A volte la toppa rischia di essere peggiore del buco.

Qui il buco in questione sono i contenuti di blogger, autori, ma anche giornalisti ed editori di ogni crisma, che vedono i propri articoli apparire su Google News, Libero o su qualunque altro aggregatore di notizie, senza ricevere un euro per il lavoro d’autore. La formula è questa, sull’aggregatore appare il cosiddetto snippet, ovvero un estratto di due tre righe dell’articolo altrui, seguito dal link all’articolo originale.

La toppa è che la Commissione Europea, all’interno della revisione della normativa sul copyright – il diritto d’autore – propone di tassare gli aggregatori su ogni link, in modo tale che sia direttamente Libero o Google News a pagare l’autore dell’articolo originale linkato dall’aggregatore. Sempre che l’autore lo voglia.

Di più. Le regole stilate dalla Commissione sono talmente approssimate che anche gli autori di post su Facebook o di cinguettii su Twitter sembrano poter richiedere un risarcimento a Google. State tranquilli, questo non accadrà, ma la confusione è tale e tanta che non si è capito nemmeno se Google sia tenuto a pagare per forza il link all’autore che lo richiede, se questo autore non ha forza contrattuale a sufficienza.

Marco Zullo M5S Europa link tax copyright diritto autore

A proposito di Facebook e Twitter, oggi i due social possono includere automaticamente uno snippet dall’articolo linkato, ma la proposta sostiene che proprio l’articolo linkato sarebbe coperto da licenza per 20 anni. Questo significherebbe che nessuno, nemmeno voi e i vostri amici, può linkare un articolo del 1998 coperto da licenza senza cadere nell’illegalità. E’ ovvio che tutto questo dovrà essere chiarito in aula.

Ma la toppa, dicevamo, può risultare un autogol clamoroso. E’ il caso della Spagna, dove una link tax è già stata introdotta, ma senza il successo sperato. Alla richiesta degli editori di ottenere un risarcimento per i link, Google News e gli altri aggregatori hanno eliminato gli snippet e i link agli articoli originali, ma così facendo hanno fatto crollare il traffico sulle pagine dei giornali online. Un traffico che viene generato in gran parte dai link esterni e che porta pubblicità e denaro. Lo stesso è accaduto in Germania. In entrambi i Paesi, Google è stato esentato dal pagamento.

Tra l’altro, questa proposta rischia di danneggiare più i piccoli blog e gli autori indipendenti, rispetto ai grandi giornali. Mentre gli editori più forti sarebbero potenzialmente in grado di negoziare una mini remunerazione legata agli snippet (anche se l’esperienza spagnola e quella tedesca insegnano il contrario) quelli più piccoli non ne avrebbero certo la forza.

Sulla toppa, forse, è arrivato il momento di discutere.