Milano, 25 agosto 2016 - 06:19

Terremoto in Centro Italia, 250 morti
Sono 215 le persone estratte vive
Si scava ancora, nuove scosse

Il numero delle vittime è destinato a crescere. Renzi: «blocco delle tasse nelle zone colpite, la ricostruzione è una priorità. Ora si pensi anche alla prevenzione». Un arresto per sciacallaggio. La Procura di Rieti apre un’inchiesta per disastro colposo

(Ansa) (Ansa)
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Sono almeno 250 le vittime del terremoto di magnitudo 6.0 che ha colpito tra Marche e Lazio nella notte tra martedì e mercoledì e che ha praticamente raso al suolo Amatrice e Accumoli (in provincia di Rieti) e Arquata del Tronto (in provincia di Ascoli Piceno). Un numero destinato a crescere: nel corso delle ore vanno ad aggiungersi al numero ufficiale fornito dalla Protezione Civile altre vittime. Tra queste anche quattro dei sei dispersi dell’Hotel Roma ad Amatrice. I loro corpi senza vita sono stati individuati tra le macerie dell’albergo. Tra i morti ci sono molti bambini e alcuni stranieri: almeno un cittadino canadese (mentre un altro risulta ferito) e 5 romeni mentre altri 18 sono dispersi. Le ricerche di eventuali superstiti continuano senza sosta. Una corsa contro il tempo tra le nuove scosse, di cui alcune più forti, come quella del primo pomeriggio di giovedì che ha causato nuovi crolli ad Amatrice negli edifici già danneggiati. Ed è sempre incerto il numero dei dispersi «perché manca una lista di partenza visto che in alcuni dei comuni devastati c’erano molti turisti e molte persone di passaggio», ha detto il capo del Dipartimento della Protezione Civile Fabrizio Curcio.

Nuova forte scossa: crolli ad Amatrice

La terra continua a tremare: l’Istituto Nazionale di Vulcanologia ha registrato 700 repliche dopo quella di magnitudo 6.0 delle 3 e 36 del 24 agosto, durata 142 lunghissimi secondi . Nel pomeriggio di giovedì una scossa di magnitudo 4.3 ha provocato nuovi crolli negli edifici già danneggiati ad Amatrice. Lesionato il palasport, adibito a magazzino dei generi di prima necessità e diventato un punto di ritrovo e ristoro. L'edificio è stato evacuato.

Le vittime e i soccorsi

Il bilancio - ancora provvisorio - diffuso dalla Protezione civile parla di 250 vittime, tra cui molti bambini: il numero più alto a Amatrice. Il dato ufficiale si ferma a 193, ma il sindaco parla di 204 morti. 46 le vittime di Arquata, 11 di Accumoli. Ma il numero sembra destinato a salire. Solo ad Amatrice mancano all’appello almeno 15 persone, tra cui due bambini. I feriti sono in totale 400: 365 quelli in ospedale. Moltissimi gli sfollati: circa 2.500, di cui 1.500 nelle Marche, tra Arquata e Pescara del Tronto. Impegnati nelle ricerche 880 pompieri, con 250 mezzi e 43 cani da soccorso. Sono 215 le persone estratte vive dalle macerie dai Vigili del fuoco e altre 23 dai volontari del Soccorso alpino. Più di 5 mila gli uomini della protezione civile impiegati.I soccorritori stanno scavando anche sotto le macerie dell’Hotel Roma di Amatrice. Alla fine è stato ridimensionato l’allarme iniziale: nell'albergo alloggiavano 32 persone, non 80 come detto in un primo tempo. Il sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi ha dichiarato che circa la metà dei clienti dovrebbe essere riuscita a salvarsi. Sotto i detriti sono stati individuati i cadaveri di 4 delle sei persone che mancano all’appello.

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Disastro colposo: inchiesta aperta dalla Procura di Rieti

Intanto la Procura di Rieti, nell'ambito delle indagini già in corso sul sisma, ha aperto un unico fascicolo «contenitore» con l'ipotesi di reato di disastro colposo. L'inchiesta, coordinata dal procuratore capo Giuseppe Saieva che ha compiuto un primo sopralluogo, dovrà fare luce anche sui crolli che hanno interessato edifici ristrutturati recentemente, come la scuola di Amatrice e il campanile crollato ad Accumoli.

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Terremoto in Centro Italia, la prima notte fuori casa degli sfollati del sisma

La paura degli sciacalli: un arresto

Tante famiglie rimaste senza tetto sono state accolte nelle tendopoli ma moltissime persone hanno deciso di dormire in auto per rimanere vicino alle loro case per timore di atti di sciacallaggio. Nella notte si sono infatti diffuse voci di episodi di furti nel comune di Arquata e in particolare nella frazione di Pescara del Tronto. I carabinieri, che hanno intensificato i controlli in tutta l’area, rassicurano: «Non sappiamo chi diffonda queste notizie- dicono dal comando - ma non si possono confondere le persone che vanno sul posto per recuperare alcune cose dalle proprie abitazioni con quelle che rubano. Noi abbiamo 40 militari in tutti i presidi dell’area terremotata di Arquata del Tronto, e la situazione è sotto controllo». Altri episodi vengono segnalati invece ad Amatrice, dove un uomo è stato arrestato dai carabinieri mentre stava forzando con un cacciavite la serratura di un’abitazione. Si tratta di un pluripregiudicato di 45 anni di Napoli: sorpreso dalle forze dell’ordine, prima ha tentato la fuga e poi ha ferito un carabiniere. Nella tasca dei pantaloni aveva un biglietto ferroviario datato 24 agosto per la tratta Napoli-Roma. Secondo i carabinieri l’uomo, che ha precedenti per spaccio di droga, ricettazione e porto abusivo d’armi, è arrivato ad Amatrice per fare razzia nelle case abbandonate dopo il sisma. Ora si trova nel carcere di Rieti. Un altro episodio all'Hotel Roma, sempre ad Amatrice, dove un uomo tentava di introdursi proprio durante la forte scossa di assestamento di giovedì pomeriggio. Mentre tutti si allontanavano dalla zona, anziché correre per uscire dal centro, procedeva in senso inverso. L’uomo è stato fermato. Un’altra persona è stata interrogata dalla Digos.

Le notti degli sfollati

Sono 1230 gli sfollati che hanno chiesto assistenza per passare la seconda notte dopo il sisma presso le strutture allestite dalla Protezione Civile. Il numero dei posti disponibili (sono circa 3.400, molti più delle richieste attuali), cresce ancora: nelle frazioni di Musicchio e Cornillo Nuovo vengono allestiti altri 100 posti disponibili messi a disposizione nella tendopoli allestita dalla Regione Toscana.

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Terremoto ad Amatrice, la distruzione vista dall?alto

Governo stanzia 50 milioni. Renzi: «Blocco tasse nelle zone colpite»

Il Consiglio dei Ministri ha deliberato lo stato di emergenza e ha stanziato i primi 50 milioni di euro. Deliberato anche il blocco delle tasse nella zona colpita dal sisma. «Prima di essere politici siamo essere umani» ha detto il premier Renzi secondo cui il bilancio delle vittime «è un conto umano impressionante. 215 vite salvate è una cosa enorme, il numero più alto della storia degli ultimi terremoti». «Sono orgoglioso della reazione dell’Italia - ha aggiunto il presidente del Consiglio - la ricostruzione è la priorità per il governo e per il nostro Paese. È cruciale che quelle comunità rimangano comunità. Lo dobbiamo alla storia di quei borghi che devono avere un futuro e non essere solo un ricordo. Gli uomini e le donne colpiti dal terremoto hanno diritto di restare a vivere nei propri territori».


La scommessa sulla prevenzione

A proposito di ricostruzione, il ricordo di quanto accaduto dopo il terremoto de L’Aquila nel 2009 è sempre vivo. «Servono lavori spediti perché a L’Aquila per 5 anni c’è stato un blocco» ha detto Renzi annunciando il «progetto Casa Italia». «La scommessa sulla prevenzione deve diventare patrimonio condiviso del Paese non attraverso un decreto legge ma attraverso qualcosa di concertato - ha sottolineato - perché l’Italia deve avere visione che non sia solo emergenziale». «I soldi ci sono, vanno spesi bene e velocemente, senza episodi non soltanto di corruzione ma direi di sciacallaggio, perché sciacalli sono il corrotto e il corruttore che rubano i soldi messi per la ricostruzione».

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Danneggiati anche chiese, palazzi storici e monumenti

I Caschi Blu della cultura sono intervenuti nelle zone colpite per la loro prima missione: il Comando generale dei carabinieri, in accordo con il ministro dei Beni culturali, li ha inviati per monitorare lo stato del patrimonio culturale nelle zone terremotate, soprattutto ad Amatrice ma anche nelle zone fino a 20 km dall’epicentro, dove sono state danneggiate molte chiese di altissimo valore. «Il primo quadro che abbiamo è complicato: nell'area più colpita dal sisma ci sono 293 immobili di valore culturale. Sono tutti danneggiati, 50 sono crollati o presentano gravi lesioni», ha spiegato il ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini.

Accumoli, il sindaco: «Non abbiamo altre notizie di dispersi»

«Non abbiamo altre notizie di dispersi. - spiega il sindaco di Accumoli Stefano Petrucci - Il bilancio è di 11 vittime in tutto il comune e speriamo che, pur essendo alto, si confermi questo numero». Poi lancia un appello ai cittadini: «Chi riesce ad andare via consideri che è meglio farlo. Chi può essere ospitato altrove, lo faccia». Il paese è semi demolito, sono danneggiati la caserma e le chiese, nessun edificio sembra essere agibile. Particolarmente colpita la frazione di Illica. Proprio da qui arriva l’appello su facebook di Sabrina Fantauzzi, giornalista scampata al terremoto: «servono bagni chimici, docce, teloni per ricoprire le derrate alimentari che stanno arrivando» scrive Fantauzzi, romana di adozione ma originaria di Illica. Nella frazione stava trascorrendo qualche giorno di vacanza con la famiglia. «Quando mi sono svegliata per la scossa, ho visto una grossa crepa nel muro, ho fatto appena in tempo a prendere i bambini, fare le scale e uscire» ha raccontato.

Pescara del Tronto, la frazione che non esiste più

La piccola frazione di Pescara del Tronto secondo i soccorritori «è ridotta a un unico blocco di macerie». Si cercano altri dispersi: in origine si parlava di un centinaio di persone che mancavano all’appello su 135 abitanti totali. Anche ad Arquata del Tronto, residenti e persone in vacanza sono rimasti intrappolati: decisa l’evacuazione dell’intero borgo storico. Due anziani turisti romani sono stati salvati dalle macerie della loro abitazione, crollata. Non ce l’hanno fatta, invece, due bambine e la nonna che le ospitava nella sua casa. Poco distante, sempre a Pescara del Tronto, è stata estratta viva una bambina.

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