"TRASPORTIAMO da Scandicci a Firenze 13 milioni di passeggeri l'anno, tra 43 e 44 mila al giorno, sulla linea 1 della tramvia. Un successo, se non ci venisse mandato in fumo da pochi metri alla fine del percorso. Una situazione che andrà studiata bene per evitarla quando arriveranno anche le linee 2 e 3 in costruzione", dice l'ad di Gest, la società di gestione della tramvia, Jean Luc Lagaa.

Parla degli stessi disagi di cui si lamentano gli autisti Ataf che descrivono, lì, i bus imbottigliati tra auto e tramvia?
"E' probabile. Di certo le nostre telecamere che sono all'altezza le capolinea e vedono fino in via Alamanni descrivono una situazione che ci fa impazzire perché brucia tutti gli sforzi per far scorrere la tramvia in modo regolare dalle 5 a mezzanotte e mezzo, va perfettamente da Scandicci a Firenze, si blocca a pochi minuti dall'arrivo rovinando tutto".

Sembra un grido di allarme. Cosa vedono le telecamere?
"E' un grido di allarme. La carta vincente della tramvia è la regolarità, non si può farla saltare in pochi metri. Invece nella commistione ormai infernale che c'è intorno alla stazione tra bus, auto e tram accade che quest'ultimo resti bloccato in via Jacopo da Diacceto, una tramvia dopo l'altra".

Perché?
"Perché i bus da via Alamanni verso via Jacopo da Diacceto - Orti Oricellari - via della Scala e le auto da via Alamanni verso il parcheggio interrato o verso via della Scala sono così tanti da restare forzosamente fermi sull'attraversamento della tramvia regolato dal semaforo all'incrocio oltre i tempi del loro verde, perché quando scatta il rosso la coda è tale da impedirgli di procedere. Restano bloccati più di cinque minuti che per la tramvia che viaggia al ritmo di 3,40 minuti di intervallo tra un convoglio e un altro significano un doppio intervallo saltato. La perdita di tempo, e di immagine, che nuoce soprattutto ai passeggeri ma anche a si moltiplica perché i tram fermi si accatastano uno dietro all'altro ".

Ma scoprite i guai solo adesso?
"Fino all'anno scorso noi notavamo molti vigili alla stazione e i problemi si riducevano al venerdì sera e al sabato pomeriggio. Ora non vediamo più i vigili, ognuno fa come vuole e il blocco è quotidiano. Le telecamere registrano auto parcheggiate sul marciapiede o a lato dei binari per due o tre ore, automobilisti che ormai fanno il kiss and ride, che dovrebbe essere dall'altra parte, in via Alamanni. Così l'imbuto da cui devono passare auto e bus è sempre più stretto e le code sempre più imponenti".

Questo è il disastro. Il rimedio?
"Il rimedio immediato sarebbero vigili che sorvegliassero le soste vietate e che stessero al semaforo costringendo tutti al rispetto dei tempi. Per esempio accade la mattina al semaforo sul passaggio del tram all'incrocio tra via della Scala e viale Rosselli. E funziona. Basta fermare bus e auto prima che si piantino sull'attraversamento, così la tramvia passa regolarmente e se ne va alla svelta".

Bastano i vigili?
"E' la toppa nell'immediato. Ma si impone un ripensamento dell'intera viabilità intorno alla tramvia in una zona così trafficata. Soprattutto quando arriveranno anche le linee 2 e 3. Lo so che è molto difficile e che non ci sono le bacchette magiche ma dobbiamo trovare insieme con l'amministrazione una soluzione. Quando da via Alamanni verso piazza del'Unità ci sarà anche la linea 2 le cose si complicheranno molto e a quel punto bisognerà non farsi trovare impreparati, ma avere una soluzione per i bus e le auto".

E la linea 3 Careggi-stazione?
"E' allo studio la variante di via Valfonda da dove dovrebbe passare non solo la linea 3 ma, perlomeno a quanto finora è stato progettato, la prosecuzione della tramvia in avvicinamento al centro sui viali - piazza Libertà - piazza San Marco. E' auspicabile che a quel punto in via Valfonda passi solo il tram".