"Equiparare le zone in cui si svolgono esercitazioni militari alle aree industriali significa dare un colpo mortale alla difesa e alla tutela dell'ambiente, lo è particolarmente in Sardegna dove insistono il 65% delle servitù militari nazionali: per questo ho presentato un'interrogazione urgente al Ministero dell'Ambiente" lo annuncia, in una nota, la deputata del Pd Caterina Pes dopo che è apparso in Gazzetta Ufficiale il decreto legge (n.91/2014) che dispone la nuova definizione delle zone di addestramento militari. "Il suddetto decreto legge, cosi come è stato previsto, porterebbe a un aumento delle aree industriali del paese, incrementando la contaminazione dei suoli che per decine di migliaia di ettari sono occupati da poligoni militari, campi di addestramento, caserme, e aree in cui sono state svolte per decenni attività che possono aver sprigionato sostanze pericolose", si legge nel testo dell'interrogazione che chiede al governo "un piano di bonifica dei poligoni militari in Sardegna" e di "riconsiderare le soglie di inquinamento previste dalle leggi in vigore". "Stupisce che questo decreto arrivi dopo che il presidente della Regione Pigliaru ha incontrato il governo per chiedere di riconsiderare l'equilibrio con cui sono distribuite nel Paese le servitù militari" fa notare la parlamentare sarda "dobbiamo tutelare l'ambiente da ulteriori aggressioni: chiediamo di essere liberati dall'invasione dei poligoni, non ci può essere risposto con una norma che favorisce i loro insediamenti".
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