mangiassi, certamente moriresti" (Genesi 1:26-27; 2:17); "Quando i pagani, che non hanno la legge, per natura agiscono secondo la legge, essi, pur non avendo legge, sono legge a se stessi; essi dimostrano che quanto la legge esige è scritto nei loro cuori come risulta dalla testimonianza della loro coscienza e dai loro stessi ragionamenti, che ora li accusano ora li difendono ... Mosè infatti descrive la giustizia che viene dalla legge così: L'uomo che la pratica vivrà per essa ... Quindi, come a causa di un solo uomo il peccato è entrato nel mondo e con il peccato la morte, così anche la morte ha raggiunto tutti gli uomini, perché tutti hanno peccato ... Similmente, come per la disobbedienza di uno solo tutti sono stati costituiti peccatori, così anche per l'obbedienza di uno solo tutti saranno costituiti giusti" (Romani 2:14-15; 10:5; 5:12,19); "Quelli invece che si richiamano alle opere della legge, stanno sotto la maledizione, poiché sta scritto: Maledetto chiunque non rimane fedele a tutte le cose scritte nel libro della legge per praticarle. E che nessuno possa giustificarsi davanti a Dio per la legge risulta dal fatto che il giusto vivrà in virtù della fede. Ora la legge non si basa sulla fede; al contrario dice che chi praticherà queste cose, vivrà per esse" (Galati 3:10-12); "Vedi, solo questo ho trovato: Dio ha fatto l'uomo retto, ma essi cercano tanti fallaci ragionamenti" (Ecclesiaste 7:29); "e disse all'uomo: «Ecco, temere Dio, questo è sapienza e schivare il male, questo è intelligenza»" (Giobbe 28:28).

[365] "Così anche Raab, la meretrice, non venne forse giustificata in base alle opere per aver dato ospitalità agli esploratori e averli rimandati per altra via? ... Certo, se adempite il più importante dei comandamenti secondo la Scrittura: amerai il prossimo tuo come te stesso, fate bene .... Poiché chiunque osservi tutta la legge, ma la trasgredisca anche in un punto solo, diventa colpevole di tutto ... Parlate e agite come persone che devono essere giudicate secondo una legge di libertà" (Giacomo 2:25; 2:8,1012); " Non abbiate alcun debito con nessuno, se non quello di un amore vicendevole; perché chi ama il suo simile ha adempiuto la legge. Infatti il precetto: Non commettere adulterio, non uccidere, non rubare, non desiderare e qualsiasi altro comandamento, si riassume in queste parole: Amerai il prossimo tuo come te stesso" (Romani 13:8-9); "Potrai esigerlo dallo straniero; ma quanto al tuo diritto nei confronti di tuo fratello, lo lascerai cadere ... Il Signore scrisse su quelle tavole la stessa iscrizione di prima, cioè i dieci comandamenti che il Signore aveva promulgati per voi sul monte, in mezzo al fuoco, il giorno dell'assemblea. Il Signore me li consegnò" (Deuteronomio 15:3; 10:4); "Aveva detto a Mosè: «Sali verso il Signore tu e Aronne, Nadab e Abiu e insieme settanta anziani d'Israele; voi vi prostrerete da lontano" (Esodo 24:1).

[366]  "Gli rispose: «Amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente. Questo è il più grande e il primo dei comandamenti. E il secondo è simile al primo: Amerai il prossimo tuo come te stesso. Da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti»" (Matteo 22:3740).

[367] "Avendo infatti la legge solo un'ombra dei beni futuri e non la realtà stessa delle cose, non ha il potere di condurre alla perfezione, per mezzo di quei sacrifici che si offrono continuamente di anno in anno, coloro che si accostano a Dio" (Ebrei 10:1); "Ecco, io faccio un altro esempio: per tutto il tempo che l'erede è fanciullo, non è per nulla differente da uno schiavo, pure essendo padrone di tutto; ma dipende da tutori e amministratori, fino al termine stabilito dal padre. Così anche noi quando eravamo fanciulli, eravamo come schiavi degli elementi del mondo" (Galati 4:13); "...tutte cose queste che sono ombra delle future; ma la realtà invece è Cristo!" (Colossesi 2:17). Leggere Ebrei 9.

[368] "Togliete via il lievito vecchio, per essere pasta nuova, poiché siete azzimi. E infatti Cristo, nostra Pasqua, è stato immolato!" (1 Corinzi 5:7); "Perciò uscite di mezzo a loro e riparatevi, dice il Signore, non toccate nulla d'impuro. E io vi accoglierò" (2 Corinzi 6:17); "....altri salvateli strappandoli dal fuoco, di altri infine abbiate compassione con timore, guardandovi perfino dalla veste contaminata dalla loro carne" (Giuda 23).

[369] "…annullando il documento scritto del nostro debito, le cui condizioni ci erano sfavorevoli. Egli lo ha tolto di mezzo inchiodandolo alla croce; avendo privato della loro forza i Principati e le Potestà ne ha fatto pubblico spettacolo dietro al corteo trionfale di Cristo. Nessuno dunque vi condanni più in fatto di cibo o di bevanda, o riguardo a feste, a noviluni e a sabati: tutte cose queste che sono ombra delle future; ma la realtà invece è Cristo!" (Colossesi 2:14-17); "Egli stringerà una forte alleanza con molti per una settimana e, nello spazio di metà settimana, farà cessare il sacrificio e l'offerta; sull'ala del tempio porrà l'abominio della desolazione e ciò sarà sino alla fine, fino al termine segnato sul devastatore" (Daniele 9:27); "...annullando, per mezzo della sua carne, la legge fatta di prescrizioni e di decreti, per creare in se stesso, dei due, un solo uomo nuovo, facendo la pace, e per riconciliare tutti e due con Dio in un solo corpo, per mezzo della croce, distruggendo in se stesso l'inimicizia" (Efesini 2:15-16).

[370] "Non avete inteso che fu detto: Occhio per occhio e dente per dente; ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi se uno ti percuote la guancia destra, tu porgigli anche l'altra tolto lo scettro da Giuda né il bastone del comando tra i suoi piedi, finché verrà colui al quale esso appartiene e a cui è dovuta l'obbedienza dei popoli" (Genesi 49:10); "State sottomessi ad ogni istituzione umana per amore del Signore: sia al re come sovrano, sia ai governatori come ai suoi inviati per punire i malfattori e premiare i buoni" (1 Pietro 2:13-14); "Non pensate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non son venuto per abolire, ma per dare compimento ... Avete inteso che fu detto: Occhio per occhio e dente per dente; ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi se uno ti percuote la guancia destra, tu porgigli anche l'altra" (Matteo 5:17,38-39); "Io non dico questo da un punto di vista umano; è la Legge che dice così. Sta scritto infatti nella legge di Mosè: Non metterai la museruola al bue che trebbia. Forse Dio si dà pensiero dei buoi? Oppure lo dice proprio per noi? Certamente fu scritto per noi. Poiché colui che ara deve arare nella speranza di avere la sua parte, come il trebbiatore trebbiare nella stessa speranza" (1 Corinzi 9:810). Leggere anche Esodo 21 e 22:1-29.

[371] "Non abbiate alcun debito con nessuno, se non quello di un amore vicendevole; perché chi ama il suo simile ha adempiuto la legge. Infatti il precetto: Non commettere adulterio, non uccidere, non rubare, non desiderare e qualsiasi altro comandamento, si riassume in queste parole: Amerai il prossimo tuo come te stesso. L'amore non fa nessun male al prossimo: pieno compimento della legge è l'amore" (Romani 13:8-10); "Onora tuo padre e tua madre: è questo il primo comandamento associato a una promessa" (Efesini 6:2); "Da questo sappiamo d'averlo conosciuto: se osserviamo i suoi comandamenti. Chi dice: «Lo conosco» e non osserva i suoi comandamenti, è bugiardo e la verità non è in lui; ma chi osserva la sua parola, in lui l'amore di Dio è veramente perfetto. Da questo conosciamo di essere in lui. Chi dice di dimorare in Cristo, deve comportarsi come lui si è comportato. Carissimi, non vi scrivo un nuovo comandamento, ma un comandamento antico, che avete ricevuto fin da principio. Il comandamento antico è la parola che avete udito. E tuttavia è un comandamento nuovo quello di cui vi scrivo, il che è vero in lui e in voi, perché le tenebre stanno diradandosi e la vera luce già risplende" (1 Giovanni 2:3-8).

[372]  "Poiché chiunque osservi tutta la legge, ma la trasgredisca anche in un punto solo, diventa colpevole di tutto; infatti colui che ha detto: Non commettere adulterio, ha detto anche: Non uccidere. Ora se tu non commetti adulterio, ma uccidi, ti rendi trasgressore della legge" (Giacomo 2:10-11).

[373] "Non pensate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non son venuto per abolire, ma per dare compimento. In verità vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà neppure un iota o un segno dalla legge, senza che tutto sia compiuto. Chi dunque trasgredirà uno solo di questi precetti, anche minimi, e insegnerà agli uomini a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà agli uomini, sarà considerato grande nel regno dei cieli" (Matteo 5:1719); "Certo, se adempite il più importante dei comandamenti secondo la Scrittura: amerai il prossimo tuo come te stesso, fate bene" (Giacomo 2:8); "Togliamo dunque ogni valore alla legge mediante la fede? Nient'affatto, anzi confermiamo la legge" (Romani 3:31).

[374]  "Il peccato infatti non dominerà più su di voi poiché non siete più sotto la legge, ma sotto la grazia" (Romani 6:14); ".... sapendo tuttavia che l'uomo non è giustificato dalle opere della legge ma soltanto per mezzo della fede in Gesù Cristo, abbiamo creduto anche noi in Gesù Cristo per essere giustificati dalla fede in Cristo e non dalle opere della legge; poiché dalle opere della legge non verrà mai giustificato nessuno» ... Cristo ci ha riscattati dalla maledizione della legge, diventando lui stesso maledizione per noi, come sta scritto: Maledetto chi pende dal legno ... Ma quando venne la pienezza del tempo, Dio mandò il suo Figlio, nato da donna, nato sotto la legge, per riscattare coloro che erano sotto la legge, perché ricevessimo l'adozione a figli" (Galati 2:16; 3:13; 4:4-5); "...e che per lui chiunque crede riceve giustificazione da tutto ciò da cui non vi fu possibile essere giustificati mediante la legge di Mosè" (Atti 13:39); "Non c'è dunque più nessuna condanna per quelli che sono in Cristo Gesù" (Romani 8:1).

[375] "Così la legge è santa e santo e giusto e buono è il comandamento ... Infatti acconsento nel mio intimo alla legge di Dio ... Siano rese grazie a Dio per mezzo di Gesù Cristo nostro Signore! Io dunque, con la mente, servo la legge di Dio, con la carne invece la legge del peccato" (Romani 7:12,22,25); "Frecce acute di un prode, con carboni di ginepro. Me infelice: abito straniero in Mosoch, dimoro fra le tende di Cedar! Troppo io ho dimorato con chi detesta la pace" (Salmi 119:46) "La circoncisione non conta nulla, e la non circoncisione non conta nulla; conta invece l'osservanza dei comandamenti di Dio" (1 Corinzi 7:19); "Tutta la legge infatti trova la sua pienezza in un solo precetto: amerai il prossimo tuo come te stesso. Ma se vi mordete e divorate a vicenda, guardate almeno di non distruggervi del tutto gli uni gli altri! Vi dico dunque: camminate secondo lo Spirito e non sarete portati a soddisfare i desideri della carne; la carne infatti ha desideri contrari allo Spirito e lo Spirito ha desideri contrari alla carne; queste cose si oppongono a vicenda, sicché voi non fate quello che vorreste. Ma se vi lasciate guidare dallo Spirito, non siete più sotto la legge. Del resto le opere della carne sono ben note: fornicazione, impurità, libertinaggio, idolatria, stregonerie, inimicizie, discordia, gelosia, dissensi, divisioni, fazioni, invidie, ubriachezze, orge e cose del genere; circa queste cose vi preavviso, come già ho detto, che chi le compie non erediterà il regno di Dio. Il frutto dello Spirito invece è amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé; contro queste cose non c'è legge" (Galati 5:1423).

[376] "Che diremo dunque? Che la legge è peccato? No certamente! Però io non ho conosciuto il peccato se non per la legge, né avrei conosciuto la concupiscenza, se la legge non avesse detto: Non desiderare ... Infatti in virtù delle opere della legge nessun uomo sarà giustificato davanti a lui, perché per mezzo della legge si ha solo la conoscenza del peccato" (Romani 7:7; 3:20).

[377] "Perché se uno ascolta soltanto e non mette in pratica la parola, somiglia a un uomo che osserva il proprio volto in uno specchio ... Chi invece fissa lo sguardo sulla legge perfetta, la legge della libertà, e le resta fedele, non come un ascoltatore smemorato ma come uno che la mette in pratica, questi troverà la sua felicità nel praticarla" (Giacomo 1:2325); "...e io un tempo vivevo senza la legge. Ma, sopraggiunto quel comandamento, il peccato ha preso vita ... Sappiamo infatti che la legge è spirituale, mentre io sono di carne, venduto come schiavo del peccato ... Sono uno sventurato! Chi mi libererà da questo corpo votato alla morte?" (Romani 7:9,14,24).

[378] "Così la legge è per noi come un pedagogo che ci ha condotto a Cristo, perché fossimo giustificati per la fede" (Galati 3:24); "Sono uno sventurato! Chi mi libererà da questo corpo votato alla morte? Siano rese grazie a Dio per mezzo di Gesù Cristo nostro Signore! Io dunque, con la mente, servo la legge di Dio, con la carne invece la legge del peccato ... Essa sarà dunque chiamata adultera se, mentre vive il marito, passa a un altro uomo, ma se il marito muore, essa è libera dalla legge e non è più adultera se passa a un altro uomo. Alla stessa maniera, fratelli miei, anche voi, mediante il corpo di Cristo, siete stati messi a morte quanto alla legge, per appartenere ad un altro, cioè a colui che fu risuscitato dai morti, affinché noi portiamo frutti per Dio" (Romani 7:24-25; 7:3-4).

[379] "Poiché colui che ha detto: «Non commettere adulterio», ha detto anche: «Non uccidere». Quindi, se tu non commetti adulterio ma uccidi, sei trasgressore della legge" (Giacomo 2:11); "Ho trattenuto i miei piedi da ogni sentiero malvagio, per osservare la tua parola ... Mediante i tuoi precetti io divento intelligente; perciò detesto ogni doppiezza ... Per questo ritengo giusti tutti i tuoi precetti e odio ogni sentiero di menzogna" (Salmi 119:101,104,128).

[380] "Ora, dopo tutto quello che ci è accaduto a causa delle nostre azioni malvagie e delle nostre grandi colpe, poiché tu, nostro Dio, ci hai puniti meno severamente di quanto le nostre colpe avrebbero meritato, e hai conservato di noi un residuo come questo, dovremmo di nuovo violare i tuoi comandamenti e imparentarci con questi popoli abominevoli? La tua ira non s'infiammerebbe forse contro di noi fino a consumarci e a non lasciar più né residuo né superstite?" (Esdra 9:13-14); "Se i suoi figli abbandonano la mia legge e non camminano secondo i miei ordini, se violano i miei statuti e non osservano i miei comandamenti, io punirò il loro peccato con la verga e la loro colpa con percosse; ma non gli ritirerò la mia grazia e non verrò meno alla mia fedeltà. Non violerò il mio patto e non muterò quanto ho promesso" (Salmi 89:3034).

[381] "E che armonia c'è fra il tempio di Dio e gli idoli? Noi siamo infatti il tempio del Dio vivente, come disse Dio: «Abiterò e camminerò in mezzo a loro, sarò il loro Dio ed essi saranno il mio popolo" (2 Corinzi 6:16); "Onora tuo padre e tua madre (questo è il primo comandamento con promessa) affinché tu sia felice e abbia lunga vita sulla terra" (Efesini 6:2-3); "Ma gli umili erediteranno la terra e godranno di una gran pace" (Salmi 37:11); "Beati i mansueti, perché erediteranno la terra" (Matteo 5:5); "Anche il tuo servo è da essi ammaestrato; v'è gran ricompensa a osservarli" (Salmi 19:11). Leggere Levitico 26:1-14.

[382] "...sappiamo che l'uomo non è giustificato per le opere della legge ma soltanto per mezzo della fede in Cristo Gesù, e abbiamo anche noi creduto in Cristo Gesù per essere giustificati dalla fede in Cristo e non dalle opere della legge; perché dalle opere della legge nessuno sarà giustificato" (Galati 2:16); "Così, anche voi, quando avrete fatto tutto ciò che vi è comandato, dite: "Noi siamo servi inutili; abbiamo fatto quello che eravamo in obbligo di fare" (Luca 17:10).

[383] "Non regni dunque il peccato nel vostro corpo mortale per ubbidire alle sue concupiscenze; e non prestate le vostre membra al peccato, come strumenti d'iniquità; ma presentate voi stessi a Dio, come di morti fatti viventi, e le vostre membra come strumenti di giustizia a Dio; infatti il peccato non avrà più potere su di voi; perché non siete sotto la legge ma sotto la grazia" (Romani 6:12-14); "Infine, siate tutti concordi, compassionevoli, pieni di amore fraterno, misericordiosi e umili; ... perché gli occhi del Signore sono sui giusti e i suoi orecchi sono attenti alle loro preghiere; ma la faccia del Signore è contro quelli che fanno il male»" (1 Pietro 3:812); "Chi è l'uomo che desidera la vita e che brama lunghi giorni per poter gioire del bene? Trattieni la tua lingua dal male e le tue labbra da parole bugiarde. Allontànati dal male e fa' il bene; cerca la pace e adoperati per essa. Gli occhi del SIGNORE sono sui giusti e i suoi orecchi sono attenti al loro grido. Il volto del SIGNORE è contro quelli che fanno il male per cancellar dalla terra il loro ricordo" (Salmi 34:1216); "Perciò, ricevendo un regno che non può essere scosso, siamo riconoscenti, e offriamo a Dio un culto gradito, con riverenza e timore! Perché il nostro Dio è anche un fuoco consumante" (Ebrei 12:28-29).

[384]  "La legge è dunque contraria alle promesse di Dio? No di certo; perché se fosse stata data una legge capace di produrre la vita, allora sì, la giustizia sarebbe venuta dalla legge" (Galati 3:21).

[385] "Metterò dentro di voi il mio Spirito e farò in modo che camminerete secondo le mie leggi, e osserverete e metterete in pratica le mie prescrizioni" (Ezechiele 36:27); "Questo è il patto che farò con la casa d'Israele dopo quei giorni», dice il Signore: «io metterò le mie leggi nelle loro menti, e scriverò sui loro cuori; e sarò il loro Dio, ed essi saranno il mio popolo" (Ebrei 8:10); "ma questo è il patto che farò con la casa d'Israele, dopo quei giorni», dice il SIGNORE: «io metterò la mia legge nell'intimo loro, la scriverò sul loro cuore, e io sarò loro Dio, ed essi saranno mio popolo" (Geremia 31:33).

[386] "Egli ha dato se stesso per noi per riscattarci da ogni iniquità e purificarsi un popolo che gli appartenga, zelante nelle opere buone" (Tito 2:14); "...e per aspettare dai cieli il Figlio suo che egli ha risuscitato dai morti; cioè, Gesù che ci libera dall'ira imminente" (1 Tessalonicesi 1:10); "Cristo ci ha riscattati dalla maledizione della legge, essendo divenuto maledizione per noi (poiché sta scritto: «Maledetto chiunque è appeso al legno»)" (Galati 3:13).

[387] "...he ha dato se stesso per i nostri peccati, per sottrarci al presente secolo malvagio, secondo la volontà del nostro Dio e Padre" (Galati 1:4); "Dio ci ha liberati dal potere delle tenebre e ci ha trasportati nel regno del suo amato Figlio" (Colossesi 1:13); "...per aprire loro gli occhi, affinché si convertano dalle tenebre alla luce e dal potere di Satana a Dio, e ricevano, per la fede in me, il perdono dei peccati e la loro parte di eredità tra i santificati" (Atti 26:18); "...infatti il peccato non avrà più potere su di voi; perché non siete sotto la legge ma sotto la grazia" (Romani 6:14).

[388] "Or sappiamo che tutte le cose cooperano al bene di quelli che amano Dio, i quali sono chiamati secondo il suo disegno" ( Romani 8:28); "È stata un bene per me l'afflizione subita, perché imparassi i tuoi statuti" (Salmi 119:71); "Quando poi questo corruttibile avrà rivestito incorruttibilità e questo mortale avrà rivestito immortalità, allora sarà adempiuta la parola che è scritta: «La morte è stata sommersa nella vittoria». «O morte, dov'è la tua vittoria? O morte, dov'è il tuo dardo?». Ora il dardo della morte è il peccato, e la forza del peccato è la legge; ma ringraziato sia Dio, che ci dà la vittoria per mezzo del nostro Signore Gesù Cristo" (1 Corinzi 15:54 57); "Non c'è dunque più nessuna condanna per quelli che sono in Cristo Gesù" (Romani 8:1).

[389] "Giustificati dunque per fede, abbiamo pace con Dio per mezzo di Gesù Cristo, nostro Signore, mediante il quale abbiamo anche avuto, per la fede, l'accesso a questa grazia nella quale stiamo fermi; e ci gloriamo nella speranza della gloria di Dio" (Romani 5:1-2).

[390] "... infatti tutti quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio, sono figli di Dio. E voi non avete ricevuto uno spirito di servitù per ricadere nella paura, ma avete ricevuto lo Spirito di adozione, mediante il quale gridiamo: «Abbà! Padre!»" (Romani 8:14-15); "ell'amore non c'è paura; anzi, l'amore perfetto caccia via la paura, perché chi ha paura teme un castigo. Quindi chi ha paura non è perfetto nell'amore" (1 Giovanni 4:18).

[391] "In tal modo, coloro che hanno la fede sono benedetti con il credente Abraamo ... affinché la benedizione di Abraamo venisse sugli stranieri in Cristo Gesù, e ricevessimo, per mezzo della fede, lo Spirito promesso" (Galati 3:9,14).

[392] "Io dico: finché l'erede è minorenne, non differisce in nulla dal servo, benché sia padrone di tutto ... Così anche noi, quando eravamo bambini, eravamo tenuti in schiavitù dagli elementi del mondo ... E, perché siete figli, Dio ha mandato lo Spirito del Figlio suo nei nostri cuori, che grida: «Abbà, Padre». Così tu non sei più servo, ma figlio; e se sei figlio, sei anche erede per grazia di Dio ... Cristo ci ha liberati perché fossimo liberi; state dunque saldi e non vi lasciate porre di nuovo sotto il giogo della schiavitù" (Galati 4:1 3,6-7; 5:1); "r dunque perché tentate Dio mettendo sul collo dei discepoli un giogo che né i padri nostri né noi siamo stati in grado di portare? Ma noi crediamo che siamo salvati mediante la grazia del Signore Gesù allo stesso modo di loro»" (Atti 15:10-11).

[393] "Avendo dunque un grande sommo sacerdote che è passato attraverso i cieli, Gesù, il Figlio di Dio, stiamo fermi nella fede che professiamo ... Accostiamoci dunque con piena fiducia al trono della grazia, per ottenere misericordia e trovar grazia ed essere soccorsi al momento opportuno ... Avendo dunque, fratelli, libertà di entrare nel luogo santissimo per mezzo del sangue di Gesù ... avviciniamoci con cuore sincero e con piena certezza di fede, avendo i cuori aspersi di quell'aspersione che li purifica da una cattiva coscienza e il corpo lavato con acqua pura" (Ebrei 4:14,16; 10:19 22).

[394]  Chi crede in me, come ha detto la Scrittura, fiumi d'acqua viva sgorgheranno dal suo seno». Disse questo dello Spirito, che dovevano ricevere quelli che avrebbero creduto in lui; lo Spirito, infatti, non era ancora stato dato, perché Gesù non era ancora glorificato" ( Giovanni 7:38-39); "... e non facciamo come Mosè, che si metteva un velo sul volto, perché i figli d'Israele non fissassero lo sguardo sulla fine di ciò che era transitorio ... ora, il Signore è lo Spirito; e dove c'è lo Spirito del Signore, lì c'è libertà. E noi tutti, a viso scoperto, contemplando come in uno specchio la gloria del Signore, siamo trasformati nella sua stessa immagine, di gloria in gloria, secondo l'azione del Signore, che è lo Spirito" (2 Corinzi 3:13,17-18).

[395] "Uno soltanto è legislatore e giudice, colui che può salvare e perdere; ma tu chi sei, che giudichi il tuo prossimo?" (Giacomo 4:12); "Chi sei tu che giudichi il domestico altrui? Se sta in piedi o se cade è cosa che riguarda il suo padrone; ma egli sarà tenuto in piedi, perché il Signore è potente da farlo stare in piedi" (Romani 14:4).

[396] "Ma Pietro e Giovanni risposero loro: «Giudicate voi se è giusto, davanti a Dio, ubbidire a voi anziché a Dio ... Ma Pietro e gli altri apostoli risposero: «Bisogna ubbidire a Dio anziché agli uomini" (Atti 4:19; 5:29); "Voi siete stati riscattati a caro prezzo; non diventate schiavi degli uomini" (1 Corinzi 7:23); "Ma voi non vi fate chiamare "Rabbì"; perché uno solo è il vostro Maestro e voi siete tutti fratelli. Non chiamate nessuno sulla terra vostro padre, perché uno solo è il Padre vostro, quello che è nei cieli. Non vi fate chiamare guide, perché una sola è la vostra Guida, il Cristo"(Matteo 23:8-10); "Noi non signoreggiamo sulla vostra fede, ma siamo collaboratori della vostra gioia, perché nella fede già state saldi" (2 Corinzi 1:24); "Invano mi rendono il loro culto, insegnando dottrine che sono precetti d'uomini" (Matteo 15:9).

[397] "Se siete morti con Cristo agli elementi del mondo, perché, come se viveste nel mondo, vi lasciate imporre dei precetti, quali: «Non toccare, non assaggiare, non maneggiare» (tutte cose destinate a scomparire con l'uso), secondo i comandamenti e le dottrine degli uomini? Quelle cose hanno, è vero, una parvenza di sapienza per quel tanto che è in esse di culto volontario, di umiltà e di austerità nel trattare il corpo, ma non hanno alcun valore; servono solo a soddisfare la carne" (Colossesi 2:20 23); "Vado forse cercando il favore degli uomini, o quello di Dio? Oppure cerco di piacere agli uomini? Se cercassi ancora di piacere agli uomini, non sarei servo di Cristo ... Anzi, proprio a causa di intrusi, falsi fratelli, infiltratisi di nascosto tra di noi per spiare la libertà che abbiamo in Cristo Gesù, con l'intenzione di renderci schiavi ... noi non abbiamo ceduto alle imposizioni di costoro neppure per un momento, affinché la verità del vangelo rimanesse salda tra di voi ... Cristo ci ha liberati perché fossimo liberi; state dunque saldi e non vi lasciate porre di nuovo sotto il giogo della schiavitù" (Galati 1:10; 2:4,5; 5:1).

[398] "Così la fede viene da ciò che si ascolta, e ciò che si ascolta viene dalla parola di Cristo ... Ma chi ha dei dubbi riguardo a ciò che mangia è condannato, perché la sua condotta non è dettata dalla fede; e tutto quello che non viene da fede è peccato" (Romani 10:17; 14:23); "Or questi erano di sentimenti più nobili di quelli di Tessalonica, perché ricevettero la Parola con ogni premura, esaminando ogni giorno le Scritture per vedere se le cose stavano così" (Atti 17:11); "...sebbene non fosse Gesù che battezzava, ma i suoi discepoli" (Giovanni 4:2); "Efraim è oppresso, schiacciato nel suo diritto, perché ha seguito le prescrizioni che più gli piacevano" (Osea 5:11); "Essa esercitava tutto il potere della prima bestia in sua presenza, e faceva sì che tutti gli abitanti della terra adorassero la prima bestia la cui piaga mortale era stata guarita ... Inoltre obbligò tutti, piccoli e grandi, ricchi e poveri, liberi e schiavi, a farsi mettere un marchio sulla mano destra o sulla fronte. Nessuno poteva comprare o vendere se non portava il marchio, cioè il nome della bestia o il numero che corrisponde al suo nome" (Apocalisse 13:12,16-17); "I saggi saranno confusi, saranno costernati, saranno presi; ecco, hanno rigettato la parola del SIGNORE; quale saggezza possono avere?" (Geremia 8:9).

[399] "Perché, fratelli, voi siete stati chiamati a libertà; soltanto non fate della libertà un'occasione per vivere secondo la carne, ma per mezzo dell'amore servite gli uni agli altri" (Galati 5:13); "Fate questo come uomini liberi, che non si servono della libertà come di un velo per coprire la malizia, ma come servi di Dio" (1 Pietro 2:16); "...promettono loro la libertà, mentre essi stessi sono schiavi della corruzione, perché uno è schiavo di ciò che lo ha vinto" (2 Pietro 2:19); "Gesù rispose loro: «In verità, in verità vi dico che chi commette il peccato è schiavo del peccato" (Giovanni 8:34); "...di concederci che, liberati dalla mano dei nostri nemici, lo serviamo senza paura, in santità e giustizia, alla sua presenza, tutti i giorni della nostra vita" (Luca 1:74-75)

[400] "Gesù, conoscendo i loro pensieri, disse loro: «Ogni regno diviso contro se stesso va in rovina; e ogni città o casa divisa contro se stessa non potrà reggere" (Matteo 12:25); "Siate sottomessi, per amor del Signore, a ogni umana istituzione: al re, come al sovrano; ai governatori, come mandati da lui per punire i malfattori e per dar lode a quelli che fanno il bene ... Fate questo come uomini liberi, che non si servono della libertà come di un velo per coprire la malizia, ma come servi di Dio" (1 Pietro 2:13-14,16); "Ogni persona stia sottomessa alle autorità superiori; perché non vi è autorità se non da Dio; e le autorità che esistono sono stabilite da Dio. Perciò chi resiste all'autorità si oppone all'ordine di Dio; quelli che vi si oppongono si attireranno addosso una condanna; infatti i magistrati non sono da temere per le opere buone, ma per le cattive. Tu, non vuoi temere l'autorità? Fa' il bene e avrai la sua approvazione, perché il magistrato è un ministro di Dio per il tuo bene; ma se fai il male, temi, perché egli non porta la spada invano; infatti è un ministro di Dio per infliggere una giusta punizione a chi fa il male. Perciò è necessario stare sottomessi, non soltanto per timore della punizione, ma anche per motivo di coscienza. È anche per questa ragione che voi pagate le imposte, perché essi, che sono costantemente dediti a questa funzione, sono ministri di Dio. Rendete a ciascuno quel che gli è dovuto: l'imposta a chi è dovuta l'imposta, la tassa a chi la tassa; il timore a chi il timore; l'onore a chi l'onore ... Non abbiate altro debito con nessuno, se non di amarvi gli uni gli altri; perché chi ama il prossimo ha adempiuto la legge" (Romani 13:1 8); "Ubbidite ai vostri conduttori e sottomettetevi a loro, perché essi vegliano per le vostre anime come chi deve renderne conto, affinché facciano questo con gioia e non sospirando; perché ciò non vi sarebbe di alcuna utilità" (Ebrei 13:17).

[401] "Essi, pur conoscendo che secondo i decreti di Dio quelli che fanno tali cose sono degni di morte, non soltanto le fanno, ma anche approvano chi le commette" (Romani 1:32); "Si ode addirittura affermare che vi è tra di voi fornicazione, una tale fornicazione che non si trova neppure fra i pagani; al punto che uno si tiene la moglie di suo padre! ... ho deciso che quel tale sia consegnato a Satana, per la rovina della carne, affinché lo spirito sia salvo nel giorno del Signore Gesù ... ma quel che vi ho scritto è di non mischiarvi con chi, chiamandosi fratello, sia un fornicatore, un avaro, un idolatra, un oltraggiatore, un ubriacone, un ladro; con quelli non dovete neppure mangiare ... Quelli di fuori li giudicherà Dio. Togliete il malvagio di mezzo a voi stessi" (1 Corinzi 5:1,5,11,13); "Se qualcuno viene a voi e non reca questa dottrina, non ricevetelo in casa e non salutatelo. Chi lo saluta, partecipa alle sue opere malvagie" (2 Giovanni 10-11); "E se qualcuno non ubbidisce a ciò che diciamo in questa lettera, notatelo, e non abbiate relazione con lui, affinché si vergogni" (2 Tessalonicesi 3:14); "...ma avendo di che nutrirci e di che coprirci, saremo di questo contenti ... è un orgoglioso e non sa nulla; ma si fissa su questioni e dispute di parole, dalle quali nascono invidia, contese, maldicenza, cattivi sospetti, acerbe discussioni di persone corrotte di mente e prive della verità, le quali considerano la pietà come una fonte di guadagno" (1 Timoteo 6:8,4-5); "... Infatti vi sono molti ribelli, ciarloni e seduttori delle menti, specialmente tra quelli della circoncisione, ai quali bisogna chiudere la bocca; 11 uomini che sconvolgono intere famiglie, insegnando cose che non dovrebbero, per amore di un guadagno disonesto ... Questa testimonianza è vera. Perciò riprendili severamente, perché siano sani nella fede ... Ammonisci l'uomo settario una volta e anche due; poi evitalo" (Tito 1:10-11,13; 3:10); "Se tuo fratello ha peccato contro di te, va' e convincilo fra te e lui solo. Se ti ascolta, avrai guadagnato tuo fratello; ma, se non ti ascolta, prendi con te ancora una o due persone, affinché ogni parola sia confermata per bocca di due o tre testimoni. Se rifiuta d'ascoltarli, dillo alla chiesa; e, se rifiuta d'ascoltare anche la chiesa, sia per te come il pagano e il pubblicano" (Matteo 18:15 17); "...conservando la fede e una buona coscienza; alla quale alcuni hanno rinunciato, e così, hanno fatto naufragio quanto alla fede. Tra questi sono Imeneo e Alessandro, che ho consegnati a Satana affinché imparino a non bestemmiare" (1 Timoteo 1:19-20); "Io conosco le tue opere, la tua fatica, la tua costanza; so che non puoi sopportare i malvagi e hai messo alla prova quelli che si chiamano apostoli ma non lo sono e che li hai trovati bugiardi ... Ma ho qualcosa contro di te: hai alcuni che professano la dottrina di Balaam, il quale insegnava a Balac il modo di far cadere i figli d'Israele, inducendoli a mangiare carni sacrificate agli idoli e a fornicare. Così anche tu hai alcuni che professano similmente la dottrina dei Nicolaiti ... Ma ho questo contro di te: che tu tolleri Iezabel, quella donna che si dice profetessa e insegna e induce i miei servi a commettere fornicazione, e a mangiare carni sacrificate agli idoli ... Ecco, ti do alcuni della sinagoga di Satana, i quali dicono di essere Giudei e non lo sono, ma mentono; ecco, io li farò venire a prostrarsi ai tuoi piedi per riconoscere che io ti ho amato" (Apocalisse 2:2,14,15,20; 3:9).

[402] Se tuo fratello, figlio di tua madre, o tuo figlio o tua figlia o tua moglie, che riposa sul tuo seno, o l'amico, che è come un altro te stesso, vorranno ingannarti in segreto, dicendo: «Andiamo, serviamo altri dèi», quelli che né tu né i tuoi padri avete mai conosciuto, dèi adorati dai popoli che vi circondano, vicini a te o da te lontani, da un'estremità all'altra della terra, 8 tu non acconsentirai, non gli darai retta; l'occhio tuo non abbia pietà per lui; non risparmiarlo, non giustificarlo; anzi uccidilo senz'altro; la tua mano sia la prima a levarsi su di lui, per metterlo a morte; poi venga la mano di tutto il popolo; lapidalo e muoia, perché ha cercato di spingerti lontano dal SIGNORE tuo Dio, che vi ha fatti uscire dal paese d'Egitto, dalla casa di schiavitù. E tutto Israele lo udrà e temerà, e non commetterà più una simile azione malvagia in mezzo a te" (Deuteronomio 13:6 11; "... infatti i magistrati non sono da temere per le opere buone, ma per le cattive. Tu, non vuoi temere l'autorità? Fa' il bene e avrai la sua approvazione, 4 perché il magistrato è un ministro di Dio per il tuo bene; ma se fai il male, temi, perché egli non porta la spada invano; infatti è un ministro di Dio per infliggere una giusta punizione a chi fa il male" (Romani 13:3-4); "Se qualcuno viene a voi e non reca questa dottrina, non ricevetelo in casa e non salutatelo. Chi lo saluta, partecipa alle sue opere malvagie" (2 Giovanni 10-11); "Tutto quello che è comandato dal Dio del cielo sia puntualmente fatto per la casa del Dio del cielo. Perché infatti l'ira di Dio dovrebbe riversarsi sopra il regno, sul re e i suoi figli? Vi facciamo inoltre sapere che non si possono esigere tributi o imposte o pedaggi da nessuno dei sacerdoti, dei Leviti, dei cantori, dei portinai, dei Netinei e dei servi di questa casa di Dio. E tu, Esdra, secondo la saggezza di cui il tuo Dio ti ha dotato, stabilisci dei magistrati e dei giudici che amministrino la giustizia a tutto il popolo d'oltre il fiume, a tutti quelli che conoscono le leggi del tuo Dio; e voi fatele conoscere a chi non le conosce. Senza esitare farete giustizia di chi non osserverà la legge del tuo Dio e la legge del re, e lo punirete con la morte o con l'esilio, con una multa o con il carcere. Benedetto sia il SIGNORE, Dio dei nostri padri, che ha così disposto il cuore del re a onorare la casa del SIGNORE, a Gerusalemme, e che mi ha procurato la benevolenza del re, dei suoi consiglieri e di tutti i suoi potenti capi! Io, fortificato dalla mano del SIGNORE, del mio Dio, che era su di me, radunai i capi d'Israele perché partissero con me" (Esdra 7:23 28); "Le dieci corna che hai viste sono dieci re, che non hanno ancora ricevuto regno; ma riceveranno potere regale, per un'ora, insieme alla bestia ... Le dieci corna che hai viste e la bestia odieranno la prostituta, la spoglieranno e la lasceranno nuda, ne mangeranno le carni e la consumeranno con il fuoco. Infatti Dio ha messo nei loro cuori di eseguire il suo disegno che è di dare, di comune accordo, il loro regno alla bestia fino a che le parole di Dio siano adempiute" (Apocalisse 17:12,16-17); "In quei giorni osservai in Giuda alcune persone intente a pigiare l'uva in giorno di sabato, altre a portare, caricandolo sugli asini, grano e anche vino, uva, fichi, e ogni sorta di cose, che facevano giungere a Gerusalemme in giorno di sabato. Io li rimproverai a motivo del giorno in cui vendevano le loro derrate. C'erano anche persone di Tiro, stabilite a Gerusalemme, che portavano del pesce e ogni sorta di cose, e le vendevano ai figli di Giuda in giorno di sabato, e a Gerusalemme. Allora rimproverai i notabili di Giuda, e dissi loro: "Che significa questa cattiva azione che fate, profanando il giorno del sabato? I nostri padri non fecero proprio così? Il nostro Dio fece, per questo, piombare su di noi e su questa città tutti questi mali. E voi accrescete l'ira ardente contro Israele, profanando il sabato!" Non appena le porte di Gerusalemme cominciarono a essere nell'ombra, prima del sabato, ordinai che queste fossero chiuse, e che non si riaprissero fino a dopo il sabato; e collocai alcuni dei miei servi alle porte, affinché nessun carico entrasse in città durante il sabato. Così i mercanti e i venditori di merci di ogni genere una o due volte passarono la notte fuori di Gerusalemme. Allora li rimproverai, e dissi loro: "Perché passate la notte davanti alle mura? Se lo rifate, vi farò arrestare". Da quel momento non vennero più di sabato. Ordinai anche ai Leviti di purificarsi e venire a custodire le porte per santificare il giorno del sabato. Anche per questo ricòrdati di me, o mio Dio, e abbi pietà di me secondo la grandezza della tua misericordia! In quei giorni vidi pure dei Giudei che avevano sposato donne di Asdod, di Ammon e di Moab. La metà dei loro figli parlava l'asdodeo, ma non sapeva parlare la lingua dei Giudei; conosceva soltanto la lingua di questo o quest'altro popolo. Li rimproverai, li maledissi, ne picchiai alcuni, strappai loro i capelli, e li feci giurare nel nome di Dio che non avrebbero dato le loro figlie ai figli di costoro, e non avrebbero preso le figlie di quelli per i loro figli né per se stessi. E dissi: "Salomone, re d'Israele, non peccò forse proprio in questo? Eppure, fra le molte nazioni, non ci fu re simile a lui; era amato dal suo Dio, e Dio lo aveva fatto re di tutto Israele; tuttavia le donne straniere fecero peccare anche lui. Allora dovremmo forse permettervi di commettere un male altrettanto grande, e così divenire infedeli al nostro Dio, prendendo mogli straniere?" Uno dei figli di Ioiada, figlio di Eliasib, il sommo sacerdote, era genero di Samballat, il Coronita; e io lo cacciai via da me. Ricòrdati di loro, o mio Dio, poiché hanno contaminato il sacerdozio e il patto dei sacerdoti e dei Leviti! Così purificai il popolo da ogni elemento straniero, e ristabilii i vari servizi dei sacerdoti e dei Leviti, assegnando a ciascuno il suo lavoro" (Neemia 13:15 30); "Giosia fece sparire tutte le abominazioni da tutti i paesi che appartenevano ai figli d'Israele, e impose a tutti quelli che si trovavano in Israele, di servire il SIGNORE, loro Dio. Durante tutto il tempo della vita di Giosia essi non cessarono di seguire il SIGNORE, Dio dei loro padri ... e si accordarono in un patto a cercare il SIGNORE, Dio dei loro padri, con tutto il loro cuore e con tutta l'anima loro; 13 e chiunque non cercasse il SIGNORE, Dio d'Israele, doveva essere messo a morte, grande o piccolo che fosse, uomo o donna ... Il re Asa destituì pure dalla dignità di regina sua madre Maaca, perché lei aveva eretto un'immagine ad Astarte; e Asa abbatté l'immagine, la fece a pezzi e la bruciò presso il torrente Chidron" (2 Cronache 34:33; 15:12-13,16); "...poi ordinò agli uomini più vigorosi del suo esercito di legare Sadrac, Mesac e Abed-Nego, e di gettarli nella fornace ardente" (Daniele 3:20); "...per i re e per tutti quelli che sono costituiti in autorità, affinché possiamo condurre una vita tranquilla e quieta in tutta pietà e dignità" (1 Timoteo 2:2); "I re saranno i tuoi precettori e le loro regine saranno le tue balie; essi si inchineranno davanti a te con la faccia a terra, lambiranno la polvere dei tuoi piedi; tu riconoscerai che io sono il SIGNORE, che coloro che sperano in me non saranno delusi" (Isaia 49:23); "In quel giorno avverrà», dice il SIGNORE degli eserciti, «che io sterminerò dal paese i nomi degli idoli e non se ne farà più menzione; anche i profeti e gli spiriti immondi farò sparire dal paese. Se qualcuno farà ancora il profeta, suo padre e sua madre che l'hanno generato gli diranno: "Tu non vivrai, perché dici menzogne nel nome del SIGNORE";e suo padre e sua madre, che l'hanno generato, lo trafiggeranno perché fa il profeta" (Zaccaria 13:2-3); Leggere anche: 2 Re 23:5-6,9,20-21.

[403] "....infatti le sue qualità invisibili, la sua eterna potenza e divinità, si vedono chiaramente fin dalla creazione del mondo essendo percepite per mezzo delle opere sue; perciò essi sono inescusabili" (Romani 1:20); "Il Dio che ha fatto il mondo e tutte le cose che sono in esso, essendo Signore del cielo e della terra, non abita in templi costruiti da mani d'uomo" (Atti 17:24); "Tu sei buono e fai del bene; insegnami i tuoi statuti" (Salmo 119:68); "Chi non ti temerebbe, re delle nazioni? Poiché questo ti è dovuto; poiché fra tutti i saggi delle nazioni e in tutti i loro regni non c'è nessuno pari a te" (Geremia 10:7); "Amate il SIGNORE, voi tutti i suoi santi! Il SIGNORE preserva i fedeli, ma punisce con rigore chi agisce con orgoglio ... Io invocai il SIGNORE ch'è degno d'ogni lode e fui salvato dai miei nemici" (Salmo 31:23; 18:3); "Poiché non c'è distinzione tra Giudeo e Greco, essendo egli lo stesso Signore di tutti, ricco verso tutti quelli che lo invocano" (Romani 10:12);"Confida in lui in ogni tempo, o popolo; apri il tuo cuore in sua presenza; Dio è il nostro rifugio" (Salmo 62:8); "Dunque temete il SIGNORE e servitelo con integrità e fedeltà; togliete via gli dèi ai quali i vostri padri servirono di là dal fiume e in Egitto, e servite il SIGNORE" (Giosuè 24:14); "...e che amarlo con tutto il cuore, con tutto l'intelletto, con tutta la forza, e amare il prossimo come se stesso, è molto più di tutti gli olocausti e i sacrifici" (Marco 12:33).

[404] "Avrete cura di mettere in pratica tutte le cose che vi comando; non vi aggiungerai nulla e nulla ne toglierai" (Deuteronomio 12:32); "Invano mi rendono il loro culto, insegnando dottrine che sono precetti d'uomini" (Matteo 15:9); "...e non è servito dalle mani dell'uomo, come se avesse bisogno di qualcosa; lui, che dà a tutti la vita, il respiro e ogni cosa" (Atti 17:25); "«Tutte queste cose ti darò, se tu ti prostri e mi adori». Allora Gesù gli disse: «Vattene, Satana, poiché sta scritto: "Adora il Signore Dio tuo e a lui solo rendi il culto"»" (Matteo 4:9-10); "Non farti scultura, né immagine alcuna delle cose che sono lassù nel cielo o quaggiù sulla terra o nelle acque sotto la terra. Non ti prostrare davanti a loro e non li servire, perché io, il SIGNORE, il tuo Dio, sono un Dio geloso; punisco l'iniquità dei padri sui figli fino alla terza e alla quarta generazione di quelli che mi odiano, e uso bontà, fino alla millesima generazione, verso quelli che mi amano e osservano i miei comandamenti" (Esodo 20:4-6); "Quelle cose hanno, è vero, una parvenza di sapienza per quel tanto che è in esse di culto volontario, di umiltà e di austerità nel trattare il corpo, ma non hanno alcun valore; servono solo a soddisfare la carne" (Colossesi 2:23). Leggere anche: Deuteronomio 15:1 20.

[405] "Allora Gesù gli disse: «Vattene, Satana, poiché sta scritto: 'Adora il Signore Dio tuo e a lui solo rendi il culto'»" (Matteo 4:10); "...affinché tutti onorino il Figlio come onorano il Padre. Chi non onora il Figlio non onora il Padre che lo ha mandato" (Giovanni 5:23); "La grazia del Signore Gesù Cristo e l'amore di Dio e la comunione dello Spirito Santo siano con tutti voi" (2 Corinzi 13:13).

[406] "Nessuno vi derubi a suo piacere del vostro premio, con un pretesto di umiltà e di culto degli angeli, affidandosi alle proprie visioni, gonfio di vanità nella sua mente carnale" (Colossesi 2:18); "Io mi prostrai ai suoi piedi per adorarlo. Ma egli mi disse: «Guàrdati dal farlo. Io sono un servo come te e come i tuoi fratelli che custodiscono la testimonianza di Gesù: adora Dio! Perché la testimonianza di Gesù è lo spirito della profezia»" (Apocalisse 19:10); "...essi, che hanno mutato la verità di Dio in menzogna e hanno adorato e servito la creatura invece del Creatore, che è benedetto in eterno. Amen" (Romani 1:25).

[407] "Gesù gli disse: «Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me" (Giovanni 14:6); "Infatti c'è un solo Dio e anche un solo mediatore fra Dio e gli uomini, Cristo Gesù uomo," (1 Timoteo 2:5); "....perché per mezzo di lui gli uni e gli altri abbiamo accesso al Padre in un medesimo Spirito" (Efesini 2:18); "Qualunque cosa facciate, in parole o in opere, fate ogni cosa nel nome del Signore Gesù ringraziando Dio Padre per mezzo di lui" (Colossesi 3:17).

[408] "Non angustiatevi di nulla, ma in ogni cosa fate conoscere le vostre richieste a Dio in preghiere e suppliche, accompagnate da ringraziamenti" (Filippesi 4:6).

[409] "A te, che esaudisci la preghiera, verrà ogni creatura" (Salmo 65:2).

[410] "Nessuno ha amore più grande di quello di dar la sua vita per i suoi amici. Voi siete miei amici, se fate le cose che io vi comando" (Giovanni 15:13-14); "...anche voi, come pietre viventi, siete edificati per formare una casa spirituale, un sacerdozio santo, per offrire sacrifici spirituali, graditi a Dio per mezzo di Gesù Cristo" (1 Pietro 2:5).

[411]  "Allo stesso modo ancora, lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza, perché non sappiamo pregare come si conviene; ma lo Spirito intercede egli stesso per noi con sospiri ineffabili"(Romani 8:26).

[412] "Questa è la fiducia che abbiamo in lui: che se domandiamo qualche cosa secondo la sua volontà, egli ci esaudisce" (1 Giovanni 5:14).

[413] "Poiché Dio è re di tutta la terra; cantategli un inno solenne" (Salmo 47:7); "Bada ai tuoi passi quando vai alla casa di Dio e avvicìnati per ascoltare, anziché per offrire il sacrificio degli stolti, i quali non sanno neppure che fanno male. Non essere precipitoso nel parlare e il tuo cuore non si affretti a proferir parola davanti a Dio; perché Dio è in cielo e tu sei sulla terra; le tue parole siano dunque poche" (Ecclesiaste 5:1-2); "Perciò, ricevendo un regno che non può essere scosso, siamo riconoscenti, e offriamo a Dio un culto gradito, con riverenza e timore!" (Ebrei 12:28); "Abraamo riprese e disse: «Ecco, prendo l'ardire di parlare al Signore, benché io non sia che polvere e cenere" (Genesi 18:27); "Confessate dunque i vostri peccati gli uni agli altri, pregate gli uni per gli altri affinché siate guariti; la preghiera del giusto ha una grande efficacia ... Ma la chieda con fede, senza dubitare; perché chi dubita rassomiglia a un'onda del mare, agitata dal vento e spinta qua e là. Un tale uomo non pensi di ricevere qualcosa dal Signore" (Giacomo 5:16; 1:6-7); "Perciò vi dico: tutte le cose che voi domanderete pregando, credete che le avete ricevute, e voi le otterrete" (Marco 11:24); "rimettici i nostri debiti come anche noi li abbiamo rimessi ai nostri debitori ... Perché se voi perdonate agli uomini le loro colpe, il Padre vostro celeste perdonerà anche a voi; a se voi non perdonate agli uomini, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe" (Matteo 6:12,14-15); "Perseverate nella preghiera, vegliando in essa con rendimento di grazie" (Colossesi 4:2); "...pregate in ogni tempo, per mezzo dello Spirito, con ogni preghiera e supplica; vegliate a questo scopo con ogni perseveranza. Pregate per tutti i santi" (Efesini 6:18).

[414] "...poiché, se prego in altra lingua, prega lo spirito mio, ma la mia intelligenza rimane infruttuosa" (1 Corinzi 14:14).

[415]  "Questa è la fiducia che abbiamo in lui: che se domandiamo qualche cosa secondo la sua volontà, egli ci esaudisce" (1 Giovanni 5:14).

[416] " Esorto dunque, prima di ogni altra cosa, che si facciano suppliche, preghiere, intercessioni, ringraziamenti per tutti gli uomini, per i re e per tutti quelli che sono costituiti in autorità, affinché possiamo condurre una vita tranquilla e quieta in tutta pietà e dignità" (1 Timoteo 2:1-2); "Non prego soltanto per questi, ma anche per quelli che credono in me per mezzo della loro parola" (Giovanni 17:20); "...piacciati dunque benedire ora la casa del tuo servo, perché essa sia sempre davanti a te! Poiché tu, o Signore, DIO, sei colui che ha parlato e per la tua benedizione la casa del tuo servo sarà benedetta per sempre!»" (2 Samuele 7:29); "Possa la discendenza che il SIGNORE ti darà da questa giovane rendere la tua casa simile alla casa di Perez, che Tamar partorì a Giuda!" (Rut 4:12).

[417] " Esorto dunque, prima di ogni altra cosa, che si facciano suppliche, preghiere, intercessioni, ringraziamenti per tutti gli uomini, per i re e per tutti quelli che sono costituiti in autorità, affinché possiamo condurre una vita tranquilla e quieta in tutta pietà e dignità" (1 Timoteo 2:1-2); "Non prego soltanto per questi, ma anche per quelli che credono in me per mezzo della loro parola" (Giovanni 17:20); "...piacciati dunque benedire ora la casa del tuo servo, perché essa sia sempre davanti a te! Poiché tu, o Signore, DIO, sei colui che ha parlato e per la tua benedizione la casa del tuo servo sarà benedetta per sempre!»" (2 Samuele 7:29); "Possa la discendenza che il SIGNORE ti darà da questa giovane rendere la tua casa simile alla casa di Perez, che Tamar partorì a Giuda!" (Rut 4:12).

[418] "Se qualcuno vede suo fratello commettere un peccato che non conduca a morte, preghi, e Dio gli darà la vita: a quelli, cioè, che commettono un peccato che non conduca a morte. Vi è un peccato che conduce a morte; non è per quello che dico di pregare" (1 Giovanni 5:16).

[419] "Perché Mosè fin dalle antiche generazioni ha in ogni città chi lo predica nelle sinagoghe dove viene letto ogni sabato" (Atti 15:21); "Beato chi legge e beati quelli che ascoltano le parole di questa profezia e fanno tesoro delle cose che vi sono scritte, perché il tempo è vicino!" (Apocalisse 1:3).

[420] "Predica la parola, insisti in ogni occasione favorevole e sfavorevole, convinci, rimprovera, esorta con ogni tipo di insegnamento e pazienza" (2 Timoteo 4:2).

[421] "Ma mettete in pratica la parola e non ascoltatela soltanto, illudendo voi stessi" (Giacomo 1:22); "Perciò, subito mandai a chiamarti, e tu hai fatto bene a venire; or dunque siamo tutti qui presenti davanti a Dio, per ascoltare tutto ciò che ti è stato comandato dal Signore" (Atti 10:33); "Tutte le volte che uno ode la parola del regno e non la comprende, viene il maligno e porta via quello che è stato seminato nel cuore di lui: questi è colui che ha ricevuto il seme lungo la strada" (Matteo 13:19); "Poiché a noi come a loro è stata annunciata una buona notizia; a loro però la parola della predicazione non giovò a nulla non essendo stata assimilata per fede da quelli che l'avevano ascoltata" (Ebrei 4:2); "Tutte queste cose le ha fatte la mia mano, e così sono tutte venute all'esistenza», dice il SIGNORE. «Ecco su chi io poserò lo sguardo: su colui che è umile, che ha lo spirito afflitto e trema alla mia parola" (Isaia 66:2).

[422] “La parola di Cristo abiti in voi abbondantemente; istruitevi ed esortatevi gli uni gli altri con ogni sapienza; cantate di cuore a Dio, sotto l'impulso della grazia, salmi, inni e cantici spirituali"(Colossesi 3:16); "...parlandovi con salmi, inni e cantici spirituali, cantando e salmeggiando con il vostro cuore al Signore" (Efesini 5:19); "Evvi alcun di voi afflitto? ori; evvi alcuno d'animo lieto? salmeggi" (Giacomo 5:13 Diodati).

[423] "Andate dunque e fate miei discepoli tutti i popoli battezzandoli nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo" (Matteo 28:19); " Poiché ho ricevuto dal Signore quello che vi ho anche trasmesso; cioè, che il Signore Gesù, nella notte in cui fu tradito, prese del pane, e dopo aver reso grazie, lo ruppe e disse: «Questo è il mio corpo che è dato per voi; fate questo in memoria di me». Nello stesso modo, dopo aver cenato, prese anche il calice, dicendo: «Questo calice è il nuovo patto nel mio sangue; fate questo, ogni volta che ne berrete, in memoria di me. Poiché ogni volta che mangiate questo pane e bevete da questo calice, voi annunciate la morte del Signore, finché egli venga». Perciò, chiunque mangerà il pane o berrà dal calice del Signore indegnamente, sarà colpevole verso il corpo e il sangue del Signore. Ora ciascuno esamini se stesso, e così mangi del pane e beva dal calice; poiché chi mangia e beve, mangia e beve un giudizio contro se stesso, se non discerne il corpo del Signore" (1 Corinzi 11:23 29); "Ed erano perseveranti nell'ascoltare l'insegnamento degli apostoli e nella comunione fraterna, nel rompere il pane e nelle preghiere" (Atti 2:42).

[424] "Andate dunque e fate miei discepoli tutti i popoli battezzandoli nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo" (Matteo 28:19); "Poiché ho ricevuto dal Signore quello che vi ho anche trasmesso; cioè, che il Signore Gesù, nella notte in cui fu tradito, prese del pane, e dopo aver reso grazie, lo ruppe e disse: «Questo è il mio corpo che è dato per voi; fate questo in memoria di me». Nello stesso modo, dopo aver cenato, prese anche il calice, dicendo: «Questo calice è il nuovo patto nel mio sangue; fate questo, ogni volta che ne berrete, in memoria di me. Poiché ogni volta che mangiate questo pane e bevete da questo calice, voi annunciate la morte del Signore, finché egli venga». Perciò, chiunque mangerà il pane o berrà dal calice del Signore indegnamente, sarà colpevole verso il corpo e il sangue del Signore. Ora ciascuno esamini se stesso, e così mangi del pane e beva dal calice; poiché chi mangia e beve, mangia e beve un giudizio contro se stesso, se non discerne il corpo del Signore" (1 Corinzi 11:23-29); "Ed erano perseveranti nell'ascoltare l'insegnamento degli apostoli e nella comunione fraterna, nel rompere il pane e nelle preghiere" (Atti 2:42).

[425] "Temerai il SIGNORE, il tuo Dio, lo servirai e giurerai nel suo nome" (Deuteronomio 6:13); "...si sono uniti ai loro fratelli più ragguardevoli, e si sono impegnati con esecrazioni e giuramenti a camminare nella legge di Dio data mediante Mosè servo di Dio, a osservare e mettere in pratica tutti i comandamenti del SIGNORE nostro Dio, le sue prescrizioni e le sue leggi" (Neemia 10:29).

[426] "Il SIGNORE si farà conoscere all'Egitto e gli Egiziani, in quel giorno, conosceranno il SIGNORE, gli offriranno un culto con sacrifici e offerte, faranno voti al SIGNORE e li adempiranno." (Isaia 19:21); "Quando hai fatto un voto a Dio, non indugiare ad adempierlo; perché egli non si compiace degli stolti; adempi il voto che hai fatto. Meglio è per te non far voti, che farne e poi non adempierli"(Ecclesiaste 5:4-5).

[427] "Infatti, prima che fossero venuti alcuni da parte di Giacomo, egli mangiava con persone non giudaiche; ma quando quelli furono arrivati, cominciò a ritirarsi e a separarsi per timore dei circoncisi" (Galati 2:12); "Va', raduna tutti i Giudei che si trovano a Susa, e digiunate per me, state senza mangiare e senza bere per tre giorni, notte e giorno. Anch'io con le mie ancelle digiunerò allo stesso modo; e dopo entrerò dal re, sebbene ciò sia contro la legge; e se io debbo perire, che io perisca!" (Ester 4:16); "Gesù disse loro: «Possono gli amici dello sposo far cordoglio finché lo sposo è con loro? Ma verranno i giorni che lo sposo sarà loro tolto, e allora digiuneranno" (Matteo 9:15); "Non privatevi l'uno dell'altro, se non di comune accordo, per un tempo, per dedicarvi alla preghiera; e poi ritornate insieme, perché Satana non vi tenti a motivo della vostra incontinenza" (1 Corinzi 7:5).

[428] "...come i giorni nei quali i Giudei ebbero riposo dagli attacchi dei loro nemici e il mese in cui il loro dolore venne mutato in gioia, il loro lutto in festa, e di fare di questi giorni, giorni di banchetti e di gioia, nei quali gli uni mandassero regali agli altri e si facessero doni ai bisognosi" (Ester 9:22); Leggere Salmo 107.

[429] "Perciò, ricevendo un regno che non può essere scosso, siamo riconoscenti, e offriamo a Dio un culto gradito, con riverenza e timore!" (Ebrei 12:28).

[430]  "Gesù le disse: «Donna, credimi; l'ora viene che né su questo monte né a Gerusalemme adorerete il Padre" (Giovanni 4:21).

[431]  "Ma dall'oriente all'occidente il mio nome è grande fra le nazioni; in ogni luogo si brucia incenso al mio nome e si fanno offerte pure; perché grande è il mio nome fra le nazioni», dice il SIGNORE degli eserciti." (Malachia 1:11).

[432] "Ma l'ora viene, anzi è già venuta, che i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità; poiché il Padre cerca tali adoratori. Dio è Spirito; e quelli che l'adorano, bisogna che l'adorino in spirito e verità" (Giovanni 4:23-24).

[433] "Dacci oggi il nostro pane quotidiano" (Matteo 6:11).

[434]  "Riversa la tua ira sulle nazioni che non ti conoscono, sui popoli che non invocano il tuo nome; poiché hanno divorato Giacobbe; sì, lo hanno divorato, l'hanno consumato, hanno distrutto il suo territorio" (Geremia 10:25); "Questi comandamenti, che oggi ti do, ti staranno nel cuore; li inculcherai ai tuoi figli, ne parlerai quando te ne starai seduto in casa tua, quando sarai per via, quando ti coricherai e quando ti alzerai" (Deuteronomio 6:6-7); "Quando i giorni della festa terminavano, Giobbe li faceva venire per purificarli; si alzava di buon mattino e offriva un olocausto per ciascuno di essi, perché diceva: «Può darsi che i miei figli abbiano peccato e abbiano rinnegato Dio in cuor loro». Giobbe faceva sempre così" (Giobbe 1:5); "Quando ebbe finito di offrire gli olocausti e i sacrifici di riconoscenza, Davide benedisse il popolo nel nome del SIGNORE degli eserciti ... Come Davide tornava per benedire la sua famiglia, Mical, figlia di Saul, gli andò incontro e gli disse: «Bell'onore si è fatto oggi il re d'Israele a scoprirsi davanti agli occhi delle serve dei suoi servi, come si scoprirebbe un uomo da nulla!»" (2 Samuele 6:18,20); "Anche voi, mariti, vivete insieme alle vostre mogli con il riguardo dovuto alla donna, come a un vaso più delicato. Onoratele, poiché anch'esse sono eredi con voi della grazia della vita, affinché le vostre preghiere non siano impedite" (1 Pietro 3:7);"Quest'uomo era pio e timorato di Dio con tutta la sua famiglia, faceva molte elemosine al popolo e pregava Dio assiduamente" (Atti 10:2).

[435]  "Ma tu, quando preghi, entra nella tua cameretta e, chiusa la porta, rivolgi la preghiera al Padre tuo che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, te ne darà la ricompensa" (Matteo 6:6); "pregate in ogni tempo, per mezzo dello Spirito, con ogni preghiera e supplica; vegliate a questo scopo con ogni perseveranza. Pregate per tutti i santi" (Efesini 6:18).

[436] "Anche gli stranieri che si saranno uniti al SIGNORE per servirlo, per amare il nome del SIGNORE, per essere suoi servi, tutti quelli che osserveranno il sabato astenendosi dal profanarlo e si atterranno al mio patto, io li condurrò sul mio monte santo e li rallegrerò nella mia casa di preghiera; i loro olocausti e i loro sacrifici saranno graditi sul mio altare, perché la mia casa sarà chiamata una casa di preghiera per tutti i popoli" (Isaia 56:6-7); "...non abbandonando la nostra comune adunanza come alcuni sono soliti fare, ma esortandoci a vicenda; tanto più che vedete avvicinarsi il giorno" (Ebrei 10:25); "La saggezza grida per le vie, fa udire la sua voce per le piazze ... negli incroci affollati essa chiama, all'ingresso delle porte, in città, pronuncia i suoi discorsi: ... Poiché, quand'ho chiamato avete rifiutato d'ascoltare, quand'ho steso la mano nessuno vi ha badato ... Beato l'uomo che mi ascolta, che veglia ogni giorno alle mie porte, che vigila alla soglia della mia casa!" (Proverbi 1:20,21,24; 8:34); "Mentre uscivano, furono pregati di parlare di quelle medesime cose il sabato seguente" (Atti 13:42); "Si recò a Nazaret, dov'era stato allevato e, com'era solito, entrò in giorno di sabato nella sinagoga. Alzatosi per leggere..." (Luca 4:16); "Ed erano perseveranti nell'ascoltare l'insegnamento degli apostoli e nella comunione fraterna, nel rompere il pane e nelle preghiere" (Atti 2:42).

[437] "Ricòrdati del giorno del riposo per santificarlo ... ma il settimo è giorno di riposo, consacrato al SIGNORE Dio tuo; non fare in esso nessun lavoro ordinario, né tu, né tuo figlio, né tua figlia, né il tuo servo, né la tua serva, né il tuo bestiame, né lo straniero che abita nella tua città; poiché in sei giorni il SIGNORE fece i cieli, la terra, il mare e tutto ciò che è in essi, e si riposò il settimo giorno; perciò il SIGNORE ha benedetto il giorno del riposo e lo ha santificato" (Esodo 20:8,10-11); "Beato l'uomo che fa così, il figlio dell'uomo che si attiene a questo, che osserva il sabato astenendosi dal profanarlo, che trattiene la mano dal fare qualsiasi male!» ... Infatti così parla il SIGNORE circa gli eunuchi che osserveranno i miei sabati, che sceglieranno ciò che a me piace e si atterranno al mio patto:" (Isaia 56:2,4).

[438] "Il settimo giorno, Dio compì l'opera che aveva fatta, e si riposò il settimo giorno da tutta l'opera che aveva fatta. Dio benedisse il settimo giorno e lo santificò, perché in esso Dio si riposò da tutta l'opera che aveva creata e fatta" (Genesi 2:2-3); "Quanto poi alla colletta per i santi, come ho ordinato alle chiese di Galazia, così fate anche voi. Ogni primo giorno della settimana ciascuno di voi, a casa, metta da parte quello che potrà secondo la prosperità concessagli, affinché, quando verrò, non ci siano più collette da fare" (1 Corinzi 16:1-2); "Il primo giorno della settimana, mentre eravamo riuniti per spezzare il pane, Paolo, dovendo partire il giorno seguente, parlava ai discepoli, e prolungò il discorso fino a mezzanotte" (Atti 20:7).

[439] "Fui rapito dallo Spirito nel giorno del Signore, e udii dietro a me una voce potente come il suono di una tromba, che diceva ... " (Apocalisse 1:10).

[440] "Ricòrdati del giorno del riposo per santificarlo ... ma il settimo è giorno di riposo, consacrato al SIGNORE Dio tuo; non fare in esso nessun lavoro ordinario, né tu, né tuo figlio, né tua figlia, né il tuo servo, né la tua serva, né il tuo bestiame, né lo straniero che abita nella tua città" (Esodo 20:8,10); "«Non pensate che io sia venuto per abolire la legge o i profeti; io sono venuto non per abolire ma per portare a compimento. Poiché in verità vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, neppure un iota o un apice della legge passerà senza che tutto sia adempiuto" (Matteo 5:17-18).

[441] Ricòrdati del giorno del riposo per santificarlo ... Ed egli disse loro: «Questo è quello che ha detto il SIGNORE: "Domani è un giorno solenne di riposo: un sabato sacro al SIGNORE; fate cuocere oggi quello che avete da cuocere, e fate bollire quello che avete da bollire; tutto quel che vi avanza, riponetelo e conservatelo fino a domani"». Essi dunque lo misero da parte fino all'indomani, come Mosè aveva ordinato, e quello non imputridì e non fu infestato dai vermi. Mosè disse: «Mangiatelo oggi, perché oggi è il sabato sacro al SIGNORE; oggi non ne troverete nei campi. Raccoglietene durante sei giorni; ma il settimo giorno è il sabato; in quel giorno non ve ne sarà». Il settimo giorno alcuni del popolo uscirono per raccoglierne, ma non ne trovarono. Allora il SIGNORE disse a Mosè: «Fino a quando rifiuterete di osservare i miei comandamenti e le mie leggi? Guardate che il SIGNORE vi ha dato il sabato. Per questo, il sesto giorno egli vi dà del pane per due giorni. Perciò ognuno stia dov'è, nessuno esca dalla sua tenda il settimo giorno». Così il popolo si riposò il settimo giorno" (Esodo 20:8; 16:23 30; 31:15 17); "Se tu trattieni il piede dal violare il sabato, facendo i tuoi affari nel mio santo giorno; se chiami il sabato una delizia e venerabile ciò che è sacro al SIGNORE; se onori quel giorno anziché seguire le tue vie e fare i tuoi affari e discutere le tue cause" (Isaia 58:13); "n quei giorni osservai in Giuda alcune persone intente a pigiare l'uva in giorno di sabato, altre a portare, caricandolo sugli asini, grano e anche vino, uva, fichi, e ogni sorta di cose, che facevano giungere a Gerusalemme in giorno di sabato. Io li rimproverai a motivo del giorno in cui vendevano le loro derrate. C'erano anche persone di Tiro, stabilite a Gerusalemme, che portavano del pesce e ogni sorta di cose, e le vendevano ai figli di Giuda in giorno di sabato, e a Gerusalemme. Allora rimproverai i notabili di Giuda, e dissi loro: "Che significa questa cattiva azione che fate, profanando il giorno del sabato? I nostri padri non fecero proprio così? Il nostro Dio fece, per questo, piombare su di noi e su questa città tutti questi mali. E voi accrescete l'ira ardente contro Israele, profanando il sabato!" Non appena le porte di Gerusalemme cominciarono a essere nell'ombra, prima del sabato, ordinai che queste fossero chiuse, e che non si riaprissero fino a dopo il sabato; e collocai alcuni dei miei servi alle porte, affinché nessun carico entrasse in città durante il sabato. Così i mercanti e i venditori di merci di ogni genere una o due volte passarono la notte fuori di Gerusalemme. Allora li rimproverai, e dissi loro: "Perché passate la notte davanti alle mura? Se lo rifate, vi farò arrestare". Da quel momento non vennero più di sabato. 22 Ordinai anche ai Leviti di purificarsi e venire a custodire le porte per santificare il giorno del sabato. Anche per questo ricòrdati di me, o mio Dio, e abbi pietà di me secondo la grandezza della tua misericordia!"(Neemia 13:15 22).

[442] "Se tu trattieni il piede dal violare il sabato, facendo i tuoi affari nel mio santo giorno; se chiami il sabato una delizia e venerabile ciò che è sacro al SIGNORE; se onori quel giorno anziché seguire le tue vie e fare i tuoi affari e discutere le tue cause" (Isaia 58:13); "In quel tempo Gesù attraversò di sabato dei campi di grano; e i suoi discepoli ebbero fame e si misero a strappare delle spighe e a mangiare. I farisei, veduto ciò, gli dissero: «Vedi! i tuoi discepoli fanno quello che non è lecito fare di sabato». Ma egli rispose loro: «Non avete letto quello che fece Davide, quando ebbe fame, egli insieme a coloro che erano con lui? Come egli entrò nella casa di Dio e come mangiarono i pani di presentazione che non era lecito mangiare né a lui, né a quelli che erano con lui, ma solamente ai sacerdoti? O non avete letto nella legge che ogni sabato i sacerdoti nel tempio violano il sabato e non ne sono colpevoli? Ora io vi dico che c'è qui qualcosa di più grande del tempio. Se sapeste che cosa significa: "Voglio misericordia e non sacrificio", non avreste condannato gli innocenti; perché il Figlio dell'uomo è signore del sabato ... Poi se ne andò, e giunse nella loro sinagoga 10 dove c'era un uomo che aveva una mano paralizzata. Allora essi, per poterlo accusare, fecero a Gesù questa domanda: «È lecito far guarigioni in giorno di sabato?» Ed egli disse loro: «Chi è colui tra di voi che, avendo una pecora, se questa cade in giorno di sabato in una fossa, non la prenda e la tiri fuori? Certo un uomo vale molto più di una pecora! È dunque lecito far del bene in giorno di sabato». Allora disse a quell'uomo: «Stendi la tua mano». Ed egli la stese, e la mano divenne sana come l'altra»" (Matteo 12:1 13).

[443] "Temi il SIGNORE, il tuo Dio, servilo, tieniti stretto a lui e giura nel suo nome" (Deuteronomio 10:20).

[444] "Non pronunciare il nome del SIGNORE, Dio tuo, invano; perché il SIGNORE non riterrà innocente chi pronuncia il suo nome invano" (Esodo 20:7); "Non giurerete il falso, usando il mio nome; perché profanereste il nome del vostro Dio. Io sono il SIGNORE" (Levitico 19:12); "Ora io chiamo Dio come testimone sulla mia vita che è per risparmiarvi che non sono più venuto a Corinto" (2 Corinzi 1:23); "Se uno avrà peccato contro il suo prossimo e si esigerà da lui il giuramento, obbligandolo a farlo con imprecazione contro se stesso, ed egli viene a giurare davanti al tuo altare in questa casa, tu ascoltalo dal cielo, agisci e giudica i tuoi servi; condanna il colpevole, facendo ricadere sul suo capo i suoi atti, e dichiara giusto l'innocente, trattandolo secondo la sua giustizia" (2 Cronache 6:22-23).

[445] "Non pronunciare il nome del SIGNORE, Dio tuo, invano; perché il SIGNORE non riterrà innocente chi pronuncia il suo nome invano" (Esodo 20:7); "Ma io vi dico: non giurate affatto, né per il cielo, perché è il trono di Dio ... Ma il vostro parlare sia: "Sì, sì; no, no"; poiché il di più viene dal maligno" (Matteo 5:34,37); "Soprattutto, fratelli miei, non giurate né per il cielo, né per la terra, né con altro giuramento; ma il vostro sì, sia sì, e il vostro no, sia no, affinché non cadiate sotto il giudizio" (Giacomo 5:12).

[446] "Infatti gli uomini giurano per qualcuno maggiore di loro; e per essi il giuramento è la conferma che pone fine a ogni contestazione" (Ebrei 6:16); "Ora io chiamo Dio come testimone sulla mia vita che è per risparmiarvi che non sono più venuto a Corinto" (2 Corinzi 1:23); "in modo che chi si augurerà di essere benedetto nel paese, lo farà per il Dio di verità, e colui che giurerà nel paese, lo farà per il Dio di verità; perché le afflizioni di prima saranno dimenticate, saranno nascoste ai miei occhi" (Isaia 65:16).

[447] "Se uno pecca contro il suo prossimo, e si esige da lui il giuramento per costringerlo a giurare, se egli viene a giurare davanti al tuo altare in questa casa" (1 Re 8:31); "Allora Esdra si alzò, fece giurare ai capi dei sacerdoti, dei Leviti, e di tutto Israele che avrebbero fatto come era stato detto. E quelli giurarono" (Esdra 10:5).

[448] "Non pronunciare il nome del SIGNORE, Dio tuo, invano; perché il SIGNORE non riterrà innocente chi pronuncia il suo nome invano" (Esodo 20:7); "Poi partorì ancora Abele, fratello di lui. Abele fu pastore di pecore; Caino lavoratore della terra" (Genesi 4:2).

[449] "Abraamo disse al più anziano dei servi di casa sua, che aveva il governo di tutti i suoi beni: «Metti la tua mano sotto la mia coscia e io ti farò giurare per il SIGNORE, il Dio dei cieli e il Dio della terra, che tu non prenderai per mio figlio una moglie tra le figlie dei Cananei in mezzo ai quali abito; 4 ma andrai al mio paese, dai miei parenti, e vi prenderai una moglie per mio figlio, per Isacco». Il servo gli rispose: «Forse quella donna non vorrà seguirmi in questo paese; dovrò allora ricondurre tuo figlio nel paese dal quale tu sei uscito?» Abraamo gli disse: «Guàrdati dal far tornare là mio figlio! Il SIGNORE, il Dio dei cieli, che mi fece uscire dalla casa di mio padre e dal mio paese natale - e mi parlò e mi giurò dicendo: "Io darò alla tua discendenza questo paese" - egli stesso manderà il suo angelo davanti a te e tu prenderai di là una moglie per mio figlio. Se la donna non vorrà seguirti, allora sarai sciolto da questo giuramento che ti faccio fare; soltanto, non ricondurre là mio figlio». E il servo pose la mano sotto la coscia d'Abraamo suo signore, e gli giurò di fare queste cose" (Genesi 24:2 9).

[450] "Il sacerdote farà giurare quella donna e le dirà: 'Se nessun uomo si è unito a te, e se non ti sei sviata contaminandoti con un uomo, invece di tuo marito, quest'acqua amara che porta maledizione, non ti farà danno! ... allora il sacerdote farà giurare la donna con un giuramento di maledizione e le dirà: 'Il SIGNORE faccia di te un oggetto di maledizione e di esecrazione in mezzo al tuo popolo, facendoti dimagrire i fianchi e gonfiare il ventre" (Numeri 5:19,21); "Quelli risposero: "Restituiremo tutto, e non domanderemo loro più nulla; faremo come tu dici". Allora chiamai i sacerdoti, e in loro presenza li feci giurare che avrebbero mantenuto la promessa" (Nehemia 5:12); "Se uno affida al suo vicino del denaro o degli oggetti da custodire, ed essi siano stati rubati dalla casa di quest'ultimo, se il ladro si trova, restituirà il doppio. Se il ladro non si trova, il padrone della casa comparirà davanti a Dio per giurare che non si è appropriato della roba del suo vicino. In ogni caso di delitto, sia che si tratti di un bue o di un asino o di una pecora o di un vestito o di qualunque oggetto perduto del quale uno dica: "È questo qui!", la causa delle due parti verrà davanti a Dio; colui che Dio condannerà, restituirà il doppio al suo prossimo. Se uno dà in custodia al suo vicino un asino, un bue, una pecora o qualunque altra bestia, ed essa muore o resta storpiata o è portata via senza che ci siano testimoni, 11 interverrà fra le due parti il giuramento del SIGNORE per sapere se colui che aveva la bestia in custodia non si è appropriato della roba del suo vicino. Il padrone della bestia si accontenterà del giuramento, e l'altro non sarà tenuto a risarcire i danni" (Esodo 22:7 11).

[451] "se giuri per il SIGNORE che vive, con verità, con rettitudine e con giustizia, allora le nazioni saranno benedette in lui e in lui si glorieranno" (Geremia 4:2); "L'uomo innocente di mani e puro di cuore, che non eleva l'animo a vanità e non giura con il proposito di ingannare" (Salmo 24:4). 

[452] Così tratti Dio i nemici di Davide con il massimo rigore! Fra qui e lo spuntar del giorno, di tutto quello che gli appartiene non lascerò in vita un solo uomo ... Allora Davide disse ad Abigail: «Sia benedetto il SIGNORE, il Dio d'Israele, che oggi ti ha mandata incontro a me! Sia benedetto il tuo senno, e benedetta sia tu che oggi mi hai impedito di spargere del sangue e di farmi giustizia con le mie mani. Poiché certo, come è vero che vive il SIGNORE, il Dio d'Israele, che mi ha impedito di farti del male, se tu non ti fossi affrettata a venirmi incontro, fra qui e lo spuntar del giorno a Nabal non sarebbe rimasto un solo uomo»" (1 Samuele 25:22,32-34); "Agli occhi suoi è spregevole il malvagio, ma egli onora quelli che temono il SIGNORE. Se anche ha giurato a suo danno, non cambia" (Salmo 15:4).

[453] "Com'è vero che io vivo, dice il Signore, DIO, nel paese di quel re che l'aveva fatto re, e verso il quale non ha rispettato il giuramento, né osservato il patto, vicino a lui, in mezzo a Babilonia, egli morirà ... Perciò così parla il Signore, DIO: "Com'è vero che io vivo, il mio giuramento che egli ha violato, il mio patto che egli ha infranto, io glieli farò ricadere sul capo" (Ezechiele 17:16 19); "Ma i figli d'Israele non li uccisero, a causa del giuramento che i capi della comunità avevano fatto loro nel nome del SIGNORE, Dio d'Israele. Però tutta la comunità mormorò contro i capi. E tutti i capi dissero all'intera comunità: «Noi abbiamo giurato loro nel nome del SIGNORE, Dio d'Israele; perciò non li possiamo toccare" (Giosuè 9:18-19); "Al tempo di Davide ci fu una carestia per tre anni continui. Davide cercò il volto del SIGNORE, e il SIGNORE gli disse: «C'è un debito di sangue che pende su Saul e sulla sua casa, perché egli fece perire i Gabaoniti»" (2 Samuele 21:1).

[454] "Il SIGNORE si farà conoscere all'Egitto e gli Egiziani, in quel giorno, conosceranno il SIGNORE, gli offriranno un culto con sacrifici e offerte, faranno voti al SIGNORE e li adempiranno" (Isaia 19:21), "Quando hai fatto un voto a Dio, non indugiare ad adempierlo; perché egli non si compiace degli stolti; adempi il voto che hai fatto ... Non permettere alla tua bocca di renderti colpevole; non dire davanti al messaggero di Dio: «È stato uno sbaglio». Dio dovrebbe forse adirarsi per le tue parole e distruggere l'opera delle tue mani?" (Ecclesiaste 5:4 6); "così loderò il tuo nome per sempre, e adempirò ogni giorno le promesse che ti ho fatte ... Entrerò nella tua casa con olocausti, adempirò le mie promesse, le promesse che le mie labbra hanno pronunciate, che la mia bocca ha proferite nel momento della difficoltà" (Salmo 61:8; 66:13-14).

[455] 'Fate voti al SIGNORE, al Dio vostro, e adempiteli; tutti quelli che gli stanno attorno portino doni al Tremendo" (Salmo 76:11); "Poi nostro padre disse: "Tornate a comprare un po' di viveri". ... E noi rispondemmo: "Non possiamo scendere laggiù; se il nostro fratello più giovane verrà con noi, scenderemo; perché non possiamo vedere la faccia di quell'uomo, se il nostro fratello più giovane non è con noi" (Genesi 44:25,26).

[456] Quando avrai fatto un voto al SIGNORE tuo Dio, non tarderai ad adempierlo poiché il SIGNORE, il tuo Dio, te ne domanderebbe certamente conto e tu saresti colpevole; ma se ti astieni dal fare voti, non commetti peccato. Mantieni e metti in pratica la parola uscita dalle tue labbra: opera secondo il voto che avrai fatto volontariamente al SIGNORE tuo Dio, e che la tua bocca avrà pronunciato" (Deuteronomio 23:21 23); "Come sacrificio offri a Dio il ringraziamento, e mantieni le promesse fatte al SIGNORE;" (Salmo 50:14); "Giacobbe fece un voto, dicendo: «Se Dio è con me, se mi protegge durante questo viaggio che sto facendo, se mi dà pane da mangiare e vesti da coprirmi ... e questa pietra, che ho eretta come monumento, sarà la casa di Dio; di tutto quello che tu mi darai, io certamente ti darò la decima" (Genesi 28:20 22); "Fece un voto e disse: «O SIGNORE degli eserciti, se hai riguardo all'afflizione della tua serva e ti ricordi di me, se non dimentichi la tua serva e dai alla tua serva un figlio maschio, io lo consacrerò al SIGNORE per tutti i giorni della sua vita e il rasoio non passerà sulla sua testa»" (1 Samuele 1:11); "Entrerò nella tua casa con olocausti, adempirò le mie promesse. e promesse che le mie labbra hanno pronunciate, che la mia bocca ha proferite nel momento della difficoltà" (Salmo 66:13,14; 132:2 5).

[457] "Quando fu giorno, i Giudei ordirono una congiura, e con imprecazioni contro se stessi fecero voto di non mangiare né bere finché non avessero ucciso Paolo. Or quelli che avevano fatto questa congiura erano più di quaranta. Si presentarono ai capi dei sacerdoti e agli anziani, e dissero: «Abbiamo fatto voto, scagliando l'anatema contro noi stessi, di non mangiar nulla finché non abbiamo ucciso Paolo" (Atti 23:12-14); "Il re ne fu molto rattristato; ma, a motivo dei giuramenti fatti e dei commensali, non volle dirle di no;" (Marco 6:26); "Ma se il padre, il giorno che ne viene a conoscenza, le fa opposizione, tutti i voti di lei e tutti gli impegni che avrà assunto non saranno validi; il SIGNORE glieli condonerà, perché il padre le ha fatto opposizione ... Ma se il marito, il giorno che ne viene a conoscenza, le fa opposizione, egli annullerà il voto che lei ha fatto, e la promessa che ha proferito alla leggera per la quale si è impegnata; e il SIGNORE gliela condonerà ... a se il marito, il giorno che viene a saperlo, li annulla, tutto ciò che le sarà uscito dalle labbra, siano voti o impegni che ha assunto, non sarà valido; il marito lo ha annullato; e il SIGNORE glielo condonerà. Il marito può convalidare o annullare qualunque voto e qualunque giuramento, per il quale la moglie si è impegnata a mortificare la sua persona" (Numeri 30:5,8,12-13).

[458] "Ma egli rispose loro: «Non tutti sono capaci di mettere in pratica questa parola, ma soltanto quelli ai quali è dato. Poiché vi sono degli eunuchi che sono tali dalla nascita; vi sono degli eunuchi, i quali sono stati fatti tali dagli uomini, e vi sono degli eunuchi, i quali si sono fatti eunuchi da sé a motivo del regno dei cieli. Chi può capire, capisca»" (Matteo 19:11-12); "...ma, per evitare le fornicazioni, ogni uomo abbia la propria moglie e ogni donna il proprio marito ... Ma se non riescono a contenersi, si sposino; perché è meglio sposarsi che ardere" (1 Corinzi 7:2,9); "Chi rubava non rubi più, ma si affatichi piuttosto a lavorare onestamente con le proprie mani, affinché abbia qualcosa da dare a colui che è nel bisogno" (Efesini 4:28); "...per consacrare il tempo che gli resta da vivere nella carne, non più alle passioni degli uomini, ma alla volontà di Dio" (1 Pietro 4:2); "Voi siete stati riscattati a caro prezzo; non diventate schiavi degli uomini" (1 Corinzi 7:23).

[459] "Ogni persona stia sottomessa alle autorità superiori; perché non vi è autorità se non da Dio; e le autorità che esistono sono stabilite da Dio. Perciò chi resiste all'autorità si oppone all'ordine di Dio; quelli che vi si oppongono si attireranno addosso una condanna; infatti i magistrati non sono da temere per le opere buone, ma per le cattive. Tu, non vuoi temere l'autorità? Fa' il bene e avrai la sua approvazione, perché il magistrato è un ministro di Dio per il tuo bene; ma se fai il male, temi, perché egli non porta la spada invano; infatti è un ministro di Dio per infliggere una giusta punizione a chi fa il male." (Romani 13:1 4); "Siate sottomessi, per amor del Signore, a ogni umana istituzione: al re, come al sovrano; ai governatori, come mandati da lui per punire i malfattori e per dar lode a quelli che fanno il bene" (1 Pietro 2:13-14).

[460] "Per mio mezzo regnano i re, e i prìncipi decretano ciò che è giusto. Per mio mezzo governano i capi, i nobili, tutti i giudici della terra" (Proverbi 8:15-16); "Ogni persona stia sottomessa alle autorità superiori; perché non vi è autorità se non da Dio; e le autorità che esistono sono stabilite da Dio ... perché il magistrato è un ministro di Dio per il tuo bene; ma se fai il male, temi, perché egli non porta la spada invano; infatti è un ministro di Dio per infliggere una giusta punizione a chi fa il male" (Romani 13:1 4).

[461] "Ora, o re, siate saggi; lasciatevi correggere, o giudici della terra. Servite il SIGNORE con timore, e gioite con tremore. Rendete omaggio al figlio, affinché il SIGNORE non si adiri e voi non periate nella vostra via, perché improvvisa l'ira sua potrebbe divampare. Beati tutti quelli che confidano in lui!" (Salmo 2:10 12); "...per i re e per tutti quelli che sono costituiti in autorità, affinché possiamo condurre una vita tranquilla e quieta in tutta pietà e dignità" (1 Timoteo 2:2); "Difendete la causa del debole e dell'orfano, fate giustizia all'afflitto e al povero! Liberate il misero e il bisognoso, salvatelo dalla mano degli empi!" (Salmo 82:3-4); "Il Dio d'Israele ha parlato, la Rocca d'Israele mi ha detto: "Colui che regna sugli uomini con giustizia, colui che regna con timore di Dio,"(2 Samuele 23:3); "Siate sottomessi, per amor del Signore, a ogni umana istituzione: al re, come al sovrano" (1 Pietro 2:13).

[462] "Lo interrogarono pure dei soldati, dicendo: «E noi, che dobbiamo fare?» Ed egli a loro: «Non fate estorsioni, non opprimete nessuno con false denunce, e contentatevi della vostra paga»"(Luca 3:14); "perché il magistrato è un ministro di Dio per il tuo bene; ma se fai il male, temi, perché egli non porta la spada invano; infatti è un ministro di Dio per infliggere una giusta punizione a chi fa il male" (Romani 13:4); "Perché anche io sono uomo sottoposto ad altri e ho sotto di me dei soldati; e dico a uno: "Va'", ed egli va; e a un altro: "Vieni", ed egli viene; e al mio servo: "Fa' questo", ed egli lo fa». 10 Gesù, udito questo, ne restò meravigliato, e disse a quelli che lo seguivano: «Io vi dico in verità che in nessuno, in Israele, ho trovato una fede così grande!" (Matteo 8:9-10); "Vi era in Cesarea un uomo di nome Cornelio, centurione della coorte detta «Italica». Quest'uomo era pio e timorato di Dio con tutta la sua famiglia, faceva molte elemosine al popolo e pregava Dio assiduamente" (Atti 10:1-2); "Combatteranno contro l'Agnello e l'Agnello li vincerà, perché egli è il Signore dei signori e il Re dei re; e vinceranno anche quelli che sono con lui, i chiamati, gli eletti e i fedeli». Poi mi disse: «Le acque che hai viste e sulle quali siede la prostituta, sono popoli, moltitudini, nazioni e lingue. Le dieci corna che hai viste e la bestia odieranno la prostituta, la spoglieranno e la lasceranno nuda, ne mangeranno le carni e la consumeranno con il fuoco" (Apocalisse 17:14-16).

[463]  "...i quali si opposero al re Uzzia, e gli dissero: «Non spetta a te, Uzzia, di offrire incenso al SIGNORE, ma ai sacerdoti, figli d'Aaronne, che sono consacrati per offrire i profumi! Esci dal santuario, poiché tu hai commesso un'infedeltà! E questo non ti tornerà a gloria davanti a Dio, al SIGNORE»" (2 Cronache 26:18); "Se rifiuta d'ascoltarli, dillo alla chiesa; e, se rifiuta d'ascoltare anche la chiesa, sia per te come il pagano e il pubblicano ... Io ti darò le chiavi del regno dei cieli; tutto ciò che legherai in terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai in terra sarà sciolto nei cieli»" (Matteo 18:17; 16:19); "E Dio ha posto nella chiesa in primo luogo degli apostoli, in secondo luogo dei profeti, in terzo luogo dei dottori, poi miracoli, poi doni di guarigioni, assistenze, doni di governo, diversità di lingue. Sono forse tutti apostoli? Sono forse tutti profeti? Sono forse tutti dottori? Fanno tutti dei miracoli?" (1 Corinzi 12:28-29); "È lui che ha dato alcuni come apostoli, altri come profeti, altri come evangelisti, altri come pastori e dottori, 12 per il perfezionamento dei santi in vista dell'opera del ministero e dell'edificazione del corpo di Cristo" (Efesini 4:11-12); "Così, ognuno ci consideri servitori di Cristo e amministratori dei misteri di Dio. 2 Del resto, quel che si richiede agli amministratori è che ciascuno sia trovato fedele" (1 Corinzi 4:1-2); "E come annunceranno se non sono mandati? Com'è scritto: «Quanto sono belli i piedi di quelli che annunciano buone notizie!»" (Romani 10:15); "Nessuno si prende da sé quell'onore; ma lo prende quando sia chiamato da Dio, come nel caso di Aaronne" (Ebrei 5:4).

[464]  "I re saranno i tuoi precettori e le loro regine saranno le tue balie; essi si inchineranno davanti a te con la faccia a terra, lambiranno la polvere dei tuoi piedi; tu riconoscerai che io sono il SIGNORE, che coloro che sperano in me non saranno delusi»" (Isaia 49:23); "Per amore della casa del SIGNORE, del nostro Dio, io cercherò il tuo bene" (Salmo 122:9); "Tutto quello che è comandato dal Dio del cielo sia puntualmente fatto per la casa del Dio del cielo. Perché infatti l'ira di Dio dovrebbe riversarsi sopra il regno, sul re e i suoi figli? ... e che mi ha procurato la benevolenza del re, dei suoi consiglieri e di tutti i suoi potenti capi! Io, fortificato dalla mano del SIGNORE, del mio Dio, che era su di me, radunai i capi d'Israele perché partissero con me" (Esdra 7:23 28); "Chi bestemmia il nome del SIGNORE dovrà essere messo a morte; tutta la comunità lo dovrà lapidare. Sia straniero o nativo del paese, se bestemmia il nome del SIGNORE, sarà messo a morte" (Levitico 24:16); "Quel profeta o quel sognatore sarà messo a morte, perché avrà predicato l'apostasia dal SIGNORE Dio vostro che vi ha fatti uscire dal paese d'Egitto e vi ha liberati dalla casa di schiavitù, per spingerti fuori dalla via per la quale il SIGNORE, il tuo Dio, ti ha ordinato di camminare. Così toglierai il male di mezzo a te ... Se tuo fratello, figlio di tua madre, o tuo figlio o tua figlia o tua moglie, che riposa sul tuo seno, o l'amico, che è come un altro te stesso, vorranno ingannarti in segreto, dicendo: «Andiamo, serviamo altri dèi», quelli che né tu né i tuoi padri avete mai conosciuto" (Deuteronomio 13:5,6); "Soppresse gli alti luoghi, frantumò le statue, abbatté l'idolo d'Astarte, e fece a pezzi il serpente di bronzo che Mosè aveva fatto; perché fino a quel tempo i figli d'Israele gli avevano offerto incenso; lo chiamò Neustan" (2 Re 18:4); "Davide tenne consiglio con i capi di migliaia e di centinaia, cioè con tutti i capi del popolo, poi disse a tutta l'assemblea d'Israele: «Se vi sembra bene, e se il SIGNORE, il nostro Dio, l'approva, mandiamo dappertutto a dire ai nostri fratelli che sono rimasti in tutte le regioni d'Israele, e così pure ai sacerdoti e ai Leviti nelle loro città e nelle loro campagne, che si uniscano a noi; e riconduciamo qui da noi l'arca del nostro Dio; poiché non ce ne siamo occupati ai tempi di Saul». Tutta l'assemblea rispose che si facesse così poiché la cosa sembrava buona agli occhi di tutto il popolo. Davide dunque radunò tutto Israele, dal Sicor d'Egitto fino all'ingresso di Camat, per ricondurre l'arca di Dio da Chiriat-Iearim. Davide, con tutto Israele, salì verso Baala, cioè verso Chiriat-Iearim, che appartiene a Giuda per trasferire di là l'arca di Dio, davanti alla quale è invocato il nome del SIGNORE, che siede su questa, fra i cherubini. Posero l'arca di Dio sopra un carro nuovo, togliendola dalla casa di Abinadab; Uzza e Aio conducevano il carro. Davide e tutto Israele facevano festa davanti a Dio, a tutta forza, cantando e sonando cetre, saltèri, timpani, cembali e trombe. Quando furono giunti all'aia di Chidon, Uzza stese la mano per reggere l'arca, perché i buoi la facevano inclinare" (1 Cronache 13:1 9);"Giosia fece sparire tutte le abominazioni da tutti i paesi che appartenevano ai figli d'Israele, e impose a tutti quelli che si trovavano in Israele, di servire il SIGNORE, loro Dio. Durante tutto il tempo della vita di Giosia essi non cessarono di seguire il SIGNORE, Dio dei loro padre ... e si accordarono in un patto a cercare il SIGNORE, Dio dei loro padri, con tutto il loro cuore e con tutta l'anima loro; e chiunque non cercasse il SIGNORE, Dio d'Israele, doveva essere messo a morte, grande o piccolo che fosse, uomo o donna" (2 Cronache 34:33; 15:12-13). Leggere 2 Re 24:1 26.

[465] "Giosafat, tornato che fu a Gerusalemme, stabilì anche qui dei Leviti, dei sacerdoti e dei capi delle case patriarcali d'Israele per amministrare la giustizia del SIGNORE in caso di controversie ... l sommo sacerdote Amaria vi sarà preposto per tutti gli affari che concernono il SIGNORE; e Zebadia, figlio d'Ismaele, capo della casa di Giuda, per tutti gli affari che concernono il re; e avete a vostra disposizione dei Leviti, come ufficiali. Fatevi coraggio, mettetevi all'opera, e il SIGNORE sia con chi è buono»" "Riuniti tutti i capi dei sacerdoti e gli scribi del popolo, s'informò da loro dove il Cristo doveva nascere. Essi gli dissero: «In Betlemme di Giudea; poiché così è stato scritto per mezzo del profeta" (Matteo 2:4-5).

[466] "Esorto dunque, prima di ogni altra cosa, che si facciano suppliche, preghiere, intercessioni, ringraziamenti per tutti gli uomini, per i re e per tutti quelli che sono costituiti in autorità, affinché possiamo condurre una vita tranquilla e quieta in tutta pietà e dignità" (1 Timoteo 2:1-2).

[467] "Onorate tutti. Amate i fratelli. Temete Dio. Onorate il re" (1 Pietro 2:17).

[468] "È anche per questa ragione che voi pagate le imposte, perché essi, che sono costantemente dediti a questa funzione, sono ministri di Dio. Rendete a ciascuno quel che gli è dovuto: l'imposta a chi è dovuta l'imposta, la tassa a chi la tassa; il timore a chi il timore; l'onore a chi l'onore" (Romani 13:6-7).

[469]  "Perciò è necessario stare sottomessi, non soltanto per timore della punizione, ma anche per motivo di coscienza" (Romani 13:5); "Ricorda loro che siano sottomessi ai magistrati e alle autorità, che siano ubbidienti, pronti a fare ogni opera buona" (Tito 3:1).

[470] "Siate sottomessi, per amor del Signore, a ogni umana istituzione: al re, come al sovrano; ... Accostandovi a lui, pietra vivente, rifiutata dagli uomini, ma davanti a Dio scelta e preziosa, ... Fate questo come uomini liberi, che non si servono della libertà come di un velo per coprire la malizia, ma come servi di Dio" (1 Pietro 2:13; 4,16).

[471] "Ogni persona stia sottomessa alle autorità superiori; perché non vi è autorità se non da Dio; e le autorità che esistono sono stabilite da Dio" (Romani 13:1); "Al suo posto il re fece capo dell'esercito Benaia, figlio di Ieoiada, e mise il sacerdote Sadoc al posto di Abiata" (1 Re 2:35); "Ma Festo, volendo far cosa gradita ai Giudei, disse a Paolo: «Vuoi salire a Gerusalemme ed essere giudicato in mia presenza intorno a queste cose?» Ma Paolo rispose: «Io sto qui davanti al tribunale di Cesare, dove debbo essere giudicato; non ho fatto nessun torto ai Giudei, come anche tu sai molto bene. Se dunque sono colpevole e ho commesso qualcosa da meritare la morte, non rifiuto di morire; ma se nelle cose delle quali costoro mi accusano non c'è nulla di vero, nessuno mi può consegnare nelle loro mani. Io mi appello a Cesare»" (Atti 25:9-11); "Però ci furono anche falsi profeti tra il popolo, come ci saranno anche tra di voi falsi dottori che introdurranno occultamente eresie di perdizione, e, rinnegando il Signore che li ha riscattati, si attireranno addosso una rovina immediata. ... Audaci, arroganti, non hanno orrore di dir male delle dignità; 11 mentre gli angeli, benché superiori a loro per forza e potenza, non portano contro quelle, davanti al Signore, alcun giudizio ingiurioso" (2 Pietro 2:1,10-11); "Ciò nonostante, anche questi visionari contaminano la carne nello stesso modo, disprezzano l'autorità e parlano male delle dignità. Invece, l'arcangelo Michele, quando contendeva con il diavolo disputando per il corpo di Mosè, non osò pronunciare contro di lui un giudizio ingiurioso, ma disse: «Ti sgridi il Signore!». Questi, invece, parlano in maniera oltraggiosa di quello che ignorano, e si corrompono in tutto ciò che sanno per istinto, come bestie prive di ragione. 11 Guai a loro! Perché si sono incamminati per la via di Caino, e per amor di lucro si sono gettati nei traviamenti di Balaam, e sono periti per la ribellione di Core" (Giuda 8 11).

[472] "...ma come siamo stati approvati da Dio che ci ha stimati tali da poterci affidare il vangelo, parliamo in modo da piacere non agli uomini, ma a Dio che prova i nostri cuori" (1 Tessalonicesi 2:4);"Le fu concesso di dare uno spirito all'immagine della bestia affinché l'immagine potesse parlare e far uccidere tutti quelli che non adorassero l'immagine della bestia ... Nessuno poteva comprare o vendere se non portava il marchio, cioè il nome della bestia o il numero che corrisponde al suo nome" (Apocalisse 13:15 17).

[473] "Perciò l'uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie, e saranno una stessa carne" (Genesi 2:24); "Perciò l'uomo lascerà il padre e la madre, e si unirà con sua moglie, e i due saranno una sola carne"? Così non sono più due, ma una sola carne; quello dunque che Dio ha unito, l'uomo non lo separi»" (Matteo 19:5-6); "...che ha abbandonato il compagno della sua gioventù e ha dimenticato il patto del suo Dio" (Proverbi 2:17).

[474]  "Poi Dio il SIGNORE disse: «Non è bene che l'uomo sia solo; io gli farò un aiuto che sia adatto a lui»" (Genesi 2:18).

[475] "Ma, direte voi, non ce n'è uno che fece così? E tuttavia, lo Spirito rimase in lui. Ma perché quell'uno lo fece? Perché cercava la discendenza promessagli da Dio. Badate dunque al vostro spirito e nessuno agisca slealmente verso la moglie della sua giovinezza" (Malachia 2:15).

[476] "...ma, per evitare le fornicazioni, ogni uomo abbia la propria moglie e ogni donna il proprio marito ... Ma se non riescono a contenersi, si sposino; perché è meglio sposarsi che ardere" (1 Corinzi 7:2,9).

[477] "Il matrimonio sia tenuto in onore da tutti e il letto coniugale non sia macchiato da infedeltà; poiché Dio giudicherà i fornicatori e gli adùlteri" (Ebrei 13:4); "Essi vieteranno il matrimonio e ordineranno di astenersi da cibi che Dio ha creati perché quelli che credono e hanno ben conosciuto la verità ne usino con rendimento di grazie" (1 Timoteo 4:3); "Ma se uno crede far cosa indecorosa verso la propria figliola nubile se ella passi il fior dell'età, e se così bisogna fare, faccia quello che vuole; egli non pecca; la dia a marito ... Perciò, chi dà la sua figliola a marito fa bene, e chi non la dà a marito fa meglio" (1 Corinzi 7:36 38); "Allora dissero: «Chiamiamo la fanciulla e sentiamo lei stessa». Chiamarono Rebecca e le dissero: «Vuoi andare con quest'uomo?» Ed ella rispose: «Sì, andrò»" (Genesi 24:57-58).

[478] "La moglie è vincolata per tutto il tempo che vive suo marito; ma, se il marito muore, ella è libera di sposarsi con chi vuole, purché lo faccia nel Signore" (1 Corinzi 7:39).

[479] "Dissero loro: «Questo non possiamo farlo; non possiamo dare nostra sorella a uno che non è circonciso; perché ciò sarebbe per noi un disonore" (Genesi 34:14); "...prenda delle loro figlie per i tuoi figli, e le loro figlie si prostituiscano ai loro dèi e inducano i tuoi figli a prostituirsi ai loro dèi" (Esodo 34:16); "Non t'imparenterai con loro, non darai le tue figlie ai loro figli e non prenderai le loro figlie per i tuoi figli, perché distoglierebbero da me i tuoi figli che servirebbero dèi stranieri e l'ira del SIGNORE si accenderebbe contro di voi. Egli ben presto vi distruggerebbe" (Deuteronomio 7:3-4);"Al tempo della vecchiaia di Salomone, le sue mogli gli fecero volgere il cuore verso altri dèi; e il suo cuore non appartenne interamente al SIGNORE suo Dio, come il cuore di Davide suo padre" (1 Re 11:4); "Li rimproverai, li maledissi, ne picchiai alcuni, strappai loro i capelli, e li feci giurare nel nome di Dio che non avrebbero dato le loro figlie ai figli di costoro, e non avrebbero preso le figlie di quelli per i loro figli né per se stessi. E dissi: "Salomone, re d'Israele, non peccò forse proprio in questo? Eppure, fra le molte nazioni, non ci fu re simile a lui; era amato dal suo Dio, e Dio lo aveva fatto re di tutto Israele; tuttavia le donne straniere fecero peccare anche lui. Allora dovremmo forse permettervi di commettere un male altrettanto grande, e così divenire infedeli al nostro Dio, prendendo mogli straniere?"" (Neemia 13:25-27); "Giuda si è dimostrato infedele e l'abominazione è stata commessa in Israele e a Gerusalemme; perché Giuda ha profanato ciò che è santo al SIGNORE, ciò che egli ama, e ha sposato figlie di dèi stranieri. A colui che fa questo, il SIGNORE sterminerà dalle tende di Giacobbe chi veglia e chi risponde, e chi offre l'oblazione al SIGNORE degli eserciti!" (Malachia 2:11-12); "Non vi mettete con gli infedeli sotto un giogo che non è per voi; infatti che rapporto c'è tra la giustizia e l'iniquità? O quale comunione tra la luce e le tenebre?" (2 Corinzi 6:14).

[480] "Si ode addirittura affermare che vi è tra di voi fornicazione, una tale fornicazione che non si trova neppure fra i pagani; al punto che uno si tiene la moglie di suo padre!" (1 Corinzi 5:1); "...perché desiderano veder la polvere della terra sulla testa degli indifesi, violano il diritto degli umili, e figlio e padre vanno dalla stessa ragazza, per profanare il mio santo nome" (Amos 2:7). Leggere Levitico 18.

[481] "Giovanni infatti gli diceva: «Non ti è lecito tenere la moglie di tuo fratello!" (Marco 6:18); "Non vi contaminate con nessuna di queste cose; poiché con tutte queste cose si sono contaminate le nazioni che io sto per cacciare davanti a voi ... Badate che, se contaminate il paese, esso non vi vomiti come ha vomitato le nazioni che vi stavano prima di voi" (Levitico 18:24 28).

[482] "Non scoprirai la nudità della sorella di tua madre o della sorella di tuo padre; chi lo fa, vìola la sua stretta parente; tutti e due porteranno la pena della loro iniquità. Se uno si corica con la moglie di suo zio, vìola l'intimità di suo zio; tutti e due porteranno la pena del loro peccato; moriranno senza figli. Se uno prende la moglie di suo fratello, è una impurità; egli ha scoperto la nudità di suo fratello; non avranno figli" (Levitico 20:19 21).

[483] "La nascita di Gesù Cristo avvenne in questo modo. Maria, sua madre, era stata promessa sposa a Giuseppe e, prima che fossero venuti a stare insieme, si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe, suo marito, che era uomo giusto e non voleva esporla a infamia, si propose di lasciarla segretamente. Ma mentre aveva queste cose nell'animo, un angelo del Signore gli apparve in sogno, dicendo: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua moglie; perché ciò che in lei è generato, viene dallo Spirito Santo" (Matteo 1:18-20).

[484] "Fu detto: "Chiunque ripudia sua moglie le dia l'atto di ripudio". Ma io vi dico: chiunque manda via sua moglie, salvo che per motivo di fornicazione, la fa diventare adultera e chiunque sposa colei che è mandata via commette adulterio" ( Matteo 5:31-32).

[485] "Ma io vi dico che chiunque manda via sua moglie, quando non sia per motivo di fornicazione, e ne sposa un'altra, commette adulterio»" (Matteo 19:9); "Infatti la donna sposata è legata per legge al marito mentre egli vive; ma se il marito muore, è sciolta dalla legge che la lega al marito. Perciò, se lei diventa moglie di un altro uomo mentre il marito vive, sarà chiamata adultera; ma se il marito muore, ella è libera da quella legge; così non è adultera se diventa moglie di un altro uomo" (Romani 7:2-3).

[486] "Gesù disse loro: «Fu per la durezza dei vostri cuori che Mosè vi permise di mandare via le vostre mogli; ma da principio non era così. Ma io vi dico che chiunque manda via sua moglie, quando non sia per motivo di fornicazione, e ne sposa un'altra, commette adulterio»" (Matteo 19:8-9); "Però, se il non credente si separa, si separi pure; in tali casi, il fratello o la sorella non sono obbligati a continuare a stare insieme; ma Dio ci ha chiamati a vivere in pace" (1 Corinzi 7:15); "Così non sono più due, ma una sola carne; quello dunque che Dio ha unito, l'uomo non lo separi" (Matteo 19:6).

[487] "Quando un uomo sposa una donna che poi non vuole più, perché ha scoperto qualcosa di indecente a suo riguardo, le scriva un atto di ripudio, glielo metta in mano e la mandi via ... il primo marito, che l'aveva mandata via, non potrà riprenderla in moglie, dopo che lei è stata contaminata, poiché sarebbe cosa abominevole agli occhi del SIGNORE. Tu non macchierai di peccato il paese che il SIGNORE, il tuo Dio, ti dà come eredità" (Deuteronomio 24:1 4).

[488] "...per realizzarlo quando i tempi fossero compiuti. Esso consiste nel raccogliere sotto un solo capo, in Cristo, tutte le cose: tanto quelle che sono nel cielo, quanto quelle che sono sulla terra ... Ogni cosa egli ha posta sotto i suoi piedi e lo ha dato per capo supremo alla chiesa ... che è il corpo di lui, il compimento di colui che porta a compimento ogni cosa in tutti ... Paolo, apostolo di Cristo Gesù per volontà di Dio, ai santi che sono in Efeso e ai fedeli in Cristo Gesù ... il marito infatti è capo della moglie, come anche Cristo è capo della chiesa, lui, che è il Salvatore del corpo ... per farla comparire davanti a sé, gloriosa, senza macchia, senza ruga o altri simili difetti, ma santa e irreprensibile ... Questo mistero è grande; dico questo riguardo a Cristo e alla chiesa" (Efesini 1:10,22,23; 5:23,27, 32); "Egli è il capo del corpo, cioè della chiesa; è lui il principio, il primogenito dai morti, affinché in ogni cosa abbia il primato" (Colossesi 1:18).

[489] "...alla chiesa di Dio che è in Corinto, ai santificati in Cristo Gesù, chiamati santi, con tutti quelli che in ogni luogo invocano il nome del Signore nostro Gesù Cristo, Signore loro e nostro: ... Poiché, come il corpo è uno e ha molte membra, e tutte le membra del corpo, benché siano molte, formano un solo corpo, così è anche di Cristo. Infatti noi tutti siamo stati battezzati in un unico Spirito per formare un unico corpo, Giudei e Greci, schiavi e liberi; e tutti siamo stati abbeverati di un solo Spirito" (1 Corinzi 1:2; 12:12-13); "Chiedimi, io ti darò in eredità le nazioni e in possesso le estremità della terra" (Salmo 2:8); "Dopo queste cose guardai e vidi una folla immensa che nessuno poteva contare, proveniente da tutte le nazioni, tribù, popoli e lingue, che stava in piedi davanti al trono e davanti all'Agnello, vestiti di bianche vesti e con delle palme in mano" (Apocalisse 7:9); " mentre gli stranieri onorano Dio per la sua misericordia, come sta scritto: «Per questo ti celebrerò tra le nazioni e canterò le lodi al tuo nome». E ancora: «Rallegratevi, o nazioni, con il suo popolo». E altrove: «Nazioni, lodate tutte il Signore; tutti i popoli lo celebrino». Di nuovo Isaia dice: «Spunterà la radice di Iesse, colui che sorgerà a governare le nazioni; in lui spereranno le nazioni»" (Romani 15:9 12).

[490] "...perché il marito non credente è santificato nella moglie, e la moglie non credente è santificata nel marito credente; altrimenti i vostri figli sarebbero impuri, mentre ora sono santi" (1 Corinzi 7:14); "Perché per voi è la promessa, per i vostri figli, e per tutti quelli che sono lontani, per quanti il Signore, nostro Dio, ne chiamerà" (Atti 2:39); "Prendesti inoltre i tuoi figli e le tue figlie, che mi avevi partoriti, e li offristi loro in sacrificio, perché li divorassero. Non bastavano dunque le tue prostituzioni, perché tu avessi anche a scannare i miei figli, e a darli loro facendoli passare per il fuoco?" (Ezechiele 16:20-21); "Se la primizia è santa, anche la massa è santa; se la radice è santa, anche i rami sono santi" (Romani 11:16); "Io porrò inimicizia fra te e la donna, e fra la tua progenie e la progenie di lei; questa progenie ti schiaccerà il capo e tu le ferirai il calcagno»" (Genesi 3:15); "Stabilirò il mio patto fra me e te e i tuoi discendenti dopo di te, di generazione in generazione; sarà un patto eterno per il quale io sarò il Dio tuo e della tua discendenza dopo di te" (Genesi 17:7).

[491] "Il regno dei cieli è anche simile a una rete che, gettata in mare, ha raccolto ogni genere di pesci" (Matteo 13:47); "Il Signore manda una parola a Giacobbe, ed essa cade sopra Israele" (Isaia 9:7).

[492] "Così dunque non siete più né stranieri né ospiti; ma siete concittadini dei santi e membri della famiglia di Dio ... dal quale ogni famiglia nei cieli e sulla terra prende nome" (Efesini 2:19; 3:15).

[493]  "...lodando Dio e godendo il favore di tutto il popolo. Il Signore aggiungeva ogni giorno alla loro comunità quelli che venivano salvati" (Atti 2:47).

[494] "E Dio ha posto nella chiesa in primo luogo degli apostoli, in secondo luogo dei profeti, in terzo luogo dei dottori, poi miracoli, poi doni di guarigioni, assistenze, doni di governo, diversità di lingue" (1 Corinzi 12:28); "È lui che ha dato alcuni come apostoli, altri come profeti, altri come evangelisti, altri come pastori e dottori ... fino a che tutti giungiamo all'unità della fede e della piena conoscenza del Figlio di Dio, allo stato di uomini fatti, all'altezza della statura perfetta di Cristo" (Efesini 4:11 13); "Andate dunque e fate miei discepoli tutti i popoli battezzandoli nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutte quante le cose che vi ho comandate. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine dell'età presente»" (Matteo. 28:19-20);"«Quanto a me», dice il SIGNORE, «questo è il patto che io stabilirò con loro: il mio spirito che riposa su di te e le mie parole che ho messe nella tua bocca non si allontaneranno mai dalla tua bocca, né dalla bocca della tua discendenza, né dalla bocca della discendenza della tua discendenza», dice il SIGNORE, «da ora e per sempre»" (Isaia 59:21).

[495]  "Ma che cosa gli rispose la voce divina? «Mi sono riservato settemila uomini che non hanno piegato il ginocchio davanti a Baal»" (Romani 11:4); "Ma la donna fuggì nel deserto, dove ha un luogo preparato da Dio, per esservi nutrita per milleduecentosessanta giorni ... Ma alla donna furono date le due ali della grande aquila affinché se ne volasse nel deserto, nel suo luogo, dov'è nutrita per un tempo, dei tempi e la metà di un tempo, lontana dalla presenza del serpente" (Apocalisse 12:6,14).

[496] "Il vostro vanto non è una buona cosa. Non sapete che un po' di lievito fa lievitare tutta la pasta? Purificatevi del vecchio lievito, per essere una nuova pasta, come già siete senza lievito. Poiché anche la nostra Pasqua, cioè Cristo, è stata immolata. Celebriamo dunque la festa, non con vecchio lievito, né con lievito di malizia e di malvagità, ma con gli azzimi della sincerità e della verità ... Vi ho scritto nella mia lettera di non mischiarvi con i fornicatori; non del tutto però con i fornicatori di questo mondo, o con gli avari e i ladri, o con gl'idolatri; perché altrimenti dovreste uscire dal mondo; ma quel che vi ho scritto è di non mischiarvi con chi, chiamandosi fratello, sia un fornicatore, un avaro, un idolatra, un oltraggiatore, un ubriacone, un ladro; con quelli non dovete neppure mangiare. Poiché, devo forse giudicare quelli di fuori? Non giudicate voi quelli di dentro? Quelli di fuori li giudicherà Dio. Togliete il malvagio di mezzo a voi stessi" (1 Corinzi 5:6-7); Leggere Apocalisse 2,3.

[497] "Poiché ora vediamo come in uno specchio, in modo oscuro; ma allora vedremo faccia a faccia; ora conosco in parte; ma allora conoscerò pienamente, come anche sono stato perfettamente conosciuto" (1 Corinzi 13:12); "Egli propose loro un'altra parabola, dicendo: «Il regno dei cieli è simile a un uomo che aveva seminato buon seme nel suo campo ... Lasciate che tutti e due crescano insieme fino alla mietitura; e, al tempo della mietitura, dirò ai mietitori: 'Cogliete prima le zizzanie, e legatele in fasci per bruciarle; ma il grano, raccoglietelo nel mio granaio' ... l regno dei cieli è anche simile a una rete che, gettata in mare, ha raccolto ogni genere di pesci" (Matteo 13:24 30,47).

[498] "Egli gridò con voce potente: «È caduta, è caduta Babilonia la grande! È diventata ricettacolo di demòni, covo di ogni spirito immondo, rifugio di ogni uccello impuro e abominevole" (A pocalisse 18:2); "...non insuperbirti contro i rami; ma, se t'insuperbisci, sappi che non sei tu che porti la radice, ma è la radice che porta te ... Considera dunque la bontà e la severità di Dio: la severità verso quelli che sono caduti; ma verso di te la bontà di Dio, purché tu perseveri nella sua bontà; altrimenti, anche tu sarai reciso" (Romani 11:18 22).

[499] "E anch'io ti dico: tu sei Pietro, e su questa pietra edificherò la mia chiesa, e le porte dell'Ades non la potranno vincere" (Matteo 16:18); "Il suo nome durerà in eterno, il suo nome si conserverà quanto il sole; gli uomini si benediranno a vicenda in lui, tutte le nazioni lo proclameranno beato ... SIGNORE, ascolta la mia preghiera e giunga fino a te il mio grido!" (Salmi 72:17; 102:28); "Andate dunque e fate miei discepoli tutti i popoli battezzandoli nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo ... insegnando loro a osservare tutte quante le cose che vi ho comandate. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine dell'età presente" (Matteo 28:19,20).

[500] "Egli è il capo del corpo, cioè della chiesa; è lui il principio, il primogenito dai morti, affinché in ogni cosa abbia il primato" (Colossesi 1:18); "Ogni cosa egli ha posta sotto i suoi piedi e lo ha dato per capo supremo alla chiesa" (Efesini 1:22).

[501] "Ma voi non vi fate chiamare "Rabbì"; perché uno solo è il vostro Maestro e voi siete tutti fratelli. Non chiamate nessuno sulla terra vostro padre, perché uno solo è il Padre vostro, quello che è nei cieli. Non vi fate chiamare guide, perché una sola è la vostra Guida, il Cristo" (Matteo 23:8 10); "Nessuno vi inganni in alcun modo; poiché quel giorno non verrà se prima non sia venuta l'apostasia e non sia stato manifestato l'uomo del peccato, il figlio della perdizione, l'avversario, colui che s'innalza sopra tutto ciò che è chiamato Dio od oggetto di culto; fino al punto da porsi a sedere nel tempio di Dio, mostrando se stesso e proclamandosi Dio (2 Tessalonicesi 2:3-4); "E allora sarà manifestato l'empio, che il Signore Gesù distruggerà con il soffio della sua bocca, e annienterà con l'apparizione della sua venuta. La venuta di quell'empio avrà luogo, per l'azione efficace di Satana, con ogni sorta di opere potenti, di segni e di prodigi bugiardi" (2 Tessalonicesi 2:8-9);"Essa aprì la bocca per bestemmiare contro Dio, per bestemmiare il suo nome, il suo tabernacolo e quelli che abitano nel cielo" (Apocalisse 13:6).

[502] "...quel che abbiamo visto e udito, noi lo annunziamo anche a voi, perché voi pure siate in comunione con noi; e la nostra comunione è con il Padre e con il Figlio suo, Gesù Cristo" (1 Giovanni 1:3); "...affinché egli vi dia, secondo le ricchezze della sua gloria, di essere potentemente fortificati, mediante lo Spirito suo, nell'uomo interiore, e faccia sì che Cristo abiti per mezzo della fede nei vostri cuori, perché, radicati e fondati nell'amore, siate resi capaci di abbracciare con tutti i santi quale sia la larghezza, la lunghezza, l'altezza e la profondità dell'amore di Cristo e di conoscere questo amore che sorpassa ogni conoscenza, affinché siate ricolmi di tutta la pienezza di Dio" (Efesini 3:16 19); "Infatti, dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto grazia su grazia"" (Giovanni 1:16); "...anche quando eravamo morti nei peccati, ci ha vivificati con Cristo (è per grazia che siete stati salvati), e ci ha risuscitati con lui e con lui ci ha fatti sedere nel cielo in Cristo Gesù" (Efesini 2:5-6); "Tutto questo allo scopo di conoscere Cristo, la potenza della sua risurrezione, la comunione delle sue sofferenze, divenendo conforme a lui nella sua morte" (Filippesi 3:10); "Perché se siamo stati totalmente uniti a lui in una morte simile alla sua, lo saremo anche in una risurrezione simile alla sua. Sappiamo infatti che il nostro vecchio uomo è stato crocifisso con lui affinché il corpo del peccato fosse annullato e noi non serviamo più al peccato" (Romani 6:5-6); "...se abbiamo costanza, con lui anche regneremo" (2 Timoteo 2:12).

[503] "...ma, seguendo la verità nell'amore, cresciamo in ogni cosa verso colui che è il capo, cioè Cristo. Da lui tutto il corpo ben collegato e ben connesso mediante l'aiuto fornito da tutte le giunture, trae il proprio sviluppo nella misura del vigore di ogni singola parte, per edificare se stesso nell'amore" (Efesini 4:15-16); "Ora a ciascuno è data la manifestazione dello Spirito per il bene comune ... Nessuno dunque si vanti degli uomini, perché tutto vi appartiene. Paolo, Apollo, Cefa, il mondo, la vita, la morte, le cose presenti, le cose future, tutto è vostro! ... E voi siete di Cristo; e Cristo è di Dio" (1 Corinzi 12:7; 3:21,22,23); "...senza attenersi al Capo, da cui tutto il corpo, ben fornito e congiunto insieme mediante le giunture e i legamenti, progredisce nella crescita voluta da Dio"(Colossesi 2:19).

[504] "Perciò, consolatevi a vicenda ed edificatevi gli uni gli altri, come d'altronde già fate ... Vi esortiamo, fratelli, ad ammonire i disordinati, a confortare gli scoraggiati, a sostenere i deboli, a essere pazienti con tutti" (1 Tessalonicesi 5:11,14); "Infatti desidero vivamente vedervi per comunicarvi qualche dono, affinché siate fortificati; o meglio, perché quando sarò tra di voi ci confortiamo a vicenda mediante la fede che abbiamo in comune, voi e io ... Io sono debitore verso i Greci come verso i barbari, verso i sapienti come verso gli ignoranti" (Romani 1:11-12,14); "Da questo abbiamo conosciuto l'amore: egli ha dato la sua vita per noi; anche noi dobbiamo dare la nostra vita per i fratelli. Ma se qualcuno possiede dei beni di questo mondo e vede suo fratello nel bisogno e non ha pietà di lui, come potrebbe l'amore di Dio essere in lui? Figlioli, non amiamo a parole né con la lingua, ma con i fatti e in verità" (1 Giovanni 3:16 18); "Così dunque, finché ne abbiamo l'opportunità, facciamo del bene a tutti; ma specialmente ai fratelli in fede" (Galati 6:10).

[505] "Facciamo attenzione gli uni agli altri per incitarci all'amore e alle buone opere, non abbandonando la nostra comune adunanza come alcuni sono soliti fare, ma esortandoci a vicenda; tanto più che vedete avvicinarsi il giorno" (Ebrei 10:24-25); "Ed erano perseveranti nell'ascoltare l'insegnamento degli apostoli e nella comunione fraterna, nel rompere il pane e nelle preghiere ... E ogni giorno andavano assidui e concordi al tempio, rompevano il pane nelle case e prendevano il loro cibo insieme, con gioia e semplicità di cuore" (Atti 2:42,46); "Molti popoli vi accorreranno, e diranno: «Venite, saliamo al monte del SIGNORE, alla casa del Dio di Giacobbe; egli ci insegnerà le sue vie, e noi cammineremo per i suoi sentieri». Da Sion, infatti, uscirà la legge, e da Gerusalemme la parola del SIGNORE" (Isaia 2:3); "Quando poi vi riunite insieme, quello che fate, non è mangiare la cena del Signore" (1 Corinzi 11:20).

[506] "Tutti quelli che credevano stavano insieme e avevano ogni cosa in comune" (Atti 2:44); "Vedete quale amore ci ha manifestato il Padre, dandoci di essere chiamati figli di Dio! E tali siamo. Per questo il mondo non ci conosce: perché non ha conosciuto lui" (1 Giovanni. 3:17); "Infatti voi conoscete la grazia del nostro Signore Gesù Cristo il quale, essendo ricco, si è fatto povero per voi, affinché, mediante la sua povertà, voi poteste diventar ricchi" (2 Corinzi 8:9); "I discepoli decisero allora di inviare una sovvenzione, ciascuno secondo le proprie possibilità, ai fratelli che abitavano in Giudea. E così fecero, inviandola agli anziani, per mezzo di Barnaba e di Saulo" (Atti 11:29-30).

[507] "Egli è il capo del corpo, cioè della chiesa; è lui il principio, il primogenito dai morti, affinché in ogni cosa abbia il primato. Poiché al Padre piacque di far abitare in lui tutta la pienezza"(Colossesi 1:18-19); "...tuttavia per noi c'è un solo Dio, il Padre, dal quale sono tutte le cose, e noi viviamo per lui, e un solo Signore, Gesù Cristo, mediante il quale sono tutte le cose, e mediante il quale anche noi siamo" (1 Corinzi 8:6); "Io sono il SIGNORE; questo è il mio nome; io non darò la mia gloria a un altro, né la lode che mi spetta agli idoli" (Isaia 42:8); "...la quale sarà a suo tempo manifestata dal beato e unico sovrano, il Re dei re e Signore dei signori, il solo che possiede l'immortalità e che abita una luce inaccessibile; che nessun uomo ha visto né può vedere; a lui siano onore e potenza eterna. Amen" (1 Timoteo 6:15-16); "Tu ami la giustizia e detesti l'empietà. Perciò Dio, il tuo Dio, ti ha unto d'olio di letizia; ti ha preferito ai tuoi compagni" (Salmi 45:7); "...parlando del Figlio dice: «Il tuo trono, o Dio, dura di secolo in secolo, e lo scettro del tuo regno è uno scettro di giustizia. Tu hai amato la giustizia e hai odiato l'iniquità; perciò Dio, il tuo Dio, ti ha unto con olio di letizia, a preferenza dei tuoi compagni»" (Ebrei 1:8-9).

[508] "Non rubare" (Esodo 20:15); "Se questo non si vendeva, non restava tuo? E una volta venduto, il ricavato non era a tua disposizione? Perché ti sei messo in cuore questa cosa? Tu non hai mentito agli uomini ma a Dio" (Atti 5:4).

[509] “…poi ricevette il segno della circoncisione, quale sigillo della giustizia ottenuta per la fede che aveva quando era incirconciso, affinché fosse padre di tutti gl'incirconcisi che credono, in modo che anche a loro fosse messa in conto la giustizia" (Romani 4:11); "Stabilirò il mio patto fra me e te e i tuoi discendenti dopo di te, di generazione in generazione; sarà un patto eterno per il quale io sarò il Dio tuo e della tua discendenza dopo di te ... Questo è il mio patto che voi osserverete, patto fra me e voi e la tua discendenza dopo di te: ogni maschio tra di voi sia circonciso" (Genesi 17:7,10).

[510] "Andate dunque e fate miei discepoli tutti i popoli battezzandoli nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo" (Matteo 28:19); "Poiché ho ricevuto dal Signore quello che vi ho anche trasmesso; cioè, che il Signore Gesù, nella notte in cui fu tradito, prese del pane..." (1 Corinzi 11:23).

[511] "Il calice della benedizione, che noi benediciamo, non è forse la comunione con il sangue di Cristo? Il pane che noi rompiamo, non è forse la comunione con il corpo di Cristo?" (1 Corinzi 10:16), 11:25,26; "Infatti voi tutti che siete stati battezzati in Cristo vi siete rivestiti di Cristo ... Ecco quello che voglio dire: un testamento che Dio ha stabilito anteriormente, non può essere annullato, in modo da render vana la promessa, dalla legge sopraggiunta quattrocentotrent'anni più tardi" (Galati 3:27, 3:17).

[512] "Infatti io dico che Cristo è diventato servitore dei circoncisi a dimostrazione della veracità di Dio per confermare le promesse fatte ai padri" (Romani 15:8); "Quando uno straniero soggiornerà con te e vorrà fare la Pasqua in onore del SIGNORE, siano prima circoncisi tutti i maschi della sua famiglia. Poi venga pure a fare la Pasqua, e sia come un nativo del paese; ma nessun incirconciso ne mangi" (Esodo 12:48); "Dissero loro: «Questo non possiamo farlo; non possiamo dare nostra sorella a uno che non è circonciso; perché ciò sarebbe per noi un disonore" (Genesi 34:14).

[513] "O ignorate forse che tutti noi, che siamo stati battezzati in Cristo Gesù, siamo stati battezzati nella sua morte?  Siamo dunque stati sepolti con lui mediante il battesimo nella sua morte, affinché, come Cristo è stato risuscitato dai morti mediante la gloria del Padre, così anche noi camminassimo in novità di vita" ( Romani 6:3-4); "Il calice della benedizione, che noi benediciamo, non è forse la comunione con il sangue di Cristo? Il pane che noi rompiamo, non è forse la comunione con il corpo di Cristo? ... Voi non potete bere il calice del Signore e il calice dei demòni; voi non potete partecipare alla mensa del Signore e alla mensa dei demòni" (1 Corinzi 10:16,21).

[514] "Questo è il mio patto che voi osserverete, patto fra me e voi e la tua discendenza dopo di te: ogni maschio tra di voi sia circonciso ... Isacco disse loro: «Perché venite da me, visto che mi odiate e mi avete mandato via dal vostro paese?». Quelli risposero: «Noi abbiamo chiaramente visto che il SIGNORE è con te; e abbiamo detto: "Si faccia ora un giuramento tra di noi", cioè fra te e noi, e facciamo un'alleanza con te" (Genesi 17:10; 26:27-28); "...egli ci ha salvati non per opere giuste da noi compiute, ma per la sua misericordia, mediante il bagno della rigenerazione e del rinnovamento dello Spirito Santo" (Tito 3:5).

[515] "Giudeo infatti non è colui che è tale all'esterno; e la circoncisione non è quella esterna, nella carne; ma Giudeo è colui che lo è interiormente; e la circoncisione è quella del cuore, nello spirito, non nella lettera; di un tale Giudeo la lode proviene non dagli uomini, ma da Dio" (Romani 2:28-29); "Quest'acqua era figura del battesimo (che non è eliminazione di sporcizia dal corpo, ma la richiesta di una buona coscienza verso Dio). Esso ora salva anche voi, mediante la risurrezione di Gesù Cristo" (1 Pietro 3:21).

[516] "Io vi battezzo con acqua, in vista del ravvedimento; ma colui che viene dopo di me è più forte di me, e io non sono degno di portargli i calzari; egli vi battezzerà con lo Spirito Santo e con il fuoco" (Matteo 3:11), "Infatti noi tutti siamo stati battezzati in un unico Spirito per formare un unico corpo, Giudei e Greci, schiavi e liberi; e tutti siamo stati abbeverati di un solo Spirito" (1 Corinzi 12:13).

[517] "Poi, preso un calice e rese grazie, lo diede loro, dicendo: «Bevetene tutti, perché questo è il mio sangue, il sangue del patto, il quale è sparso per molti per il perdono dei peccati" (Matteo 26:27-28); "Andate dunque e fate miei discepoli tutti i popoli battezzandoli nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutte quante le cose che vi ho comandate. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine dell'età presente»" (Matteo 28:19-20).

[518] "Andate dunque e fate miei discepoli tutti i popoli battezzandoli nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutte quante le cose che vi ho comandate. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine dell'età presente»" (Matteo 28:19-20); "Quando poi vi riunite insieme, quello che fate, non è mangiare la cena del Signore; poiché, al pasto comune, ciascuno prende prima la propria cena; e mentre uno ha fame, l'altro è ubriaco. Non avete forse le vostre case per mangiare e bere? O disprezzate voi la chiesa di Dio e umiliate quelli che non hanno nulla? Che vi dirò? Devo lodarvi? In questo non vi lodo. Poiché ho ricevuto dal Signore quello che vi ho anche trasmesso; cioè, che il Signore Gesù, nella notte in cui fu tradito, prese del pan" (1 Corinzi 11:20-23); "Così, ognuno ci consideri servitori di Cristo e amministratori dei misteri di Dio" (1 Corinzi 4:1); "Nessuno si prende da sé quell'onore; ma lo prende quando sia chiamato da Dio, come nel caso di Aaronne" (Ebrei 5:4).

[519] "Non voglio infatti che ignoriate, fratelli, che i nostri padri furono tutti sotto la nuvola, passarono tutti attraverso il mare, furono tutti battezzati nella nuvola e nel mare, per essere di Mosè; mangiarono tutti lo stesso cibo spirituale, bevvero tutti la stessa bevanda spirituale, perché bevevano alla roccia spirituale che li seguiva; e questa roccia era Cristo" (1 Corinzi 10:1 4).

[520] "Andate dunque e fate miei discepoli tutti i popoli battezzandoli nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo" (Matteo 28:19).

[521] "Infatti noi tutti siamo stati battezzati in un unico Spirito per formare un unico corpo, Giudei e Greci, schiavi e liberi; e tutti siamo stati abbeverati di un solo Spirito" (1 Corinzi 12:13).

[522] "...poi ricevette il segno della circoncisione, quale sigillo della giustizia ottenuta per la fede che aveva quando era incirconciso, affinché fosse padre di tutti gl'incirconcisi che credono, in modo che anche a loro fosse messa in conto la giustizia" (Romani 4:11); "...in lui siete anche stati circoncisi di una circoncisione non fatta da mano d'uomo, ma della circoncisione di Cristo, che consiste nello spogliamento del corpo della carne: siete stati con lui sepolti nel battesimo, nel quale siete anche stati risuscitati con lui mediante la fede nella potenza di Dio che lo ha risuscitato dai morti"(Colossesi 2:11-12).

[523] "Infatti voi tutti che siete stati battezzati in Cristo vi siete rivestiti di Cristo" (Galati 3:27); "Perché se siamo stati totalmente uniti a lui in una morte simile alla sua, lo saremo anche in una risurrezione simile alla sua" (Romani 6:5).

[524] "...egli ci ha salvati non per opere giuste da noi compiute, ma per la sua misericordia, mediante il bagno della rigenerazione e del rinnovamento dello Spirito Santo" (Tito 3:5).

[525] "Venne Giovanni il battista nel deserto predicando un battesimo di ravvedimento per il perdono dei peccati" (Marco 1:4).

[526] "O ignorate forse che tutti noi, che siamo stati battezzati in Cristo Gesù, siamo stati battezzati nella sua morte? Siamo dunque stati sepolti con lui mediante il battesimo nella sua morte, affinché, come Cristo è stato risuscitato dai morti mediante la gloria del Padre, così anche noi camminassimo in novità di vita" (Romani 6:3-4).

[527] "Andate dunque e fate miei discepoli tutti i popoli battezzandoli nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutte quante le cose che vi ho comandate. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine dell'età presente" (Matteo 28:19-20).

[528] "Io vi battezzo con acqua, in vista del ravvedimento; ma colui che viene dopo di me è più forte di me, e io non sono degno di portargli i calzari; egli vi battezzerà con lo Spirito Santo e con il fuoco" (Matteo 3:11); "Io non lo conoscevo, ma colui che mi ha mandato a battezzare in acqua, mi ha detto: "Colui sul quale vedrai lo Spirito scendere e fermarsi, è quello che battezza con lo Spirito Santo" (Giovanni 1:33); "Andate dunque e fate miei discepoli tutti i popoli battezzandoli nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutte quante le cose che vi ho comandate. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine dell'età presente" (Matteo 28:19-20).

[529] "...perché si tratta solo di cibi, di bevande e di varie abluzioni, insomma, di regole carnali imposte fino al tempo di una loro riforma ... Infatti, quando tutti i comandamenti furono secondo la legge proclamati da Mosè a tutto il popolo, egli prese il sangue dei vitelli e dei capri con acqua, lana scarlatta e issopo, asperse il libro stesso e tutto il popolo, e disse: «Questo è il sangue del patto che Dio ha ordinato per voi». Asperse di sangue anche il tabernacolo e tutti gli arredi del culto. Secondo la legge, quasi ogni cosa è purificata con sangue; e, senza spargimento di sangue, non c'è perdono" (Ebrei 9:10,19-22); "Quelli che accettarono la sua parola furono battezzati; e in quel giorno furono aggiunte a loro circa tremila persone" (Atti 2:41); "Ed egli li prese con sé in quella stessa ora della notte, lavò le loro piaghe e subito fu battezzato lui con tutti i suoi" (Atti 16:33); "...e quando tornano dalla piazza non mangiano senza essersi lavati. Vi sono molte altre cose che osservano per tradizione: abluzioni di calici, di boccali e di vasi di bronzo e di letti)" (Marco 7:4).

[530] "E disse loro: «Andate per tutto il mondo, predicate il vangelo a ogni creatura. Chi avrà creduto e sarà stato battezzato sarà salvato; ma chi non avrà creduto sarà condannato" (Marco 16:15-16); "Filippo disse: «Se tu credi con tutto il cuore, è possibile». L'eunuco rispose: «Io credo che Gesù Cristo è il Figlio di Dio». Fece fermare il carro, e discesero tutti e due nell'acqua, Filippo e l'eunuco; e Filippo lo battezzò" (Atti 8:37-38).

[531] "Stabilirò il mio patto fra me e te e i tuoi discendenti dopo di te, di generazione in generazione; sarà un patto eterno per il quale io sarò il Dio tuo e della tua discendenza dopo di te. ... Poi Dio disse ad Abraamo: «Quanto a te, tu osserverai il mio patto: tu e la tua discendenza dopo di te, di generazione in generazione" (Genesi 17:7,9); "In tal modo, coloro che hanno la fede sono benedetti con il credente Abraamo ... affinché la benedizione di Abraamo venisse sugli stranieri in Cristo Gesù, e ricevessimo, per mezzo della fede, lo Spirito promesso" (Galati 3:9,14); "... in lui siete anche stati circoncisi di una circoncisione non fatta da mano d'uomo, ma della circoncisione di Cristo, che consiste nello spogliamento del corpo della carne: siete stati con lui sepolti nel battesimo, nel quale siete anche stati risuscitati con lui mediante la fede nella potenza di Dio che lo ha risuscitato dai morti" (Colossesi 2:11-12); "E Pietro a loro: «Ravvedetevi e ciascuno di voi sia battezzato nel nome di Gesù Cristo, per il perdono dei vostri peccati, e voi riceverete il dono dello Spirito Santo. Perché per voi è la promessa, per i vostri figli, e per tutti quelli che sono lontani, per quanti il Signore, nostro Dio, ne chiamerà»" (Atti 2:38-39); "...poi ricevette il segno della circoncisione, quale sigillo della giustizia ottenuta per la fede che aveva quando era incirconciso, affinché fosse padre di tutti gl'incirconcisi che credono, in modo che anche a loro fosse messa in conto la giustizia; 12 e fosse padre anche dei circoncisi, di quelli che non solo sono circoncisi ma seguono anche le orme della fede del nostro padre Abraamo quand'era ancora incirconcisi" (Romani 4:11-12); "...perché il marito non credente è santificato nella moglie, e la moglie non credente è santificata nel marito credente; altrimenti i vostri figli sarebbero impuri, mentre ora sono santi" (1 Corinzi 7:14); "Andate dunque e fate miei discepoli tutti i popoli battezzandoli nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo"(Matteo 28:19); "Gli presentavano dei bambini perché li toccasse; ma i discepoli sgridavano coloro che glieli presentavano. Gesù, veduto ciò, si indignò e disse loro: «Lasciate che i bambini vengano da me; non glielo vietate, perché il regno di Dio è per chi assomiglia a loro. In verità io vi dico che chiunque non avrà ricevuto il regno di Dio come un bambino, non vi entrerà affatto». E, presili in braccio, li benediceva ponendo le mani su di loro" (Marco 10:13-16); "Portavano a Gesù anche i bambini, perché li toccasse; ma i discepoli, vedendo, li sgridavano" (Luca 18:15).

[532] "...ma i farisei e i dottori della legge, non facendosi battezzare da lui, hanno respinto la volontà di Dio per loro." (Luca 7:30); "Mentre si trovava in viaggio, il SIGNORE gli venne incontro nel luogo dov'egli pernottava, e cercò di farlo morire. Allora Sefora prese una selce tagliente, recise il prepuzio di suo figlio e con quello gli toccò i piedi di Mosè, dicendo: «Tu sei per me uno sposo di sangue!» Allora il SIGNORE lo lasciò. Lei aveva detto: «Sposo di sangue!», a causa della circoncisione" (Esodo 4:24-26).

[533] "...poi ricevette il segno della circoncisione, quale sigillo della giustizia ottenuta per la fede che aveva quando era incirconciso, affinché fosse padre di tutti gl'incirconcisi che credono, in modo che anche a loro fosse messa in conto la giustizia" (Romani 4:11); "Quest'uomo era pio e timorato di Dio con tutta la sua famiglia, faceva molte elemosine al popolo e pregava Dio assiduamente ... Egli, guardandolo fisso e preso da spavento, rispose: «Che c'è, Signore?» E l'angelo gli disse: «Le tue preghiere e le tue elemosine sono salite, come una ricordanza, davanti a Dio ... Essi risposero: «Il centurione Cornelio, uomo giusto e timorato di Dio, del quale rende buona testimonianza tutto il popolo dei Giudei, è stato divinamente avvertito da un santo angelo, di farti chiamare in casa sua e di ascoltare quello che avrai da dirgli» ... e disse: "Cornelio, la tua preghiera è stata esaudita, e le tue elemosine sono state ricordate davanti a Dio ... E tutti i credenti circoncisi, che erano venuti con Pietro, si meravigliarono che il dono dello Spirito Santo fosse dato anche agli stranieri ... Allora Pietro disse: «C'è forse qualcuno che possa negare l'acqua e impedire che siano battezzati questi che hanno ricevuto lo Spirito Santo come noi?»" (Atti 10:2,4,22,31,45,47).

[534] "Simone credette anche lui; e, dopo essere stato battezzato, stava sempre con Filippo; e restava meravigliato, vedendo i miracoli e le opere potenti che venivano fatti... Vedo infatti che tu sei pieno d'amarezza e prigioniero d'iniquità" (Atti 8:13,23).

[535] "Gesù rispose: «In verità, in verità ti dico che se uno non è nato d'acqua e di Spirito, non può entrare nel regno di Dio ... Il vento soffia dove vuole, e tu ne odi il rumore, ma non sai né da dove viene né dove va; così è di chiunque è nato dallo Spirito" (Giovanni 3:5,8).

[536] "Infatti voi tutti che siete stati battezzati in Cristo vi siete rivestiti di Cristo" (Galati 3:27); "egli ci ha salvati non per opere giuste da noi compiute, ma per la sua misericordia, mediante il bagno della rigenerazione e del rinnovamento dello Spirito Santo" (Tito 3:5); "Mariti, amate le vostre mogli, come anche Cristo ha amato la chiesa e ha dato se stesso per lei, per santificarla dopo averla purificata lavandola con l'acqua della parola" (Efesini 5:25-26); "E Pietro a loro: «Ravvedetevi e ciascuno di voi sia battezzato nel nome di Gesù Cristo, per il perdono dei vostri peccati, e voi riceverete il dono dello Spirito Santo ... Quelli che accettarono la sua parola furono battezzati; e in quel giorno furono aggiunte a loro circa tremila persone" (Atti 2:38,41).

[537]  "...egli ci ha salvati non per opere giuste da noi compiute, ma per la sua misericordia, mediante il bagno della rigenerazione e del rinnovamento dello Spirito Santo" (Tito 3:5). Vedi nota 536.

[538] "Poiché ho ricevuto dal Signore quello che vi ho anche trasmesso; cioè, che il Signore Gesù, nella notte in cui fu tradito, prese del pane, e dopo aver reso grazie, lo ruppe e disse: «Questo è il mio corpo che è dato per voi; fate questo in memoria di me». Nello stesso modo, dopo aver cenato, prese anche il calice, dicendo: «Questo calice è il nuovo patto nel mio sangue; fate questo, ogni volta che ne berrete, in memoria di me. Poiché ogni volta che mangiate questo pane e bevete da questo calice, voi annunciate la morte del Signore, finché egli venga»" (1 Corinzi 11:23 26); "Il calice della benedizione, che noi benediciamo, non è forse la comunione con il sangue di Cristo? Il pane che noi rompiamo, non è forse la comunione con il corpo di Cristo? Siccome vi è un unico pane, noi, che siamo molti, siamo un corpo unico, perché partecipiamo tutti a quell'unico pane ... Voi non potete bere il calice del Signore e il calice dei demòni; voi non potete partecipare alla mensa del Signore e alla mensa dei demòni ... Infatti noi tutti siamo stati battezzati in un unico Spirito per formare un unico corpo, Giudei e Greci, schiavi e liberi; e tutti siamo stati abbeverati di un solo Spirito" (1 Corinzi 10:16-17,21; 12:13).

[539] "Secondo la legge, quasi ogni cosa è purificata con sangue; e, senza spargimento di sangue, non c'è perdono ... non per offrire se stesso più volte, come il sommo sacerdote, che entra ogni anno nel luogo santissimo con sangue non suo. In questo caso, egli avrebbe dovuto soffrire più volte dalla creazione del mondo; ma ora, una volta sola, alla fine dei secoli, è stato manifestato per annullare il peccato con il suo sacrificio ... così anche Cristo, dopo essere stato offerto una volta sola per portare i peccati di molti, apparirà una seconda volta, senza peccato, a coloro che lo aspettano per la loro salvezza" (Ebrei 9:22,25-26,28).

[540] "…e dopo aver reso grazie, lo ruppe e disse: «Questo è il mio corpo che è dato per voi; fate questo in memoria di me». Nello stesso modo, dopo aver cenato, prese anche il calice, dicendo: «Questo calice è il nuovo patto nel mio sangue; fate questo, ogni volta che ne berrete, in memoria di me. Poiché ogni volta che mangiate questo pane e bevete da questo calice, voi annunciate la morte del Signore, finché egli venga»" (1 Corinzi 11:24 26); "Mentre mangiavano, Gesù prese del pane e, dopo aver detto la benedizione, lo spezzò e lo diede ai suoi discepoli dicendo: «Prendete, mangiate, questo è il mio corpo». Poi, preso un calice e rese grazie, lo diede loro, dicendo: «Bevetene tutti" (Matteo 26:26-27).

[541] "Inoltre, quelli sono stati fatti sacerdoti in gran numero, perché la morte impediva loro di durare ... egli invece, poiché rimane in eterno, ha un sacerdozio che non si trasmette ... il quale non ha ogni giorno bisogno di offrire sacrifici, come gli altri sommi sacerdoti, prima per i propri peccati e poi per quelli del popolo; poiché egli ha fatto questo una volta per sempre quando ha offerto se stesso ... Mentre ogni sacerdote sta in piedi ogni giorno a svolgere il suo servizio e offrire ripetutamente gli stessi sacrifici che non possono mai togliere i peccati ... Gesù, dopo aver offerto un unico sacrificio per i peccati, e per sempre, si è seduto alla destra di Dio ... Infatti con un'unica offerta egli ha reso perfetti per sempre quelli che sono santificati ... Ora, dove c'è perdono di queste cose, non c'è più bisogno di offerta per il peccato" (Ebrei 7:23,24,27; 10:11,12,14,18).

[542] "Mentre mangiavano, Gesù prese del pane e, dopo aver detto la benedizione, lo spezzò e lo diede ai suoi discepoli dicendo: «Prendete, mangiate, questo è il mio corpo» ... perché questo è il mio sangue, il sangue del patto, il quale è sparso per molti per il perdono dei peccati" (Matteo 26:26 28); "Mentre mangiavano, Gesù prese del pane; detta la benedizione, lo spezzò, lo diede loro e disse: «Prendete, questo è il mio corpo». Poi, preso un calice e rese grazie, lo diede loro, e tutti ne bevvero. Poi Gesù disse: «Questo è il mio sangue, il sangue del patto, che è sparso per molti" (Marco 14:22 24); "Poi prese del pane e, dopo aver reso grazie, lo spezzò e lo diede loro dicendo: «Questo è il mio corpo che è dato per voi; fate questo in memoria di me». Allo stesso modo, dopo aver cenato, diede loro il calice dicendo: «Questo calice è il nuovo patto nel mio sangue, che è versato per voi" (Luca 22:19-20); "Poiché ho ricevuto dal Signore quello che vi ho anche trasmesso; cioè, che il Signore Gesù, nella notte in cui fu tradito, prese del pane ... Poiché ogni volta che mangiate questo pane e bevete da questo calice, voi annunciate la morte del Signore, finché egli venga" (1 Corinzi 11:23 26).

[543] "Il primo giorno della settimana, mentre eravamo riuniti per spezzare il pane, Paolo, dovendo partire il giorno seguente, parlava ai discepoli, e prolungò il discorso fino a mezzanotte" (Atti 20:7); "Quando poi vi riunite insieme, quello che fate, non è mangiare la cena del Signore" (1 Corinzi 11:20).

[544]  "Or queste cose avvennero per servire da esempio a noi, affinché non siamo bramosi di cose cattive, come lo furono costoro" (1 Corinzi 10:6).

[545] "Poi, preso un calice e rese grazie, lo diede loro, e tutti ne bevvero" (Marco 14:23); "Nello stesso modo, dopo aver cenato, prese anche il calice, dicendo: «Questo calice è il nuovo patto nel mio sangue; fate questo, ogni volta che ne berrete, in memoria di me ... poiché chi mangia e beve, mangia e beve un giudizio contro se stesso, se non discerne il corpo del Signore" (1 Corinzi 11:25 29).

[546] "Invano mi rendono il loro culto, insegnando dottrine che sono precetti d'uomini" ( Matteo 15:9).

[547] "Mentre mangiavano, Gesù prese del pane e, dopo aver detto la benedizione, lo spezzò e lo diede ai suoi discepoli dicendo: «Prendete, mangiate, questo è il mio corpo» ... perché questo è il mio sangue, il sangue del patto, il quale è sparso per molti per il perdono dei peccati." (Matteo 26:26 28).

[548] "Poiché ogni volta che mangiate questo pane e bevete da questo calice, voi annunciate la morte del Signore, finché egli venga». Perciò, chiunque mangerà il pane o berrà dal calice del Signore indegnamente, sarà colpevole verso il corpo e il sangue del Signore. Ora ciascuno esamini se stesso, e così mangi del pane e beva dal calice" (1 Corinzi 11:26 28); "Vi dico che da ora in poi non berrò più di questo frutto della vigna, fino al giorno che lo berrò nuovo con voi nel regno del Padre mio" (Matteo 26:29).

[549] "...che il cielo deve tenere accolto fino ai tempi della restaurazione di tutte le cose; di cui Dio ha parlato fin dall'antichità per bocca dei suoi santi profeti" (Atti 3:21); "...e dopo aver reso grazie, lo ruppe e disse: «Questo è il mio corpo che è dato per voi; fate questo in memoria di me». Nello stesso modo, dopo aver cenato, prese anche il calice, dicendo: «Questo calice è il nuovo patto nel mio sangue; fate questo, ogni volta che ne berrete, in memoria di me. Poiché ogni volta che mangiate questo pane e bevete da questo calice, voi annunciate la morte del Signore, finché egli venga»" (1 Corinzi 11:24 26); "Egli non è qui, ma è risuscitato; ricordate come egli vi parlò quand'era ancora in Galilea" (Luca 24:6).

[550] "Ora ciascuno esamini se stesso, e così mangi del pane e beva dal calice" (1 Corinzi 11:28).

[551] "Il calice della benedizione, che noi benediciamo, non è forse la comunione con il sangue di Cristo? Il pane che noi rompiamo, non è forse la comunione con il corpo di Cristo?" (1 Corinzi 10:16).

[552] "Perciò, chiunque mangerà il pane o berrà dal calice del Signore indegnamente, sarà colpevole verso il corpo e il sangue del Signore. Ora ciascuno esamini se stesso, e così mangi del pane e beva dal calice; poiché chi mangia e beve, mangia e beve un giudizio contro se stesso, se non discerne il corpo del Signore" (1 Corinzi 11:27-29); "Non vi mettete con gli infedeli sotto un giogo che non è per voi; infatti che rapporto c'è tra la giustizia e l'iniquità? O quale comunione tra la luce e le tenebre? 15 E quale accordo fra Cristo e Beliar? O quale relazione c'è tra il fedele e l'infedele? E che armonia c'è fra il tempio di Dio e gli idoli? Noi siamo infatti il tempio del Dio vivente, come disse Dio: «Abiterò e camminerò in mezzo a loro, sarò il loro Dio ed essi saranno il mio popolo" (2 Corinzi 6:14-16).

[553] "Il vostro vanto non è una buona cosa. Non sapete che un po' di lievito fa lievitare tutta la pasta?" (1 Corinzi 5:6).

[554] "...per dare incremento all'impero e una pace senza fine al trono di Davide e al suo regno, per stabilirlo fermamente e sostenerlo mediante il diritto e la giustizia, da ora e per sempre: questo farà lo zelo del SIGNORE degli eserciti ... Il Signore manda una parola a Giacobbe, ed essa cade sopra Israele" (Isaia 9:6-7); "Gli anziani che tengono bene la presidenza siano reputati degni di doppio onore, specialmente quelli che si affaticano nella predicazione e nell'insegnamento" (1 Timoteo 5:17); "Fratelli, vi preghiamo di aver riguardo per coloro che faticano in mezzo a voi, che vi sono preposti nel Signore e vi istruiscono" (1 Tessalonicesi 5:12); "Da Mileto mandò a Efeso a chiamare gli anziani della chiesa. Quando giunsero da lui, disse loro: «Voi sapete in quale maniera, dal primo giorno che giunsi in Asia, mi sono sempre comportato con voi" (Atti 20:17-18); "Ricordatevi dei vostri conduttori, i quali vi hanno annunciato la parola di Dio; e considerando quale sia stata la fine della loro vita, imitate la loro fede ... Ubbidite ai vostri conduttori e sottomettetevi a loro, perché essi vegliano per le vostre anime come chi deve renderne conto, affinché facciano questo con gioia e non sospirando; perché ciò non vi sarebbe di alcuna utilità ... Salutate tutti i vostri conduttori e tutti i santi. Quelli d'Italia vi salutano" (Ebrei 13:7,17,24); "E Dio ha posto nella chiesa in primo luogo degli apostoli, in secondo luogo dei profeti, in terzo luogo dei dottori, poi miracoli, poi doni di guarigioni, assistenze, doni di governo, diversità di lingue" (1 Corinzi 12:28); "E Gesù, avvicinatosi, parlò loro, dicendo: «Ogni potere mi è stato dato in cielo e sulla terra ... insegnando loro a osservare tutte quante le cose che vi ho comandate. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine dell'età presente" (Matteo 28:18 20).

[555] "Io ti darò le chiavi del regno dei cieli; tutto ciò che legherai in terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai in terra sarà sciolto nei cieli ... Se rifiuta d'ascoltarli, dillo alla chiesa; e, se rifiuta d'ascoltare anche la chiesa, sia per te come il pagano e il pubblicano. Io vi dico in verità che tutte le cose che legherete sulla terra, saranno legate nel cielo; e tutte le cose che scioglierete sulla terra, saranno sciolte nel cielo" (Matteo 16:19; 18:17-18); "Allora Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre mi ha mandato, anch'io mando voi». Detto questo, soffiò su di loro e disse: «Ricevete lo Spirito Santo. A chi perdonerete i peccati, saranno perdonati; a chi li riterrete, saranno ritenuti»" (Giovanni 20:21 23); "Basta a quel tale la punizione inflittagli dalla maggioranza; quindi ora, al contrario, dovreste piuttosto perdonarlo e confortarlo, perché non abbia a rimanere oppresso da troppa tristezza. Perciò vi esorto a confermargli il vostro amore" (2 Corinzi 2:6 8).

[556] "Quelli che peccano, riprendili in presenza di tutti, perché anche gli altri abbiano timore" (1 Timoteo 5:20); "Ma tu, quando preghi, entra nella tua cameretta e, chiusa la porta, rivolgi la preghiera al Padre tuo che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, te ne darà la ricompensa" (Matteo 6:6); "Tra questi sono Imeneo e Alessandro, che ho consegnati a Satana affinché imparino a non bestemmiare" (1 Timoteo 1:20); "Perciò, chiunque mangerà il pane o berrà dal calice del Signore indegnamente, sarà colpevole verso il corpo e il sangue del Signore...." (1 Corinzi 11:27ss);"...salvateli, strappandoli dal fuoco; e degli altri abbiate pietà mista a timore, odiando perfino la veste contaminata dalla carne." (Giuda 23); leggi 1 Corinzi 5.

[557] "Fratelli, vi preghiamo di aver riguardo per coloro che faticano in mezzo a voi, che vi sono preposti nel Signore e vi istruiscono" (1 Tessalonicesi 5:12); "Fratelli, vi ordiniamo nel nome del nostro Signore Gesù Cristo che vi ritiriate da ogni fratello che si comporta disordinatamente e non secondo l'insegnamento che avete ricevuto da noi ... E se qualcuno non ubbidisce a ciò che diciamo in questa lettera, notatelo, e non abbiate relazione con lui, affinché si vergogni. Però non consideratelo un nemico, ma ammonitelo come un fratello" (2 Tessalonicesi 3:6,14-15); "Nel nome del Signore Gesù, essendo insieme riuniti voi e lo spirito mio, con l'autorità del Signore nostro Gesù, ho deciso che quel tale sia consegnato a Satana, per la rovina della carne, affinché lo spirito sia salvo nel giorno del Signore Gesù ... Quelli di fuori li giudicherà Dio. Togliete il malvagio di mezzo a voi stessi." (1 Corinzi 5:4-5,13); "Se rifiuta d'ascoltarli, dillo alla chiesa; e, se rifiuta d'ascoltare anche la chiesa, sia per te come il pagano e il pubblicano" (Matteo 18:17); "Ammonisci l'uomo settario una volta e anche due; poi evitalo" (Tito 3:10).

[558] "E siccome Paolo e Barnaba dissentivano e discutevano vivacemente con loro, fu deciso che Paolo, Barnaba e alcuni altri fratelli salissero a Gerusalemme dagli apostoli e anziani per trattare la questione ... Poi, giunti a Gerusalemme, furono accolti dalla chiesa, dagli apostoli e dagli anziani e riferirono le grandi cose che Dio aveva fatte per mezzo di loro ... Allora gli apostoli e gli anziani si riunirono per esaminare la questione" (Atti 15:2,4,6).

[559] "I re saranno i tuoi precettori e le loro regine saranno le tue balie; essi si inchineranno davanti a te con la faccia a terra, lambiranno la polvere dei tuoi piedi; tu riconoscerai che io sono il SIGNORE, che coloro che sperano in me non saranno delusi" (Isaia 49:23); "Esorto dunque, prima di ogni altra cosa, che si facciano suppliche, preghiere, intercessioni, ringraziamenti per tutti gli uomini, per i re e per tutti quelli che sono costituiti in autorità, affinché possiamo condurre una vita tranquilla e quieta in tutta pietà e dignità" (1 Timoteo 2:1-2); "Giosafat, tornato che fu a Gerusalemme, stabilì anche qui dei Leviti, dei sacerdoti e dei capi delle case patriarcali d'Israele per amministrare la giustizia del SIGNORE in Poi, giunti a Gerusalemme, furono accolti dalla chiesa, dagli apostoli e dagli anziani e riferirono le grandi cose che Dio aveva fatte per mezzo di loro.caso di controversie" (2 Cronache 19:8ss); "Poi il re Ezechia e i capi ordinarono ai Leviti di celebrare le lodi del SIGNORE con le parole di Davide e del veggente Asaf; e quelli le celebrarono con gioia, e s'inchinarono e si prostrarono" (2 Cronache 29:30); "Riuniti tutti i capi dei sacerdoti e gli scribi del popolo, s'informò da loro dove il Cristo doveva nascere. Essi gli dissero: «In Betlemme di Giudea; poiché così è stato scritto per mezzo del profeta" (Matteo 2:4-5); "Quando manca una saggia direzione il popolo cade; nel gran numero dei consiglieri sta la salvezza" (Proverbi 11:14).

[560] "E siccome Paolo e Barnaba dissentivano e discutevano vivacemente con loro, fu deciso che Paolo, Barnaba e alcuni altri fratelli salissero a Gerusalemme dagli apostoli e anziani per trattare la questione ... Allora parve bene agli apostoli e agli anziani con tutta la chiesa, di scegliere tra di loro alcuni uomini da mandare ad Antiochia con Paolo e Barnaba: Giuda, detto Barsabba, e Sila, uomini autorevoli tra i fratelli ... È parso bene a noi, riuniti di comune accordo, di scegliere degli uomini e di mandarveli insieme ai nostri cari Barnaba e Paolo" (At. 15:2,4,22 25).

[561] " Allora parve bene agli apostoli e agli anziani con tutta la chiesa, di scegliere tra di loro alcuni uomini da mandare ad Antiochia con Paolo e Barnaba: Giuda, detto Barsabba, e Sila, uomini autorevoli tra i fratelli. E consegnarono loro questa lettera: «I fratelli apostoli e anziani, ai fratelli di Antiochia, di Siria e di Cilicia che provengono dal paganesimo, salute. Abbiamo saputo che alcuni fra noi, partiti senza nessun mandato da parte nostra, vi hanno turbato con i loro discorsi, sconvolgendo le anime vostre. È parso bene a noi, riuniti di comune accordo, di scegliere degli uomini e di mandarveli insieme ai nostri cari Barnaba e Paolo, i quali hanno messo a repentaglio la propria vita per il nome del Signore nostro Gesù Cristo. Vi abbiamo dunque inviato Giuda e Sila; anch'essi vi riferiranno a voce le medesime cose. Infatti è parso bene allo Spirito Santo e a noi di non imporvi altro peso all'infuori di queste cose, che sono necessarie: di astenervi dalle carni sacrificate agli idoli, dal sangue, dagli animali soffocati, e dalla fornicazione; da queste cose farete bene a guardarvi." (Atti 15:22 31); "Se poi non ascolterà neppure costoro, dillo all'assemblea; e se non ascolterà neanche l'assemblea, sia per te come un pagano e un pubblicano. In verità vi dico: tutto quello che legherete sopra la terra sarà legato anche in cielo e tutto quello che scioglierete sopra la terra sarà sciolto anche in cielo. In verità vi dico ancora: se due di voi sopra la terra si accorderanno per domandare qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli ve la concederà. Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro»" (Matteo 18:17 20).

[562] "...edificati sopra il fondamento degli apostoli e dei profeti, e avendo come pietra angolare lo stesso Cristo Gesù" (Efesini 2:20); "Questi erano di sentimenti più nobili di quelli di Tessalonica ed accolsero la parola con grande entusiasmo, esaminando ogni giorno le Scritture per vedere se le cose stavano davvero così" (Atti 17:11); "...perché la vostra fede non fosse fondata sulla sapienza umana, ma sulla potenza di Dio" (1 Corinzi 2:5); "Noi non intendiamo far da padroni sulla vostra fede; siamo invece i collaboratori della vostra gioia, perché nella fede voi siete già saldi" (2 Corinzi 1:24).

[563] "Uno della folla gli disse: «Maestro, di' a mio fratello che divida con me l'eredità». Ma egli rispose: «O uomo, chi mi ha costituito giudice o mediatore sopra di voi?»" (Luca 12:13-14); "Rispose Gesù: «Il mio regno non è di questo mondo; se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servitori avrebbero combattuto perché non fossi consegnato ai Giudei; ma il mio regno non è di quaggiù»."(Giovanni 18:36).

[564] "...mangerai il pane con il sudore del tuo volto, finché tu ritorni nella terra da cui fosti tratto; perché sei polvere e in polvere ritornerai" (Genesi 3:19); "Davide, dopo aver eseguito il volere di Dio nella sua generazione, si è addormentato, ed è stato unito ai suoi padri, e il suo corpo si è decomposto" (Atti 13:36).

[565] "Ed egli gli disse: «Io ti dico in verità, oggi tu sarai con me in paradiso»" (Luca 23:43); "...n cui uno ha paura delle alture, ha degli spaventi mentre cammina, in cui fiorisce il mandorlo, la locusta si fa pesante, e il cappero non fa più effetto perché l'uomo se ne va alla sua dimora eterna e i piagnoni percorrono le strade ... prima che la polvere torni alla terra com'era prima, e lo spirito torni a Dio che l'ha dato" (Ecclesiaste 12:7,9).

[566] "...all'assemblea dei primogeniti che sono scritti nei cieli, a Dio, il giudice di tutti, agli spiriti dei giusti resi perfetti" (Ebrei 12:23); "Sappiamo infatti che se questa tenda che è la nostra dimora terrena viene disfatta, abbiamo da Dio un edificio, una casa non fatta da mano d'uomo, eterna, nei cieli. ... Siamo dunque sempre pieni di fiducia, e sappiamo che mentre abitiamo nel corpo siamo assenti dal Signore ... ma siamo pieni di fiducia e preferiamo partire dal corpo e abitare con il Signore" (2 Corinzi 5:1,6,8); "Sono stretto da due lati: da una parte ho il desiderio di partire e di essere con Cristo, perché è molto meglio" (Filippesi 1:23); "...che il cielo deve tenere accolto fino ai tempi della restaurazione di tutte le cose; di cui Dio ha parlato fin dall'antichità per bocca dei suoi santi profeti" (Atti 3:21); "Colui che è disceso, è lo stesso che è salito al di sopra di tutti i cieli, affinché riempisse ogni cosa" (Efesini 4:10).

[567] "E nell'Ades, essendo nei tormenti, alzò gli occhi e vide da lontano Abraamo, e Lazzaro nel suo seno; ed esclamò: "Padre Abraamo, abbi pietà di me, e manda Lazzaro a intingere la punta del dito nell'acqua per rinfrescarmi la lingua, perché sono tormentato in questa fiamma" (Luca 16:23-24); "...per prendere in questo ministero apostolico il posto che Giuda ha abbandonato per andarsene al suo luogo" (Atti 1:25); "Egli ha pure custodito nelle tenebre e in catene eterne, per il gran giorno del giudizio, gli angeli che non conservarono la loro dignità e abbandonarono la loro dimora. Allo stesso modo Sodoma e Gomorra e le città vicine, che si abbandonarono, come loro, alla fornicazione e ai vizi contro natura, sono date come esempio, portando la pena di un fuoco eterno" (Giuda 6, 7); "E in esso andò anche a predicare agli spiriti trattenuti in carcere" (1 Pietro 3:19).

[568] "...poi noi viventi, che saremo rimasti, verremo rapiti insieme con loro, sulle nuvole, a incontrare il Signore nell'aria; e così saremo sempre con il Signore" (1 Tessalonicesi 4:17); "Ecco, io vi dico un mistero: non tutti morremo, ma tutti saremo trasformati, in un momento, in un batter d'occhio, al suono dell'ultima tromba. Perché la tromba squillerà, e i morti risusciteranno incorruttibili, e noi saremo trasformati." (1 Corinzi 15:51-52).

[569] "E quando, dopo la mia pelle, sarà distrutto questo corpo, senza la mia carne, vedrò Dio. Io lo vedrò a me favorevole; lo contempleranno i miei occhi, non quelli d'un altro; il cuore, dal desiderio, mi si consuma!" (Giobbe 19:26-27); "Così è pure della risurrezione dei morti. Il corpo è seminato corruttibile e risuscita incorruttibile; è seminato ignobile e risuscita glorioso; è seminato debole e risuscita potente; è seminato corpo naturale e risuscita corpo spirituale. Se c'è un corpo naturale, c'è anche un corpo spirituale" (1 Corinzi 15:42 44).

[570] "...avendo in Dio la speranza, condivisa anche da costoro, che ci sarà una risurrezione dei giusti e degli ingiusti" (Atti 24:15); "Non vi meravigliate di questo; perché l'ora viene in cui tutti quelli che sono nelle tombe udranno la sua voce e ne verranno fuori; quelli che hanno operato bene, in risurrezione di vita; quelli che hanno operato male, in risurrezione di giudizio" (Giovanni 5:28-29); "...è seminato ignobile e risuscita glorioso; è seminato debole e risuscita potente" (1 Corinzi 15:43); "...che trasformerà il corpo della nostra umiliazione rendendolo conforme al corpo della sua gloria, mediante il potere che egli ha di sottomettere a sé ogni cosa" (Filippesi 3:21).

[571] "…perché ha fissato un giorno, nel quale giudicherà il mondo con giustizia per mezzo dell'uomo ch'egli ha stabilito, e ne ha dato sicura prova a tutti, risuscitandolo dai morti" (Atti 17:31).

[572] "Inoltre, il Padre non giudica nessuno, ma ha affidato tutto il giudizio al Figlio ... e gli ha dato autorità di giudicare, perché è il Figlio dell'uomo" (Giovanni 5:22,27).

[573] "Non sapete che giudicheremo gli angeli? Quanto più possiamo giudicare le cose di questa vita!" (1 Corinzi 6:3); "Egli ha pure custodito nelle tenebre e in catene eterne, per il gran giorno del giudizio, gli angeli che non conservarono la loro dignità e abbandonarono la loro dimora" (Giuda 6); "Se Dio infatti non risparmiò gli angeli che avevano peccato, ma li inabissò, confinandoli in antri tenebrosi per esservi custoditi per il giudizio" (2 Pietro 2:4).

[574] "Noi tutti infatti dobbiamo comparire davanti al tribunale di Cristo, affinché ciascuno riceva la retribuzione di ciò che ha fatto quando era nel corpo, sia in bene sia in male" (2 Corinzi 5:10); "Dio infatti farà venire in giudizio ogni opera, tutto ciò che è occulto, sia bene, sia male." (Ecclesiaste 12:16); "Tutto ciò si vedrà nel giorno in cui Dio giudicherà i segreti degli uomini per mezzo di Gesù Cristo, secondo il mio vangelo ... E ancora: «Rallegratevi, o nazioni, con il suo popolo» ... Di nuovo Isaia dice: «Spunterà la radice di Iesse, colui che sorgerà a governare le nazioni; in lui spereranno le nazioni»" (Romani 2:16; 15:10,12); " Io vi dico che di ogni parola oziosa che avranno detta, gli uomini renderanno conto nel giorno del giudizio; poiché in base alle tue parole sarai giustificato, e in base alle tue parole sarai condannato" (Matteo 12:36-37).

[575] "Quando il Figlio dell'uomo verrà nella sua gloria con tutti gli angeli, prenderà posto sul suo trono glorioso...." (Matteo 25:31ss); "Tu, invece, con la tua ostinazione e con l'impenitenza del tuo cuore, ti accumuli un tesoro d'ira per il giorno dell'ira e della rivelazione del giusto giudizio di Dio ... Egli renderà a ciascuno secondo le sue opere: ... Che c'è da contestare se Dio, volendo manifestare la sua ira e far conoscere la sua potenza, ha sopportato con grande pazienza dei vasi d'ira preparati per la perdizione ... e ciò per far conoscere la ricchezza della sua gloria verso dei vasi di misericordia che aveva già prima preparati per la gloria" (Romani 2:5,6; 9:22,23); "Il suo padrone gli disse: "Va bene, servo buono e fedele; sei stato fedele in poca cosa, ti costituirò sopra molte cose; entra nella gioia del tuo Signore" (Matteo 25:21); "Ravvedetevi dunque e convertitevi, perché i vostri peccati siano cancellati" (Atti 3:19); "...e a voi che siete afflitti, riposo con noi, quando il Signore Gesù apparirà dal cielo con gli angeli della sua potenza, in un fuoco fiammeggiante, per far vendetta di coloro che non conoscono Dio, e di coloro che non ubbidiscono al vangelo del nostro Signore Gesù. Essi saranno puniti di eterna rovina, respinti dalla presenza del Signore e dalla gloria della sua potenza, 10 quando verrà per essere in quel giorno glorificato nei suoi santi e ammirato in tutti quelli che hanno creduto, perché la nostra testimonianza in mezzo a voi è stata creduta" (2 Tessalonicesi 1:7 10).

[576] "Poiché dunque tutte queste cose devono dissolversi, quali non dovete essere voi, per santità di condotta e per pietà ... Perciò, carissimi, aspettando queste cose, fate in modo di essere trovati da lui immacolati e irreprensibili nella pace" (2 Pietro 3:11,14); "Noi tutti infatti dobbiamo comparire davanti al tribunale di Cristo, affinché ciascuno riceva la retribuzione di ciò che ha fatto quando era nel corpo, sia in bene sia in male. Consapevoli dunque del timore che si deve avere del Signore, cerchiamo di convincere gli uomini; e Dio ci conosce a fondo, e spero che nelle vostre coscienze anche voi ci conosciate." (2 Corinzi 5:10-11); "Questa è una prova del giusto giudizio di Dio, perché siate riconosciuti degni del regno di Dio, per il quale anche soffrite. 6 Poiché è giusto da parte di Dio rendere a quelli che vi affliggono, afflizione; e a voi che siete afflitti, riposo con noi, quando il Signore Gesù apparirà dal cielo con gli angeli della sua potenza" (2 Tessalonicesi 1:5-7); "Essi gli domandarono: «Maestro, quando avverranno dunque queste cose? E quale sarà il segno che tutte queste cose stanno per compiersi?» ... Ma quando queste cose cominceranno ad avvenire, rialzatevi, levate il capo, perché la vostra liberazione si avvicina»" (Luca 21:7,28); "non solo essa, ma anche noi, che abbiamo le primizie dello Spirito, gemiamo dentro di noi, aspettando l'adozione, la redenzione del nostro corpo. Poiché siamo stati salvati in speranza. Or la speranza di ciò che si vede, non è speranza; difatti, quello che uno vede, perché lo spererebbe ancora? Ma se speriamo ciò che non vediamo, l'aspettiamo con pazienza" (Romani 8:23 25).

[577] "«Ma quanto a quel giorno e a quell'ora nessuno li sa, neppure gli angeli del cielo, neppure il Figlio, ma il Padre solo. Vegliate, dunque, perché non sapete in quale giorno il vostro Signore verrà. Ma sappiate questo, che se il padrone di casa sapesse a quale ora della notte il ladro deve venire, veglierebbe e non lascerebbe scassinare la sua casa. Perciò, anche voi siate pronti; perché, nell'ora che non pensate, il Figlio dell'uomo verrà" (Matteo. 24:36,42-44); "Vegliate dunque perché non sapete quando viene il padrone di casa; se a sera, o a mezzanotte, o al cantare del gallo, o la mattina; 36 perché, venendo all'improvviso, non vi trovi addormentati. Quel che dico a voi, lo dico a tutti: "Vegliate"»" (Marco 13:35-37); "«I vostri fianchi siano cinti, e le vostre lampade accese; siate simili a quelli che aspettano il loro padrone quando tornerà dalle nozze, per aprirgli appena giungerà e busserà" (Luca 12:35-36); "Colui che attesta queste cose, dice: «Sì, vengo presto!» Amen! Vieni, Signore Gesù!" (Apocalisse 22:20).