Maxi-truffa, indagati presidi e medici
Tolmezzo, coinvolto anche prof del Malignani: moglie in stato vegetativo, lui l’avrebbe fatta assumere come insegnante per 5 anni
TOLMEZZO. Mentre sua moglie si trovava in una stanza del “Gervasutta” di Udine in stato vegetativo, lui andava nelle scuole della provincia a sottoscrivere al suo posto contratti di lavoro come insegnante di musica. Naturalmente, omettendo di svelare le reali condizioni di salute della donna e premurandosi anzi di produrre i certificati attestanti l’idoneità fisica all’insegnamento di volta in volta rilasciati da medici dell’Ass n.4 “Medio Friuli”.
Salvo poi, all’inizio di ogni anno scolastico, ribaltare le carte, inviando agli istituti reiterate richieste di malattia. Così per la bellezza di cinque anni scolastici e, stipendio dopo stipendio, di un ammontare di 65 mila 134,67 euro. Tutti finiti dritti nelle sue tasche, che della moglie era stato nominato amministratore di sostegno. E che, in occasione dell’incontro con un funzionario scolastico, non aveva esitato a presentare come propria coniuge la 40enne ucraina diventata nel frattempo la sua convivente.
Le accuse al prof. A ricostruire per filo e per segno la presunta messinscena scritta e interpretata da Andrea Agostinis, 55 anni, nato a Tolmezzo ma residente a Udine, con il concorso - su sua istigazione - di altre sette persone, tra medici e presidi, è stata la Procura di Tolmezzo, nell’ambito dell’inchiesta che, il 15 aprile, approderà in udienza preliminare con la richiesta di rinvio a giudizio per tutti. A cominciare proprio da Agostinis, professore all’istituto “Malignani” di Udine e già noto alle cronache per essere stato a torto sospettato di coinvolgimento nel caso Unabomber: truffa, falsità ideologica, sostituzione di persona, falsa dichiarazione sull’identità altrui e abuso d’ufficio le ipotesi di reato che il procuratore capo, Giancarlo Buonocore, ha formulato a suo carico.
La finta moglie. Nei guai anche colei che il capo d’imputazione indica come l’allora convivente di Agostinis, la cittadina ucraina Svitlana Soyko, 40 anni, residente a Pasian di Prato: tra il 31 agosto e il 1° settembre 2011, si sarebbe sostituita alla moglie del prof, presentandosi come tale a un funzionario della scuola di San Daniele, dove si era recata con Agostinis per sottoscrivere - con firma evidentemente falsa - i documenti relativi alla proposta di assunzione e al contratto a tempo determinato che l’istituto credeva di sottoporre alla vera candidata alla cattedra di educazione musicale.
Le scuole e i presidi. Due le scuole che non hanno mai avuto il piacere di incontrare la nuova insegnante di musica. Dal 2006-07 al 2009-10, il posto le era stato assegnato alle medie di Resia e Pontebba e a firmare il contratto, per delega, era stato Agostinis, mentre nel 2011-12, come detto, ad apporre la firma, a San Daniele, era stata la Soyko. Da qui, le violazioni contestate anche ai tre dirigenti scolastici succedutisi alla guida dell’Istituto comprensivo di Pontebba: Marina Bosari, 56 anni, residente a Pasian di Prato, Fabio Pellizzari, 61, di Tolmezzo, e Maria Beatrice Polli, 60, di Terzo di Tolmezzo. A tutti si contesta d’avere consentito che i documenti fossero sottoscritti al di fuori dei locali della scuola e, quindi, «senza alcun controllo sulla genuinità della firma», e di avere poi «dolosamente omesso ogni vigilanza» sulle assenze prolungate per l’intero anno.
I certificati d’idoneità. Tutto da chiarire anche il ruolo giocato dai due medici che, nei rispettivi uffici dell’Ass n.4 “Medio Friuli”, attestarono l’idoneità fisica all’insegnamento di una donna che, in realtà, già dal 2006 si trovava ricoverata in stato vegetativo in emorragia cerebrale al “Gervasutta”: Luciano Ciccone, 59 anni, di Cividale, con visita dell’8 settembre 2009, e Giorgio Blasich, 59, di Tavagnacco, l’11 settembre 2011.
Più complessa la posizione di Adalgisa Cadonati, 67, di Tolmezzo, che, a parere del pm, non poteva non conoscere le reali condizioni dell’insegnante, avendo proprio lei firmato le numerose certificazioni mediche che ne avevano documentato l’assenza dal lavoro per impedimento fisico.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
I commenti dei lettori