Il progetto integrato della Valle Maira

1 dicembre 2011

Molti osservatori vedono nella Valle Maira uno dei luoghi più dinamici delle Alpi occidentali nei processi di rinascita dopo il pesante fenomeno di spopolamento degli anni sessanta-ottanta del Novecento, ben testimoniato dal lavoro di Nuto Revelli ne “Il mondo dei vinti”. Oggi la valle, pur con numerose contraddizioni, appare piuttosto come un mondo di gente che si muove rapidamente, a partire dal successo dei sentieri e delle locande occitane, virtuosa connessione di forze interne ed esterne alla valle.
Eppure uno studio del 2008, curato dalla società torinese Hydrodata e dalla Comunità Montana per conto della Regione e dei Consorzi irrigui del Saluzzese, ancora individuava «nella debolezza del capitale sociale l’aspetto limitante per qualsiasi scenario di ripresa e sviluppo soprattutto nella media e alta valle», sollecitando «un meccanismo che leghi capitale sociale a progettualità, governance e costituzione di sistemi esperti, quale modello di riaggregazione su base locale». Di lì è nata l’idea della Maira SpA, costituita «per utilizzare e valorizzare secondo criteri di sostenibilità ambientale le risorse naturali presenti sul territorio – l’acqua in particolare – e con questa attività generare benefici economici da ribaltare attraverso servizi, iniziative, opere alle persone che abitano, lavorano, studiano, vivono in Valle». La Comunità Montana detiene il controllo pubblico della società per azioni, che si avvale della partnership e dell’esperienza tecnica di Hydrodata per la realizzazione delle opere.

In pochi anni Maira SpA ha completato e messo in funzione l’impianto idroelettrico “Frere 2” nel Comune di Acceglio utilizzando i proventi dell’energia prodotta per interventi precisi sul territorio, in particolare la riqualificazione del rifugio-campeggio Campo Base di Chiappera, alla base delle magnifiche guglie quarzitiche della Torre Castello e Rocca Provenzale, dove si intenderebbe far nascere e crescere una Scuola della montagna. Il Campo Base ha registrato 1800 presenze nel 2010, con una significativa percentuale di visitatori stranieri. Inoltre è stata attivata una linea di sostegno sociale-territoriale con azioni volte alla riduzione dei costi diretti per i consumi energetici in Valle: parte dell’energia elettrica viene direttamente fornita a tariffa agevolata ad alcuni centri vallivi con significativa valenza sociale, per esempio i ricoveri per anziani di Stroppo e San Damiano Macra, il Convitto di Stroppo, il Centro Sportivo di Roccabruna e lo stesso Comune di Acceglio dove si trova l’impianto.
Entro la fine del 2012 entrerà in esercizio il nuovo impianto idroelettrico “Delle Fie-Maurin” in alta valle, anch’esso certificato da stringenti criteri di sostenibilità ambientale e paesaggistica. Sarà così disponibile altra energia da trasformare in progetti e buone pratiche.
Enrico Camanni

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