#Peschiamocichiaro: Per fare la scelta giusta fatti dare una mano da MSC

Andreste mai a fare la spesa bendati? In realtà per diversi prodotti abbiamo così poche informazioni che è come se lo fossimo. Questo è anche il caso del pesce e di tutti i prodotti pescati, dove per fare scelte consapevoli avremmo necessità di una biografia completa e non di una semplice etichetta.

mdc - peschiamocichiaro

La normativa europea prevede l’obbligo a comunicare in etichetta:

  • specie e nome commerciale
  • mare e zona FAO di pesca,
  • tecnica di produzione (pescato, allevato) e strumento utilizzato per la pesca
  • se fresco o decongelato
  • termine minimo di conservazione
  • presenza di allergeni, nei prodotti lavorati

Per saperne di più qui trovate una guida tascabile alle etichette dei prodotti ittici.

Meglio di niente ma queste informazioni sono sufficienti per fare la scelta giusta? Sopratutto siamo in grado di comprenderle ed elaborarle?

Non sappiamo nulla ad esempio del viaggio percorso dal pesce prima di arrivare sulla nostra tavola e non sempre quello che pensiamo di acquistare corrisponde alla realtà. Dalle analisi effettuate a campione sul DNA dei prodotti ittici, risulta infatti che in media il 30% del pesce acquistato non coincide con quanto dichiarato.  (**Pardo, Jimenez and Perez-Villarreal (2016) ha confrontato 51 paper su l’etichettatura del pescato e ha riscontrato una media di errore del 30%). Inoltre tutti i prodotti sono tracciabili dal mare al piatto e viceversa poichè tutta la filiera è tracciabile. Insomma, pensi di prendere fischi-branzino e invece sono fiaschi-pangasio.

Per fare la scelta giusta in fatto di pesce e non incidere negativamente sulla sopravvivenza di una specie marina abbiamo due alternative:

A - Conoscere ed elaborare tutte queste informazioni

a)   stato di salute di uno stock di risorse ittiche, di una popolazione che abita determinate zone

b)   Rispetto dei fermi pesca e taglia minima del pesce

c)    Tecniche di pesca utilizzate e impatto che hanno sull’habitat

d)   Se ci sono problemi di bycatch, ovvero pesca accidentale di altri individui di altre specie

e)   Viaggio percorso dal pesce fino alla tavola

f)     Corrispondenza con quanto dichiarato in etichetta

B - Affidarci a un marchio di pesca sostenibile come MSC che certifica veridicità, comportamenti corretti e buone pratiche. Nel caso ad esempio della corrispondenza tra dichiarato e reale, dalle analisi effettuate recentemente su 356 campioni in 16 Paesi è risultata corrispondenza nel 99,6% dei casi, contro il 30% della media di questi paesi.

Non dimentichiamoci infine, che la piramide alimentare consiglia un consumo di pesce almeno 3 volte a settimana mentre oggi la media italiana è inferiore a una porzione. Cambiamo la nostra alimentazione a patto di fare le migliori scelte per l’ambiente ed evitando che sia il caso a scegliere per noi.

Non fatevi prendere dalla “sindrome del piccolo gesto inutile” e fate scelte consapevoli, insomma #peschiamocichiaro.

Lisa

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